È matto! - | disse | la Giulia fra sè, seguitando a fissare co' suoi larghi |
Il romanzo della bambola -
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e volevano parere freddi, indifferenti. Più tardi ella mi | disse | che aveva sognato tanto, in quei tempi, di aver la mia |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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perchè aveva bisogno d'udire una dolce parola. - T'amo! - | disse | la Giulia. E lo disse con tale accento d'amore da credere |
Il romanzo della bambola -
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d'udire una dolce parola. - T'amo! - disse la Giulia. E lo | disse | con tale accento d'amore da credere ch'ella fosse davvero |
Il romanzo della bambola -
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a lui per seguire il fantasma. - Grazie - | disse | l'uomo trionfante. II fantasma sorrise dolcemente, ed io, |
Donna Paola -
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faccia? Più tardi una vicina che veniva pel filato mi | disse | di aver visto compare Turiddu lì dalle nostre parti, |
Cavalleria rusticana -
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tormento. Riaprì, domandò sottovoce: - Chi è? - Sono io - | disse | una nota voce. - Voi, maggiore? - Aprite, signora, per |
Donna Paola -
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tutto questo con un par d'occhioni spaventati. - Signora - | disse | il maggiore - io sono nelle vostre mani. Ella lo guardò, |
Donna Paola -
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- chiese ella a quel colosso. - Perchè avevo paura - | disse | lui, semplicemente. - Oh! - fece soltanto lei, celandosi il |
Donna Paola -
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lei, celandosi il volto per ribrezzo. - Avete ragione - | disse | lui, umilmente.- Ma la paura non si vince: sono fuggito. - |
Donna Paola -
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accasciato dalla viltà. - E i vostri soldati? - Chissà! - | disse | il maggiore, levando le spalle. - Chi ha vinto, dunque? - |
Donna Paola -
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Se rientrate a Napoli vi fucileranno. - Garibaldi è buono - | disse | umilmente il maggiore svizzero. - È una vergogna - |
Donna Paola -
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stanza. - Se vi ci trovano, siamo perduti tutti. - È vero - | disse | lui, dolorosamente. La bambina aveva ascoltato tutto il |
Donna Paola -
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il maggiore. - Non Io vedrò più, forse. -Aspettatemi qui - | disse | donna Cariclea; decidendosi. E uscì. Il maggiore si era |
Donna Paola -
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- Bisogna nascondere quest'uniforme e questa spada - | disse | lui, - trovandosi, sareste perduta. - È vero - disse lei. - |
Donna Paola -
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- disse lui, - trovandosi, sareste perduta. - È vero - | disse | lei. - Spezzate dunque la spada. Senza esitare, egli tentò |
Donna Paola -
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In atteggiamento confuso il maggiore aspettava. - Sentite - | disse | donna Cariclea. - Io ho fatto svegliare Peppino, il boaro. |
Donna Paola -
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occhi supplichevoli. - Amico, non ho nulla da perdonarvi - | disse | Paola, soavemente. - Sono un brutale: voi siete buona. - |
Donna Paola -
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aveva colto la lieta brigata. - È una romanza in azione - | disse | il maestro di musica rompendo il silenzio. - Duetto d'amore |
Donna Paola -
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d'amore - strillò un giovanotto. - Non li disturbiamo - | disse | soavemente Paola. - Ehi, della barca! - urlò il marito di |
Donna Paola -
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o innamorati! - strillò il marito di Paola. - Beati loro - | disse | Fulvio. - Perchè li invidii? - chiese il maestro di musica. |
Donna Paola -
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- esclamarono due o tre, - L'amore è una bellissima cosa - | disse | Fulvio, con una convinzione profonda. - Che scoperta, |
Donna Paola -
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perdio! - gridò il marito di Paola. - Bisogna ammogliarsi - | disse | il maestro di musica.- Fulvio, guarda la signora Paola e |
