Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Si fa non si fa. Le regole del galateo 2.0

180680
Barbara Ronchi della Rocca 41 occorrenze
  • 2013
  • Vallardi
  • Milano
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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BARBARA RONCHI DELLA ROCCA SI FA NON SI FA VALLARDI

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BARBARA RONCHI DELLA ROCCA SI FA NON SI FA Le regole del galateo 2.0 VALLARDI

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», come l'abitudine di guardare dentro al fazzoletto dopo essersi soffiati il naso: la condannava già senza appello Monsignor Della Casa, più di cinque

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della Pinnacola, mantenere spirito e senso della misura. Ma chi perde eviti di fare il muso, di incolpare la sorte e il compagno di gioco, di

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), a volte infrange qualche buona norma della condotta rispettosa in città. Sono «dettagli», ma in realtà importantissimi. Le regole auree della buona

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giorno e della notte amano annunciare la propria presenza a colpi di clacson, o girando verso l'esterno gli altoparlanti dell'autoradio, così da

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Basta guardarsi intorno, per rendersi conto che purtroppo Monsignor Della Casa non trova molti adepti tra i frequenta- tori di club e palestre, anche

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A bordo della Queen Mary o di un traghetto scassatissimo, uno dei piaceri della navigazione è senz'altro quello di scoprire la nave, passando da un

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della siesta e del riposo, schiamazzi notturni, sporcizia, sacchetti di rifiuti in bella vista, infrazioni alla pace e alla libertà altrui. Rispettiamo

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telefoni interni), teniamo basso il volume della tv, indossiamo pantofole a suola morbida. Se abbiamo bambini piccoli o molto indisciplinati

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gestiti e dosati. Ci vogliono disinvoltura, garbo, senso della misura e soprattutto un fondo di sincerità. Se troppo enfatici e smaccati provocano disagio

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agio: - non si tengono le mani in tasca: è un gesto cafone, che in più deforma la linea del pantalone; - non si allenta il nodo della cravatta (meglio

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vita e soprattutto della nostra taglia (non strumenti di tortura da togliere il prima possibile!). A prezzo di spietate autocritiche davanti allo

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Ognissanti al cimitero: tutti gesti che danno un valore simbolico alle vicende della nostra vita e ripropongono il potere profondo dell'affettività e

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delicatezza e lo stesso sereno riserbo che spero compaiano nei discorsi della puerpera - e che tutti dovremmo mostrare dopo una malattia grave o un

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Si tratta di tappe fondamentali della vita religiosa, che andrebbero vissute in una dimensione squisitamente spirituale; sarà compito degli adulti

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piano rispetto ai genitori veri), ma in caso di rapporti tesi è meglio dividere i vari nuclei, organizzando incontri separati - invece della classica

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carattere corsivo inglese o stampatello. A sinistra i genitori della sposa, a destra quelli dello sposo, annunciano il matrimonio dei rispettivi figli. Al

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della ragazza, in questo caso saprà generosamente farsi da parte). Una sposa orfana può essere accompagnata dal patrigno o da uno zio, dal padrino di

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TAVOLA CON I GENITORI DELLA SPOSA RISPOSATI

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commerciale che la società dei consumi sa innestare sui momenti più dolci della nostra vita privata; o forse perché appare sempre meno consigliabile e

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sfuggire alla dittatura della rosa rossa, delle poesie nelle scatole di cioccolatini e degli oggetti più svariati a forma di cuore: ma ha la

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considerate determinanti per un'alta qualità della vita - la maleducazione è considerata addirittura una giusta causa per il licenziamento! Da noi non

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distinguerci pur rimanendo in perfetta armonia nel gruppo, affidiamoci agli accessori, che sceglieremo secondo il criterio della piacevolezza e della

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A chi tocca salutare per primo? Una volta era compito della persona di minore riguardo, o della più giovane, dell'uomo nei confronti delle signore

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»). Naturalmente, se parliamo al telefono non dobbiamo fare altro: il rumore delle dita che battono sui tasti del computer, o della caramella che viene scartata

