Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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È matto! -  disse  la Giulia fra sè, seguitando a fissare co' suoi larghi
e volevano parere freddi, indifferenti. Più tardi ella mi  disse  che aveva sognato tanto, in quei tempi, di aver la mia
perchè aveva bisogno d'udire una dolce parola. - T'amo! -  disse  la Giulia. E lo disse con tale accento d'amore da credere
d'udire una dolce parola. - T'amo! - disse la Giulia. E lo  disse  con tale accento d'amore da credere ch'ella fosse davvero
a lui per seguire il fantasma. - Grazie -  disse  l'uomo trionfante. II fantasma sorrise dolcemente, ed io,
faccia? Più tardi una vicina che veniva pel filato mi  disse  di aver visto compare Turiddu lì dalle nostre parti,
tormento. Riaprì, domandò sottovoce: - Chi è? - Sono io -  disse  una nota voce. - Voi, maggiore? - Aprite, signora, per
tutto questo con un par d'occhioni spaventati. - Signora -  disse  il maggiore - io sono nelle vostre mani. Ella lo guardò,
- chiese ella a quel colosso. - Perchè avevo paura -  disse  lui, semplicemente. - Oh! - fece soltanto lei, celandosi il
lei, celandosi il volto per ribrezzo. - Avete ragione -  disse  lui, umilmente.- Ma la paura non si vince: sono fuggito. -
accasciato dalla viltà. - E i vostri soldati? - Chissà! -  disse  il maggiore, levando le spalle. - Chi ha vinto, dunque? -
Se rientrate a Napoli vi fucileranno. - Garibaldi è buono -  disse  umilmente il maggiore svizzero. - È una vergogna -
stanza. - Se vi ci trovano, siamo perduti tutti. - È vero -  disse  lui, dolorosamente. La bambina aveva ascoltato tutto il
il maggiore. - Non Io vedrò più, forse. -Aspettatemi qui -  disse  donna Cariclea; decidendosi. E uscì. Il maggiore si era
- Bisogna nascondere quest'uniforme e questa spada -  disse  lui, - trovandosi, sareste perduta. - È vero - disse lei. -
- disse lui, - trovandosi, sareste perduta. - È vero -  disse  lei. - Spezzate dunque la spada. Senza esitare, egli tentò
In atteggiamento confuso il maggiore aspettava. - Sentite -  disse  donna Cariclea. - Io ho fatto svegliare Peppino, il boaro.
occhi supplichevoli. - Amico, non ho nulla da perdonarvi -  disse  Paola, soavemente. - Sono un brutale: voi siete buona. -
aveva colto la lieta brigata. - È una romanza in azione -  disse  il maestro di musica rompendo il silenzio. - Duetto d'amore
d'amore - strillò un giovanotto. - Non li disturbiamo -  disse  soavemente Paola. - Ehi, della barca! - urlò il marito di
o innamorati! - strillò il marito di Paola. - Beati loro -  disse  Fulvio. - Perchè li invidii? - chiese il maestro di musica.
- esclamarono due o tre, - L'amore è una bellissima cosa -  disse  Fulvio, con una convinzione profonda. - Che scoperta,
perdio! - gridò il marito di Paola. - Bisogna ammogliarsi -  disse  il maestro di musica.- Fulvio, guarda la signora Paola e
la cena. Sulla soglia della porta, verso il terrazzo, Paola  disse  a Fulvio, da lontano: - Siete anche voi della gita? - No,
- Siete anche voi della gita? - No, no, sentite... -  disse  lui con voce soffocata. Ma ella non uscì sul terrazzo.
singulto di dolcissima follia. - Datemi il mio ventaglio -  disse  Paola dolcemente a Fulvio, che se ne stava solo solo sul
ne stava solo solo sul terrazzo. - No, se non mi sentite -  disse  lui, tenendosi il ventaglio stretto alle labbra. - Datemi
del mare. - Datemi il ventaglio, amico. Sentitemi... -  disse  lui, ancora. E la voce era così piena di dolore, che ella
quanto vorrete. Quando egli dorme venite. - Non verrò -  disse  lei, soavemente. - Sentite, Paola, io sono come in punto di
una cristiana. Non lascerete morire un uomo così. - Verrò -  disse  lei.