Donna Paola -
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la cena. Sulla soglia della porta, verso il terrazzo, Paola | disse | a Fulvio, da lontano: - Siete anche voi della gita? - No, |
Donna Paola -
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- Siete anche voi della gita? - No, no, sentite... - | disse | lui con voce soffocata. Ma ella non uscì sul terrazzo. |
Donna Paola -
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singulto di dolcissima follia. - Datemi il mio ventaglio - | disse | Paola dolcemente a Fulvio, che se ne stava solo solo sul |
Donna Paola -
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ne stava solo solo sul terrazzo. - No, se non mi sentite - | disse | lui, tenendosi il ventaglio stretto alle labbra. - Datemi |
Donna Paola -
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del mare. - Datemi il ventaglio, amico. Sentitemi... - | disse | lui, ancora. E la voce era così piena di dolore, che ella |
Donna Paola -
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quanto vorrete. Quando egli dorme venite. - Non verrò - | disse | lei, soavemente. - Sentite, Paola, io sono come in punto di |
Donna Paola -
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una cristiana. Non lascerete morire un uomo così. - Verrò - | disse | lei. |
Donna Paola -
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ancora colà. - No, non lo avevate, donna Emilia - | disse | Carmela, avvicinandosi. - Ah! Va bene, grazie, mi hai |
La ballerina (in due volumi) Volume Primo -
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in una grande angoscia indefinita. - Senti, Ferdinando - | disse | Emilia Tromba avvicinandosi all'orecchio dell'amante, |
La ballerina (in due volumi) Volume Primo -
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senza veder nulla: - Donna Carmela, donna Carmela! - le | disse | una voce maschile, innanzi alla porta. Era Roberto Gargiulo |
La ballerina (in due volumi) Volume Primo -
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- Che vi debbo rispondere?... - Buona notte, don Roberto - | disse | a voce fioca Carmela Minino, cercando strapparsi di là. - |
La ballerina (in due volumi) Volume Primo -
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si arriva presto; vi lascio alla porta. - Andiamo - | disse | Carmela Minino, decisa. FINE DEL PRIMO VOLUME |
La ballerina (in due volumi) Volume Primo -
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- Mamma, dài a Camilla il mio mantello di velluto bianco; - | disse | la Marietta - tanto è macchiato di sciroppo, davanti! - Un |
Il romanzo della bambola -
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de' Rivani. - Ne farò un bel guanciale per il salotto - | disse | la madre di Camilla; e si prese il mantello. - Oh, la |
Il romanzo della bambola -
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- Ah! E io che me n'ero scordata! O chi l'ha messa qui? - | disse | la Marietta afferrando la pupattola per le vesti e |
Il romanzo della bambola -
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nel nido materno. - Le daremo anche il baule col corredo - | disse | la signora de' Rivani. Ma per quanto il bauletto fosse |
Il romanzo della bambola -
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fondo a un armadio! - Non importa, non t'incomodare, zia - | disse | Camilla con gentilezza - io so un po' cucire, e nell'ore |
Il romanzo della bambola -
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nuova... pelle nuova - almeno nel piedino straziato. Sicchè | disse | addio, malinconica ma senza rimpianti, alla elegante casa |
Il romanzo della bambola -
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altro, se gli si fosse presentato. A mezzogiorno suonò, e | disse | al domestico che comparve, consegnandogli la lettera ed il |
Una peccatrice -
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aggiunse in ultimo, accentuando la parola. - Ascoltate... - | disse | quindi, mentre il servitore stava per uscire, esitando |
Una peccatrice -
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frase, girandosi il biglietto fra le dita. - Non importa; - | disse | quindi riscuotendosi; - quest'uomo è destinato; io lo |
Una peccatrice -
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Brusio rientrando trovò una lettera che il cameriere gli | disse | aver recato due ore avanti una giovane assai elegante, che |
