Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: di

Numero di risultati: 4850 in 97 pagine

  • Pagina 1 di 97
si può dire che P y, muovendosi  di  moto armonico di periodo e di ampiezza uguali a quelli di
si può dire che P y, muovendosi di moto armonico  di  periodo e di ampiezza uguali a quelli di P, presenta
può dire che P y, muovendosi di moto armonico di periodo e  di  ampiezza uguali a quelli di P, presenta rispetto a P x una
di moto armonico di periodo e di ampiezza uguali a quelli  di  P, presenta rispetto a P x una differenza di fase ossia un
a quelli di P, presenta rispetto a P x una differenza  di  fase ossia un ritardo di un quarto di periodo, in quanto
rispetto a P x una differenza di fase ossia un ritardo  di  un quarto di periodo, in quanto l'intero periodo
a P x una differenza di fase ossia un ritardo di un quarto  di  periodo, in quanto l'intero periodo corrisponde ad una
in quanto l'intero periodo corrisponde ad una differenza  di  fase 2π.
vettoriale delle forze. - Ciascuno  di  noi possiede l’idea di forza; ed è nell’uso volgare di
vettoriale delle forze. - Ciascuno di noi possiede l’idea  di  forza; ed è nell’uso volgare di parlare di forza muscolare,
di noi possiede l’idea di forza; ed è nell’uso volgare  di  parlare di forza muscolare, di forza di una molla, o di
possiede l’idea di forza; ed è nell’uso volgare di parlare  di  forza muscolare, di forza di una molla, o di forza del
forza; ed è nell’uso volgare di parlare di forza muscolare,  di  forza di una molla, o di forza del vento o della corrente
è nell’uso volgare di parlare di forza muscolare, di forza  di  una molla, o di forza del vento o della corrente di un
di parlare di forza muscolare, di forza di una molla, o  di  forza del vento o della corrente di un fiume ecc. Se
forza di una molla, o di forza del vento o della corrente  di  un fiume ecc. Se riflettiamo sul processo di associazione e
della corrente di un fiume ecc. Se riflettiamo sul processo  di  associazione e di astrazione, per cui riconnettiamo l’idea
un fiume ecc. Se riflettiamo sul processo di associazione e  di  astrazione, per cui riconnettiamo l’idea di forza a
associazione e di astrazione, per cui riconnettiamo l’idea  di  forza a circostanze fisicamente così diverse, riconosciamo
che in ciascuno dei casi suaccennati, noi parliamo  di  forza in quanto pensiamo che sarebbe possibile di provocare
parliamo di forza in quanto pensiamo che sarebbe possibile  di  provocare quegli stessi effetti che vediamo volta a volta
impiegando in luogo della molla, del vento, della corrente  di  acqua ecc. un opportuno sforzo muscolare. In somma, dal
ecc. un opportuno sforzo muscolare. In somma, dal punto  di  vista soggettivo, il tipo o modello delle forze è la forza
Applicare la formula dell’es. prec. al caso  di  un tronco di cono, di un segmento sferico, di un segmento
Applicare la formula dell’es. prec. al caso di un tronco  di  cono, di un segmento sferico, di un segmento di
la formula dell’es. prec. al caso di un tronco di cono,  di  un segmento sferico, di un segmento di paraboloide.
prec. al caso di un tronco di cono, di un segmento sferico,  di  un segmento di paraboloide. Mostrare in particolare che:
un tronco di cono, di un segmento sferico, di un segmento  di  paraboloide. Mostrare in particolare che:
Determinazione del baricentro  di  alcune figure. - Per le figure che posseggono un centro
- Per le figure che posseggono un centro (intersezione  di  tre piani diametrali non coassiali, se si tratta di figure
di tre piani diametrali non coassiali, se si tratta  di  figure solide, di due rette diametrali, se si tratta di
diametrali non coassiali, se si tratta di figure solide,  di  due rette diametrali, se si tratta di figure piane) il
di figure solide, di due rette diametrali, se si tratta  di  figure piane) il centro di gravità coincide col centro di
rette diametrali, se si tratta di figure piane) il centro  di  gravità coincide col centro di figura (n. 13).
di figure piane) il centro di gravità coincide col centro  di  figura (n. 13).
tratta  di  un arco di cerchio di raggio (p = peso dell’unità di
tratta di un arco  di  cerchio di raggio (p = peso dell’unità di lunghezza)].
tratta di un arco di cerchio  di  raggio (p = peso dell’unità di lunghezza)].
tratta di un arco di cerchio di raggio (p = peso dell’unità  di  lunghezza)].
