puerili pianti, capitomboli miei sul pavimento, rabbuffi | delle | serve intolleranti, e fiabe delle mie notti sgomento; |
TAVOLOZZA -
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sul pavimento, rabbuffi delle serve intolleranti, e fiabe | delle | mie notti sgomento; giocatoli calpesti, e vetri infranti, |
TAVOLOZZA -
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e vetri infranti, alfabeto del mio labro tormento, schiaffi | delle | maestre, e pensi erranti sui scartafacci, ancora io vi |
TAVOLOZZA -
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Fiuto ancor della cattedra l'odore, risento il gelo | delle | vaste scuole, e riveggo il bidello e il professore. . . Oh |
TAVOLOZZA -
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nessuna | delle | due si figura di assistere all'agonia dell'altra. |
Il letto vuoto -
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Eppure, ripete, le capita ancora di rneravigliarsi | delle | voci nella radio, delle facce nel televisore. |
Il letto vuoto -
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le capita ancora di rneravigliarsi delle voci nella radio, | delle | facce nel televisore. |
Il letto vuoto -
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mi rivolgo a te che per amore vero verrai qui, sul filo | delle | mie parole scritte. Lo faccio per riconoscenza e per un |
Ritorno a Planaval -
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vestire la morta è la più vecchia | delle | cugine, che la chiama e lei erutta e si rilassa. Così |
Il letto vuoto -
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cittadino si appoggia in silenzio sulle schiene dei cam e | delle | madri, e si rifrange sulle ciglia dei bambini addormentati, |
Ritorno a Planaval -
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argenteo del tuo cielo. Dove tu stendi l'eccitata luce | delle | tue prospettive, ivi t'innalzo, dal mio segreto fremito, |
Trasaliscono i monti al soffio lieve -
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Dagli spazi lucenti, sulla soglia della notte, al fiorir | delle | tue stelle, trasaliscono i monti, in un respiro che |
Trasaliscono i monti al soffio lieve -
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abitanti della casa che da poco abito non si curano | delle | ombre dei balconi lungo il marciapiede, vanno e vengono, |
Ritorno a Planaval -
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ma i morti mi raggiungono oggi e mi abitano, come padroni | delle | notti. Sono in Scozia e cammino lungo il fiurne Black Water |
Il letto vuoto -
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madre.Ama gli insetti. Io amo gli insetti. Non ha schifo | delle | lucertole e neppure dei vermi o dei serpi. Forse li |
Dal balcone del corpo -
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ranocchio. Uno di quei rospi che cigolano sui pentoloni | delle | streghe, quello che sicuramente leimescola nelle notti di |
Dal balcone del corpo -
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per ricordargli che bisogna far sistemare le tegole prima | delle | piogge d'ottobre. |
Il letto vuoto -
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pare, a momenti e faticosamente sulle facciate | delle | case. |
Ritorno a Planaval -
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siepi dei viali un'infinità di piccole pietre grige tutte | delle | medesime dimensioni tutte appartenenti a qualcuno da |
Finestre di via Paradiso -
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scena succede nel castello di Renato, in una valle | delle | Alpi piemontesi. - Gran sala, stile Trecento. - Al levarsi |
UNA PARTITA A SCACCHI - Leggenda drammatica in un atto -
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di pretendere risposte, ancora azzarda domande. Che ne è | delle | parole dette, dei pensieri pensati? che dei verdi e dei |
Il letto vuoto -
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e alla chiesa cattolica perdonar, nella quiete, il puzzo | delle | esequie, e il brontolìo del prete! |
TAVOLOZZA -
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rinunciato a sognare, e a riconoscere il profilo e il colore | delle | cose. Attraverso di noi cresceva la stagione peggiore. Un |
Ritorno a Planaval -
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usata allora. Le bare infatti venivano collocate su | delle | sbarre di granito e quando il legno marciva le ossa |
Salva con nome -
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XIV (l'Italie c'est moi), sull'Arno secolare rigovernatura | delle | lettere, industrie del cadavere, onestà borghese, tecnica |
