è di costoro appunto. La pia donna ragiona loro di Dio (perchè è di qui che la Menica trae la forza della sua carità), insegna ad essi a frequentar
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Alla religione spettano tre virtù principalmente, la Fede, la Speranza e la Carità, colle quali rendiamo a Dio omaggio del nostro intendere, del
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Sperare è aver certa fiducia d'ottenere da Dio quanto ne bisogna per giungere all'eterna salvezza. Non è egli padre nostro e governatore oltre ogni
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Vedete tuttavia, figliuole, che la vostra fiducia in Dio non degeneri in presunzione. Ciò è, quando la eterna salute si vuole conseguire senza la
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stessi per amore di Dio. Tal virtù ci fa simili veramente a Dio, e degni della eterna sua ricompensa. Amare Dio è un dolce bisogno per l'anima nostra
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Nobile esempio di religione e di carità per Dio ed il prossimo fu Gaetana Agnesi. - Ella nacque in Milano il 18 maggio 1718. Fornita di meraviglioso
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La virtù della religione chiamasi con altro nome anche pietà. Questa, se più propriamente affermasi dei doveri verso Dio, per partecipazione
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, la quale vuole che s'adoperi il necessario e non più in quello che si fa. Onde nella Santa Scrittura, per sommo elogio di Dio primo ordinatore d'ogni
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mille colpi..... ma invano.... Dio la protegge e la guarda. Ella prima ad uscire, ultima a rientrare in città, col proprio petto fa scudo ai suoi, e
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lampo della maestà di Dio : nè mal si dice che essi ne fanno le veci, avendo con Lui cooperato alla nostra esistenza. Ai genitori devono i figli amore
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rispetterà cosa alcuna quaggiù. Il consentimento del genere umano mette la pietà verso del padre e della madre subito dopo la pietà verso Dio. - Te
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possidente, e gli disse: « Dio sa se io sono grato ai vostri benefizi; ma io non ne posso godere fino a che mio padre avrà bisogno di faticare a quel
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altre cose siam nati e a ben altro Dio, che il ventre non è, dobbiamo servire. L'intemperanza snerva il corpo, distrugge la sanità, ottunde l'ingegno
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dormite sotto il medesimo tetto. Amate che i fratelli vostri seno innocenti e senza vizio, ornati di vera virtù: amate che temano Dio e Lui conoscano e
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via a oncie. I mali non vanno mai coperti. Le malattie son visite di Dio. Per l'infreddatura ci vuole il sugo di lenzuola. Pei geloni ci vuole il fior
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pensiero di Dio e nella serenità degli affetti candidi e pii? Se non che nubi improvvise si diffondono in un baleno pel 'cielo, e il vento che le caccia
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o ristretto da termine alcuno, tutto stringe o comprende. A Dio pertanto si sollevi il vostro pensiero, o giovinette, se mai v'avvenga dì passeggiare
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genitori, portiamo nell'anima immortale, intelligente e libera l'immagine di Dio, formiamo una sola grande società e famiglia.
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L'uomo, e questo nome abbraccia indistintamente anche la donna, fu posto da Dio a signoreggiare i volanti dell'aria, i pesci del mare, quanti
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egli nulla di tutto questo che non appartenga a Dio? Che non sia uscito dalle sue mani? E la mente e il cuor tuo, e la voce di tutti gli esseri si
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omicidio morale, e priva il fratello del massimo fra tutti i beni, la virtù, che sola ci rende degni dei riguardi di Dio. « Guai allo scandaloso ! dice il
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doppiezza! Essa contraria direttamente alla verità, che è di Dio candida figlia ; mentre il demonio è mentitor e padre di menzogna. Sia pertanto
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timorata di Dio, essendo andata a un devoto tempio a pregarlo, che mandar le volesse qualche sussidio per poter provvedere alle sue molte bisogne, e
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missione, nel 1755 passò a Torino. Domandò un asilo, ed ebbesi per amor di Dio poche stanze dai padri dell'oratorio di S. Filippo, e dai quartieri
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Quale colpa pertanto lasciare che steriliscano nell'inerzia le proprie facoltà, e restare poco più che bruti, mentre potremmo divenire angeli di Dio
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Molto più nobile delle facoltà esteriori, che abbiamo comuni cogli animali bruti, è la mente, onde siamo fatti simili agli angeli e a Dio. Per essa
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l'uomo, e rendalo degno de' riguardi di Dio, il quale non pregia l'ingegno, la ricchezza, la grazia, od altro bene del mondo, se non pel retto uso, che
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: e domando spesso a Dio che a ciò mi aiuti colla sua grazia. Questa sì ci vuole, se no, fallisce, nonchè questa grandissima, qualunque altra impresa
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I doveri che abbiamo verso Dio s'adempiono coll'esercizio della virtù della religione. Essa è la pia disposizione dell'animo a rendere a Dio
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sarete benedette da Dio, ed inoltre acquisterete l'amore e la stima di tutti. Mostra d'avere un animo basso e vilissimo quella fanciulla che
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di dispiacere a quel Dio a cui vogliono servire, e che vogliono amare con puro e sincero cuore per tutto il tempo della loro vita.