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Scrivendo, titoli e appellativi si possono abbreviare solo sulle buste («Egr. Dott.»), con le iniziali maiuscole, mentre all'interno della lettera

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al massimo le regole della buona creanza, ma senza apparire ingessati (però, se il nostro vicino di tavola, tratto in inganno dal tavolo rotondo, si

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sportivo o della stessa palestra, e anche in certi ambienti «artistici» - dove al tu immediato si accompagna il bacio sulla guancia -, ma in tutti gli altri

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cognome. Fanno benissimo le donne «in carriera» che, con quel tocco di noncuranza tipico della vera signora, nella vita privata abdicano a ogni titolo

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modo con cui salutiamo i «normali», senza alterare il tono della voce come se parlassimo con un bambino, né assumere un'aria di circostanza o, peggio

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arrogante, o incapace di organizzare la propria vita. Quanto al ritardo «vezzoso», che appartiene a un'immagine molto superata della femminilità

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«Carla», a seconda della minore o maggiore familiarità con i presenti. Per nessun motivo lui pronuncerà la (fantozziana) espressione «La mia signora».

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fautori della sincerità sopra tutto e dell'affeilnazione della personalità: tra membri della stessa famiglia più che altrove c'è bisogno di buona

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po' di buone maniere nella quotidianità familiare. Ma la ricerca della comodità non può e non deve essere una norma assoluta per la persona educata. E

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della parentela e della consuetudine (e che, ammettiamolo, a volte non abbiamo scelto), è a rischio di screzi che possono diventare rotture irrimediabili

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vicende della nostra soap opera familiare. Non lamentiamoci poi se ci accorgiamo che si divertono! Con i vicini di casa, il rapporto dovrebbe essere di

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. Non esordiamo con «Sono io»: quanti «io» può conoscere il proprietario della segreteria? Il quale, ricordiamolo, è tenuto a richiamare al più presto

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il giorno stesso della festa, o quello precedente: l'eccessivo anticipo è poco garbato, esattamente come il ritardo. Se ci piace un cartoncino

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La vera regola... è saper rompere le regole a tempo e luogo Giambattista Marino Un ritorno in grande stile quello della convivialità a tavola. Si

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esagerare», perché la tavola fastosa e sfarzosa può essere un passo falso, al limite della pacchianeria. I dettagli di stile sono altri. Da non

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IL nuovo bon ton a tavola e l'arte di conoscere gli altri

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Schira Roberta 9 occorrenze
  • 2013
  • Salani
  • Milano
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lui si vede tutto. Michel Onfray, I filosofi in cucina. Critica della ragione dietetica, Ponte alle Grazie, Milano, 2011

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., L'espressione delle emozioni nell'uomo e negli animali, Bollati Boringhieri, 1999. De La Fressange I., La Parisienne, Flammarion, 2010. Della Casa G

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Fra tutti i territori della gastronomia italiana, quello della pasta fresca e ripiena - di produzione principalmente artigianale e casalinga - è

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Penso ai grandi pranzi della letteratura, alla sontuosa cena della vigilia di Natale di Bergman in Fanny e Alexander, ai pranzi descritti da Jane

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per il successo della vostra serata. La cosa più gradita e più elegante non è stupire gli ospiti con portate grandiose, ma mostrare che avete investito

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, compreso l'abbinamento dei vini, e completate con la data. Il vostro menu diventerà un souvenir della serata, inoltre permetterà agli ospiti di modulare la

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disappunto per il disastroso divorzio della cugina. Solo un esempio per mostrare che, se non si conoscono le regole di galateo, tendiamo a servire prima le

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della ristorazione ha saputo attirare la curiosità e l'interesse di un numero sempre crescente di estimatori. Le cucine dei grandi chef sono diventate

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compagnia senza cedere alla tentazione dell'esercizio della critica, intesa come espressione del giudizio e categoria mentale (senza scomodare Kant). Subito

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