illuminate, riemettono in tutte le direzioni una luce  di  composizione spettrale diversa da quella della luce
da quella della luce incidente: p. es. una soluzione  di  fluoresceina, o di estratto di corteccia di ippocastano
luce incidente: p. es. una soluzione di fluoresceina, o  di  estratto di corteccia di ippocastano (esculina) o di
p. es. una soluzione di fluoresceina, o di estratto  di  corteccia di ippocastano (esculina) o di solfato di
una soluzione di fluoresceina, o di estratto di corteccia  di  ippocastano (esculina) o di solfato di chinina, posta in
o di estratto di corteccia di ippocastano (esculina) o  di  solfato di chinina, posta in una vaschetta di vetro ed
di corteccia di ippocastano (esculina) o di solfato  di  chinina, posta in una vaschetta di vetro ed illuminata con
(esculina) o di solfato di chinina, posta in una vaschetta  di  vetro ed illuminata con luce bianca, appare (se vista
con luce bianca, appare (se vista lateralmente) splendente  di  una luce azzurra o verdastra; una soluzione di clorofilla
splendente di una luce azzurra o verdastra; una soluzione  di  clorofilla presenta invece una fluorescenza rossa.
la stessa ragione, è invalso l'uso  di  caratterizzare l'energia di eccitazione e di ionizzazione
stessa ragione, è invalso l'uso di caratterizzare l'energia  di  eccitazione e di ionizzazione degli atomi indicando la
invalso l'uso di caratterizzare l'energia di eccitazione e  di  ionizzazione degli atomi indicando la differenza di
e di ionizzazione degli atomi indicando la differenza  di  potenziale, in volt, necessaria a conferire agli elettroni
a conferire agli elettroni tale energia: si parla quindi  di  «potenziale di risonanza », «potenziale di eccitazione», «
agli elettroni tale energia: si parla quindi di «potenziale  di  risonanza », «potenziale di eccitazione», « potenziale di
si parla quindi di «potenziale di risonanza », «potenziale  di  eccitazione», « potenziale di ionizzazione», ed anche i
di risonanza », «potenziale di eccitazione», « potenziale  di  ionizzazione», ed anche i livelli energetici si esprimono
i livelli energetici si esprimono spesso in volt. Dato uno  di  questi potenziali, V, si passa alla corrispondente energia
dunque attribuire al modello corpuscolare solo il valore  di  una analogia limitata a certi aspetti dei fenomeni
tenendo ben presente questo, il modello corpuscolare è però  di  grandissimo aiuto, poichè fornisce un linguaggio espressivo
poichè fornisce un linguaggio espressivo per la descrizione  di  molti fenomeni, evitando lunghe perifrasi. P. es., diremo
lunghe perifrasi. P. es., diremo che su un certo elemento  di  superficie «arriva un fotone», invece di dire che: «se
un certo elemento di superficie «arriva un fotone», invece  di  dire che: «se quell'elemento di superficie fosse coperto di
«arriva un fotone», invece di dire che: «se quell'elemento  di  superficie fosse coperto di una sostanza perfettamente
di dire che: «se quell'elemento di superficie fosse coperto  di  una sostanza perfettamente assorbente, un atomo di questa
coperto di una sostanza perfettamente assorbente, un atomo  di  questa compirebbe un atto elementare di assorbimento»;
un atomo di questa compirebbe un atto elementare  di  assorbimento»; similmente, l'espressione «trovare un fotone
l'espressione «trovare un fotone in un certo elemento  di  volume dS» significa «riempire dS di materia completamente
in un certo elemento di volume dS» significa «riempire dS  di  materia completamente assorbente, e constatare che un atomo
materia completamente assorbente, e constatare che un atomo  di  questa compie un atto elementare di assorbimento».
constatare che un atomo di questa compie un atto elementare  di  assorbimento».
prima  di  queste ipotesi consente (come si è visto al § 45
consente (come si è visto al § 45 nell'approssimazione  di  Pauli) di trattare il problema imperturbato separando la
(come si è visto al § 45 nell'approssimazione di Pauli)  di  trattare il problema imperturbato separando la variabile di
di trattare il problema imperturbato separando la variabile  di  spin da quelle di posizione, cioè di scrivere una generica
imperturbato separando la variabile di spin da quelle  di  posizione, cioè di scrivere una generica soluzione della
separando la variabile di spin da quelle di posizione, cioè  di  scrivere una generica soluzione della (369) nella forma
può parlare  di  centro di gravità di una figura solida, di una superficie,
può parlare di centro  di  gravità di una figura solida, di una superficie, di una
può parlare di centro di gravità  di  una figura solida, di una superficie, di una linea come di
può parlare di centro di gravità di una figura solida,  di  una superficie, di una linea come di un puro elemento
centro di gravità di una figura solida, di una superficie,  di  una linea come di un puro elemento geometrico, ad esse
di una figura solida, di una superficie, di una linea come  di  un puro elemento geometrico, ad esse coordinato mercé la
mercé la (12) o le (12'); ma l’interesse precipuo  di  un tale punto è quello che proviene dal suo significato
meccanico, quando si pensa il campo S quale sede  di  materia omogeneamente distribuita.
