nel Palazzo dei Dogi, rubò alla Repubblica diecimila ducati.
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dalle maioliche, di là dai bronzi, più discosto dagli smalti, dai mobili intagliati, dalle oreficerie, da mille, da diecimila oggetti, persino dalle
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diecimila fiorini che il re voleva del Vigna. Messere Provenzano, il quale, al dire di Giovanni Villani, fu molto presuntuoso di sua volontà, e che Dante
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