Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Fedora

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Colautti, Arturo 16 occorrenze

(Dimitri corre verso la comune del fondo: gli altri, meno Desiré, che nasconde i dadi del domino, scappano a sinistra dall’usciale della galleria.)

melodramma

Fine dell’Atto Terzo e del Dramma lirico.

melodramma

(Müller passa nella stanza del ferito: l’uscio è richiuso.)

melodramma

Pietroburgo, d’inverno, in casa del conte Vladimiro Andrejevich, capitano della Guardia.

melodramma

Nel lato destro del fondo la comune aperta e rischiarata, che conduce nell’anticamera.

melodramma

’uscio aperto della camera del Conte si vede Fedora buttarsi in ginocchio appiè del letto.)

melodramma

A sinistra del proscenio un caminetto a mensola, la quale sorregge una pendola e due candelabri: più indietro l’usciale della galleria.

melodramma

(Loris s’allontana rapidamente e scompare a sinistra: Fedora fa l’atto di strapparsi rabbiosamente dalla mano l’impronta del bacio.)

melodramma

(Borov se ne va per la sinistra, stringendo la mano a parecchi signori. – Loris, annichilito, si sorregge alla spalliera del canapè.)

melodramma

(Nel salone tutti applaudiscono Lazinski, che ha terminato il primo tempo del suo pezzo: il concertista polacco si alza per ringraziare goffamente

melodramma

Sul sinistro lato del fondo una porticina aperta mette nello spogliatojo visibile in parte, dentro il quale notasi un altr’uscio comunicante con la

melodramma

risale la scena, e va ad ascoltare presso l’uscio del fondo.)

melodramma

(Olga risale, rotolando la bicicletta, fino al fondo del gran viale: De Siriex la segue, e stacca la sua dall’albero, cui era addossata: poi entrambi

melodramma

. – Borov stende ambe le braccia a Loris; ma questi, smarrito, gli mostra Fedora, convellentesi tutta ai primi morsi del violento veleno.)

melodramma

(Fedora corre nella camera da letto, di cui richiude l’uscio, lasciando vedere per un momento il basso del letto e la lampada dal rosso paralume

melodramma

(Fedora scompare nella camera, l’uscio della quale resta spalancato. Oltre il basso del letto e il canterale, si scorgono ora le sacre iconi appese

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Iris

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Illica, Luigi 34 occorrenze

(Intanto Kyoto – imitando la voce rauca di un vecchio catarroso – fa le più pazze grida del mondo, picchiando forte sul legno del Teatro a dare l

melodramma

Ecco il Yoshiwara; l’ora del desiderio lo affolla della gaia, fastosa e spensierata gente cercatrice della voluttà, del piacere o dell’amore – della

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Tremulo vecchio, lasciati condurre dalla tua Iris! – Essa ti guida amorosa alla carezza vivificatrice del Sole. Il Sole ha ne’ raggi caldi il vigore

melodramma

, il riflesso del primo raggio del Sole.

melodramma

O Luce, anima del Mondo!

melodramma

Qui, nella dolcissima ora del drago, non verrà il Sole a dissipare i piccoli sogni paurosi della tua infantile fantasia!; – qui, nella misteriosa ora

melodramma

O Luce, anima del Mondo!

melodramma

sottili bambou nel risalto del villaggio; – il ruscello canta gaio ed azzurro il ritornello che gli viene dalla canzone serena ed azzurra del cielo; – e

melodramma

Potere misterioso del fantastico e della melodia;! — la voce del falso Jor si eleva alta come il Sole e si espande ovunque come l’aria. Le mousmé

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(vanno verso il fondo del giardino chiamando ad alta voce)

melodramma

Mentre tu accorri al tuo vecchio e cieco padre dietro il gruppo dei pallidi e sottili bambou, due mostri, più maligni di quelli del tuo sogno, hanno

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audaci «Poemi dell’origliere» di Outamaro e i soavissimi vaporosi chiaroscuri di Hokusaï, con tutte le meraviglie del mare, del cielo, della fantasia e

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Di lassù non un riflesso di una delle mille gaie lumiere del Yoshiwara!

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E Iris, la mite, la buona Iris crede a quella falsa dolcezza! — Tacitamente essa ha abbandonato la siepe del suo giardino per accostarsi al Teatro, e

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Iris, ove sei?… O fiori del piccolo giardino, ov’è ora la vostra Iris?…

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E in quell’aere freddo e muto, che la primissima alba ingrigia debolmente, in quei supremi delirii del dolore fisico e della disperazione del

melodramma

eccone un’altra del triste verde di alga marina tutta a fiori di paulonia!,

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Sorpreso e atterrito dalla improvvisa apparizione del Cieco, il taïkomati si dà a strillare:

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(una stridula risata è la risposta del giovane che volge con disgusto le spalle alla mousmé).

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E le spensierate mousmé, lasciate le ceste del bucato, guardano commentando l’avvicinarsi dei commedianti burattinai.

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– quella della gloria, quella del piacere, quella del denaro. – La più appariscente delle Case Verdi è ora la tua abitazione: – tu vi riposi sul rialzo

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Iris è svenuta; essa giace ora rivolta nel tetro velo del Vampiro, e intorno la Morte e la Bellezza vigilano ad eludere gli sguardi dei passanti.

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gran luce del Yoshiwara!

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Bouddah, lontano, dietro a lei, la grand’epa floscia a sfascio sul suo piedestallo fatto del loto mistico, ride sempre, i piccoli inesprimibili occhi

melodramma

(Ma dalla folla, compatta sotto la verandah, che la provocante e inaspettata audacia del giovane signore ha reso muta, alle grida Iris! Iris! di

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La Luce è l’idioma degli eterni. E Iris, già eterna, sente la sua anima divenire fulgida come un raggio, alla voce ben nota del suo Sole che la

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tesori del mondo, giù in questo fango di cose morte.

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il rumore dei diversi linguaggi sale, sale alto vertiginoso, e le parole diverse, acute, basse, gioviali, provocanti, nell’entusiasmo del senso

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Oh, come risuona triste la voce del Cieco che parla discutendo e sbugiardando il dramma falso di Jor e Dhia rivolgendosi alla fanciulla mentre si

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solenne maestà del Fousiyama?; – dove l’aria purissima?; – dove la luce libera? –

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stelle del cielo, – la notte senza riflessi delle acque morte, – la notte senza lacrime della insensibilità della natura.

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impersona in quella – mousmé uguale ai Re davanti al Sole – è Iris, la figlia del cieco, quella che accorre sul limitare della sua casetta).

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, sulla soglia della piccola casetta di Iris, con tanta abilità da non risvegliare il sensibilissimo udito del Cieco, e raggiunge correndo la comitiva che

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gorgheggio delle voci giovanili delle mousmé col biascicar del rosario che fa il cieco e colle parole che la piccola Iris sussurra ai suoi fiori!

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