La Verna -
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Io leggo il cielo attraverso l'amore! Tu sei la lente | delle | mie pupille: povero fiore, tolto alle aiuole vergini e |
Penombre -
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eburnea Fronte fulgente o giovine Suora de la Gioconda: O | delle | primavere Spente, per i tuoi mitici pallori O Regina o |
LA CHIMERA -
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fanciulla esangue, Segnato di linea di sangue Nel cerchio | delle | labbra sinuose, Regina de la melodia: Ma per il vergine |
LA CHIMERA -
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banchine in faccia al mare, bitte, funi, la schiuma crespa | delle | onde a frangersi sui fianchi delle barche, sui moli, sugli |
L'ora felice -
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funi, la schiuma crespa delle onde a frangersi sui fianchi | delle | barche, sui moli, sugli scogli; secchi, carrette, ceste, |
L'ora felice -
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caso la generosità è volontà di morte.La maggior parte | delle | piante invece qui resiste a lungo: settimane, soprattutto |
Ritorno a Planaval -
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gli occhi sembra di essere in montagna perché il nimore | delle | raffiche sugli alberi vicini è più forte delle finestre che |
Ritorno a Planaval -
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il nimore delle raffiche sugli alberi vicini è più forte | delle | finestre che sbattono negli altri appartamenti. Sto solo |
Ritorno a Planaval -
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vu mourir de jardinier. STENDHAL. Sull'infanzia dei germi e | delle | fronde il marzo sbuffa; alle ospitali gronde, alle tiepide |
Penombre -
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ospitali gronde, alle tiepide tane fa ogni sbuffo assassino | delle | speranze dell'april bottino, e alle rive lontane caccia un |
Penombre -
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Lo ricompra due volte e due volte sparisce. La donna | delle | pulizie minaccia di abbandonare la casa abitata dai |
Il letto vuoto -
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di lontananza: la Sera: nella chiesetta solitaria all'ombra | delle | modeste navate, io stringevo Lei, dalle carni rosee e dagli |
Dai Canti Orfici -
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custode dei sogni dell'adolescenza. Saliva al silenzio | delle | straducole antichissime lungo le mura di chiese e di |
Dai Canti Orfici -
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... Fu scosso da una porta che si spalancò. Dei vecchi, | delle | forme oblique ossute e mute, si accalcavano spingendosi coi |
Dai Canti Orfici -
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della sera, languida amica del criminale, era galeotta | delle | nostre anime oscure e i suoi fastigi sembravano promettere |
Dai Canti Orfici -
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sotto il peso di tutto il sogno umano, e lo sbattere | delle | pose arcane e violente delle barbare travolte regine |
Dai Canti Orfici -
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il sogno umano, e lo sbattere delle pose arcane e violente | delle | barbare travolte regine antiche aveva udito Dante spegnersi |
Dai Canti Orfici -
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del suo mistero. La lunga notte piena degli inganni | delle | varie immagini. ... Si affacciavano ai cancelli d'argento |
Dai Canti Orfici -
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varie immagini. ... Si affacciavano ai cancelli d'argento | delle | prime avventure le antiche immagini, addolcite da una vita |
Dai Canti Orfici -
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gli specchi all'infinito, apparendo le immagini avventurose | delle | cortigiane nella luce degli specchi impallidite nella loro |
Dai Canti Orfici -
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il clangore che si accentua annunciando le lingue di fuoco | delle | lampade inquiete e trivellare l'atmosfera carica di luci |
Dai Canti Orfici -
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acuto della segatura che felpava i passi e il sussurrio | delle | signorine del paese attonite di quel mistero. "E' così |
Dai Canti Orfici -
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una tenda bianca di trina, una tenda che sembrava agitare | delle | immagini, delle immagini sopra di lei, delle immagini |
Dai Canti Orfici -