invero è F la forza (costante  di  intensità, di direzione e di senso) basta scegliere l'asse
invero è F la forza (costante di intensità,  di  direzione e di senso) basta scegliere l'asse di riferimento
invero è F la forza (costante di intensità, di direzione e  di  senso) basta scegliere l'asse di riferimento z nella
intensità, di direzione e di senso) basta scegliere l'asse  di  riferimento z nella direzione e nel verso di F per avere
l'asse di riferimento z nella direzione e nel verso  di  F per avere
conseguenze statistiche del principio  di  Pauli furono sviluppate da E. Fermi (1925); la statistica
basata su questo principio è perciò chiamata statistica  di  Fermi. Successivamente lo sviluppo della meccanica
della meccanica quantistica, particolarmente per opera  di  Heisenberg e Dirac, permise di riconnettere la validità
particolarmente per opera di Heisenberg e Dirac, permise  di  riconnettere la validità della statistica di Fermi o di
Dirac, permise di riconnettere la validità della statistica  di  Fermi o di Bose-Einstein per le varie particelle elementari
di riconnettere la validità della statistica di Fermi o  di  Bose-Einstein per le varie particelle elementari al
per le varie particelle elementari al carattere  di  antisimmetria oppure di simmetria delle autofunzioni
particelle elementari al carattere di antisimmetria oppure  di  simmetria delle autofunzioni rispetto allo scambio delle
delle autofunzioni rispetto allo scambio delle coordinate  di  due delle particelle identiche.
 Di  qui risulta, a meno di infinitesimi di ordine superiore,
qui risulta, a meno  di  infinitesimi di ordine superiore,
qui risulta, a meno di infinitesimi  di  ordine superiore,
ora alla definizione  di  una funzione di più osservabili X, Y, Z, ... (relative allo
ora alla definizione di una funzione  di  più osservabili X, Y, Z, ... (relative allo stesso
Se queste sono compatibili tra loro, il procedimento  di  definizione di F (X,Y, Z, ...) è l'immediata estensione di
sono compatibili tra loro, il procedimento di definizione  di  F (X,Y, Z, ...) è l'immediata estensione di quello relativo
di definizione di F (X,Y, Z, ...) è l'immediata estensione  di  quello relativo al caso di una sola osservabile: misura
Z, ...) è l'immediata estensione di quello relativo al caso  di  una sola osservabile: misura simultanea di X, Y, Z... e,
relativo al caso di una sola osservabile: misura simultanea  di  X, Y, Z... e, sui risultati numerici , operazioni
lo spezzarsi dell'hamiltoniana nella somma  di  N termini ciascuno dei quali dipende dalle coordinate di
di N termini ciascuno dei quali dipende dalle coordinate  di  una sola particella porta con sè la possibilità di scindere
di una sola particella porta con sè la possibilità  di  scindere la nel prodotto di N fattori, ciascuno
porta con sè la possibilità di scindere la nel prodotto  di  N fattori, ciascuno corrispondente a una particella, e di
di N fattori, ciascuno corrispondente a una particella, e  di  spezzare ogni autovalore nella somma di N termini, ciascuno
a una particella, e di spezzare ogni autovalore nella somma  di  N termini, ciascuno rappresentante l'energia di una
nella somma di N termini, ciascuno rappresentante l'energia  di  una particella.
rappresentazione analitica dei fenomeni  di  moto si assume di solito, come ente di riferimento, una
rappresentazione analitica dei fenomeni di moto si assume  di  solito, come ente di riferimento, una terna di assi
dei fenomeni di moto si assume di solito, come ente  di  riferimento, una terna di assi cartesiani.
si assume di solito, come ente di riferimento, una terna  di  assi cartesiani.
Il raggio  di  girazione di un rettangolo omogeneo di lati a, b, rispetto
Il raggio di girazione  di  un rettangolo omogeneo di lati a, b, rispetto al lato di
Il raggio di girazione di un rettangolo omogeneo  di  lati a, b, rispetto al lato di lunghezza a, vale
di un rettangolo omogeneo di lati a, b, rispetto al lato  di  lunghezza a, vale
I vi saranno in generale, oltre alle onde progressive  di  ampiezza , anche le onde regressive, riflesse dallo scalino
ampiezza , anche le onde regressive, riflesse dallo scalino  di  potenziale, di ampiezza . Il significato di queste costanti
le onde regressive, riflesse dallo scalino di potenziale,  di  ampiezza . Il significato di queste costanti si enuncia più
dallo scalino di potenziale, di ampiezza . Il significato  di  queste costanti si enuncia più facilmente se si pensa di
di queste costanti si enuncia più facilmente se si pensa  di  lanciare non una sola particella ma un gran numero di esse.