ancora colà. - No, non lo avevate, donna Emilia -  disse  Carmela, avvicinandosi. - Ah! Va bene, grazie, mi hai
in una grande angoscia indefinita. - Senti, Ferdinando -  disse  Emilia Tromba avvicinandosi all'orecchio dell'amante,
senza veder nulla: - Donna Carmela, donna Carmela! - le  disse  una voce maschile, innanzi alla porta. Era Roberto Gargiulo
- Che vi debbo rispondere?... - Buona notte, don Roberto -  disse  a voce fioca Carmela Minino, cercando strapparsi di là. -
si arriva presto; vi lascio alla porta. - Andiamo -  disse  Carmela Minino, decisa. FINE DEL PRIMO VOLUME
- Mamma, dài a Camilla il mio mantello di velluto bianco; -  disse  la Marietta - tanto è macchiato di sciroppo, davanti! - Un
de' Rivani. - Ne farò un bel guanciale per il salotto -  disse  la madre di Camilla; e si prese il mantello. - Oh, la
- Ah! E io che me n'ero scordata! O chi l'ha messa qui? -  disse  la Marietta afferrando la pupattola per le vesti e
nel nido materno. - Le daremo anche il baule col corredo -  disse  la signora de' Rivani. Ma per quanto il bauletto fosse
fondo a un armadio! - Non importa, non t'incomodare, zia -  disse  Camilla con gentilezza - io so un po' cucire, e nell'ore
nuova... pelle nuova - almeno nel piedino straziato. Sicchè  disse  addio, malinconica ma senza rimpianti, alla elegante casa
altro, se gli si fosse presentato. A mezzogiorno suonò, e  disse  al domestico che comparve, consegnandogli la lettera ed il
aggiunse in ultimo, accentuando la parola. - Ascoltate... -  disse  quindi, mentre il servitore stava per uscire, esitando
frase, girandosi il biglietto fra le dita. - Non importa; -  disse  quindi riscuotendosi; - quest'uomo è destinato; io lo
Brusio rientrando trovò una lettera che il cameriere gli  disse  aver recato due ore avanti una giovane assai elegante, che
- Niente, niente; si discorreva qui coll'amico Gian Luca; -  disse  il magnifico Bendinello Sauli. - Già, già, coll'amico
Tossì, tuttavia, si spianò le gale dell'abito, e  disse  col suo bel candore: - E chi ci pensa più? Manca da tanti
vista uscire, le tenne dietro subito. - Non si spaventi -  disse  la signora Merelli - fa un po' caldo in sala, e poi tutti
moglie, sarebbe diventato lo zimbello degli amici. - Via -  disse  con un leggero accento di rimprovero - sono scene da
freddamente serena. - Camminiamo, ti passerà. Marta non  disse  più nulla. Docilmente si lasciò infilare la mano nel
la mattina: e si fece pensieroso. «La mamma esagera» -  disse  Cosima, quasi per rassicurarlo: «vede sempre nero. Invece
vedere l'effetto che faceva. - Allegro, buonavoglia! - gli  disse  massaro Francesco - È il tempo tuo! - Che volete farci!
Palermi messi uno dopo l'altro. - Napoli, bella città! -  disse  Manfuso, con un sospiro. - Insomma, vi siete divertiti? -
una domanda sulla punta della lingua, ma Antonio Manfuso  disse  a un tratto: - Andiamo all'osteria. Dallo zio Menico, dove
non lasciasse l'anima! Ogni mestiere ha i suoi guai! -  disse  Manfuso, alzandosi. - E chi ti par che dorme e si riposa,
lì non è Anna Laferra? - Con Vincenzo Sutro, guarda! -  disse  Manfuso - E quel povero Salvatore che abbiamo lasciato a
lasciato a Napoli disperato per lei! Alfio Balsamo non  disse  niente; ma come se la vide passare dinanzi, dritta e
- La mula, con permesso, l'attacco io alla mangiatoia -  disse  uno dei tre che si era alzato da sedere. E tolse di mano al
questi. - Amici di passaggio! - Cacciatori, si vede, -  disse  don Pietro. Infatti quegli amici erano armati con bei
Faccio quattro passi, fino alla grotta del Sasso sonante -  disse  don Pietro al massaio. Questi non ebbe tempo di
che io non venga assieme col nostro massaio. - Grazie, -  disse  don Pietro. Perchè incomodarvi? Lungo la strada nessuno
via anche la Trisuzza! Sogliono fare così.... Eccoli! -  disse  a voce alta, scorgendo il massaio che arrivava accompagnato
rapidamente. - Stia comodo, signor don Pietro, - gli  disse  l'uomo dal berretto peloso. - voscenza non mi riconosce
con lui dalla grotta del Sasso sonante. - Fuma voscenza? -  disse  l'uomo dal berretto peloso, offrendo dei sigari. - Grazie;
tremare. Ma si rimise sùbito. - Parla, spiegati meglio, -  disse  al fratello con gesto vibrato.
