INCORONAZIONE DELLA VERGINE: Anche questo tema fa la sua prima comparsa nei rilievi scultorei delle chiese gotiche, nel XIII secolo, per poi essere
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rappresentato nei rilievi scultorei dei portali delle chiese tra il XII e il XIII secolo. Il Cristo, seduto in trono, è accompagnato sui due lati dagli
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In alcuni dipinti al posto delle metae possono trovarsi una piramide e una costruzione a tronco di piramide; in questo caso si fa riferimento ad
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, avendo avuto l’opportunità di visionare gli affreschi in corso d’opera, aveva espresso delle critiche negative, reputando l’opera blasfema e scandalosa
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MARTIRIO DI SANT'ORSOLA: È il momento conclusivo delle “Storie di Sant’Orsola”, raffigurate in forma di cicli pittorici, dei quali sicuramente il più
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della fine, ha accanto un soldato che punta l’arco nella sua direzione; sullo sfondo è in atto il massacro delle vergini, del Papa e del suo seguito.
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, che si riferiscono al suo martirio, avvenuto con l’estirpazione delle stesse.
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Sant'Agnese: È una delle prime sante cristiane e il suo principale attributo è l’agnello, che richiama il suo nome, ma può essere rappresentata anche
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fiamme; talvolta compare accanto al suo orecchio la colomba dello spirito santo, per simboleggiare l’ispirazione divina delle sue parole.
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rappresentata con l’abito delle terziarie francescane e ha il capo ornato da una corona.
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Santa Chiara: La fondatrice dell'ordine delle Clarisse; ha una veste grigia, una cuffia bianca coperta da un velo nero, e tiene un pastorale, che si
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che prima della conversione era un soldato romano, e un libro, che si riferisce al fatto che è l’autore delle Epistole.
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Figlia di Giove, protettrice delle scienze e delle arti, è raffigurata come figura stante con lancia, scudo ed elmo. Suo tradizionale attributo può
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diverse iconografie relativamente alle fasi salienti della storia, e tra queste spiccano per originalità quelle relative alle quattro prove che sono delle
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Giove stanco delle nefandezze compiute dagli uomini sulla terra decise di punirli inviando un diluvio, da cui si salvarono solo Deucalione, figlio di
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RATTO DELLE SABINE
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L’iconografia delle battaglie è quella in qualche modo codificata nel mosaico della Battaglia di Isso, conservato nel Museo Archeologico di Napoli
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mozzato una delle teste ma con gran sorpresa vide che al posto di questa ne erano cresciute altre due. Chiese l’aiuto del nipote, che con dei tizzoni
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poggiato sulla sua clava osserva lo scorrere delle acque ai suoi piedi.
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È fuor di dubbio che gli artisti si servissero delle maschere di cera che si solevano formare sul volto dei defunti, determinando la tipologia del
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Non è però esatto spiegare soltanto con l’uso delle maschere il verismo della ritrattistica romana dell’epoca repubblicana, che nasce invece dalla
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grandezza storica delle sue gesta, valore universale.
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ed in diversi atteggiamenti e funzioni. Una delle opere più rappresentative è la statua loricata di Prima porta, conservata nei Musei Vaticani.
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delle pose che imitano quelle degli aristocratici: l’uomo stringe goffamente tra le mani un papiro, poggiandolo sotto il mento, mentre la donna porta
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dalle diverse direzioni delle pieghe messe a contrasto.
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; uno spartito musicale che simboleggia l’udito; dei frutti che richiamano il senso del gusto; uno specchio e un dipinto che alludono alla vista; delle
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Nel Medioevo il nudo serve anche ad esprimere il peccato, come dimostrano i capitelli e le facciate delle chiese romaniche e gotiche, spesso nella
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Pandemia, con una figura maliziosa e invitante ma tutto sommato meno attraente delle veneri cinquecentesche (figura 143).
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Sempre nell’ambito del Surrealismo spicca il nudo di Man Ray, che si serve della fotografia e dà vita ad una delle opere più originali della sua
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alla linea senza fondersi con essa. È uno stile che possiamo identificare nella Teoria delle Vergini nella Chiesa di Sant’Apollinare Nuovo a Ravenna.
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Nelle raffigurazioni delle civiltà antiche, come quella egiziana, sumerica, minoica, micenea, lo spazio, o per meglio dire la rappresentazione dello
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delle opere in cui i colori secondari sono associati ai relativi complementari.
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sappiamo se Jan van Eyck, Hans Memlinc e Rogier van der Weyden avessero conoscenza delle Enneadi di Plotino (l’opera in cui il filosofo disserta sui
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I manieristi, nelle loro bizzarre pitture, ricercano, in maniera più esasperata la via dell’espressione: fanno assumere alle loro figure delle pose
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Il metodo di Panofsky consisteva nello studio dei valori formali delle opere d’arte contrapposto allo studio del loro significato (Panofsky 1962
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”, ricostruendo così una “storia delle immagini” intesa come storia della cultura che le aveva prodotte.
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L’iconografia del tema religioso, nelle sue possibili varianti, tende a ripetersi, dato il fine dottrinario-educativo delle immagini, questo però non
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Ora passiamo ad analizzare delle iconografie più complesse, che sono nella produzione artistica in un periodo compreso tra il V-VI secolo e il XVII
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bianche sono delle peonie, per richiamare la definizione di “rosa senza spine”, relativa a Maria. Non è raro trovare rappresentati anche altri fiori, come
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Raffaello però introduce delle piccole varianti: rovescia lo schema delle figure dipinte in primo piano e dispone sul fondo un’architettura che
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È nel XV secolo che cominciano ad apparire delle varianti, e tra queste quella più importante riguarda il Bambino, che non è più nella mangiatoia ma
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di spada, strappano con inaudita violenza dei bambini dalle braccia delle rispettive madri, che tentano inutilmente di ribellarsi alla furia omicida
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Affidandoci alla consueta analisi diacronica potremo scoprire delle varianti, come nell’opera di Guido Reni conservata nella Pinacoteca di Bologna
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Andrea del Castagno nell’affresco del refettorio di Sant’Apollonia introduce delle altre varianti: Gesù e gli apostoli sono seduti attorno ad un
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Nel XIII secolo l’iconografia presenta dei cambiamenti: il Cristo è inginocchiato in preghiera, con accanto gli apostoli, come mostra una delle
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notte con delle torce.
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, raffigura i due ladroni appesi su tronchi d’albero, con dei corpi che assumono delle pose contorte (figura 39).
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assumere diversi aspetti iconografici: il corpo di Cristo può giacere sulle ginocchia della madre, oppure in terra, mentre il numero delle figure può
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Evangelista, delle pie donne e della Vergine, colta nell’atto di perdere i sensi.
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Ci sono naturalmente delle eccezioni, come possiamo apprendere dal Polittico Aver oidi, dipinto da Tiziano, conservato nella Chiesa dei Santi Nazaro
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