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di trina, una tenda che sembrava agitare delle immagini, | delle | immagini sopra di lei, delle immagini candide sopra di lei |
Dai Canti Orfici -
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agitare delle immagini, delle immagini sopra di lei, | delle | immagini candide sopra di lei pensierosa negli occhi |
Dai Canti Orfici -
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in faccia alla tenda bianca di trina seguivo seguivo ancora | delle | fantasie bianche. La voce era taciuta intorno. La ruffiana |
Dai Canti Orfici -
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allora le strade) e Faust alzava gli occhi ai comignoli | delle | case che nella luce della luna sembravano punti |
Dai Canti Orfici -
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lo schioccare dei ciocchi e i guizzi della fiamma sull'ocra | delle | volte i passi frettolosi sotto gli archi prossimi. Amava |
Dai Canti Orfici -
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la mia fede, la mia vita era tutta "un'ansia del segreto | delle | stelle, tutta un chinarsi sull'abisso". Ero bello di |
Dai Canti Orfici -
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le larve del mistero. Poi fuggii. Mi persi per il tumulto | delle | città colossali, vidi le bianche cattedrali levarsi |
Dai Canti Orfici -
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le Alpi levarsi ancora come più grandi cattedrali, e piene | delle | grandi ombre verdi sugli abeti, e piene della melodia dei |
Dai Canti Orfici -
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al mio cuore salivo: e giunsi giunsi là fino dove le nevi | delle | Alpi mi sbarravano il cammino. Una fanciulla nel torrente |
Dai Canti Orfici -
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fanciulla nel torrente lavava, lavava e cantava nelle nevi | delle | bianche Alpi. Si volse, mi accolse, nella notte mi amò. E |
Dai Canti Orfici -
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della fanciulla che lavava, lavava e cantava nella neve | delle | bianche Alpi! (le lagrime salirono ai miei occhi al |
Dai Canti Orfici -
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ciglio. La luce era scarsa sul terreno nudo nel fremere | delle | chitarre. A lato sul tesoro fiorente di una fanciulla in |
Dai Canti Orfici -
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luce era più scarsa sul terreno nudo nell'alito metalizzato | delle | chitarre. A un tratto la fanciulla liberata esalò la sua |
Dai Canti Orfici -
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stelle brillarono rosse e calde nella lontananza: l'ombra | delle | selvaggie nell'ombra. |
Dai Canti Orfici -
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Qualche volta ancora pieni di bellezza, il più | delle | volte no. A muore. B l'assiste. C va al funerale. B si |
Dal balcone del corpo -
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voi parlerà… degnamente, osterie che i pittor ricoverate? | Delle | vostre cucine è nume un niente frammisto di cipolle e di |
TAVOLOZZA -
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pelle, e soltanto le fide anime amate che, sotto il velo | delle | forme belle, sanno i tesori che nel cor celate! |
TAVOLOZZA -
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si accumuli la polvere, non la scuoto dai tavoli, dal bordo | delle | sedie. Mi oppongo a questa inutile fatica. Amo guardarla in |
Salva con nome -
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il blu di questa notte. È difficile ricostruire la posizione | delle | cose nella massa scura che sta sotto, ma dove aumenta il |
Ritorno a Planaval -
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dimenticare le rose Le cercavamo insieme Abbiamo trovato | delle | rose Erano le sue rose erano le mie rose Questo viaggio |
La Verna -
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il seno te nel canto lontano degli uccelli nel frusciar | delle | nascenti piante; te nell'astro che sorge trionfante ed in |
POESIE -
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il Campidoglio avrà; siam gli implacati vindici del pianto | delle | madri, siam l'egida dei padri risorti a libertà! |
TAVOLOZZA -
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del cor, mi sento un esule di tutti i mondi; se la fanfara | delle | tue parole mi profumasse di girani e viole questo povero |
Penombre -
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della camera. Lo stesso azzurro con le macchie scure | delle | piante sotto di sé, davanti a sé, nella nostra direzione |
Ritorno a Planaval -
