' morsi andasse proprio a cadere sopra una bolla ancora aperta: Moschino diè un grido, s' avventò come una furia su Bellino, se lo cacciò sotto, e a
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bastò un' occhiata, e capì tutto. Diè un grido; e, come un pazzo, corse a chiamar sua madre: poi giù per le scale, come le gambe lo reggevano
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diè tanti baci, tanti baci, per dirle che proprio era contento d' aver morso quel soggettaccio, che tormentava gli uomini e trattava male le povere
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ai lavori, la gente rideva di lui, come d'un pazzo, che tentava cose impossibili, che spendeva inutilmente la fatica. Ma Cecco non si diè per inteso
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bellissima e gravissima lettera di Bernardo alla sua Porzia, dove appunto parla della educazione de' figliuoli: e trovato libro e pagina, lo diè alla
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scrivendo cinquecento, e la licenziò. La buona Enrichetta rimase sbalordita da questa magnificenza, che le diè modo di risorgere, a lei ed alla sua
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ed il senato romano le diè per ispontaneo consiglio la cittadinanza di Roma. E tali onori gli meritava davvero, perchè, tuttora giovanissima
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natura, le diè per isposa al duca di Bouillon con ricca dote; e ben presto divenne il più bello ornamento di quella corte, che era la più splendida e
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"Nacque la Beatrice Papafava nel 1626, e fino da' primissimi anni diè segni evidenti di ingegno meraviglioso, massimamente per il disegno e per la
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alla famiglia, e si diè le cure più, minute per la educazione de' suoi nipotini: ricca di fama, e sapendo pure di esser quella valente donna che era
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, ed ebbero quattro figliuoli, che la Luisa si diè cura di educare amorosamente. Morì in età assai avanzata, e lasciò non pochi scritti, oltre la
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valentemente ogni tentazione e calunnia: il perchè, veduto in modo aperto come stavano le cose, il Comune di Mondovi sua patria, le diè in dono una casa
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. Quando poi fu il tempo, palesò ogni cosa a madonna Clarice sua moglie, la quale, non pure gliene diè lode, ma volle essa medesima aver parte efficace nel
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in fama; tanto che il Senato di Bologna le diè la cattedra di filosofia, e fece coniare una medaglia in suo onore col ritratto di lei da una parte, e
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potesse comportare ogni più grave dolore, e mantenersi paziente ed amorevole verso Giuliano, uomo strano ed iracondo, che le diè sempre i più gravi
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specialmente la guardia della città, e comandando a tutti che la obbedissero come se fosse lui proprio e le diè per consigliere Sparaglìno, suo intimo amico
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, se ne invaghì mirabilmente, e si diè a studiare assiduamente le opere de' grandi maestri, specialmente del famoso frà Bartolomeo della Porta, tanto che
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; e, dalla fatica, sudavano. Arrivati nella pianura, e messo il Re a pancia all' aria, uno degli uccellacci gli diè una beccata sul pancione, e, che ne
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, che tagliava meglio d'un rasoio e domandò: — Dove? — Qui. — E lui invece, diè lì. — Ho sbagliato. Da capo. Dove? — Lì. — E lui, invece, diè qui. — Ho
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del ciaba; e il Re gli diè una ricca dote e lo fece intendente di casa reale. Re e servitore ebbero molti figliuoli: E noi restiamo da cetriuoli.
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brontolava; ma la sentiva lei sola. Non le diè retta e continuò un altro pochino, fino al punto della sua partenza dal palazzo reale. — Zitta, zitta
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, si diè a sonarlo furiosamente. Accorse la capretta. — Ah, capretta, capretta! Guarda a che sono arrivata! Non ho che te, per aiutarmi. — Prendi
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gli diè una tirata alle gambine, e queste, di bòtto, gli si raddrizzarono. — Maestà, afferratemi bene, la Regina per le braccia e voi pei piedi, e
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peggio, lo servì a tavola. All' ultimo il vecchio gli diè quel che era avanzato. — Buttati lì; è il tuo posto. — Il povero Reuccio si accovacciò su
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In cucina gli tirarono il collo e lo messero a lessare. Appena la pentola diè il primo bollore: — Chicchirichì! — Il galletto era scappato fuori
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anch' esso creatura di Dio: lasciatelo stare. — Vedendo che quei ragazzacci non smettevano, saltò in mezzo ad essi, diè uno scapaccione a questo, un
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, figliolino mio! - E si mise a piangere. Il Re, a quelle parole, montò in furore. Diè un calcio al puttino di terra cotta e lo ridusse in mille pezzi. Alla
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finchè la battaglia non fu vinta. Tornò a palazzo reale vittorioso e trionfante, perdonò a tutti, e all' occasione dei suoi sponsali diè un mese di
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Il Re diè l' esempio egli il primo; e il palazzo reale fu pieno di gatti, tenuti assai meglio dei cortigiani e anche dei ministri. Inoltre, a tutti
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felici! — Il popolo fece grandi feste. Dei Ministri bruciati nessuno si diè pensiero.
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prese per le spalle, gli diè una pedata e lo messe fuor dell' uscio. Ma il giorno appresso, quello, cocciuto, ritornava: — Maestà, volete davvero il
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! Quante lagrime ho sparse! — La tua sorte volea così. Ora il destino è compito. — Sua Maestà, conosciuto chi era quel contadino, le diè in dote 1' albero
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aperta, il pesciolino depose la Reginotta sulla sponda e diè un salto fuor dell' acqua. Era diventato un bel giovane, con tre piccoli nèi sulla
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, fatemi ritrovar la mia figliuola! — Maestà, male nuove. La Reginotta è alle mani d'un Lupo Mannaro, quello stesso che diè il rimedio e fece il patto col
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Re non seppe resistere: — Figliuola mia, parti pure! - Le diè quattrini a sufficienza, e una notte, mentre tutti nel palazzo reale dormivano, la
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