Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Gemme - Corso completo di letture

206875
Grassini, G. B., Morini, Carla 44 occorrenze
  • 1905
  • Remo Sandron - Editore
  • Milano - Palermo - Napoli
  • Paraletteratura - Ragazzi
  • UNICT
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distrutto tante città, e paesi della nostra bella Italia! Povera Ersilia! Ed era tanto buona, tanto studiosa! E aveva tanto bisogno anche lei di baci

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Un giorno la mamma s'accorse che nella dispensa c'era stato un topolino a rosicchiare una mela e una coscia, di pollo. La mamma pensava: -Se potessi

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Nella classe di Lucio molti dei ragazzi sono buoni e bravi; ma alcuni sono proprio cattivelli. Sarai sempre un asino! Enzo Mari, invece di stare

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Maria sì, perchè e bella per la tua no perchè è fatta di stracci.- L'Emilia rimase mortificata e si strinse fra le braccia la sua pupattola. Non era

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parevano quelle di un moro, e il grembialino pure era tutto macchiato. - Un'altra volta non farai quello che non spetta a te di fare - gli disse

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La mamma di Giulio è vedova, e lavora tutto il giorno per mantenere il figliuolo. Ma questi non è riconoscente. Appena uscito dalla scuola, si ferma

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- Vip mise superbia e credette di essere differente dagli altri asini anche nella voce. Perciò volle provare a... cantare. Come ragliava forte! Si

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Quel monello di Giulio, invece di tornarsene a casa dopo la scuola, scappò a girare per i campi. Dalla Rivista «Modelli d'arte decorativa» ADOLFO

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subito aveva raggiunta l'amica. Il lettino di Bebè era di ferro, aveva un bel materasso di lana, le lenzuola sempre di bucato, una coperta pesante per

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monelli di strada, che sono la disperazione delle loro povere mamme. Un giorno vennero alle mani e si azzuffarono, come al solito, per una sciocchezza

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Giulio diceva sempre: - Io so nuotare quando il mare è in burrasca! Io so sparare il fucile! - Io vado da solo e di notte nei boschi... E non era

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Alcuni ragazzacci, usciti appena dalla scuola, acchiapparono due bei gatti bianchi e neri. Con un pezzo di spago li legarono per la coda l'uno con

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bugia alla signorina. Disse che l'aveva dimenticato. Ma sapete dov'era? Sotto il letto di Lucio, mezzo rosicchiato dal gatto. Se Lucio fosse un po

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essi non mi fanno alcun male. - - mah! Enzo, Enzo, contafrottote! - La signora maestra udì e chiese: - Mi permetti di venire oggi a vederli in casa

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il rischio di restare schiacciata! E tutto per la gola di quelle belle ciliege che erano nel cesto della fruttivendola dall' altra parte della strada!

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Un giorno Lucio era tutto contento. Gli avevano regalato un bel confetto grosso, di quelli col rosolio dentro. Fot. R. Fiorillii. Fratelli esemplari

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La mamma ripeteva sempre al figliolino, un bel cagnetto nero di pochi mesi: -Bada, Fifì, non mangiare troppo. se no starai male. - Ma Fifì

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d'accordo. Dovete sapere che la loro casetta dove talvolta stavano d'inverno era un bel guanto di lana che li riparava dal freddo. Là dentro, i signorini

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bel paio di calze quasi nuove, s'accorse che avevano una smagliatura. Oh, mamma! - esclamò la piccina - come faccio! Le mie belle calze sono già rotte

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Enzo aveva finalmente imparato che bisogna tener conto non solo della roba nostra, ma anche di quella degli altri. Il suo vicino un giorno

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Così chiamavano in casa Gigetto perchè la mattina era un pigrone. Non voleva mai scendere dal letto e vestirsi. Invece Antonino, il fratellino di

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L'Emilia e la Maria avevano preso una buona abitudine. Si alzavano prestino, e, prima di andare a scuola, facevano ogni mattina una corsa nel