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parole: sollecite sempre dell'altrui bene, procaccino d'inspirare negli altri colla bontà dei costumi loro la riverenza della virtù ; amino Dio, la
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Noi Carlo Alberto, per la grazia di Dio, Re di Sardegna, di Cipro e di Gerusalemme, ecc., ecc., abbiamo ordinato ed ordiniamo in forza di Statuto e
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PARTE I - Documenti di religione e di morale. La Menica (Racconto) - Il dovere 1-7 Doveri verso Dio - La religione - Fede - Speranza - Carità
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lettori.Il Barone Carlo Coriolano di Santafusca non credeva in Dio e meno ancora credeva nel diavolo; e, per quanto buon napoletano, nemmeno nelle
, anzi triplice avvenimento, in una sala del primo piano era preparata una bella tavola con ogni sorta di grazia di Dio, servita in cappa magna
molti Natali e il vecchio aveva promesso di condurre a termine certe operazioni del suo giardino..., ma Dio comanda e vuole. Martino andava ripetendo
de' suoi fiori, pensava che nell'amor di Dio si è sempre giovani abbastanza e che il cuore dei buoni non invecchia. Cosí pensava, coll'innaffiatoio in
era impadronita della sua persona, e l'uomo di Dio sarebbe stato realmente ucciso, se Dio e il divino Spirito non l'aiutavano in quel momento. Con
codice penale in mano. Bastarono le lagrime della contrizione a lavare tutto il sudiciume di una coscienza malvagia. Se un Dio avesse potuto promettere
valga la pena di vedere se è vivo o morto... Ma se Dio mi dà vita e lena, scriverò io un opuscolo sulle "Magagne della nostra procedura". Ci vuol
nessuno, è roba del buon Dio - osservò Martino. - Aggiungete che io ho cercato il vostro vecchio cappello alla villa e non c'è piú. Un nipote di
nella camera della moglie malata a prendere consiglio. Donna Chiarina, una cara creatura innamorata di Dio, vide in questo incontro con prete Cirillo un
cuore. Poi disse: - È arrivato "u barone". - E che cosa viene a fare quel selvatico? - Voi volete far la barba a sua eccellenza e non ricordate che Dio
dei deboli, coll'animo puro da ogni cattiva azione, immacolato, lindo da ogni sozzura. Perché Dio aveva permesso che presso al tramonto la sua piccola
pugni sulla tavola. - Dio mi scampi di perder l'anima per cosí poco. Ora lo vedrete questo bel cappello: è pelato come l'asino dei nostro mugnaio. Io
sotto, non c'era né Dio, né Cristo, né Belzebú, che avrebbero potuto aiutarlo. E una volta rinchiuso il battente, addio!... - C'erano dei labirinti
fossero vive. Per quanto i discorsi succedessero ai discorsi, la lancetta dell'orologio non segnava che le nove. Dio buono! ancora un'ora. I giornali
al mare; "u prevete" aveva la mano lunga. Per Dio! se non basta uccidere un uomo con due tremende mazzolate sulla nuca; se non basta tutto il mare
non ha voluto confessarsi innanzi a Dio, deve oggi confessarsi davanti al signor delegato e al signor carabiniere.Queste meditazioni passarono tutte