Una peccatrice -
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- Niente, niente; si discorreva qui coll'amico Gian Luca; - | disse | il magnifico Bendinello Sauli. - Già, già, coll'amico |
Una notte d'estate -
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Tossì, tuttavia, si spianò le gale dell'abito, e | disse | col suo bel candore: - E chi ci pensa più? Manca da tanti |
L'indomani -
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vista uscire, le tenne dietro subito. - Non si spaventi - | disse | la signora Merelli - fa un po' caldo in sala, e poi tutti |
L'indomani -
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moglie, sarebbe diventato lo zimbello degli amici. - Via - | disse | con un leggero accento di rimprovero - sono scene da |
L'indomani -
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freddamente serena. - Camminiamo, ti passerà. Marta non | disse | più nulla. Docilmente si lasciò infilare la mano nel |
L'indomani -
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la mattina: e si fece pensieroso. «La mamma esagera» - | disse | Cosima, quasi per rassicurarlo: «vede sempre nero. Invece |
Cosima -
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vedere l'effetto che faceva. - Allegro, buonavoglia! - gli | disse | massaro Francesco - È il tempo tuo! - Che volete farci! |
La sorte -
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Palermi messi uno dopo l'altro. - Napoli, bella città! - | disse | Manfuso, con un sospiro. - Insomma, vi siete divertiti? - |
La sorte -
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una domanda sulla punta della lingua, ma Antonio Manfuso | disse | a un tratto: - Andiamo all'osteria. Dallo zio Menico, dove |
La sorte -
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non lasciasse l'anima! Ogni mestiere ha i suoi guai! - | disse | Manfuso, alzandosi. - E chi ti par che dorme e si riposa, |
La sorte -
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lì non è Anna Laferra? - Con Vincenzo Sutro, guarda! - | disse | Manfuso - E quel povero Salvatore che abbiamo lasciato a |
La sorte -
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lasciato a Napoli disperato per lei! Alfio Balsamo non | disse | niente; ma come se la vide passare dinanzi, dritta e |
La sorte -
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- La mula, con permesso, l'attacco io alla mangiatoia - | disse | uno dei tre che si era alzato da sedere. E tolse di mano al |
Passa l'amore. Novelle -
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questi. - Amici di passaggio! - Cacciatori, si vede, - | disse | don Pietro. Infatti quegli amici erano armati con bei |
Passa l'amore. Novelle -
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Faccio quattro passi, fino alla grotta del Sasso sonante - | disse | don Pietro al massaio. Questi non ebbe tempo di |
Passa l'amore. Novelle -
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che io non venga assieme col nostro massaio. - Grazie, - | disse | don Pietro. Perchè incomodarvi? Lungo la strada nessuno |
Passa l'amore. Novelle -
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via anche la Trisuzza! Sogliono fare così.... Eccoli! - | disse | a voce alta, scorgendo il massaio che arrivava accompagnato |
Passa l'amore. Novelle -
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rapidamente. - Stia comodo, signor don Pietro, - gli | disse | l'uomo dal berretto peloso. - voscenza non mi riconosce |
Passa l'amore. Novelle -
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con lui dalla grotta del Sasso sonante. - Fuma voscenza? - | disse | l'uomo dal berretto peloso, offrendo dei sigari. - Grazie; |
Passa l'amore. Novelle -
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tremare. Ma si rimise sùbito. - Parla, spiegati meglio, - | disse | al fratello con gesto vibrato. |
Passa l'amore. Novelle -
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casa Carmenio non | disse | niente, tornando nudo e crudo, col fagotto in spalla |
Pane nero -
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Non dire il motivo per cui lo zio Vito ti ha mandato via! - | disse | la mamma al ragazzo - Se no, nessuno ti piglia per garzone. |
Pane nero -
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passò tenendosi a braccio sua moglie. - Che miracolo! - | disse | Toniolo. Si fermarono. Erano andati a vedere dei vasi di |
