INDICE Agli insegnanti delle scuole primarie rurali . . p. III PARTE PRIMA. PRECETTI DI MORALE. 1. La voce della coscienza p.1 2. Iddio creatore
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veramente popolari, nel giusto senso della parola, è penuria da per tutto, e specialmente tra noi. Di qui si spiega, almeno in parte, la lentezza con
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vendibili presso la Libreria F. CASANOVA - Torino La coltivazione della vite in Italia. Un vol. in-12° L. 1 - Sul miglior modo di fare i vini comuni
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Precetti di Morale 1. La voce della coscienza. Dimmi, caro giovinetto, quando hai adempito con diligenza i tuoi doveri, o fatta una buona azione, non
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. Finalmente la sua robustezza, le assidue cure del medico, e l'amorosa assistenza della famiglia lo salvarono. Ma il poveretto ne uscì sì malconcio, che
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bestiame val quanto un buon lavoratore della terra. Impara dunque, o giovanetto, a governar bene il bestiame, e vedrai quanto ne profitta la borsa.
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2. Allevamento dei vitelli. Ti parlerò più specialmente degli animali bovini, che sono tanta parte della tua industria. E comincio dai vitelli. Chi
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carne, o di lavoro, ecc., che si vuole dagli animali domestici. La quantità, e la qualità della razione, dipende dunque dai bisogni degli animali, e
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(granoturco), della barbabietola, della carota, del carcioffo, della rapa, del navone, del cavolfiore, che il buon coltivatore raccoglie con diligenza pel suo
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5. Le vinacce e i panelli. Nei nostri paesi viticoli poverissimi di foraggi, non si sa che farne delle vinacce, ossia i residui della fabbricazione
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6. La economia del foraggio. Chi sa il mestiere, va in fin dell'anno con profitto della borsa e degli animali. Chi non lo sa, spreca: oggi, perchè ha
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bestiame. Con la fermentazione si conservano, per la stagione invernale, sempre scarsa di foraggi, le foglie di alberi, e specialmente quelle della vite
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della borsa. Arricchisce chi lo tien bene; va in malora chi lo nutre male. Il proverbio ti dice che: «Contadino sollecito, non fu mai povero».
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nutrirli bene sin dalla prima età: e imparasti il buon governo dei vitelli. Per gli animali adulti rilevasti, che una parte della razione alimentare
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buona regola. Le ore del mattino han l'oro in bocca. Riposa la domenica. Dopo una settimana di continue fatiche, il riposo della domenica è necessario
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Riassunto. Si è notato dapprima che il moto, e il riposo, sono due bisogni della vita, altrettanto imperiosi che il cibo. Vedesti che a dare agilità
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; 3° Di curare la nettezza della pelle, degli abiti, e della casa; 4° Di adottare un buon regime alimentare; 5° Di non abusare del vino, e dei liquori
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testo. Un vol. in-12° di 156 pag. - L. 0,80. La coltivazione della vite in Italia. Veglie del signor Lorenzo. Un vol. in-12°, 1870 . . . . . . . . L
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, che si fan dei dispetti, che si tengono il broncio per un nonnulla. Costoro a vederli non si direbbero fratelli, cresciuti nelle braccia della stessa
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vicini, i conoscenti, tutti gli uomini della terra sono prossimo tuo, sono tuoi fratelli. Tutti gli uomini devono amar te, e tu devi amare tutti gli
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12. Le opere della carità. Si hanno mille modi e mille occasioni di esercitare la virtù della carità. Un povero sfinito dalla fame, intirizzito dal
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2. Iddio creatore. Nella nostra coscienza è scritto a grandi caratteri il santo nome di Dio. E perchè? Perchè a Dio siamo debitori della vita e di
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vizio orribile. Chi è pronto all'ira è facile al male. L'ira è cieca, toglie il lume della ragione. L'uomo dominato dall'ira è come una bestia, e
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famiglie. Il lavoro ti dà come premio la robustezza del corpo, la pace dell'anima, la sicurezza contro la miseria, la stima della gente onesta. Dacchè
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21. Le conseguenze dell'ozio. Anche Tonio era un proprietario agiato e benestante; ma, per sua disgrazia, quanto a lavorare fu il rovescio della
