Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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L'idioma gentile

209581
De Amicis, Edmondo 48 occorrenze
  • 1905
  • Fratelli Treves Editori
  • Milano
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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Tu ami la lingua del tuo paese, non è vero? L'amiamo tutti. È inseparabilmente congiunto l'amore della nostra lingua col sentimento d'amirazione e di

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un buon modo d'imparar la lingua quello di mandar a mente della poesia, che è facile a imparare e a ritenere? - E d'allora in poi andai cercando e

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maniera affatto irragionevole. Ho un così detto Gran libro della lingua, nel quale esperimento tutti i metodi; ma seguo di preferenza quello che tengono

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un'altra maniera, che può esser peggiore della prima? Che cosa importa, parlando e scrivendo, inciampare ogni momento in una difficoltà, essere arrestati a

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vivacità della giovlnezza. E ciascuna mi desta un pensiero, e alla più parte mi scappa detto qualche cosa, passando. - Ti saluto, simpatia! - Mi rallegro con

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poi facilmente, le voci e le locuzioni che ci riescono nuove e che ci vogliamo appropriare, cercando di fissarcene nella mente, senza l'aiuto della

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Falso monetario della lingua, s' intende. Era un pittore ligure, digiuno di lettere, ma pieno d'ingegno, che parlava il, più bizzarro italiano ch' io

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genere della lettera a cui s'accenna. Nota anche quel P. C., per congratulazioni o condoglianze. Siccome le condoglianze si fanno quasi sempre per morti

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scappare strafalcioni. E in fine, signor uomo d'affari, vale per lei, come per tutti, questa ragione: che la lingua nazionale, in certe classi della

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della Pachetta. Ci son balenati dinanzi Attilio Regolo, che con le palpebre arrovesciate, spasimando, guarda il sole, e Carlomagno circondato di

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PANACÉA Tu non sei di quelli che pronunziano panàcea, non è vero? Non t'aver per male della domanda: non di rado io sento dire stentoréo per

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vocaboli sai il significato: ti tratto da uomo. Quelle ed altre molte appartengono a una famiglia di parole che si potrebbero chiamare: della scienza

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parecchie parole. Notiamolo per ragione d'economia. - L' albero cade dalla parte che pende. I timorati della grammatica direbbero: dalla parte da cui o dalla

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- Lo credo anch'io una buona cosa; ma allo studio della lingua non ci ho attitudine. - Oh bella! Che risponderebbe lei a chi le dicesse: - Non son

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PIENO a CUPOLA - nel PIENO INVERNO - nel PIENO DELLA NOTTE. - E così PÌGLIARE: PIGLIARE a cambio, a chiodo, a calo, e nel senso d'accendersi: - questo

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immagini e ai pensieri tristi vi predominano di gran lunga gli ameni, che il libro della lingua , insomma, è generalmente un libro gaio, gran motteggiatore e

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assai più forza che per campare, dicendo l'amor della vita anche più forte del sentimento della dignità e della rettitudine. PUZZARE, PUZZACCHIARE

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errore. Una gran parte del materiale della lingua si va a riporre da se in certi scompartimenti secreti della memoria,, dove noi lo portiamo senz'esserne

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solitudine, l'ultima forma d'attività della loro mente, come è per altri lo studio della natura. Col quale, infatti, ha questo di comune lo studio

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Ancora un'avvertenza, prima di rimetterci in cammino. Bada che nello studio della lingua, in special modo per chi v'ha inclinazione naturale, c'e un

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logica rigorosa e costante, anche nella pratica della vita, non curandosi nè d' inimicizie ne di danni che glie ne potessero incogliere. E siccome il

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, è questo della lingua. Non t'hai per male paragoni la tua memoria a un foglio di carta, asciugante? Vedi, quando questo è fresco e pulito, come vi

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- Lo studio della lingua è per le teste piccole, che, non avendo idee, hanno bisogno d'imparar parole.... - Lo crede davvero? Veda come andiamo