casa Carmenio non  disse  niente, tornando nudo e crudo, col fagotto in spalla
Non dire il motivo per cui lo zio Vito ti ha mandato via! -  disse  la mamma al ragazzo - Se no, nessuno ti piglia per garzone.
passò tenendosi a braccio sua moglie. - Che miracolo! -  disse  Toniolo. Si fermarono. Erano andati a vedere dei vasi di
cacciata? - L'avrai lasciata sotto il guanciale, stanotte -  disse  Alberto ridendo. Marta guardò con interesse gli occhi di
che non lo rinnoverò più. Non voglio impicci. - Fai bene -  disse  Alberto con convinzione. Entrarono nella camera dov'era già
Marta, meravigliandosi ella stessa del suo ardire. - Vedi -  disse  Alberto in tono conciliante - mia moglie si immagina che
se amo lei sola, se l'amerò sempre... E non è naturale? -  disse  Marta con fuoco. Rispose Alberto: - Tanto naturale che non
nel tinello. - Badi che c'è un chiodo accanto all'uscio -  disse  Toniolo gentilmente - l'avverto per l'abito. Sul tavolino,
qualche cosa a vicenda: sollevò il viso verso l'uomo; gli  disse  poche parole guardandolo di sotto le palpebre che le si
Almeno fatemi aver notizie, se qualche paesano vien laggiù,  disse  Bista con le lagrime agli occhi e il fardello infilato
serio. Dino obbedì. Il maestro suonò, e al bidello accorso  disse  : — Pregate il direttore perché venga in iscuola. Per
ve la, posso fare di cento, di duecento lire, come volete -  disse  il Lamarra, mentre restituiva del denaro a un cliente e
quasi avendo chiesto la elemosina. - E va bene -  disse  il fioraio, subito. Tacquero. Ella teneva gli occhi bassi,
ne erano solo altre tre, di lire. - Dove debbo mandarla? -  disse  egli. - La prendo io: la porto io stessa. - Non è fatta. -
- domandò curiosamente, ma benignamente, il fioraio. - No -  disse  Carmela Minino - Per la mia comare. - Oh Le volevate molto
innanzi ad una visione paradisiaca. - Che siamo noi! -  disse  filosoficamente il fioraio - È morta da poco? - No, da sei
ironicamente Lamarra. - Almeno il nome? Il suo solo nome? -  disse  l'altra, congiungendo le mani, pregando. - Come si
le credette. - Ella mi ha fatto bene, in vita e in morte -  disse  Carmela, con un impetuoso accento di sincerità. - E io
di quella condizione sociale. Principiò a parlare, e mi  disse  che doveva compiere diciott'anni per i morti - triste
bisognosa, e ogni tanto viene a portarmi qualche cosuccia.  Disse  quest'ultima frase a reticenze e guardandomi come se avesse
candele di cera; gliele fece accendere a piè del letto, e  disse  a mastro Mario: - Pensate anche al resto voi.... Questo pel
in disparte nell'altra stanza, e quasi per scusarsi le  disse  sotto voce: - Sarà per l'ultima volta! E durante la nottata
e si lagnava, sordamente. Il medico, qualche giorno dopo,  disse  al duca che non c'era più niente da fare, altro che pensare
più con voi! - gridava, esasperato. - Ma chi vince? -  disse  il marchese - Io non rientro ancora nel mio! - E andò via
il compagno, collo sguardo, esitante. - Dò carte -  disse  quello. - Carte... La principessa coprì la nuova carta con
carta con l'altra, che ritirò lentissimamente. - Nove! -  disse  scoprendo il suo giuoco. - Nove! - rispose padre Agatino,
Convinto che glielo avesse mandato il Signore, egli  disse  alla mamma mentre ella lo vestiva : — Vedi, mamma, il
dal signore biondo. - Se andassimo al caffè?... -  disse  Pietro, come per esservi incoraggiato dal suo amico. Dalla
ballarono. - Vi lasciaste molto aspettare, signorini! -  disse  in tuono di scherzevole rimprovero una graziosa giovanetta,
è innamorato cotto; e abbiemo fatto la ronda alla bella; -  disse  Angiolini ridendo. - Davvero!... non mi sorprende in lei,
ed affrettò il passo. - Andiamo a teatro stassera? -  disse  a Raimondo l'indomani appena furono assieme. - Andiamoci,
allora... poichè in tal caso verrà anche la mia bella; -  disse  Pietro scherzando. - Ah!... Ah!... la tua bella di
Egli rimase immobile sul limitare. - Non vai a casa? - gli  disse  alle spalle la voce di Raimondo. - Sì... ti aspettavo per
con furia alla sua porta. - Chi può essere a quest'ora? -  disse  fra di se il giovane sorpreso andando ad aprire. - Son io,
Dov'è Pietro? Dov'è mio figlio, signor Angiolini? -  disse  la povera madre colle lagrime agli occhi. - Pietro non è in
voi?... - Ci separammo all'ingresso del teatro, e mi  disse  che andava subito a casa... Ma io non so nulla di risse...
