ogni domenica, si strigliava per mezz' ora specchiandosi nell'acqua del catino. Santo, colla punta delle dieci dita ficcate nelle tasche del giubbone
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, tirando la gonnella sui ginocchi, per non far danno. E non sentiva il peso della gravidanza, nè il dolore delle reni, come se ad ogni filo verde che
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delle comari che chiacchieravano all'ombra, rispondeva, alzando le spalle: - Cosa volete che ci venga a fare? Per far vedere il vestito di seta che non
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prese per la sua mandra di Santa Margherita, dove il curatolo lo rubava a man salva, e gli faceva più danno delle pecore nel seminato. - Ti darò io le
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nuca e le ficcava delle foglie d'indivia fra le trecce. Lucia strillava sottovoce, perché non udissero i padroni; si rincantucciava nell'angolo del
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le frasche, che facevano una fiammata, e poi soffiavano come se ci dicessero su delle parole. Quando erano nelle mandre di Resecone, quello di
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