Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: disegno

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 disegno  veniva coperto da uno strato sottile di imprimitura
di imprimitura rossiccia che permetteva di ritornare sul  disegno  con tinta bruna ad olio, incominciando sempre dalle ombre,
togli un mazzo di penne e spazza bene il  disegno  del carbone.
ecco come dal Cennini si procede alla continuazione del  disegno  e si inizia l’affresco propriamente detto:
con carbone di salice, adombrando pieghe e visi come se il  disegno  si dovesse condurre a termine col solo carbone, si
leggermente la tavola con barbe di penne e tutto il  disegno  si ripassava con un sottile pennello intinto d’inchiostro
poteva dire il Cennini, che così facendo «ti rimarrà un  disegno  vago, che farai innamorare ogni uomo dei fatti tuoi».
attenzione questa diligenza estrema nel condurre un  disegno  che si andava distruggendo poi ad ogni sovrapposizione
tutto ciò che si vuol dipingere poi si fissa bene il  disegno  con fissativo comune. Invece di ripassare coi pennello
tale risultato; si eviti pure di spruzzare la soluzione sul  disegno  non fissato prima col fissativo comune, poiché così,
di soluzione, la carbonella bagnata si diluisce e il  disegno  si guasta.
e prima di dare la seconda mano di colla; poi si fisserà il  disegno  e si ripasserà sui tratti con un pennello sottile e
dev’essere molto diluito nell’essenza di trementina; questo  disegno  asciuga in qualche minuto, allora si dà a tutta la tela la
sono sostanze perfettamente trasparenti e così si ha un  disegno  dalle linee indelebili e una superficie assai piacevole per
metodo dei Giotteschi di abbozzare sull’arricciato l’intero  disegno  dell’opera anzichè sul secondo intonaco che doveva essere
Poi calcavasi il contorno della composizione da un  disegno  già fatto e si ripassava diligentemente ogni tratto a
pittura egiziana, fermandosi l’opera dell’artista al puro  disegno  dei contorni che si dovevano riempire di colore, e
steso l’intonaco ultimo sull’arricciato coprendo il  disegno  di rossaccio per quello spazio che si riteneva
si trattava di rifare, sull’unica guida del reticolato, il  disegno  scomparso.
sporche di colore, false di tono, alteranti persino il  disegno  degli oggetti per il bizzarro contorno che le delimita;
con qualche goccia di Courtrai); dopo qualche minuto questo  disegno  è asciutto e allora, con uno straccio, si spolvera via la
stendere un fondo regolare di calce per accogliere il  disegno  improvvisato sulla parete; o, come si notò ancora in
non sarebbe possibile condurre un dipinto che può dirsi un  disegno  colorato, con matite delle quali l’una sgretolasse sotto
mezzo di dipingere, quanto e peggio non lo si pratichi nel  disegno  a bianco e nero, con duplice danno. Quello anzitutto che il
nel Camposanto di Pisa; nè l’usanza del prepararne il  disegno  sull’arricciato fu così presto abbandonata, tanta era la
 disegno  ultimato e dorate quelle parti che si era destinato di
credere di più agevolmente operare col ritirare dal piccolo  disegno  la concepita idea come si rileva in alcune parti retate; e
tardi non risultino dei pentimenti. Mentre si eseguisce il  disegno  bisogna avere vicino un recipiente con trementina e
po’ duro per poter cancellare sfregandola quella parte del  disegno  che si vuol correggere. Se per caso per via della
perchè asciutto il colore e dovendosi correggere col  disegno  delle parti difettose del lavoro anche la direzione delle
dall’industria, come complemento d’illusione al  disegno  di qualsiasi oggetto del vero.
degradare di un colore, quanto lo sgraziato svolgersi di un  disegno  poco compreso, prestava troppi servigi e ne presta ancora
il  disegno  si comincia a campire i contorni con toni chiarissimi. Per
scuro per le ombre. Data questa preparazione su tutto il  disegno  si lascerà il lavoro per due o tre giorni almeno perché
del Cennini quella pratica del rinnovare il  disegno  dell’arricciato sull’ultimo smalto diminuiva il tempo utile
fu unirsi tutti i colori alla tela, senza guastarsi il  disegno  nè distaccarsi il colore. La tela restò inzuppata delle
Baldinucci stesso nel suo Vocabolario toscano dell’arte del  disegno  alla voce «rifiorire»: «quasi di nuovo fiorire, termine

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