L'indomani -
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cacciata? - L'avrai lasciata sotto il guanciale, stanotte - | disse | Alberto ridendo. Marta guardò con interesse gli occhi di |
L'indomani -
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che non lo rinnoverò più. Non voglio impicci. - Fai bene - | disse | Alberto con convinzione. Entrarono nella camera dov'era già |
L'indomani -
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Marta, meravigliandosi ella stessa del suo ardire. - Vedi - | disse | Alberto in tono conciliante - mia moglie si immagina che |
L'indomani -
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se amo lei sola, se l'amerò sempre... E non è naturale? - | disse | Marta con fuoco. Rispose Alberto: - Tanto naturale che non |
L'indomani -
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nel tinello. - Badi che c'è un chiodo accanto all'uscio - | disse | Toniolo gentilmente - l'avverto per l'abito. Sul tavolino, |
L'indomani -
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qualche cosa a vicenda: sollevò il viso verso l'uomo; gli | disse | poche parole guardandolo di sotto le palpebre che le si |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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Almeno fatemi aver notizie, se qualche paesano vien laggiù, | disse | Bista con le lagrime agli occhi e il fardello infilato |
In Toscana e in Sicilia -
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serio. Dino obbedì. Il maestro suonò, e al bidello accorso | disse | : — Pregate il direttore perché venga in iscuola. Per |
Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli -
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ve la, posso fare di cento, di duecento lire, come volete - | disse | il Lamarra, mentre restituiva del denaro a un cliente e |
La ballerina (in due volumi) Volume Primo -
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quasi avendo chiesto la elemosina. - E va bene - | disse | il fioraio, subito. Tacquero. Ella teneva gli occhi bassi, |
La ballerina (in due volumi) Volume Primo -
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ne erano solo altre tre, di lire. - Dove debbo mandarla? - | disse | egli. - La prendo io: la porto io stessa. - Non è fatta. - |
La ballerina (in due volumi) Volume Primo -
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- domandò curiosamente, ma benignamente, il fioraio. - No - | disse | Carmela Minino - Per la mia comare. - Oh Le volevate molto |
La ballerina (in due volumi) Volume Primo -
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innanzi ad una visione paradisiaca. - Che siamo noi! - | disse | filosoficamente il fioraio - È morta da poco? - No, da sei |
La ballerina (in due volumi) Volume Primo -
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ironicamente Lamarra. - Almeno il nome? Il suo solo nome? - | disse | l'altra, congiungendo le mani, pregando. - Come si |
La ballerina (in due volumi) Volume Primo -
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le credette. - Ella mi ha fatto bene, in vita e in morte - | disse | Carmela, con un impetuoso accento di sincerità. - E io |
La ballerina (in due volumi) Volume Primo -
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di quella condizione sociale. Principiò a parlare, e mi | disse | che doveva compiere diciott'anni per i morti - triste |
In Toscana e in Sicilia -
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bisognosa, e ogni tanto viene a portarmi qualche cosuccia. | Disse | quest'ultima frase a reticenze e guardandomi come se avesse |
In Toscana e in Sicilia -
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candele di cera; gliele fece accendere a piè del letto, e | disse | a mastro Mario: - Pensate anche al resto voi.... Questo pel |
Passa l'amore. Novelle -
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in disparte nell'altra stanza, e quasi per scusarsi le | disse | sotto voce: - Sarà per l'ultima volta! E durante la nottata |
Passa l'amore. Novelle -
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e si lagnava, sordamente. Il medico, qualche giorno dopo, | disse | al duca che non c'era più niente da fare, altro che pensare |
La sorte -
