Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: dello

Numero di risultati: 56 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

Da Bramante a Canova

251007
Argan, Giulio 50 occorrenze

materia al contatto dello spazio e della luce. Trapassa, quella forza, in una materia che in sé non ha nulla di prezioso o di raro: se il costruire è un

critica d'arte

Pagina 212

È, quello del Borromini, uno spazio fatto «artificialmente» per quel tormento-delizia dello spirito che è nel Seicento la pratica ascetica: con una

critica d'arte

Pagina 214

schema basilicale e non lo considera una limitazione assurda perché per lui non è più lo schema di una concezione razionale dello spazio, ma soltanto la

critica d'arte

Pagina 226

hanno un’estrema, nuovissima vivezza naturalistica, eppure sono dello stesso colore e della stessa materia delle membrature architettoniche a cui si

critica d'arte

Pagina 227

berniniana del monumento. Più ancora che lo schema longitudinale, richiamano al tema della cattedrale gli sviluppi indipendenti dello spazio in altezza (com’è

critica d'arte

Pagina 233

estrazione storica e dipendenti da diverse concezioni dello spazio: l’unità spaziale o quella che si chiamava la convenienza della composizione dandosi nell

critica d'arte

Pagina 240

confermato da testimonianze del tempo, la riforma dello spazio adiacente alla chiesa non è motivato dal desiderio di un grandioso inquadramento

critica d'arte

Pagina 246

dislocazione degli schermi, fa parte dello spettacolo.

critica d'arte

Pagina 249

Il non-finito è una qualità dello stile plastico di Michelangiolo, una esigenza della sua poetica neoplatonica, l’espressione della sua insofferenza

critica d'arte

Pagina 25

Cinquecento, che l’architettura non si pone più come rappresentazione dello spazio universale e incomincia a proporsi la soluzione precisa di problemi

critica d'arte

Pagina 274

dilatazione laterale dello spazio che il Bernini, all’incirca negli stessi anni, elaborava in S. Andrea al Quirinale. Il reciproco compensarsi della

critica d'arte

Pagina 278

Dal punto di vista costruttivo, questa rinuncia a una strutturazione a priori per una modellazione dello spazio sulla funzione, ha conseguenze

critica d'arte

Pagina 280

costruzione oggettiva dello spazio ma alla determinazione di una immagine spaziale, e lo spazio stesso è pensato come immagine, non ha più senso

critica d'arte

Pagina 281

profondità della facciata tende ad assorbire, a neutralizzare, a compendiare in volumi plastici la gran luce dello spazio aperto. Ma all’interno, dove

critica d'arte

Pagina 285

quella che si dà nella visione. Potrebbe dirsi, paradossalmente, che quelle forme rimangono, nella nuova concezione dello spazio, come i simboli di

critica d'arte

Pagina 285

dello spazio in funzione di una folla che accede alla chiesa e vi si accalca procedendo lentamente verso l’immane venerata, del carattere panoramico che

critica d'arte

Pagina 286

rappresentazione dello spazio universale, ma come un discorso. Il succedersi dei progetti per S. Maria in Campitelli indizia un processo operativo molto

critica d'arte

Pagina 288

’idea classica del trionfo «storico» e quella cristiana della vittoria finale dello spirito: collegando la gloria del pontefice guerriero alla santità

critica d'arte

Pagina 29

dei rasi e dei velluti nella luce viva della finestra. Spinge la polemica nel campo tecnico: l’illuminazione dello studio per il ritratto ufficiale

critica d'arte

Pagina 293

: soltanto che per Vermeer la pittura è il quadro, per Velázquez il pittore. Ma l’ipotesi dello specchio non regge: la ripresa visiva è diretta, la

critica d'arte

Pagina 294

, economica o privata, rustica, acquatica, ecclesiastica) che palesemente riflette l’ordine, la struttura dello Stato; e l’architettura è detta arte

critica d'arte

Pagina 325

formale. Non soltanto non muove più dalla concezione dello spazio come forma universale, ma prescinde perfino dalla considerazione empirica del sito

critica d'arte

Pagina 330

nel 1674 il Guarini pubblica, a complemento dello Euclides Adauctus del ‘71, un «Modo di misurare le fabbriche ,in cui non vi è corpo, e quasi non vi

critica d'arte

Pagina 335

La cupola della Sindone è un tipico esempio di modulazione ritmica o dello sviluppo di un ritmo, di cui le forme visibili sono soltanto l’occasionale

critica d'arte

Pagina 336

dello stesso tema formale in situazioni spaziali diverse. Lo scopo dell’architetto non è tanto di inventare la forma unitaria dell’edificio, quanto di