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in un solo affetto, si prega insieme, e si invoca la benedizione del Signore sulle nostre famiglie, su tutto il paese, su tutti gli uomini della
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dunque il buon Dio che ti assista, e ti aiuti a far bene. A lui rivolgi il primo pensiero del mattino, e l'ultimo della sera; comincia i tuoi lavori col
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è sulla via della fortuna. La pigrizia trova tutto difficile; il lavoro rende tutto facile. La pigrizia cammina adagio, e la povertà fa presto a
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29. Una lezione ben data. Il grillo non ha il giudizio della formica e dell'ape. Al contrario è uno spensierato, che si dà bel tempo nell'estate, ma
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! Renzo ha una casetta bene arredata, non lascia mancar nulla alla famiglia, manda alla scuola i figlioli sempre puliti, è contento della sua condizione
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mestiere del campagnuolo non gli va a versi; c'è da sgobbar troppo; ed egli, per guadagnarsi la vita, non vorrebbe rompersi l'osso della schiena. Un
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, prenderebbero in uggia il mestiere. Oggi ancora taluno mette in ridicolo i campagnuoli che san di lettera, chiamandoli dottori della zappa, letterati da
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spesa della semente, del concime, dei lavori del terreno, della mietitura e trebbiatura del grano, il fitto della terra, o l'interesse del suo valore, ed
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40. La Patria. La patria non è soltanto il paesello, dove sei nato. Questo non è che una piccolissima parte della grande patria che si chiama Italia
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tanti i modi di giovare alla prosperità della patria. C'è posto per tutti; e ognuno deve occupare onoratamente quello che gli è assegnato. Il tuo
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bene al suo prossimo, quante volte ne ebbe occasione. E queste occasioni furono tante, si può dire, quanti i giorni della sua vita. Lavoratore
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6. I genitori. Se ti domando, o giovinetto: quali persone ami di più al mondo? io già indovino la pronta risposta del tuo cuore, e della tua
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La salute è un tesoro. Si fa gran conto del danaro, della roba, e si cura poco la salute: eppure essa vale assai più. La salute è il più prezioso dei
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1. L'aria è un bisogno della vita. Bada bene, ragazzo mio, a quel che ti dico dell'aria e della luce: esse sono i due primi bisogni della vita
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il sèdano; lega i gambi della lattuga: si scolorano e si fanno bianchi, come li vogliono i signori; ma pèrdono anche nel buon sapore. Così ancora i
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. Negli angoli della vôlta vi sono sfiatatoi che, nell'inverno, si aprono per rinnovare l'aria, senza dover aprire porte, o finestre. Il pavimento è fatto
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anch'essa un bisogno della vita degli uomini, degli animali e delle piante. La luce ravviva, conforta, invigorisce. Devi quindi lasciarla entrare
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1. Nettezza della pelle. La pulizia del corpo è la prima condizione di salute. Il tenersi puliti è anche un dovere per tutti, ricchi, o poveri. La
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3. Acqua! Acqua! Ragazzo mio, non prendere l'abitudine della sporcizia; non fare economia d'acqua; làvati ogni mattina la faccia, e il collo, con
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di qualche mancanza. Come fa male il vederli insofferenti della correzione! Come fa pena il vederli ingrugnati! Guarda il cane: se il padrone lo
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6. Pulizia della casa e della stalla. Non tutti i contadini possono avere casa e stalla, come le ha Carlambrogio, e quali sarebbe a desiderare
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Riassunto. Rifacciamo ora il cammino. Hai visto quanto sia necessaria la pulizia. Esaminando la struttura della pelle, hai notato come essa compia
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più, e non di meno. In ciò consiste la virtù della sobrietà, o temperanza. Chi pratica questa virtù, unita a quella del lavoro, vive bene, e
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della lingua; ingollando bevande tepide, per esempio, l'infuso di camomilla. Rigettate col vomito le materie contenute nel ventricolo, si prendono
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ed abbondante; e che questa si può avere nella varietà dei prodotti della terra. Il mangiare cibi sani, nutritivi, e in quantità sufficiente, non è
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