con cinque dita. Si dice perciò che gli arti anteriori di tutti i Vertebrati Tetrapodi sono omologhi (e così gli arti posteriori), pur potendo essere
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, con le zampe fornite di cinque dita (Hyracotherium o Eohippus), si originarono, sempre nell’Eocene, varie forme tutte con quattro dita alle zampe
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delle dita laterali: per esempio il Mesohippus dell’Oligocene aveva tre dita nelle zampe davanti e tre in quelle posteriori: soltanto il medio, munito
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dita. L’evoluzione dal Merychippus all’Equus, il genere che comprende i cavalli attuali, avvenne nell’America settentrionale; di qui, nel Pliocene o agli
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Si assiste dunque, nell’evoluzione degli Equidi, alla trasformazione del piede da una forma a quattro dita, attraverso forme a tre, fino alla forma
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predeterminazione del cammino evolutivo. Così la riduzione progressiva delle dita laterali nel piede dei cavalli, lo sviluppo progressivo, fino a
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L’uccello, che il bisogno attira sull’acqua per trovarvi la preda necessaria alla sua vita, scarta le dita dei piedi quando vuol battere l’acqua per
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’abitudine, ha necessariamente le dita dei piedi più allungate e conformate in altro modo che non quello degli animali acquatici ora citati. Le unghie, col
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