pensa di lanciare non una sola particella ma un gran numero  di  esse. Allora è proporzionale al numero di particelle (per
ma un gran numero di esse. Allora è proporzionale al numero  di  particelle (per unità di lunghezza) che, nella regione a
Allora è proporzionale al numero di particelle (per unità  di  lunghezza) che, nella regione a sinistra di O, si muovono
(per unità di lunghezza) che, nella regione a sinistra  di  O, si muovono in senso progressivo, al numero di quelle che
a sinistra di O, si muovono in senso progressivo, al numero  di  quelle che si muovono in senso regressivo: perciò il
per la (2) non è mai negativo, determina il margine  di  sollecitazione tangenziale (per unità di sollecitazione
il margine di sollecitazione tangenziale (per unità  di  sollecitazione normale) compatibile con l’equilibrio. Esso
perciò si assume come misura della stabilità dello stato  di  equilibrio considerato e, manifestamente, permette di
stato di equilibrio considerato e, manifestamente, permette  di  confrontare anche casi di equilibrio corrispondenti a
e, manifestamente, permette di confrontare anche casi  di  equilibrio corrispondenti a valori differenti di F n e di
anche casi di equilibrio corrispondenti a valori differenti  di  F n e di f.
di equilibrio corrispondenti a valori differenti di F n e  di  f.
che la velocità ha rispetto alla x una differenza  di  fase di un quadrante ossia un anticipo di un quarto di
che la velocità ha rispetto alla x una differenza di fase  di  un quadrante ossia un anticipo di un quarto di periodo.
x una differenza di fase di un quadrante ossia un anticipo  di  un quarto di periodo.
di fase di un quadrante ossia un anticipo di un quarto  di  periodo.
le potenze  di  un o. l. , si possono definire altri o. l. detti funzioni
un o. l. , si possono definire altri o. l. detti funzioni  di  esso nel modo seguente. Sia F(a) il simbolo di una
funzioni di esso nel modo seguente. Sia F(a) il simbolo  di  una funzione, sviluppabile in serie di potenze, di una
Sia F(a) il simbolo di una funzione, sviluppabile in serie  di  potenze, di una variabile , cioè sia, entro un certo
simbolo di una funzione, sviluppabile in serie di potenze,  di  una variabile , cioè sia, entro un certo cerchio di
di una variabile , cioè sia, entro un certo cerchio  di  convergenza,
ha dunque che: Qualunque sia il cammino descritto dal punto  di  applicazione di una forza conservativa entro il suo campo,
sia il cammino descritto dal punto di applicazione  di  una forza conservativa entro il suo campo, il lavoro da
campo, il lavoro da essa compiuto è uguale alla differenza  di  potenziale fra la posizione di partenza e quella di arrivo
è uguale alla differenza di potenziale fra la posizione  di  partenza e quella di arrivo del punto di applicazione.
di potenziale fra la posizione di partenza e quella  di  arrivo del punto di applicazione.
fra la posizione di partenza e quella di arrivo del punto  di  applicazione.
cui frequenze sono quadruple  di  quelle della serie di Lyman dell'idrogeno, e quindi cadono
cui frequenze sono quadruple di quelle della serie  di  Lyman dell'idrogeno, e quindi cadono nel campo della luce
nel campo della luce visibile anzichè nell'ultravioletto:  di  questa serie sono state osservate varie righe Tale serie,
righe Tale serie, osservata dapprima solo nello spettro  di  una stella, fu attribuita all'idrogeno, a causa del fatto
fu attribuita all'idrogeno, a causa del fatto che le righe  di  posto pari di detta serie coincidono con le righe della
all'idrogeno, a causa del fatto che le righe di posto pari  di  detta serie coincidono con le righe della serie di Balmer,
pari di detta serie coincidono con le righe della serie  di  Balmer, come si constata osservando che la (12) può
la (12) può scriversi anche In seguito, poichè la teoria  di  Bohr condusse a prevedere che l'He+ deve emettere una serie
emesso da un tubo contenente elio, assolutamente privo  di  idrogeno. . Sono anche state osservate alcune righe di
di idrogeno. . Sono anche state osservate alcune righe  di  Li,++ di Be+++ e di C++++, tutte soddisfacenti la formula
. Sono anche state osservate alcune righe di Li,++  di  Be+++ e di C++++, tutte soddisfacenti la formula (11')
Sono anche state osservate alcune righe di Li,++ di Be+++ e  di  C++++, tutte soddisfacenti la formula (11')
meccanica) è necessario stabilire quale sia l’ente  di  riferimento; e se spesso si parla di moto o di quiete
quale sia l’ente di riferimento; e se spesso si parla  di  moto o di quiete senz’altra specificazione, ciò è legittimo
sia l’ente di riferimento; e se spesso si parla di moto o  di  quiete senz’altra specificazione, ciò è legittimo
quei casi in cui si può ritenere inutile l’indicare l’ente  di  riferimento, tanto esso è manifesto. Così, p. es., se si
tanto esso è manifesto. Così, p. es., se si parla  di  un grave cadente o del moto di una carrozza o di una nave,
Così, p. es., se si parla di un grave cadente o del moto  di  una carrozza o di una nave, si intende tacitamente di
si parla di un grave cadente o del moto di una carrozza o  di  una nave, si intende tacitamente di riferirsi alla terra se
moto di una carrozza o di una nave, si intende tacitamente  di  riferirsi alla terra se si tratta delle bielle di una
di riferirsi alla terra se si tratta delle bielle  di  una locomotiva, il loro moto si sottintende riferito al
locomotiva, il loro moto si sottintende riferito al telaio  di  essa, e così via.
