Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: dio

Numero di risultati: 147 in 3 pagine

  • Pagina 1 di 3
di Giove e Latona,  dio  della poesia e della musica ed in seguito dio solare, ha
e Latona, dio della poesia e della musica ed in seguito  dio  solare, ha una immagine di giovane sbarbato, con un volto
dai tratti delicati e vagamente femminei. Nella veste di  dio  della musica reca una strumento musicale a corda, in genere
Citaredo) ed indossa una corona d’alloro. Nella veste di  dio  solare guida un carro trainato da quattro cavalli e indossa
è tratto dalla Bibbia. Per mettere alla prova Abramo,  Dio  gli ordina di immolare il figlio Isacco. Abramo, pur con la
di pugnalarlo sull’ara, quando un angelo ferma la sua mano.  Dio  ricompenserà Abramo per la sua eroica devozione e, in luogo
di Marte e Venere, incarna il  dio  dell’amore e viene raffigurato come un fanciullo alato,
e Resurrezione ha radici nell’antico Egitto: Osiride,  dio  dell’oltretomba, viene raffigurato con il membro che sporge
amara che il mondo è andato avanti e va avanti a casaccio e  Dio  non lo governa, assiste dall’empireo alle follie degli
benché in senso morale e non naturalistico o animistico.  Dio  non governa il mondo perché è nel mondo, immanente benché
presenza e questa continuamente rinnovata passione di  Dio  dà un senso al succedersi degli eventi e ne fa storia.
il solo che non offenda e nasconda Iddio è il patire:  Dio  stesso è venuto in terra per insegnare agli uomini a
lo spazio, il tempo, la vita, le cose. Perciò, benché  Dio  sia anche in noi e riconoscerlo sia riconoscersi, dovremo
alla propria volontà per rimettersi all’autorità: se  Dio  è nel mondo, dovunque, non ha motivo di dar mandato ad
di dar mandato ad alcuno di dirigerlo nel suo nome; e se  Dio  non è più la fonte dell'autorità, questa è un arbitrio, un
storia: il fine ultimo è l’incontro diretto e personale con  Dio  (fu, notoriamente, in contatto con i circoli romani della
anzi un’ansia di conoscenza intellettuale: si cerca  Dio  perché l’intelletto vuole la verità, ma la verità assoluta
l’intelletto vuole la verità, ma la verità assoluta di  Dio  è diversa dalla verità relativa della natura e della
verità relativa della natura e della storia. Per arrivare a  Dio  non serve la logica ma l’amore, e l’amore, a sua volta, non
volta, non è che un modo superiore dell’intelletto. Ma se  Dio  è il fine ultimo della ricerca, non è più la forma data a
e compiere un atto d’umiltà nei confronti del figlio di  Dio  che si è voluto incarnare per la salvezza dell’umanità,
che voleva sapere come il buon  Dio  metterà insieme nella ultima valle le sparpagliate molecole
 Dio  ci guardi dall’asserire che la ragione non debba rimanere
di Giove e Giunone,  dio  della guerra, corrisponde iconograficamente ad un tipo
e ad ammirare quanto nel libro del Petraccone (che sa  Dio  se non vorremmo ancor vivo ed operoso accanto a noi e a
tra uomo e Dio. Per i protestanti il solo legame tra  Dio  e l’uomo è la grazia, se non si può far nulla per
dell’industria. I cattolici affermano invece che  Dio  ha predisposto i mezzi della salvezza: la natura che ha
convenzioni, le sue mode; esaltando lo Stato, il Sovrano,  Dio  esalta se stessa. L’architetto non rivela, non interpreta,
di Giove e Giunone,  dio  del fuoco nonché fabbro al servizio degli dei e di eroi,
e buffone come un dramma barocco. È infatti con i cocci di  Dio  che l’immaginazione pittorica lavora: è quando il tutto
dell’unione di Cupido e Psiche, ossia dello sposalizio del  dio  dell’amore con l’anima umana.
percorso della fantasia che tende a Dio, l’istante in cui  Dio  si manifesta nel pensiero e nell’opera (ormai insperabili)
sua messaggera, spesso usata come immagine allusiva del  dio  stesso.
per Maria, appunto, in quanto madre di un uomo che è anche  Dio  e figlio di Dio, nonché in quanto assunta in cielo con la
di Saturno e Rea, figlia di Gea e Urano, è il  dio  del mare e protettore dei naviganti. Ha l’aspetto di un
di Giove e di Semele, è il  dio  della fertilità e della vendemmia, che ha l’aspetto di un
scorticando, altri, a destra, osservano la scena e il  dio  Apollo, a sinistra, è intento a suonare una lira da
di Urano e di Gaia (la madre terra),  dio  della terra e del tempo, è raffigurato come un vecchio
 dio  Pan inseguiva la ninfa Siringa per possederla, ma ella, in
sta per raggiungerla; accanto a Siringa spesso appare il  dio  fluviale Ladone, disteso e con il braccio poggiato su
vuol essere arte religiosa, contatto con Dio; ma, poiché  Dio  è inconoscibile, solo vagamente identificabile attraverso
ha alcuna funzione religiosa: quel contatto personale con  Dio  non può dar luogo a una comunicazione, anzi esclude dal
fino all’ovvio e al banale. Più ancora: il contatto con  Dio  non può avvenire se non nell’immagine, ma l’immagine come
simbologia ha una sua spiegazione teologica: a  Dio  sono estranee “morte” e “generazione”; se la divinità si
che un legame, una scala che va dalla terra al cielo:  Dio  può largire le grazie spirituali e temporali, ma gli uomini
Poseidone. Minosse però cambiò idea facendo arrabbiare il  dio  del mare, che rese il toro furioso; Ercole riuscì a domarlo
provocatorio e inevitabilmente blasfemo? Come si costringe  Dio  a questo mostruoso commercio con l’umano? Il tema sociale,
e donde tragga l’impulso e la forza di chiamare  Dio  «de profundis». E come definire l’uno se non per contrasto
i Veneziani del Cinquecento: non li imita, li rinnova.  Dio  ci guardi dall’affermare che sia grande quanto Paolo o
sociale della devozione popolare: è il farsi presente di  Dio  nei fatti della vita quotidiana, nell’umanità senza
dell’arte fenomenizza il pensiero, dunque la presenza di  Dio  nel pensiero; e poiché il fenomeno che manifesta Dio è il
di Dio nel pensiero; e poiché il fenomeno che manifesta  Dio  è il miracolo, la tecnica è un’occasione offerta al
mentre in primo piano fa bella mostra di sé un bizzarro  dio  fluviale (figura 74) Figura 74 - GIULIO ROMANO, Prova della
Da questo appunto ci ha distolti la logica, ponendo tra  Dio  e la natura (e la storia) la prima relazione di causa ed
creatore. Conoscendo la natura, l'uomo conosce ad un tempo  Dio  e se stesso, poiché l’uomo è fatto ad immagine di Dio:
del domma. La Chiesa romana, come presenza manifesta di  Dio  in terra, ha bisogno dell’arte come dell’evidenza
lo fa, sì aggrava di una tremenda responsabilità dinanzi a  Dio  ed agli uomini.
al plein-air, alla luce solare. Si confronti in totale col  Dio  Padre dei Van Eyck a Gand o col Cristo di Memling ad