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se Lei fruga, ho qui, guardi, dentro uno stracciodi camicia | delle | piccole foto mie che potrebbero servireda identikit a un |
Sciame di pietra -
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sbagliato, ha finitoper scambiare questa zona dotata | delle | migliori meled'Israele per il vostro Buon Recinto, The good |
Sciame di pietra -
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a quei frammenti di tavoleche rimangono del ponte distrutto | delle | Sue pioggerellee risatine, Mr. Olmert. E quanto alla |
Sciame di pietra -
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la giovinetta vita il contemplarli, e la manìa precoce | delle | parole dette a bassa voce. E in mezzo ai santi, candido di |
Penombre -
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e nell'urlo improvviso Sopra l'anonima fucileria monotona | Delle | voci instancabili come i flutti Stride la troia perversa al |
La Verna -
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poiché sei tanto bella e tanto mesta, in mezzo all'orgia | delle | voglie, illesa; passa candida e altera e non compresa! |
Penombre -
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agognino al tuo fiato e al tuo pallore, bevan l'abisso | delle | tue pupille, e l'aurora che vola dalle tue labbra colla tua |
Penombre -
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gli sprigionati petti. le treccie erranti, le tese braccie | delle | danzatrici! Splende la face, amiamoci, e beviamo; è dolce |
TAVOLOZZA -
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t'amo! Fra gli spruzzi del vin, come, a vederla, la schiera | delle | amanti è più gentile; son come i fior che la rugiada |
TAVOLOZZA -
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marchio aspetto | delle | bianche chiome, a cinque lustri errando nella vita, vecchio |
Penombre -
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Oh baci, oh soli prodigati al bimbo, ironie degli aprili e | delle | madri!... Meglio una bara di due palmi, e il limbo dei |
Penombre -
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della tua dottrina li avevi a lui concessi. Il desiderio | delle | ignote vie, i connubi dei versi e dei colori, l'alte |
Trasparenze -
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quando un pensier che non è vostro il tenne, e alla fucina | delle | vostre chiose la sua fronte magnanima e solenne arditamente |
Trasparenze -
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gaio o doglioso la migliore sta in fondo: infranti i ceppi | delle | forme prave, come una goccia cader nel tuo seno, morte, |
Trasparenze -
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cella, cella di solitario e di poeta! - Da qui, fra l'oro | delle | bionde anella, rivedo chine le tue gote smorte sul |
Trasparenze -
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pian piano, compare un nano. E il bel mar degli azzurri e | delle | calme si popola di chiostri e di romiti, ed ecco Abido e il |
Trasparenze -
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buoni, per l'allegrezza e la malinconia, e per l'affetto | delle | mie canzoni io dico e giuro che nel mondo ho vissuto |
Trasparenze -
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riflessi del faro. Che avverebbe, o pittore? addio le tinte | delle | nubi, procaci come donne discinte!... Quando l'astro già |
Trasparenze -
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ferir le aperte unicamente per le cose belle palpebre | delle | stelle! |
Trasparenze -
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da quattro aprili il nidicciuolo dove, fanciullo, il volo | delle | garrule rondini mia madre insegnommi ad amare. Nel |
Penombre -
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sorriso con un vago bagliore che è negli occhi il ricordo | delle | lacrime della voluttà. Passano nella veglia opime di messi |
Dai Canti Orfici -
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Le antichissime sale morivano di noia: solamente l'eco | delle | gavotte, ballate in tempi lontani da piccole folli signore |
Poesie - La morte di Tantalo -
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per i soffitti pallidi, il cielo, talvolta sopra lo sfacelo | delle | cose. Lacrimava dolcemente quietamente per ore e ore, come |
Poesie - La morte di Tantalo -
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amo il bruco che primo fa capolin dal limo. Amo i rabeschi | delle | lumachelle che van sotto le stelle geografi notturni... |
Trasparenze -
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