i vettori funzioni dei punti  di  una linea costituiscono una immagine geometrica delle
una immagine geometrica delle funzioni (vettoriali)  di  un parametro, così, secondo l'uso corrente in Calcolo, i
l'uso corrente in Calcolo, i vettori funzioni dei punti  di  una superficie o di una regione di spazio corrispondono
Calcolo, i vettori funzioni dei punti di una superficie o  di  una regione di spazio corrispondono alle funzioni di due o
funzioni dei punti di una superficie o di una regione  di  spazio corrispondono alle funzioni di due o tre parametri.
o di una regione di spazio corrispondono alle funzioni  di  due o tre parametri. Con ovvia estensione, si passa ai
Con ovvia estensione, si passa ai vettori funzioni  di  quanti si vogliono parametri;ed è chiaro come debba, in
è chiaro come debba, in ogni caso, intendersi la nozione  di  continuità.
si dirà più avanti, l'ipotesi dei quanti  di  luce è stata in seguito confermata da altri fatti
fatti sperimentali, e nella teoria attuale il concetto  di  quanto di luce o di fotone ha una parte altrettanto
sperimentali, e nella teoria attuale il concetto di quanto  di  luce o di fotone ha una parte altrettanto importante quanto
e nella teoria attuale il concetto di quanto di luce o  di  fotone ha una parte altrettanto importante quanto quelli di
di fotone ha una parte altrettanto importante quanto quelli  di  elettrone e di protone.
parte altrettanto importante quanto quelli di elettrone e  di  protone.
l'energia fornita dall'atomo  di  mercurio eccitato non è uguale a quella occorrente per
non è uguale a quella occorrente per eccitare l'atomo  di  tallio: di regola gli è superiore, e l'energia
uguale a quella occorrente per eccitare l'atomo di tallio:  di  regola gli è superiore, e l'energia sovrabbondante viene
e l'energia sovrabbondante viene comunicata all'atomo  di  tallio sotto forma di forza viva.
viene comunicata all'atomo di tallio sotto forma  di  forza viva.
quantità  di  moto (velocità per massa) e impulso (prodotto o somma di
di moto (velocità per massa) e impulso (prodotto o somma  di  prodotti di forze per intervalli di tempo) rispondono
per massa) e impulso (prodotto o somma di prodotti  di  forze per intervalli di tempo) rispondono entrambi alla
(prodotto o somma di prodotti di forze per intervalli  di  tempo) rispondono entrambi alla formula:
generatrice del cono elementare interseca da una parte  di  P i due ellissoidi, con A', B' i punti in cui la stessa
generatrice interseca i due ellissoidi dalla parte opposta  di  P, osserviamo che il volume dell’elemento di omeoide in AB
parte opposta di P, osserviamo che il volume dell’elemento  di  omeoide in AB è eguale (a meno di infinitesimi di ordine
il volume dell’elemento di omeoide in AB è eguale (a meno  di  infinitesimi di ordine superiore) al volume di un
di omeoide in AB è eguale (a meno di infinitesimi  di  ordine superiore) al volume di un cilindretto (in generale
(a meno di infinitesimi di ordine superiore) al volume  di  un cilindretto (in generale obliquo) di base dσ e di lato
al volume di un cilindretto (in generale obliquo)  di  base dσ e di lato (a meno di infinitesimi trascurabili) AB.
volume di un cilindretto (in generale obliquo) di base dσ e  di  lato (a meno di infinitesimi trascurabili) AB. La sezione
(in generale obliquo) di base dσ e di lato (a meno  di  infinitesimi trascurabili) AB. La sezione normale in A di
di infinitesimi trascurabili) AB. La sezione normale in A  di  questo cilindretto si può identificare (al solito a meno di
di questo cilindretto si può identificare (al solito a meno  di  infinitesimi) coll’elemento dϖ che il cono proiettante il
che il cono proiettante il dσ da P intercetta sulla sfera  di  centro P e raggio PA, onde, il volume del cilindretto o, in
volume del cilindretto o, in ultima analisi, dell’elemento  di  omeoide è dato (a meno di infinitesimi trascurabile) da
in ultima analisi, dell’elemento di omeoide è dato (a meno  di  infinitesimi trascurabile) da
titolo  di  notizia va ritenuto che i coefficienti delle successive
va ritenuto che i coefficienti delle successive potenze  di  ε nello sviluppo di φ (ε, γ) = sono polinomi di grado n in
i coefficienti delle successive potenze di ε nello sviluppo  di  φ (ε, γ) = sono polinomi di grado n in γ, detti funzioni
potenze di ε nello sviluppo di φ (ε, γ) = sono polinomi  di  grado n in γ, detti funzioni sferiche (di prima specie).
cioè per esempio una onda  di  1000 m. di lunghezza si rifletterà totalmente incontrando
cioè per esempio una onda di 1000 m.  di  lunghezza si rifletterà totalmente incontrando uno strato
uno strato in cui la concentrazione degli elettroni sia  di  1100 per centimetro cubo. Per riflettere una onda di 100 m
sia di 1100 per centimetro cubo. Per riflettere una onda  di  100 m di lunghezza occorreranno invece 110.000 elettroni
1100 per centimetro cubo. Per riflettere una onda di 100 m  di  lunghezza occorreranno invece 110.000 elettroni per cm2,
invece 110.000 elettroni per cm2, mentre per una onda  di  10 m. di lunghezza ne occorrerebbero 11.000.000.
