più disforme dall'esperienza è “possibile”. In questo senso non v’è antitesi tra l’immaginazione “naturale" del Bernini e l’immaginazione “innaturale
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come determinano nel presente, l’agire umano. Velázquez, lo spirito più lucido tra tutti i pittori del Seicento, supera i contrasti di passato
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fatti nell’attualità e nella realtà del loro accadere; ma gli stessi critici del Seicento riconoscono il suo legame, nella prima fase della sua opera
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immagini del passato evocate dalla memoria e tramandate dalla storia e quelle formate dall’immaginazione premono su quelle del presente, che i sensi
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Questa concezione del libero rapporto tra edificio e ambiente esclude la possibilità di una distinzione, in termini di valore, tra esterno e interno
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all'ambiente mediante rampe, terrazze, esedre, corpi sporgenti e rientranti, nell'assetto a parco o giardino delle adiacenze. Verso la fine del Seicento la
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L’estensione sconfinata, il dinamismo del mondo “moderno”, la formazione di organismi sociali complessi come lo Stato e la capitale, esigono una
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Chi corregge gli errori tecnici del Bernini è il Borromini, che afferma per l'architettura il principio della praxis come spiritualità o della
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, pesanti; conservano l’impronta del pennello, del tocco. Celare l'arte non significa fare che la cosa dipinta sembri naturale, ma nascondere l’artificio
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’incisione. E non tutti i pittori partono dal disegno: Caravaggio, Rembrandt, Velázquez vanno ideando man mano che dipingono e spesso, nel corso del lavoro
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Contro questa grandiosa tecnica dell’immagine e questa relazione ciclica dall'immaginare al fare si instaurerà, nel secolo successivo, la tesi del
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dipendono da leggi supreme ma dal caso e, se interessano, è soltanto perché mostrano come la piccola gente sia zimbello del caso. Perciò l’arte “ di storia
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In questi termini, storicamente più giusti, del rapporto dialettico tra due tradizioni o culture europee, si spiegano i fatti essenziali della
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La separazione tra arte di storia e arte di genere, come viene posta dai teorici del Seicento, corrisponde a quella tra arte d’immaginazione e arte
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Era fin troppo facile, per i teorici del Seicento, indicare nel genere del ritratto il tipo dell’imitazione “com’è”, e quindi, il termine medio tra
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spazio e del tempo, si ferma alla soglia del presente, senza varcarla: ogni momento della sua esperienza ha lasciato una traccia, distrutto qualcosa. La
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Il Caravaggio nega il problema: dopo i primi accenni paesistici del Sacrificio d’Isacco e del Riposo in Egitto rinuncia, proprio lui che veniva
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Il contributo dei pittori del Nord e quello del Saraceni (veneziano che ha studiato Elsheimer) accentuano sempre più l’elemento sentimentale o
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La ruralità del paesaggio olandese è superata, d’un balzo, da Vermeer, nella Veduta di Delft (1658 circa), e non solo come limite tematico
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scontato che l’imitazione del “peggiore” non può dare altro piacere che quello, appunto, dell’imitazione: lo stesso Aristotele aveva relegato questo
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piedi della Madonna del Rosario, e concludeva la loro implorazione corale nella corona di mani protese che fa da perno eccentrico al moto saliente
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Il pensiero tragico del Caravaggio è ripreso, approfondito da Zurbarán. E lo spinge più innanzi: la sopravvivenza della realtà senza storia al finire
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della crosta del pane, il vellutato delle pesche, il brillante delle scaglie dei pesci, la morbidezza del pelo della selvaggina, la trasparenza e la
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Il termine Barocco, benché esteso a tutte le forme della vita, rimane tuttavia legato soprattutto all'arte, come manifestazione sensibile del moto
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La parola Barocco è stata applicata all’arte del Seicento dai teorici e dai critici del secolo successivo, il secolo del razionalismo illuministico e
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Nel Rinascimento si ammette che il mondo manifesti, nella logica ineccepibile della sua struttura, la suprema razionalità del creatore. Conoscendo la
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Non meno della rivoluzione filosofica di Descartes e di quella scientifica di Copernico e di Galileo, la crisi religiosa del XVI secolo è causa della
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il Barocco, quello del Neoclassicismo, si cercherà di dare alle immagini un ordine razionale, ma l’immagine non ritroverà mai più la struttura logica
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Il Barocco nasce come reazione alla crisi manieristica della forma, ma non come restaurazione del valore assoluto e universale della forma, bensì
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Per intendere la portata di questa trasformazione è necessario risalire alla fine del secolo XV quando la Chiesa romana riesce a comporre gli scismi
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Raffaello tenta, al principio del Cinquecento, una sintesi delle posizioni distinte in una forma unitaria, sincretistica, universale. Per lui, puro
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Ad affrettare la crisi della forma concorre potentemente l’influenza, sull’arte figurativa, della poetica del Tasso, che muta radicalmente l'idea del
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La crisi religiosa del secolo XVI investe direttamente l'arte come forma sensibile del domma e come mezzo necessario della ritualità della Chiesa
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La Rettorica è il trattato dell’arte di persuadere o del discorso; ma, specifica Aristotele, del discorrere nell’Areopago, cioè della discussione
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’arte del Seicento è il dimostrativo, che considera il presente al punto d’incontro tra l’esperienza del passato e la prospettiva del futuro. Si disegna
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Le figurazioni storico-religiose del Seicento modellano su questa nuova idea del tempo l'ordine compositivo e la struttura stessa dello spazio
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La grande creazione politica del Seicento è lo Stato nazionale, la sua forma tipica è la monarchia assoluta. L’Europa moderna è un sistema di Stati
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Luigi XIV con i piani del Blondel e del Bullet, e poi da Luigi XV con i piani del Patre; la ricostruzione di Londra dopo il grande incendio del 1666 con
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L'idea del monumento, come unità plastica e architettonica rappresentativa di valori o dell'autorità ed avente perciò una funzione rettorica o
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La lunga navata del Maderno distrugge indubbiamente la drammatica unità del tormentato blocco michelangiolesco, ma prolunga la basilica nello spazio
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La chiamata del Bernini a Parigi per studiare il progetto del Louvre dimostra che Luigi XIV voleva dare alla propria residenza un valore di
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Ciò che il Bernini, operando in pieno Barocco, riprende e svolge nella spazialità aperta del colonnato è il nucleo plasticosimbolico della cupola
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in materiali preziosi, degli apparati provvisori per le sepolture. implicita nella monumentalità della tomba è lo sviluppo, attraverso l'allegoria, del
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Il sentimento della monumentalità è collegato con il carattere storico-ideologico del monumento e con quella sorta di accumulo di valori che si forma
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Attraverso la problematica sempre aperta della costruzione di San Pietro, il tema del monumento si dilata in quello del sentimento del monumentale
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rappresenta nulla che non possa manifestarsi in forme credibili, il suo modo d'immaginare è già condizionato dalla necessità del manifestarsi per mezzo
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“sentimento del monumentale” nell’arte barocca: ed è chiaro che in questa dimensione illimitata rientrano tanto la natura che la storia. Perciò
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Le volte figurate delle chiese del Gesù, del Gaulli, e di Sant’Ignazio, del Pozzo, sono, rispettivamente, di quaranta e sessant’anni più tardi della
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Nell'Aurora del Casino Rospigliosi (1613) Guido Reni applica rigidamente il principio carraccesco dell'arte che imita l'arte: l'affresco è un “quadro
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In molti quadri del Seicento l’estensione dello spazio da un primo piano vicinissimo alle estreme lontananze non è una semplice degradazione
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