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sùbito.- E volle provare, tanto più che quel burlone di Antonio gli aveva insegnato come doveva fare. Come è andato a finire il volo di Enzo. Fot. R

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I. Che sí fà? Il giorno dopo era il compleanno del babbo. - Che si fa - chiese la Maria a Lucio. - Portiamogli un bel mazzo di fiori - propose Lucio

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II. La lettera di Lucio e della Maria. Carissimo babbo, Finalmente quest'anno sappiamo scrivere. Possiamo farti gli auguri anche per lettera. Tu sei

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III. II mazzo fiori. Lucio e la Maria si alzarono presto. Nel giardino v'erano tanti alberi fioriti: peschi, peri, mandorli. Ramoscello di pesco

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Gennarino era un bimbo sciocco e antipatico, perchè aveva sempre paura. Se gli dicevano di fare una data cosa, rispondeva - Non sono capace; ho paura

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questi fiori avrebbero dato dei frutti squisiti se li aveste lasciati sulla pianta di pesco, di mandorlo, di pero.-

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Tutti lo chiamano proprio così perchè non v'è modo di correggerlo. Le sue manine vogliono toccare ogni cosa. Ma ieri gli è capitata bella. In casa di

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non aveva che una bambola di stracci. Ma era contenta ugualmente, perchè sapeva che la mamma sua non aveva danari per comprargliene una di porcellana

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; i canarini sono bipedi e le lucertole del cortile sono rettili. un bipede (un'oca) - Ih, che nomi difficili! - esclamò Antonino, il fratellino di

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parlavano. L'aveste veduta poi a mangiare! Portava alla bocca dei gran pezzi di pane e li addentava come un cagnettto. Si ungeva la bocca, le mani; e

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si erano dimenticati di osservare chi c'era sulla carrozzella. Vi era un povero vecchio senza gambe! La mamma diede qualche moneta all'infelice

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stata buona, studiosa e ubbidiente. Vogliatele dunque bene e fate in modo che la mamma mi possa sempre scrivere tante belle cose di voi. Vi manda

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Un giorno la signora maestra cundusse tutti i suoi scolari a fare una passeggiata fuori di città. - Che bel sole! - dicevano i ragazzi tutti contenti

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sapere. Del resto se non fosse stato un golosone, ora non vi sarebbe bisogno dell'olio di ricino. Giulio, avuti in regalo quattro soldi, aveva comprato

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Quel birichino di Tonino aveva il brutto vizio di alzarsi ogni momento da tavola anche se vi erano invitati. Ma un giorno gliene capitò una che non

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nulla, la fissava coi suoi occhioni di vetro spalancati, immobili e la Luisa continuava: - Ohibò, non si beve mentre si ha la bocca piena, e poi non si

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Tutta la scolaresca era rimasta meravigliata. Giulio, quel birichino di Giulio, quel giorno aveva risposto molto bene alla signorina maestra. Si era

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spettava a lui . . . » 16 Sì correggerà? . . . » 17 L'asino presuntuoso . . . » 18 Monello . . . » 19 Bambola fortunata . . . » 20 Le prodezze di Aldo e di

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REMO SANDRON, EDITORE- Libraio della R Casa Milano-Palermo-Niajpiborlialo ERNESTO CIRALLI RACCONTI MUTI per esercizi di composizione nelle scuole

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bambole le scolare. Maestra e bidella fabbricarono una cattedra. la cattedra I tavolini e le sedie della stanza da pranzo di Bebè, la bambola, facevano

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Un giorno la signora maestra volle vedere il sillabario di tutte le sue scolare. Molte lo avevano già tutto sciupato. La Maria invece aveva imparato

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gentil dal sapere, e amor dal cuore. CORSO COMPLETO DI LETTURE ad uso delle stuole elementari maschili e femminili secondo i Programmi e le Istruzioni

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