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più con voi! - gridava, esasperato. - Ma chi vince? - | disse | il marchese - Io non rientro ancora nel mio! - E andò via |
La sorte -
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il compagno, collo sguardo, esitante. - Dò carte - | disse | quello. - Carte... La principessa coprì la nuova carta con |
La sorte -
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carta con l'altra, che ritirò lentissimamente. - Nove! - | disse | scoprendo il suo giuoco. - Nove! - rispose padre Agatino, |
La sorte -
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Convinto che glielo avesse mandato il Signore, egli | disse | alla mamma mentre ella lo vestiva : — Vedi, mamma, il |
Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli -
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dal signore biondo. - Se andassimo al caffè?... - | disse | Pietro, come per esservi incoraggiato dal suo amico. Dalla |
Una peccatrice -
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ballarono. - Vi lasciaste molto aspettare, signorini! - | disse | in tuono di scherzevole rimprovero una graziosa giovanetta, |
Una peccatrice -
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è innamorato cotto; e abbiemo fatto la ronda alla bella; - | disse | Angiolini ridendo. - Davvero!... non mi sorprende in lei, |
Una peccatrice -
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ed affrettò il passo. - Andiamo a teatro stassera? - | disse | a Raimondo l'indomani appena furono assieme. - Andiamoci, |
Una peccatrice -
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allora... poichè in tal caso verrà anche la mia bella; - | disse | Pietro scherzando. - Ah!... Ah!... la tua bella di |
Una peccatrice -
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Egli rimase immobile sul limitare. - Non vai a casa? - gli | disse | alle spalle la voce di Raimondo. - Sì... ti aspettavo per |
Una peccatrice -
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con furia alla sua porta. - Chi può essere a quest'ora? - | disse | fra di se il giovane sorpreso andando ad aprire. - Son io, |
Una peccatrice -
|
Dov'è Pietro? Dov'è mio figlio, signor Angiolini? - | disse | la povera madre colle lagrime agli occhi. - Pietro non è in |
Una peccatrice -
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voi?... - Ci separammo all'ingresso del teatro, e mi | disse | che andava subito a casa... Ma io non so nulla di risse... |
Una peccatrice -
|
il braccio di Raimondo. - Guarda!... guarda anche tu! - | disse | egli con la voce stridente ed interrotta del delirante o |
Una peccatrice -
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e, riponendo tristamente nell'astuccio l'occhialetto, | disse | con tuono di chi prende una risoluzione: - Via, Pietro, è |
Una peccatrice -
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prenderò una risoluzione. - Speriamo favorevole per tutti - | disse | Emanuele sorridendo. Portarono il caffè. - Amaro? disse |
Il marito dell'amica -
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- disse Emanuele sorridendo. Portarono il caffè. - Amaro? | disse | ancora Emanuele, più che non chiedesse, offrendone una |
Il marito dell'amica -
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sera. - Chi li manda? Sofia esitò un momento. - Bandini, | disse | poi, risoluta; e volgendosi a Maria: - Ti piace la musica? |
Il marito dell'amica -
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sul tappeto. Emanuele lo raccolse lestamente. - Rendilo - | disse | Sofia tendendo la mano. - Al suo legittimo proprietario - |
Il marito dell'amica -
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fiamma che inseguita fugge... quello è l'Amore. — C'è — | disse | il bimbo, sempre più pallido - una stella lucente, alta, |
Voci della notte -
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terra si converte in fango, ecco il Bene. — Oh! Signore — | disse | il bimbo giungendo le manine — se vi sono nel mondo ardue |
Voci della notte -
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non è cattiva, non dico; ma, io vorrei non aver figliuoli - | disse | la signora Amalia, che appunto poco prima aveva finito un |
Il romanzo della bambola -
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o non hai paura, dimmi? Camilla accennò di no col capo, poi | disse | gravemente: - C'è l'angiolo. Liberata confermò: - Sicuro |