critica d'arte

Pagina 336

’architettura è sempre cosa dello Stato, del governo mondano. Con essa lo Stato, o il sovrano che lo incarna, rende omaggio all’autorità divina da cui

critica d'arte

Pagina 337

necessario dello spettacolo: è un prologo visivo, uno schermo figurato su cui appare una scena Essa, per lo più mitologica o allegorica, e serve di

critica d'arte

Pagina 340

della casa regnante, simbolo dello Stato, e nello stesso tempo metta un accento classico sull’orizzonte urbano familiare dei colli torinesi. Il monumento

critica d'arte

Pagina 343

palazzo Madama, al di là della facciata svuotata dalle immense finestre ad arco c’è il grande vano dello scalone d’onore e della galleria delle feste

critica d'arte

Pagina 344

’architettura e il teatro volevano insegnare a stare dignitosamente nella natura e nella storia; nel Seicento, a stare nell’ordine della Chiesa e dello Stato

critica d'arte

Pagina 345

pianeta a pianeta, ma come da una camera alla contigua; non lo spazio muta, ma il nostro senso dello spazio, il nostro sentirci al largo o allo stretto

critica d'arte

Pagina 348

’architettura dello zio, avrebbe espresso un giudizio critico ben più calzante di quest’altro, che anticipa l’intolleranza neoclassica del Milizia: «era

critica d'arte

Pagina 352

dell’Alfieri che la innesta al centro politico e la mette in valore. Sarà questa, com’è noto, la grande direttrice dello sviluppo urbanistico di Torino

critica d'arte

Pagina 357

perennità della Chiesa romana, del trionfo dello spirito sulla materia ecc. V’è anche un significato cosmico: i tre ordini degradanti del monumento

critica d'arte

Pagina 36

Richardson, che segnano appunto il trapasso dalla critica dilettantesca del «virtuoso» o dello «amatore» alla critica scientifica del «conoscitore

critica d'arte

Pagina 360

valutazione dello spazio come funzione mentale, indipendente da ogni diretta apprensione sensoria.

critica d'arte

Pagina 374

natura umana fino al punto di fargli sentire come umane le cose naturali. Spira, in tutta la teoria del «pittoresco», il ricordo dello «entusiasmo» di

critica d'arte

Pagina 383

formalismo michelangiolesco, arriva alla distruzione dello spazio e della forma; Constable, che guarda il vero con l’educazione ricevuta dal

critica d'arte

Pagina 393

regno dello spirito, da quando i ricchi hanno scelto la via dell’utile materiale: infatti il prodotto di quell’artigianato è il libro, l’oggetto che l

critica d'arte

Pagina 395

realtà visibile, lo spazio, non è che un comporsi e coordinarsi di frammenti. È strano che Ruskin, dopo esser giunto per primo alla teorizzazione dello

critica d'arte

Pagina 398

che può considerarsi l’obbiettivo essenziale dello sforzo artistico contemporaneo.

critica d'arte

Pagina 400

. Infine, Brunelleschi postula una spazialità ideale come archetipo dello spazio naturale, Michelangiolo ritrova la spazialità ideale al di là, o nel

critica d'arte

Pagina 42

Nei primi anni della sua vita intellettuale, a Zurigo, Fuseli aveva corso le rapide dello Sturm une Drang, amico di Bodmer, di Lavater, di Sulzer; a

critica d'arte

Pagina 424

fase shakespeariana, la fase dello Shakespeare maggiore» (Praz).

critica d'arte

Pagina 430

presenti e invisibili riescano a costruire l’immagine dello spazio. Segregano, invece le figure in una dimensione impenetrabile e astratta, come

critica d'arte

Pagina 439

dello scultore, lo scultore il prototipo dell’artiere: facile, dunque, l’associazione della sua figura con quella dello scultore-artigiano, dell’abile

critica d'arte

Pagina 466

dello spazio astratto del blocco svuotato assume necessariamente un’accentuazione luministica: ciò che spiega la radice tizianesca, molto più che

critica d'arte

Pagina 470

strumento della sua salvezza, o forse sa che per volare nel cielo dello «ideale» o del «sublime» ci vuol altro che ali di cera e di penne legate con lo spago

critica d'arte

Pagina 471

quello dell’antiquario Svayer, dipinto in quegli stessi anni, dimostra che conosceva benissimo la ritrattistica inglese, e più ancora quella dello Hogarth

critica d'arte

Pagina 473

nello spazio dello esistente.

critica d'arte

Pagina 475

Cerca

Modifica ricerca