distrutto tante città, e paesi della nostra bella Italia! Povera Ersilia! Ed era tanto buona, tanto studiosa! E aveva tanto bisogno anche lei di baci
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 10
Un giorno la mamma s'accorse che nella dispensa c'era stato un topolino a rosicchiare una mela e una coscia, di pollo. La mamma pensava: -Se potessi
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 12
Nella classe di Lucio molti dei ragazzi sono buoni e bravi; ma alcuni sono proprio cattivelli. Sarai sempre un asino! Enzo Mari, invece di stare
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 14
Maria sì, perchè e bella per la tua no perchè è fatta di stracci.- L'Emilia rimase mortificata e si strinse fra le braccia la sua pupattola. Non era
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 15
parevano quelle di un moro, e il grembialino pure era tutto macchiato. - Un'altra volta non farai quello che non spetta a te di fare - gli disse
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 16
La mamma di Giulio è vedova, e lavora tutto il giorno per mantenere il figliuolo. Ma questi non è riconoscente. Appena uscito dalla scuola, si ferma
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 17
- Vip mise superbia e credette di essere differente dagli altri asini anche nella voce. Perciò volle provare a... cantare. Come ragliava forte! Si
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 18
Quel monello di Giulio, invece di tornarsene a casa dopo la scuola, scappò a girare per i campi. Dalla Rivista «Modelli d'arte decorativa» ADOLFO
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 19
subito aveva raggiunta l'amica. Il lettino di Bebè era di ferro, aveva un bel materasso di lana, le lenzuola sempre di bucato, una coperta pesante per
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 20
monelli di strada, che sono la disperazione delle loro povere mamme. Un giorno vennero alle mani e si azzuffarono, come al solito, per una sciocchezza
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 22
Giulio diceva sempre: - Io so nuotare quando il mare è in burrasca! Io so sparare il fucile! - Io vado da solo e di notte nei boschi... E non era
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 23
Alcuni ragazzacci, usciti appena dalla scuola, acchiapparono due bei gatti bianchi e neri. Con un pezzo di spago li legarono per la coda l'uno con
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 26
bugia alla signorina. Disse che l'aveva dimenticato. Ma sapete dov'era? Sotto il letto di Lucio, mezzo rosicchiato dal gatto. Se Lucio fosse un po
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 27
essi non mi fanno alcun male. - - mah! Enzo, Enzo, contafrottote! - La signora maestra udì e chiese: - Mi permetti di venire oggi a vederli in casa
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 28
il rischio di restare schiacciata! E tutto per la gola di quelle belle ciliege che erano nel cesto della fruttivendola dall' altra parte della strada!
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 29
Un giorno Lucio era tutto contento. Gli avevano regalato un bel confetto grosso, di quelli col rosolio dentro. Fot. R. Fiorillii. Fratelli esemplari
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 3
La mamma ripeteva sempre al figliolino, un bel cagnetto nero di pochi mesi: -Bada, Fifì, non mangiare troppo. se no starai male. - Ma Fifì
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 30
d'accordo. Dovete sapere che la loro casetta dove talvolta stavano d'inverno era un bel guanto di lana che li riparava dal freddo. Là dentro, i signorini
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 33
bel paio di calze quasi nuove, s'accorse che avevano una smagliatura. Oh, mamma! - esclamò la piccina - come faccio! Le mie belle calze sono già rotte
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 34
Enzo aveva finalmente imparato che bisogna tener conto non solo della roba nostra, ma anche di quella degli altri. Il suo vicino un giorno
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 36
Così chiamavano in casa Gigetto perchè la mattina era un pigrone. Non voleva mai scendere dal letto e vestirsi. Invece Antonino, il fratellino di
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 36
L'Emilia e la Maria avevano preso una buona abitudine. Si alzavano prestino, e, prima di andare a scuola, facevano ogni mattina una corsa nel
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 41