110.000 elettroni per cm2, mentre per una onda di 10 m.  di  lunghezza ne occorrerebbero 11.000.000.
ad enunciare il risultato essenziale della teoria  di  Dirac. Se il sistema al tempo 0 si trova in uno stato
Se il sistema al tempo 0 si trova in uno stato stazionario  di  energia En (che non sia quello di energia più bassa)
in uno stato stazionario di energia En (che non sia quello  di  energia più bassa) osservandolo al tempo t c'è una certa
al tempo t c'è una certa probabilità, crescente con t,  di  trovarlo in uno stato di energia , essendo stata emessa la
probabilità, crescente con t, di trovarlo in uno stato  di  energia , essendo stata emessa la differenza di energia
uno stato di energia , essendo stata emessa la differenza  di  energia sotto forma di radiazione di frequenza
, essendo stata emessa la differenza di energia sotto forma  di  radiazione di frequenza
emessa la differenza di energia sotto forma di radiazione  di  frequenza
proponiamo  di  determinare la condizione di questo stato di equilibrio
proponiamo di determinare la condizione  di  questo stato di equilibrio dell’asta, sotto l’ipotesi che
proponiamo di determinare la condizione di questo stato  di  equilibrio dell’asta, sotto l’ipotesi che il peso dei fili
equilibrio dell’asta, sotto l’ipotesi che il peso dei fili  di  sospensione sia trascurabile.
2. Siano a e b i semiassi  di  un’ellisse, S la semiellisse che sta da una banda di uno
di un’ellisse, S la semiellisse che sta da una banda  di  uno degli assi, quello di lunghezza 2b per es. Trovare il
semiellisse che sta da una banda di uno degli assi, quello  di  lunghezza 2b per es. Trovare il baricentro di 8, ricorrendo
assi, quello di lunghezza 2b per es. Trovare il baricentro  di  8, ricorrendo al teorema di Guldino e alla nota,
per es. Trovare il baricentro di 8, ricorrendo al teorema  di  Guldino e alla nota, espressione del volume generato dalla
espressione del volume generato dalla completa rivoluzione  di  S.
 Di  qui si conclude che, nell’ipotesi di una inclinazione
qui si conclude che, nell’ipotesi  di  una inclinazione (rispetto alla verticale) maggiore
inclinazione (rispetto alla verticale) maggiore dell’angolo  di  attrito, non si può senza pericolo aumentare il peso
non si può senza pericolo aumentare il peso dell’uomo al  di  là di un certo limite.
si può senza pericolo aumentare il peso dell’uomo al di là  di  un certo limite.
infine  di  determinare le condizioni di equilibrio di un punto
infine di determinare le condizioni  di  equilibrio di un punto vincolato a restare su di una data
infine di determinare le condizioni di equilibrio  di  un punto vincolato a restare su di una data curva c
condizioni di equilibrio di un punto vincolato a restare su  di  una data curva c (pallina scorrevole entro un tubo, massa
curva c (pallina scorrevole entro un tubo, massa oscillante  di  un pendolo ad asta rigida e a sospensione cilindrica,
teoria  di  Schrödinger, anche nella fase preliminare, in cui
nella fase preliminare, in cui rappresentava un algoritmo  di  ignota o dubbia interpretazione, diede tuttavia subito
dubbia interpretazione, diede tuttavia subito l'impressione  di  rappresentare un enorme progresso sulla teoria di Bohr e
di rappresentare un enorme progresso sulla teoria  di  Bohr e Sommerfeld, e di toccare assai da vicino la profonda
un enorme progresso sulla teoria di Bohr e Sommerfeld, e  di  toccare assai da vicino la profonda natura delle cose. Ciò
dipese dal fatto che nella meccanica ondulatoria, invece  di  postulare l'esistenza di orbite privilegiate e quindi di
meccanica ondulatoria, invece di postulare l'esistenza  di  orbite privilegiate e quindi di livelli energetici
di postulare l'esistenza di orbite privilegiate e quindi  di  livelli energetici discreti, si ricavava questa come
energetici discreti, si ricavava questa come conseguenza  di  un postulato assai più conforme alle nostre abitudini
condizioni  di  continuità di u e di per x = O danno
condizioni di continuità  di  u e di per x = O danno
condizioni di continuità di u e  di  per x = O danno
caso  di  un sistema a più gradi di libertà, a variabili separabili,
caso di un sistema a più gradi  di  libertà, a variabili separabili, le condizioni di
più gradi di libertà, a variabili separabili, le condizioni  di  Sommerfeld si potrebbero ritrovare in modo analogo
mediante la separazione delle variabili) come conseguenze  di  prima approssimazione dell'equazione di Schrödinger e delle
come conseguenze di prima approssimazione dell'equazione  di  Schrödinger e delle condizioni di regolarità imposte alle
dell'equazione di Schrödinger e delle condizioni  di  regolarità imposte alle autofunzioni.
