imperialisti giapponesi, ed è quello in cui Pittman sostanzialmente dice che Tokio non può sperare su una neutralità americana, alquanto improbabile, nel caso
proibito qualunque spostamento o diversione dell'obbiettivo mentre gli attori parlavano, perché - dice - questo può distrarre gli spettatori. Con questo
burrascosi, è la sua voce imperturbabile che riconduce la normalità: «Gusti, sta a sentire... ». Chi ha visto dei pezzi dice che la fotografia è
. Il giornalista francese si rende conto dell'amarezza che provvedimenti di questo genere hanno provocato, «esempio impressionante - egli dice - della
nulla o non lo è e allora avvicina alla Francia dei rischi che altrimenti sarebbero rimasti lontani. Non si poteva, si dice, non farlo perché la
posto e quindi in sfavorevoli condizioni della pista ancora, come si dice, da levigare, si era classificato al dodicesimo posto a 6 secondi dal primo
Ma, si dice, anche se Laval fosse rimasto al potere, avrebbe finito col ratificare il Patto con i Sovieti, e con lui anche i partiti nazionali
, gioverebbero, non sapendo come usarle, - sarebbe utile che chi può (si dice dal punto di vista della spesa), provvedesse fino da ora a questo mezzo di difesa.
verrà presentato venerdì, a quanto si dice, seguirà la stessa sorte. Una soluzione ingegnosa a questo problema è quella del Manchester Guardian. Per
«La sola situazione che verosimilmente potrà condurre alla cessazione delle ostilità - dice poi l'autore - sarà quella derivante dall'azione
inchiodato al suo fianco ne dice l'anno di nascita. Il nome dell'inventore, e nello sfosso tempo ricorda, con la dicitura che lo sormonta, i tempi di alcuni
capacità mentali della massa; il conflitto tra le esigenze dell'ispirazione e quelle della cassetta. La verità è - dice Machaty - che mentre le altre arti
ordine superiore al 1°, o Q di ordine superiore al 2°, si dice che la singolarità è non fuchsiana ovvero essenziale.
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Si dice che in un punto l'equazione (1') presenta una singolarità fuchsiana (o, come taluni dicono, non essenziale), se per uno almeno dei
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forma (86). L'equazione (87) si dice «equazione fondamentale» relativa alla singolarità .
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più di una l'autovalore si dice multiplo): due autofunzioni , corrispondenti a due diversi autovalori , godono la proprietà di ortogonalità:
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e , e di intensità I1,I2, allora il principio di sovrapposizione dice che vi sarà una certa probabilità, proporzionale a , di trovare un fotone con
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perchè essa aumenti di . Si dice allora che questo è un grado di libertà di «rotazione», mentre quelli corrispondenti a coordinate che oscillano
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coordinate polari nel piano), allora si considera come periodo relativo a questa coordinata il tempo richiesto perchè essa aumenti di . Si dice allora
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(carica efficace): quindi l'elettrone ottico è attratto verso il nocciolo (finchè si trova al difuori di questo) da una forza invece che . Si dice perciò
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(i quali rappresentano tutte le funzioni esprimibili come combinazioni lineari di si dice che formano una varietà (o sottospazio) lineare ad n
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il campo S. Si sarà così condotti a definire come modulo del vettore f rappresentante la funzione f (o, come anche sì dice, come norma della funzione
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operatori non identica all'algebra ordinaria. Quando avviene che i due o. l. e coincidano si dice che e sono permutabili.
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si dice che è il reciproco o l'inverso di , e viceversa, e si scrive
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rispetto ai suoi assi principali: questa operazione si dice talvolta «riduzione della matrice a forma diagonale».
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cioè si può osservare B subito dopo A senza che A cessi di avere il valore risultato dalla misura precedente: si dice allora che, le due osservazioni
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dell'altra. Se quest'influenza è nulla (come nel primo caso) si dice che le due palline sono «statisticamente indipendenti».
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Se tutti i sistemi dell'insieme che consideriamo sono nello stesso «stato», si dice che l'insieme rappresenta un caso puro, altrimenti si dirà che è
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e ci dice che le quantità formano una successione aritmetica, di ragione : il primo elemento di questa successione è dato dalla, (163) ed è
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nel qual caso si dice antisimmetrica.
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quantici orbitali (o, come si dice brevemente, questa «orbita»). In questa forma fu enunciato per la prima volta dal Pauli il suo principio. I due
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possono essere al più due elettroni aventi questa tema di numeri quantici orbitali (o, come si dice brevemente, questa «orbita»). In questa forma fu
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dice che: in un sistema contenente più elettroni, sono possibili solo gli stati antisimmetrici (nel senso spiegato a pag. 471). Anche la meccanica
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nella prima approssimazione si trascura. Quando sono realizzate queste condizioni, si dice che tra i due elettroni vi è l'accoppiamento di Russel e
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Si dice allora che y1, y2 sono stati assunti come integrali fondamentali: vi è naturalmente larga arbitrarietà nella loro scelta, potendosi ad essi
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Si dice che un'equazione differenziale del tipo (1) è in forma autoaggiunta se fra i coefficienti A(x) e B(x) passa la relazione B = A', cosicchè i
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cui al § 4). In tal caso l'autovalore si dice semplice, perchè è una radice semplice dell'equazione .
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di energia costante, finiscono per passare per tutti i punti della detta superficie. Il sistema si dice invece quasi-ergodico se, pur non esistendo
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Il risultato precedente ci dice dunque che, se si portano in contatto diversi sistemi, aventi ciascuno un numero assai grande di gradi di libertà (in
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