sùbito.- E volle provare, tanto più che quel burlone di Antonio gli aveva insegnato come doveva fare. Come è andato a finire il volo di Enzo. Fot. R
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 42
I. Che sí fà? Il giorno dopo era il compleanno del babbo. - Che si fa - chiese la Maria a Lucio. - Portiamogli un bel mazzo di fiori - propose Lucio
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 44
II. La lettera di Lucio e della Maria. Carissimo babbo, Finalmente quest'anno sappiamo scrivere. Possiamo farti gli auguri anche per lettera. Tu sei
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 45
III. II mazzo dí fiori. Lucio e la Maria si alzarono presto. Nel giardino v'erano tanti alberi fioriti: peschi, peri, mandorli. Ramoscello di pesco
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 46
Gennarino era un bimbo sciocco e antipatico, perchè aveva sempre paura. Se gli dicevano di fare una data cosa, rispondeva - Non sono capace; ho paura
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 47
questi fiori avrebbero dato dei frutti squisiti se li aveste lasciati sulla pianta di pesco, di mandorlo, di pero.-
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 47
Tutti lo chiamano proprio così perchè non v'è modo di correggerlo. Le sue manine vogliono toccare ogni cosa. Ma ieri gli è capitata bella. In casa di
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 49
non aveva che una bambola di stracci. Ma era contenta ugualmente, perchè sapeva che la mamma sua non aveva danari per comprargliene una di porcellana
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 5
; i canarini sono bipedi e le lucertole del cortile sono rettili. un bipede (un'oca) - Ih, che nomi difficili! - esclamò Antonino, il fratellino di
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 51
parlavano. L'aveste veduta poi a mangiare! Portava alla bocca dei gran pezzi di pane e li addentava come un cagnettto. Si ungeva la bocca, le mani; e
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 52
si erano dimenticati di osservare chi c'era sulla carrozzella. Vi era un povero vecchio senza gambe! La mamma diede qualche moneta all'infelice
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 55
stata buona, studiosa e ubbidiente. Vogliatele dunque bene e fate in modo che la mamma mi possa sempre scrivere tante belle cose di voi. Vi manda
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 57
Un giorno la signora maestra cundusse tutti i suoi scolari a fare una passeggiata fuori di città. - Che bel sole! - dicevano i ragazzi tutti contenti
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 62
sapere. Del resto se non fosse stato un golosone, ora non vi sarebbe bisogno dell'olio di ricino. Giulio, avuti in regalo quattro soldi, aveva comprato
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 63
Quel birichino di Tonino aveva il brutto vizio di alzarsi ogni momento da tavola anche se vi erano invitati. Ma un giorno gliene capitò una che non
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 64
nulla, la fissava coi suoi occhioni di vetro spalancati, immobili e la Luisa continuava: - Ohibò, non si beve mentre si ha la bocca piena, e poi non si
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 67
Tutta la scolaresca era rimasta meravigliata. Giulio, quel birichino di Giulio, quel giorno aveva risposto molto bene alla signorina maestra. Si era
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 70
spettava a lui . . . » 16 Sì correggerà? . . . » 17 L'asino presuntuoso . . . » 18 Monello . . . » 19 Bambola fortunata . . . » 20 Le prodezze di Aldo e di
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 72
REMO SANDRON, EDITORE- Libraio della R Casa Milano-Palermo-Niajpiborlialo ERNESTO CIRALLI RACCONTI MUTI per esercizi di composizione nelle scuole
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 73
bambole le scolare. Maestra e bidella fabbricarono una cattedra. la cattedra I tavolini e le sedie della stanza da pranzo di Bebè, la bambola, facevano
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 8
Un giorno la signora maestra volle vedere il sillabario di tutte le sue scolare. Molte lo avevano già tutto sciupato. La Maria invece aveva imparato
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 8
gentil dal sapere, e amor dal cuore. CORSO COMPLETO DI LETTURE ad uso delle stuole elementari maschili e femminili secondo i Programmi e le Istruzioni
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina copertina illustrata