Il romanzo della bambola -
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macellaro. - Se me lo permettete, ritorno dalla bambina - | disse | la serva alla signora: che s'affrettò a rispondere: - È |
Il romanzo della bambola -
|
da turchi! — Sedetevi, e ragioniamo tranquillamente, — gli | disse | il pretore , che frenava a stento le risa, additandogli la |
Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli -
|
Marta a prender posto sul divano. - Ecco mia moglie - | disse | Merelli andando incontro a una donnina nè bella, nè brutta, |
L'indomani -
|
penoso, per cinque minuti. - Si annoierà in campagna - | disse | la signora Merelli, con una voce stanca - se è abituata |
L'indomani -
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il caffè. Alberto volle protestare, Marta anche. - Che? | disse | Ninetta. È subito fatto. - Non prendo mai caffè - soggiunse |
L'indomani -
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tenendo la bottiglia. - Conduci via l'Adelina - le | disse | piano il signor Merelli - non vuole ubbidire. La serva |
L'indomani -
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lo scherzo non avrebbe avuto ragione d'essere. - Ebbene, | disse | Alberto, pensando che, in fin dei conti, la cosa non lo |
L'indomani -
|
le sembravano una stregoneria. - L'apra, la legga lei - | disse | all'ufficiale postale. Le tremavano mano e voce nel |
Passa l'amore. Novelle -
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la testa quasi leggesse cose strane. - È del padre, - | disse | finalmente l'ufficiale postale, supponendo ch'ella dovesse |
Passa l'amore. Novelle -
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il ragazzo non la seguisse. - Vogliono levarci il figlio! - | disse | al marito, scoppiando in pianto dirotto. - Chi? - Suo |
Passa l'amore. Novelle -
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gentilmente, per farle posto. - Passa il signor Merelli - | disse | Gerolamo senza voltarsi, con la sua voce da ventriloquo. Ma |
L'indomani -
|
essenza del sentimento femminile. Assetata d'amore ella | disse | a se stessa, stringendosi nel mantello per sentire la |
L'indomani -
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che conduceva le oche. - Sono le oche di Gavazzini - | disse | Gerolamo, indirizzando la sua osservazione alla signora. - |
L'indomani -
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tabaccaio, il calzolaio, il barbiere. - Ecco la farmacia - | disse | Alberto. Marta guardò. Non c'era nessuno sulla soglia; una |
L'indomani -
|
È vedovo; ma la riprenderà. Che cosa deve fare? - Sicuro - | disse | Marta, ripetendo macchinalmente tra sè: che cosa deve fare! |
L'indomani -
|
di famiglie. - Queste sedie le ha ricamate mia madre - | disse | Alberto. Erano otto sedie di legno chiaro con profili |
L'indomani -
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si sciolse, dolcemente, ravviandosi i capelli. - Andiamo - | disse | - non facciamo ragazzate. |
L'indomani -
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le darebbero vita. Vuoi starle a sentire? - Perebé no? - | disse | Ascanio Denèa. - Tanto, non ho sonno. - Ma bada, non |
Una notte d'estate -
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cielo e morto quaggiù. — Ma allora non è morto davvero, — | disse | dopo un momento di riflessione. — Non lo vedi, là, nel |
Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli -
|
per avvertirla che la mamma era lì, su l'uscio. — Brava! — | disse | la signora Noghera che aveva udito tutto. Ida ritirò il |
Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli -
|
- Di chi è? - Adesso, adesso glielo dirà il padrone, - | disse | la vecchia serva. Poi non potè tenersi oltre: - è un |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
|
anche tu. - Gli oggetti ritrovati si portano in chiesa, - | disse | con accento ironico, tornando a sedersi sulla panca di |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
|
gli occhi grandi e tristi. - È quello che tu vuoi, - | disse | sottovoce, con un accento misterioso, come volesse non |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
|
