nell'alto una zona quasi amorfa come pittura, mentre l'educazione veneziana non faceva mai scordare a Caravaggio che la tela dev'essere tutta dipinta, ma
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; la seconda tela dipinta da Battistello per San Giorgio dei Genovesi, e ancora oggi a suo luogo, sul primo altare di destra [figura 88].
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esser stata dipinta che da Battistello. Quali affinità e quali differenze analogiche! Tre persone soltanto: Cristo, Maria, Giovanni. Cristo a sinistra
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sottarco verso destra una gloria d'angeli dipinta in chiaro ci mostra qual pratica favolosa avesse raggiunto Caracciolo nell'aggruppare e sciogliere
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coloristica arrossa di carote? V'è qualcuno che possa guardare senza indignazione alla Rivolta di Masaniello dipinta da Micco dopo il 1647? E se invece in un
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stata dipinta da sola, ma in una tela più vasta destinata a rappresentare la Sacra Famiglia [figura 110; tav. XII]. Uno sguardo all'opera intera basta
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fu mai dipinta a Siviglia o a Valenza ma quasi sicuramente a Napoli dalle mani del Velazquez partenopeo, il carneade Francesco Fracanzano * - e per
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Orazio dipinse per il duca di Savoja dopo averla già dipinta a Genova e che replicò probabilmente a Parigi41 e a Londra, come pièce d’impegno
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' disegnata e un po' dipinta. Né occorre dirne altro e non che essa era la vera erede dello stile didattico dei Carracci, anzi di Annibale.
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Certo essa apparve come una «Lombarda» ai Fiorentini, nella Inclinazione [figura 128] dipinta per il soffitto della Galleria Buonarroti, un nudo
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architettoniche. Nessuna piazza del Rinascimento - Pienza non serve - è stata mai costruita simile a quella dipinta dallo scolaro di Piero ad Urbino
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Campagna a Piacenza un'opera dipinta versa il 1650, e che il Corna riproduce; che Michelino da Besozzo, e, quel ch'è peggio, Luciano Laurana non sono mai
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, dipinta nel 1517, deve rappresentare l'ultima maniera di Altobello, l'Altobello «discipulo de Armanin» e non l'Altobello che dipingeva alla
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presunti modelli dello Sluter, è dipinta colla prospettiva delle ranocchie. In questo caso non resta che smettere, una volta certi che questi «dal basso
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si conserva del Preti una Madonna della Lettera che potrebbe esser stata dipinta in luogo di quella ordinata al Guercino.
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L'opera - dipinta nel 1618 - è naturalmente caravaggesca con quel tanto di temperamenti dispositivi che Gherardo soleva apportare alle fondamenta del
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trovata di luci, prelude di già ai modi della Natività degli Uffizi dipinta tra il 1620 e il '21 (come si può rilevare dalla vita del Mancini) e
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un'occasione, ma che non fu raccolta, per esporre dagli Uffizi il cosiddetto Autoritratto, che sarà magari un'effige del Sorbi, ma dipinta dal Crespi.
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