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che a Roma; ce n'è altri, i quali dicono sorridendo, con l'aria di darsi un vanto, che della più parte dei propri pensieri s'affaccia loro alla mente

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; cosa ch'ella non fa, senza dubbio, o che può far tanto meno quanto più la sostanza dei libri l'attrae e la diverte. Della ricchezza e della

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grande tolleranza reciproca, per effetto della quale nessuno studia di correggersi, e ognuno seguita per tutta la vita a ripetere gli stessi spropositi

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gli uffici a cui è destinata, di madre, di consigliera, d'educatrice, di consolatrice della famiglia, avrà tanti sentimenti amorosi e pensieri gentili

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, che ti persuaderà anche meglio della necessità di studiare la lingua. In tutti i paesi del mondo sono argomento di ridicolo gli errori di lingua. Non è

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sfacciatamente a parlare il proprio dialetto, a sventolare la bandiera della propria, ignoranza, sulla quale hanno scritto: - Chi mi capisce, bene; chi

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Le Sue qualità più notevoli erano un profondo disprezzo per l'arte della parola e un grande amore per la pesca con l'amo; il quale amore derivava in

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libro notissimo di scienza popolare, che è una delle opere più eloquenti e meglio scritte della letteratura scientifica d'Italia. Lo scienziato, ch'era

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passato anche molte di quelle cose che sarai costretto a dire all'improvviso. Si parla male generalmente anche per effetto della consuetudine, che si

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promessa, che ti feci nell' accomiatarmi, di rispondere per iscritto alle tue domande: - Ho fatto bene a metter l'uso della lingua italiana in

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Avete riso dei piemontesismi , non è vero? E non ci ho a ridire. Ma non ne ridete troppo forte, vi prego, perchè quello che dissi della famiglia

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dica genti in quel senso per non farmi pensare che tu parli di tutti i popoli della terra; e che suoi per " loro - abbia esempi classici, non toglie

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consuetudine di scegliere fra i modi della lingua i meno comunemente usati, credendo che il parlar bene consista nel parlar diversamente dagli altri; è il

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a deStra e procedetti fino a una chiesetta, cinta di cipressi, della quale mi sovvenne che m'aveva parlato mio padre, quando mi narrò la sua gita al

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sue amiche più strette, ed era un modo comunissimo, che dice un'occorrenza altrettanto comune, nobilitato da lei nella nuova forma: - andare della

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sentimento naturale e comunissimo, specie fra noi italiani dell' Italia settentrionale, che si potrebbe chiamare la "vergogna fuor di luogo, della lingua. Noi

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agli stranieri l'armonia della nostra lingua! E ci vantiamo d'aver orecchio musicale! C'è da riderne, e da averne vergogna. * - Come ho da fare

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vérde, frésco, césto, Róma, dóno, enórme, e le desinenze degli avverbi in ente, che sono uno degli orrori della nostra pronunzia, veramante! E a dare il

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formulare con maggior chiarezza e maggior precisione il pensiero anche nell'officina silenziosa della nostra mente. E sarai anche incoraggiato a

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aveva mai un sospetto di far ridere le gente alle proprie spalle, e toscaneggiava a tutto pasto, altero e felisce di tener lo scettro della buona lingua

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chiamare l'inversione o la traslazione della vergogna: persone sconosciute che, udendolo, chinavano il capo e restavan lì impacciate, e qualche volta

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dica lì per lì una filza di modi della lingua viva, usatissimi in tutta l' Italia, e che non hanno sinonimi, ma clic lei non ha mai usati e che le

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Bisogna, la prima cosa, acquistare il materiale della lingua. Parlando a te, italiano, intendo dire con " materiale della lingua - tutti quei

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Io non sono un registratore nè un magaziniere della lingua. Non mi servii mai della penna per questo studio. Lessi e leggo gli scrittori migliori di

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Io sono nello studio della lingua, come in ogni altra cosa, un uomo d'ordine, e in questo vo fino alla pedanteria. Fin da quando principiai, mi

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