noi sappiamo (n. 34) che la traiettoria  di  P' è una epicicloide eguale alla traiettoria di P, anzi
traiettoria di P' è una epicicloide eguale alla traiettoria  di  P, anzi sovrapponibile per una rotazione di attorno ad Ω.
traiettoria di P, anzi sovrapponibile per una rotazione  di  attorno ad Ω. Di qua il teorema: L’evoluta di una
P, anzi sovrapponibile per una rotazione di attorno ad Ω.  Di  qua il teorema: L’evoluta di una epicicloide ordinaria
una rotazione di attorno ad Ω. Di qua il teorema: L’evoluta  di  una epicicloide ordinaria (luogo dei suoi centri di
di una epicicloide ordinaria (luogo dei suoi centri  di  curvatura Γ) è una epicicloide simile ma non similmente
posta rispetto al centro della base, sibbene ruotata  di 
la sua lunghezza, e si designi con 2p il peso per unità  di  lunghezza, ogni elemento ds di gomena si troverà sottoposto
con 2p il peso per unità di lunghezza, ogni elemento ds  di  gomena si troverà sottoposto ad una forza verticale di
ds di gomena si troverà sottoposto ad una forza verticale  di  intensità eguale ai prodotto di p per la proiezione
ad una forza verticale di intensità eguale ai prodotto  di  p per la proiezione orizzontale di ds (peso di metà della
eguale ai prodotto di p per la proiezione orizzontale  di  ds (peso di metà della porzione di ponte immediatamente
ai prodotto di p per la proiezione orizzontale di ds (peso  di  metà della porzione di ponte immediatamente sottostante).
proiezione orizzontale di ds (peso di metà della porzione  di  ponte immediatamente sottostante).
Sforzo  di  avviamento. - Raffronto collo sforzo di regime. - Se, in
Sforzo di avviamento. - Raffronto collo sforzo  di  regime. - Se, in luogo del moto rototraslatorio di regime,
sforzo di regime. - Se, in luogo del moto rototraslatorio  di  regime, si considera la fase incipiente, si vede subito che
la fase incipiente, si vede subito che il minimo sforzo  di  trazione τ0, capace di determinare il movimento, è in
si vede subito che il minimo sforzo di trazione τ0, capace  di  determinare il movimento, è in generale assai maggiore di
di determinare il movimento, è in generale assai maggiore  di  τ. Valutiamo all’uopo τ0, identificando, per semplicità,
all’uopo τ0, identificando, per semplicità, l'attrito  di  primo distacco fra asse e mozzo a quello dinamico.
Accanto alle figure rigide, che dal punto  di  vista cinematico costituiscono il più semplice tipo di
di vista cinematico costituiscono il più semplice tipo  di  sistemi di punti, la esperienza quotidiana offre esempi
cinematico costituiscono il più semplice tipo di sistemi  di  punti, la esperienza quotidiana offre esempi innumerevoli
punti, la esperienza quotidiana offre esempi innumerevoli  di  sistemi deformabili, che in condizioni di moto subiscono
innumerevoli di sistemi deformabili, che in condizioni  di  moto subiscono flessioni, torsioni, dilatazioni, ecc. Si
dilatazioni, ecc. Si verifica talvolta che il moto  di  taluni punti del sistema determina quello di tutti i
che il moto di taluni punti del sistema determina quello  di  tutti i rimanenti, come appunto accade, ad es., per le
le figure rigide, il cui moto risulta individuato da quello  di  tre loro punti non allineati; e più spesso avviene, quanto
allineati; e più spesso avviene, quanto meno, che il moto  di  alcuni dei punti del sistema limiti la libertà di movimento
il moto di alcuni dei punti del sistema limiti la libertà  di  movimento degli altri.
