Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: dio

Numero di risultati: 16 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Galateo popolare

183689
Revel Cesare 7 occorrenze
  • 1879
  • Vinciguerra
  • Torino
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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sul bambino, poi gli domanda ancora, servendosi però dei nomi indicati. Giovanni Luigi Paolo, (per esempio ) credete voi a Dio, il padre onnipotente

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chiamare le benedizioni di Dio sul fanciullo e che gli danno i nomi che dovrà portare. Gli si deve sempre imporre un nome israelita, si può però

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incomposte e dal castigarli con brutali battiture. Insegna loro ad onorar Dio e amare il prossimo, ad essere buoni con tutti, e fare sempre il bene, a

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altri quello che vorreste fatto a voi. Cristo lasciò scritto « Ama Dio sopra ogni cosa e il prossimo tuo come te stesso » in questo precetto come nei

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Novantanove su cento entrano nel sacro luogo col pensiero rivolto a tutt'altro che a Dio, alla funzione religiosa; molti hanno la sfacciatagine di

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arringa agli assistenti, ed implora per essi la benedizione di Dio. Il pastore può essere invitato al pranzo e alle feste del matrimonio.

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l'anello al dito anulare della mano dritta della sua fidanzata dichiarando che la riconosce per la sua legittima sposa in nome di Dio, di Mosè e dello Stato

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XIII Legislatura – Tornata del 21 gennaio 1879

611339
Farini 2 occorrenze
  • 1879
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
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Di Sambuy. Ringrazio l'onorevole ministro della sua risposta. Poichè egli mi parla di un futuro remoto, non m'arresterò alle sue parole. Dio solo

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Le statistiche, onorevole ministro, non si possono rifare costantemente; si fanno, Dio sa come, ogni tanti anni, e poi non se ne parla più.

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La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

663220
Dossi, Carlo 7 occorrenze
  • 1879
  • Stab. Tip. Italiano DIRETTO A L. PERELLI - Ditta Libraria di NATALE BATTEZZATI
  • prosa letteraria
  • UNIFI
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dell'ignoto; quel sì còmodo nome, ch'è Dio. - Dio? - ripetè Forestina - quel che tu invochi nell'ira? - No, no - Gualdo interruppe con ansiosa premura. - Il

luce; invano la tìmida àura aliàvagli in volto i suoi baci piumosi. L'ànimo del malvagio è impervio all'alfabeto di Dio: l'ànimo del Beccajo era fitto

con ansia. - L'ira di Dio è contagio. - Dio non è che perdono - sorrise la giovinetta - Vèdilo in croce con le braccia aperte! - Ma inchiodate

cavernoso facèa: largo! chè il Dio si avanza ... Si avanza il Tocca-e-sana, il Cacciaffanni, il Sole che non tramonta mai! ... Largo all'aqua che toglie

alterna il ferro, che tu donavi alle pacìfich'opre, e supplicate a un muto Dio le mani, mani grondanti di fraterna strage, di tè bramosi procombiamo in tè

crocione su di una pietra, e: giuriàmolo quì - disse, scoprèndosi il capo. Giuràrono. - Era la prima volta, che Gualdo si ricordasse di un Dio, per

avèa scritto man mano su un ampio foglio di carta i comuni decreti - venga ciascuno, e quì giuri obedienza a quanto, egli stesso, si ha comandato. Dio