padrone si mise a ridere, vedendo il suo terrore, poi | disse | che bisognava si movesse pur lui poichè aveva delle serve |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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a che è ridotto il mondo? - Ma sta un po' zitto! - gli | disse | Elisabetta, sebbene egli prendesse le parti di lei. L'uomo |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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E la bambina, che aveva sollevato la manina per benedire, | disse | seria seria : — Vedrai, babbo, come verranno bene ! Il |
Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli -
|
Io vi adoro, Paola, andiamo via! - Voi siete pazzo, amico - | disse | lei, appoggiando il gomito sul parapetto e guardando il |
Donna Paola -
|
E le prese la mano, risolutamente, per portarla via. - No - | disse | lei. - Venite via. - No. - Perchè? - Perchè non vi amo. - O |
Donna Paola -
|
Paola levò il capo. - Non piangete, Fulvio. - Non piango - | disse | lui, disperatamente. - Siate forte. - Sono assai forte. - |
Donna Paola -
|
fra una visita e l'altra, chiamò la cameriera, e le | disse | due o tre parole che la ragazza sola potè udire, tanto le |
Dramm intimi -
|
baciò la mano della padrona scoppiando in lacrime. — Va! — | disse | donna Vittoria, accarezzandole i capelli. — Va. Non |
Dramm intimi -
|
Nelle altre stanze non incentrò nessuno. — Oh, Ginoli! — | disse | l' inferma, con un sorriso. Egli non rispose, aspirando |
Dramm intimi -
|
sino a quel momento, si alzò per accomiatarsi. — Addio, | disse | donna Vittoria, come essa si fermava a stringerle la mano a |
Dramm intimi -
|
Gli altri tacevano, senza ascoltare. — Verrete domani? — | disse | lei, voltando il capo verso Ginoli. Egli balbettò di sì. |
Dramm intimi -
|
un ben dell'anima: - O Girolamo, che fate, state bene?- gli | disse | - e il vostro citto è cresciuto? perchè non l'avete menato |
In Toscana e in Sicilia -
|
bene, se ne va tutta alla malora. - Sapete, Girolamo - | disse | la mamma - che cosa dovreste fare? dovreste tor donna |
In Toscana e in Sicilia -
|
era andato via, la mi' mamma, seria seria, mi chiamò e mi | disse | che fra un mese avrebbe sposato Girolamo, e che si sarebbe |
In Toscana e in Sicilia -
|
Quella sera dunque Beppe, che non ne poteva più, mi | disse | serio serio: - Nena, quando avrò abbeverato le bestie e |
In Toscana e in Sicilia -
|
mi rivide, mi venne incontro, e pigliandomi per mano, mi | disse | risoluto: - Senti, Nena, io ti voglio un bene dell'anima, e |
In Toscana e in Sicilia -
|
Girolamo mi capitò improvvisamente in camera: - Nena - mi | disse | - sei sola? ci ho piacere, perchè ti voglio dire una cosa - |
In Toscana e in Sicilia -
|
con me. Spero che anche Girolamo ne sarà contento. Così mi | disse | la bon'anima, ma io la supplicai di non dir niente al su' |
In Toscana e in Sicilia -
|
non poteva andare al mercato: - Ci andrai tu, Lucia - | disse | alla moglie - con Beppe, in calessino, per riscuotere i |
In Toscana e in Sicilia -
|
e facessi, non mi riuscì di smoverlo. - Senti, Nena - mi | disse | con le lagrime agli occhi - giurami su questa medaglia |
In Toscana e in Sicilia -
|
erano i primi e... furon gli ultimi. Quando la sera, Beppe | disse | a Girolamo che se non gli dava il consenso di sposarmi |
In Toscana e in Sicilia -
|
del Faust. - Alla spada e a discrezione del ferito, - | disse | il barone De Falco. - Sta bene. Ciascuno porterà le proprie |
Documenti umani -
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Ludovisi non c'era. - Cerchiamo dalla parte della musica, - | disse | il Giussi. Dopo pochi passi, sotto la viva riverberazione |
Documenti umani -
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amici, e terminando di abbottonare il suo guanto: - Ora - | disse | - andiamo a vedere le armi. |
Documenti umani -
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stata io, scellerata!.. - Era meglio se andava carcerato? - | disse | la vicina Santa. Il meglio fu una sera, quando portarono |
La sorte -
|
| Disse | subito a sè stessa che si sbagliava anche lei: si offese |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
|
Adesso che siamo calzati, possiamo andare a spasso, - ella | disse | mettendo il bambino per terra. - Sei buono a camminare? |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
|
essersene accorto. - Come mai, voscenza? Da queste parti? - | disse | lo Storto senza neppur togliersi la pipa di bocca. La |
Passa l'amore. Novelle -
|
Vediamo.... - Insomma, che cosa pretende voscenza? - | disse | bruscamente compare Nittu. - Mia figlia non è più sotto |
Passa l'amore. Novelle -
|