il braccio di Raimondo. - Guarda!... guarda anche tu! -  disse  egli con la voce stridente ed interrotta del delirante o
e, riponendo tristamente nell'astuccio l'occhialetto,  disse  con tuono di chi prende una risoluzione: - Via, Pietro, è
prenderò una risoluzione. - Speriamo favorevole per tutti -  disse  Emanuele sorridendo. Portarono il caffè. - Amaro? disse
- disse Emanuele sorridendo. Portarono il caffè. - Amaro?  disse  ancora Emanuele, più che non chiedesse, offrendone una
sera. - Chi li manda? Sofia esitò un momento. - Bandini,  disse  poi, risoluta; e volgendosi a Maria: - Ti piace la musica?
sul tappeto. Emanuele lo raccolse lestamente. - Rendilo -  disse  Sofia tendendo la mano. - Al suo legittimo proprietario -
fiamma che inseguita fugge... quello è l'Amore. — C'è —  disse  il bimbo, sempre più pallido - una stella lucente, alta,
terra si converte in fango, ecco il Bene. — Oh! Signore —  disse  il bimbo giungendo le manine — se vi sono nel mondo ardue
non è cattiva, non dico; ma, io vorrei non aver figliuoli -  disse  la signora Amalia, che appunto poco prima aveva finito un
o non hai paura, dimmi? Camilla accennò di no col capo, poi  disse  gravemente: - C'è l'angiolo. Liberata confermò: - Sicuro
macellaro. - Se me lo permettete, ritorno dalla bambina -  disse  la serva alla signora: che s'affrettò a rispondere: - È
da turchi! — Sedetevi, e ragioniamo tranquillamente, — gli  disse  il pretore , che frenava a stento le risa, additandogli la
Marta a prender posto sul divano. - Ecco mia moglie -  disse  Merelli andando incontro a una donnina nè bella, nè brutta,
penoso, per cinque minuti. - Si annoierà in campagna -  disse  la signora Merelli, con una voce stanca - se è abituata
il caffè. Alberto volle protestare, Marta anche. - Che?  disse  Ninetta. È subito fatto. - Non prendo mai caffè - soggiunse
tenendo la bottiglia. - Conduci via l'Adelina - le  disse  piano il signor Merelli - non vuole ubbidire. La serva
lo scherzo non avrebbe avuto ragione d'essere. - Ebbene,  disse  Alberto, pensando che, in fin dei conti, la cosa non lo
le sembravano una stregoneria. - L'apra, la legga lei -  disse  all'ufficiale postale. Le tremavano mano e voce nel
la testa quasi leggesse cose strane. - È del padre, -  disse  finalmente l'ufficiale postale, supponendo ch'ella dovesse
il ragazzo non la seguisse. - Vogliono levarci il figlio! -  disse  al marito, scoppiando in pianto dirotto. - Chi? - Suo
gentilmente, per farle posto. - Passa il signor Merelli -  disse  Gerolamo senza voltarsi, con la sua voce da ventriloquo. Ma
essenza del sentimento femminile. Assetata d'amore ella  disse  a se stessa, stringendosi nel mantello per sentire la
che conduceva le oche. - Sono le oche di Gavazzini -  disse  Gerolamo, indirizzando la sua osservazione alla signora. -
tabaccaio, il calzolaio, il barbiere. - Ecco la farmacia -  disse  Alberto. Marta guardò. Non c'era nessuno sulla soglia; una
È vedovo; ma la riprenderà. Che cosa deve fare? - Sicuro -  disse  Marta, ripetendo macchinalmente tra sè: che cosa deve fare!
di famiglie. - Queste sedie le ha ricamate mia madre -  disse  Alberto. Erano otto sedie di legno chiaro con profili
si sciolse, dolcemente, ravviandosi i capelli. - Andiamo -  disse  - non facciamo ragazzate.