in secondo luogo un intervallo  di  tempo in cui la velocità angolare sia sempre diversa da
sia sempre diversa da zero, sappiamo che in ogni istante  di  esso esiste pel sistema mobile S un asse di moto
in ogni istante di esso esiste pel sistema mobile S un asse  di  moto determinato m, cioè l’asse del moto elicoidale,
del moto (rispetto ad un qualsiasi polo O), l’atto  di  moto rigido corrispondente a quell’istante risulta composto
moto rigido corrispondente a quell’istante risulta composto  di  un atto di moto rotatorio di velocità ω intorno all’asse m
corrispondente a quell’istante risulta composto di un atto  di  moto rotatorio di velocità ω intorno all’asse m e di un
quell’istante risulta composto di un atto di moto rotatorio  di  velocità ω intorno all’asse m e di un atto di moto
atto di moto rotatorio di velocità ω intorno all’asse m e  di  un atto di moto traslatorio di velocità
rotatorio di velocità ω intorno all’asse m e di un atto  di  moto traslatorio di velocità
ω intorno all’asse m e di un atto di moto traslatorio  di  velocità
ciascuno  di  codesti aspetti dà luogo, come vedremo, ad una proprietà di
di codesti aspetti dà luogo, come vedremo, ad una proprietà  di  posizione del centro istantaneo di rotazione J di Φ'
ad una proprietà di posizione del centro istantaneo  di  rotazione J di Φ' rispetto a Φ. La coesistenza di tali
proprietà di posizione del centro istantaneo di rotazione J  di  Φ' rispetto a Φ. La coesistenza di tali proprietà fornisce
di rotazione J di Φ' rispetto a Φ. La coesistenza  di  tali proprietà fornisce senz’altro il risultato voluto.
esempio  di  soluzione rigorosa delle equazioni di Dirac, studiamo il
esempio di soluzione rigorosa delle equazioni  di  Dirac, studiamo il caso particolare di un elettrone non
delle equazioni di Dirac, studiamo il caso particolare  di  un elettrone non soggetto a forze, e avente un impulso p
l'energia totale (compresa quella intrinseca), cerchiamo  di  soddisfare le equazioni (269), con una soluzione analoga a
analoga a quella relativa al caso analogo nella teoria  di  Schrödinger (v. § 44), cioè con onde piane di frequenza W/h
nella teoria di Schrödinger (v. § 44), cioè con onde piane  di  frequenza W/h e di vettore di propagazione p/h: porremo
(v. § 44), cioè con onde piane di frequenza W/h e  di  vettore di propagazione p/h: porremo perciò
§ 44), cioè con onde piane di frequenza W/h e di vettore  di  propagazione p/h: porremo perciò
così le leggi  di  trasformazione (1) Un gruppo di quattro grandezze che in
così le leggi di trasformazione (1) Un gruppo  di  quattro grandezze che in una trasformazione di Lorentz si
Un gruppo di quattro grandezze che in una trasformazione  di  Lorentz si trasformano come dicesi uno spinore (concetto
come dicesi uno spinore (concetto analogo a quello  di  tensore). Tale concetto dal VAN DER WAERDEN e da altri è
dal VAN DER WAERDEN e da altri è stato posto a base  di  una trattazione sistematica analoga al calcolo tensionale
(v. Göttinger Nachr., 1929, p. 100). Le componenti  di  uno spinore non rappresentano grandezze fisiche
osservabili (il che sarebbe contrario al principio  di  Relatività) ma hanno interesse in quanto determinano
interesse in quanto determinano indirettamente i valori  di  grandezze osservabili. di e di , si trova subito quella
indirettamente i valori di grandezze osservabili.  di  e di , si trova subito quella delle componenti della
indirettamente i valori di grandezze osservabili. di e  di  , si trova subito quella delle componenti della
ogni sollecitazione continua si può risguardare come limite  di  una sollecitazione dovuta ad un numero finito di forze
limite di una sollecitazione dovuta ad un numero finito  di  forze applicate in un insieme discreto di punti, quando
un numero finito di forze applicate in un insieme discreto  di  punti, quando codesto numero tende all’infinito e,
tende in modo opportuno allo zero ciascuna forza applicata.  Di  qui si arguisce che la configurazione di equilibrio del
forza applicata. Di qui si arguisce che la configurazione  di  equilibrio del filo, nel caso di una sollecitazione
che la configurazione di equilibrio del filo, nel caso  di  una sollecitazione continua, sarà una curva (limite di un
caso di una sollecitazione continua, sarà una curva (limite  di  un poligono funicolare variabile), la quale si dirà curva
la quale si dirà curva funicolare. Noi qui ci proponiamo  di  sostituire a questa veduta intuitiva di limite una serie di
qui ci proponiamo di sostituire a questa veduta intuitiva  di  limite una serie di passaggi logici rigorosi, in guisa da
di sostituire a questa veduta intuitiva di limite una serie  di  passaggi logici rigorosi, in guisa da pervenire alle
per le accelerazioni: rapporti o limiti  di  rapporti tra velocità e tempi. Rappresentante tipica
tra velocità e tempi. Rappresentante tipica dell’unità  di  accelerazione è quella di un moto uniformemente accelerato,
Rappresentante tipica dell’unità di accelerazione è quella  di  un moto uniformemente accelerato, in cui la velocità
moto uniformemente accelerato, in cui la velocità aumenta  di  1 nell’unità di tempo.
accelerato, in cui la velocità aumenta di 1 nell’unità  di  tempo.
Ci proponiamo  di  studiare le condizioni di equilibrio di un sistema
Ci proponiamo di studiare le condizioni  di  equilibrio di un sistema articolato.
Ci proponiamo di studiare le condizioni di equilibrio  di  un sistema articolato.

Cerca

Modifica ricerca