Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Acta

514647
Rita Levi-Montalcini 36 occorrenze
  • 1942
  • Pontificia Academia Scientiarum
  • Città del Vaticano
  • scienze
  • UNIPIEMONTE
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VAN GEHUCHTEN ha per primo osservato, studiando l'embrione di pollo, che non tutte le fibre del VI nervo derivano dal nucleo noto da tempo che è

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Dopo che le mie ricerche erano ultimate, ebbi l'opportunità, in grazia alla cortesia del Dr. AMPRINO, di compiere un'osservazione, la quale è in

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Tale reperto, confermato in seguito da tutti gli Autori, è stato oggetto di un'analisi accurata e completa da parte di TERNI TERNI, Ricerche sul

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nucleo. . La bipartizione costituirebbe un interessante esempio di spostamento di un nucleo per neurobiotassi (KAPPERS), secondo l'ipotesi di questo

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Non mi risulta che né KAPPERS, né altri, abbiano addotto argomenti in favore di un'azione attuale durante l'ontogenesi.

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Infatti in preparati di embrioni di 10-12 giorni, nei quali il Dr. AMPRINO aveva asportato al 3o giorno completamente il ganglio del V, e che perciò

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il territorio di distribuzione sensitiva del V (muso o congiuntiva) si determina un rapido movimento di chiusura della nittitante, «atto che riveste

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Oltre a questa prova di carattere funzionale, egli ha invocato un altro dato d'indole anatomica. Egli ha contato in embrioni di Goritylus il numero

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Nel corso di una ricerca sperimentale che ho intrapresa sulle relazioni tra centri e campo d'innervazione del VI durante lo sviluppo nell'embrione di

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Mi sono servita per tale ricerca di embrioni di pollo dal 2o al 16° giorno d'incubazione, tutti ottimamente impregnati secondo il metodo CAJAL-DE

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Sulle modalità di formazione e sull'evoluzione del nucleo accessorio nel corso dello sviluppo embrionale, mancano dati nella letteratura.

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Da questa colonna i vari nuclei si individualizzano secondo un determinato ordine. Per i dati relativi rimando alla monografia molto completa di

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Il nucleo si forma per migrazione di neuroblasti già ben differenziati dal nucleo principale, e le modalità di questo processo meritano di essere

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fortemente impregnato, fuoriescono dal nevrasse ventralmente. Le cellule di origine raggruppate in un nucleo in via di formazione, lateralmente al

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Sino alla fine del 5o giorno d'incubazione, non vi è alcun cenno alla comparsa di un nucleo accessorio dell’abducente. Il nucleo che topograficamente

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differenziazione, e gli elementi in via di migrazione non presentano

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soltanto al punto di emergenza dal bulbo. Appena fuoriuscito, il tronco decorre per un primo tratto orizzontalmente in avanti, con lieve convergenza verso

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Come esempio di migrazione di neuroblasti già discretamente differenziati, CAJAL cita CAJAL, Études sur la neurogenèse de quelques vertebrés, 1929

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caratteri che permettano di riconoscerli dalle cellule indifferenti che le circondano.

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Disseminate tra questi nuclei si trovano molte cellule intensamente impregnate, di un volume maggiore delle precedenti, multipolari, interpretate da

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Nel caso del nucleo accessorio del VI, è possibile seguire le varie tappe di questa migrazione, per un tratto notevolmente lungo, e il processo è

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Lo studio è facilitato dalla grande semplicità dei sistemi di nuclei e vie nervose esistenti a questo periodo nel midollo allungato. Ritengo utile

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Questi neuroblasti migrano in prevalenza separatamente, a volte però si vedono piccoli raggruppamenti di elementi sorpresi durante la migrazione più

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Qual’è il substrato di tale differenza morfologica? Si dove considerare come esponente di differenze essenziali nei due tipi cellulari?

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di quelli del nucleo principale i quali tendono ad assumere una forma globosa e pluridentritica. In questi elementi disseminati tra i due nuclei si

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per tutto il tratto, relativamente lungo, che separa il nucleo principale dal nucleo accessorio del VI, e costituiscono una specie di catena di

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Accogliendo l'ipotesi di TERNI ispirata alla dottrina della neurobiotassi di KAPPERS, che il nucleo accessorio del VI si sia spostato verso la radice

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abbastanza lungo, di elementi già differenziati e provvisti di numerosi dentriti, o si deve considerare come predeterminata e indipendente quindi

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accessorio in questo stadio e in quelli successivi (fig. 3) emerge un fascio ben riconoscibile di neuriti che raggiunge il nucleo principale seguendo il

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In sezioni frontali di embrioni alla fine del 6° giorno, il nucleo accessorio del VI costituito da poche cellule non è ancora facilmente

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Alla fine dell'8° giorno, sempre in sezioni frontali, sono completamente scomparsi gli elementi in via di migrazione, e la colonna dell'accessorio

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Gli stadi successivi esaminati in sezioni trasverse non presentano fatti di particolare interesse, e le mie osservazioni concordano completamente con

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sensibili, e risulta come negli stadi precoci, costituito da una lunga colonna continua di piccole cellule pluridendritiche.

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Ritengo di un certo interesse il fatto che a 7 giorni, quando cioè il nucleo accessorio appare ben delimitato in sezione frontale in forma di colonna

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potrebbe sempre obbiettare che almeno un certo numero si differenzi a spese di elementi migrati in fase antecedente a quella neuroblastica, si sa infatti

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Risulta dai dati esposti che il nucleo principale aumenta in altezza per l'incremento di volume delle singole cellule o per l'allontanarsi l'una

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