Coro di Popolo, poi Coro di Frati, che menano i condannati.
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Una fontana; sedili di zolle; gruppi d’aranci, di pini e di lentischi. – All’orizzonte le montagne azzurre dell’Estremadura. – In fondo a destra, la
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Il Chiostro del Convento di San Giusto come nell’Atto primo. – Notte – Chiaro di luna.
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Filippo con seguito, Grandi di Spagna. Don Carlo, il Conte di Lerma, Eboli, il Grande Inquisitore.
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(Il popolo, rimasto silenzioso per un momento, riprende le grida di gioia. I frati s’allontanano. Le campane suonano di nuovo).
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Filippo assorto in profonda meditazione, appoggiato ad un tavolo ingombro di carte, ove due doppieri finiscono di consumarsi. L’alba rischiara già le
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La prigione di Don Carlo.
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Il Chiostro del Convento di San Giusto.
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(i Grandi di Spagna indietreggiano innanzi a Don Carlo)
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Un sito ridente alle Porte del Chiostro di S. Giusto.
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Filippo e Rodrigo, poi il Conte di Lerma e alcuni Signori.
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(Marcia. – Il corteggio esce dal palagio. Tutte le Corporazioni dello Stato, tutta la Corte, i Deputati di tutte le provincie dell’impero, i Grandi
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Detti, Rodrigo, il Conte di Lerma, Elisabetta, Tebaldo, Paggi, Dame, Signori della Corte, Araldi reali.
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Filippo. Il Grande Inquisitore, cieco, nonagenario, entra sostenuto da due frati domenicani. Il Conte di Lerma.
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Un boschetto chiuso. In fondo, sotto un arco di verzura, una statua con una fontana. Notte chiara.
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Elisabetta entra lentamente assorta nei suoi pensieri, s’avvicina alla tomba di Carlo V e s’inginocchia.
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(I Deputati fiamminghi vestiti a bruno, appaiono all’improvviso, condotti da Don Carlo, e si gettano ai piedi di Filippo).
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’inchina senza alzar lo sguardo su di lei. Elisabetta, contenendo a fatica la sua emozione, ordina a Don Carlo di avvicinarsi. Rodrigo ed Eboli
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(Rodrigo appare nel fondo. Tebaldo s’avanza verso di lui, gli parla un momento a voce bassa, poi torna alla Regina)
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Coro di Frati, un Frate, poi Don Carlo. Il Coro salmeggia dalla cappella. Sulla scena un Frate, prostrato innanzi alla tomba, prega sottovoce.
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(Don Carlo, difendendosi, indietreggia verso la tomba di Carlo V. Il cancello si apre, apparisce il Frate. È Carlo V col manto e colla corona reale)
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cerca di frenar la sua emozione. Elisabetta trasale nel riveder Don Carlo. Il Re e la Regina si avanzano, e vanno verso la cappella ov’è la tomba di
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immediatamente. Egli contempla Don Carlo con tristezza. Questi ad un movimento di Rodrigo si scuote)
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A destra una cappella illuminata. – Vi si vede attraverso ad un cancello dorato la tomba di Carlo V. – A sinistra, porta che mena all’esterno. – In
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quale si eleva un rogo di cui si vede la cima. Grandi edifizî e colline lontane formano l’orizzonte.
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Un oscuro sotterraneo, nel quale sono state gettate in fretta alcune suppellettili della Corte. In fondo cancello di ferro che separa la prigione da
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(siede sulla porta di casa in atto di dolore profondo)
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Spianata nel bosco. – A destra, sul dinanzi, una casa modesta, quella di Guglielmo. – In fondo a sinistra un sentiero che si perde nel folto di una
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Coro di Villi interno, indi Roberto ed Anna.
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Paesaggio come nella parte prima, ma con effetto d’inverno. – Tutto è coperto di neve. – È sera inoltrata.
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Guglielmo, Anna, Roberto, seduti a capotavola. – Coro di Montanare e Montanari. – Suonatori. – Roberto è in abito da viaggio.
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(Si odono i preludi di un valzer. Alcuni si accoppiano e ballano, altri vanno verso la mensa a ribere).
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(Roberto va verso Anna come spinto da una forza ignota; poi fa per togliersi dal fascino che lo investe, ma non può, e si slancia verso di lei; Anna
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(siede sulla porta di casa in atto di dolore profondo)
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Cori interni di Spiriti e di Villi, poi Roberto, poi Anna, poi le Villi, poi Guglielmo.
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(Durante il 1.° tempo, all’alzarsi della tela, si vede, dietro un velo, passare il corteggio funebre di Anna che, uscendo dalla casa di Wulf
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Coro di Villi interno, poi Roberto.
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(Si odono i preludi di un valzer. – Danze)
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Spianata nel bosco. – A destra, sul dinanzi, una casa modesta, quella di Guglielmo. – In fondo, a sinistra, un sentiero che si perde nel folto
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(Roberto cade affranto su un sasso. – Anna scende verso di lui)
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(Roberto va verso Anna come spinto da una forza ignota; poi fa per vincere il fascino che lo investe, ma non può, e si slancia verso di lei; Anna
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Guglielmo, Anna, Roberto, seduti a capotavola. – Coro di Montanare e Montanari. – Suonatori. – Roberto è in abito da viaggio.
melodramma
(Roberto accorrendo ansimante, coi capelli irti, va a bussare alla casa di Guglielmo; poi, scorgendo le Villi, che l’inseguono venendo dalla destra
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(Durante il 2.° tempo si scorge lo stesso paesaggio dell’atto primo, ma è il verno; è notte; gli alberi, sfrondati e stecchiti, sono sovraccarichi di
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