le darebbero vita. Vuoi starle a sentire? - Perebé no? -  disse  Ascanio Denèa. - Tanto, non ho sonno. - Ma bada, non
cielo e morto quaggiù. — Ma allora non è morto davvero, —  disse  dopo un momento di riflessione. — Non lo vedi, là, nel
per avvertirla che la mamma era lì, su l'uscio. — Brava! —  disse  la signora Noghera che aveva udito tutto. Ida ritirò il
- Di chi è? - Adesso, adesso glielo dirà il padrone, -  disse  la vecchia serva. Poi non potè tenersi oltre: - è un
anche tu. - Gli oggetti ritrovati si portano in chiesa, -  disse  con accento ironico, tornando a sedersi sulla panca di
gli occhi grandi e tristi. - È quello che tu vuoi, -  disse  sottovoce, con un accento misterioso, come volesse non
padrone si mise a ridere, vedendo il suo terrore, poi  disse  che bisognava si movesse pur lui poichè aveva delle serve
a che è ridotto il mondo? - Ma sta un po' zitto! - gli  disse  Elisabetta, sebbene egli prendesse le parti di lei. L'uomo
E la bambina, che aveva sollevato la manina per benedire,  disse  seria seria : — Vedrai, babbo, come verranno bene ! Il
Io vi adoro, Paola, andiamo via! - Voi siete pazzo, amico -  disse  lei, appoggiando il gomito sul parapetto e guardando il
E le prese la mano, risolutamente, per portarla via. - No -  disse  lei. - Venite via. - No. - Perchè? - Perchè non vi amo. - O
Paola levò il capo. - Non piangete, Fulvio. - Non piango -  disse  lui, disperatamente. - Siate forte. - Sono assai forte. -
fra una visita e l'altra, chiamò la cameriera, e le  disse  due o tre parole che la ragazza sola potè udire, tanto le
baciò la mano della padrona scoppiando in lacrime. — Va! —  disse  donna Vittoria, accarezzandole i capelli. — Va. Non
Nelle altre stanze non incentrò nessuno. — Oh, Ginoli! —  disse  l' inferma, con un sorriso. Egli non rispose, aspirando
sino a quel momento, si alzò per accomiatarsi. — Addio,  disse  donna Vittoria, come essa si fermava a stringerle la mano a
Gli altri tacevano, senza ascoltare. — Verrete domani? —  disse  lei, voltando il capo verso Ginoli. Egli balbettò di sì.
un ben dell'anima: - O Girolamo, che fate, state bene?- gli  disse  - e il vostro citto è cresciuto? perchè non l'avete menato
bene, se ne va tutta alla malora. - Sapete, Girolamo -  disse  la mamma - che cosa dovreste fare? dovreste tor donna
era andato via, la mi' mamma, seria seria, mi chiamò e mi  disse  che fra un mese avrebbe sposato Girolamo, e che si sarebbe
Quella sera dunque Beppe, che non ne poteva più, mi  disse  serio serio: - Nena, quando avrò abbeverato le bestie e
mi rivide, mi venne incontro, e pigliandomi per mano, mi  disse  risoluto: - Senti, Nena, io ti voglio un bene dell'anima, e
Girolamo mi capitò improvvisamente in camera: - Nena - mi  disse  - sei sola? ci ho piacere, perchè ti voglio dire una cosa -
con me. Spero che anche Girolamo ne sarà contento. Così mi  disse  la bon'anima, ma io la supplicai di non dir niente al su'
non poteva andare al mercato: - Ci andrai tu, Lucia -  disse  alla moglie - con Beppe, in calessino, per riscuotere i
e facessi, non mi riuscì di smoverlo. - Senti, Nena - mi  disse  con le lagrime agli occhi - giurami su questa medaglia
erano i primi e... furon gli ultimi. Quando la sera, Beppe  disse  a Girolamo che se non gli dava il consenso di sposarmi
del Faust. - Alla spada e a discrezione del ferito, -  disse  il barone De Falco. - Sta bene. Ciascuno porterà le proprie
Ludovisi non c'era. - Cerchiamo dalla parte della musica, -  disse  il Giussi. Dopo pochi passi, sotto la viva riverberazione
amici, e terminando di abbottonare il suo guanto: - Ora -  disse  - andiamo a vedere le armi.
stata io, scellerata!.. - Era meglio se andava carcerato? -  disse  la vicina Santa. Il meglio fu una sera, quando portarono
 Disse  subito a sè stessa che si sbagliava anche lei: si offese
Adesso che siamo calzati, possiamo andare a spasso, - ella  disse  mettendo il bambino per terra. - Sei buono a camminare?
essersene accorto. - Come mai, voscenza? Da queste parti? -  disse  lo Storto senza neppur togliersi la pipa di bocca. La
Vediamo.... - Insomma, che cosa pretende voscenza? -  disse  bruscamente compare Nittu. - Mia figlia non è più sotto