Verso 9h 3/4 determinai l’angolo di posizione della coda considerata nel suo complesso e trovai 46°, 8: quello del raggio più splendente (a destra
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La massa principale (o più fitta) della nebulosità, benché senza contorno definito è, come nella sera dell’11, dalla parte del Sole, e la densità è
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La figura della testa e del primo tronco della coda rassomiglia talmente a quella del 21 agosto, che ho stimato inutile riprodurre una figura che per
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parte divergente tende al centro del quadrilatero che forma la testa del Dragone.
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alquanto incurvata nel medesimo senso che la figura del 23 agosto, sebbene in grado molto minore (Questa curvatura non appare sul disegno abbastanza
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misurare l'angolo di posizione del tronco inferiore della coda presso la testa, e fu trovato di 73°,6. Un bellissimo getto si spicca dal nucleo, che
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Dopo altri intervalli di pessimo tempo trovai la Cometa la sera del 7 settembre, essendo la Luna nel suo pieno. Apparve pallidissima, con nucleo
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medesima parte del centro dell’anello, anche quando la differenza di declinazione dei due astri giunge a 6' o 7': ciò che è condizione assai vantaggiosa
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osservazioni del 24 luglio e del 13 agosto. Il 24 luglio due passaggi furono presi da una parte e il terzo dall'altra del centro: il 13 agosto ambi i passaggi
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che è semplicemente l’espressione del teorema di Stampfer (Vedi per maggiori dilucidazioni le Effemeridi astronomiche di Milano pel 1863, pag. 36-37
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Nel quadro che segue ho raccolto le estimazioni del diametro apparente della testa della Cometa, e il calcolo del diametro vero, espresso prendendo
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Le annotazioni relative all’aspetto del nucleo ed al suo splendore non sono così regolari, come sarebbe desiderabile: tuttavia non sarà inutile
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Sebbene la direzione del getto sia stata quasi sempre inclinata dal lato sinistro della Cometa, la parte più lucente e più precisamente definita
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dalla figura, cioè a sinistra. Oltre a questo vi è un ampio settore che si ripiega indietro verso la coda, formandone i due lati» . I due disegni del
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essenziali della coda delle comete. Tuttavia è notabile, che la data del 18 agosto corrisponde insieme e alla prima osservazione del getto luminoso, e ad
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: se la coda secondaria fosse stata nel piano dell’orbita, in quel giorno la deviazione della direzione del Sole avrebbe dovuto esser nulla. E nei
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attrazione di Marte. Nell’un caso e nell'altro però la deviazione dalla direzione del Sole non oltrepasserebbe 50°, mentre la deviazione osservata fu in
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che la coda era più larga che il 24. Poi comincia la serie delle seguenti misure, alle quali abbiamo aggiunto il calcolo del diametro vero, prendendo
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immaginiamo che dalla parte del Sole operi una potente forza repulsiva, bastevole per curvare la coda secondaria, e per avviarla nella direzione della coda
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si trovò in quest’ultimo piano, ma fuori di esso di una quantità non minore del semidiametro della coda (preso alla radice di essa), che fu all’incirca
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Nel terzo stadio, il quale sventuratamente comprende i due soli disegni del 30 e del 31
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ramo o piuttosto breve barba, III. Ma i rami II e III sono invisibili il giorno 22, e la coda qui ancora consta semplicemente del ramo I curvato
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. Tav. IV), cioè una convessità verso la plaga del cielo abbandonata dalla Cometa; tale convessità fu notata il giorno 10, in cui ebbe luogo il passaggio
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Riguardo alla coda I è da notare che essa è piegata in avanti, cioè verso la parte del cielo, a cui tende la Cometa, e ciò non solo apparentemente ma
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agosto, ricompare un ramo curvato in avanti, che sembra una continuazione del ramo primitivo I. Non si può tuttavia affermare questo con sicurezza, a
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iniziale della coda colla direzione al Sole, si è operato nel modo seguente. Per ciascun giorno si calcolò la posizione del Sole corrispondente al
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Le osservazioni sulla grande Cometa del 1862, che qui si rendono di pubblica ragione, hanno ormai dieci e più anni di data. A questa tardanza già non
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Nella terza colonna sono date, dietro i calcoli del signor Celoria, le deviazioni vere computate nell’ipotesi (come or ora vedremo, non molto
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piano dell’orbita, si trova che tale deviazione ridotta importa non meno di 114°, ed ha luogo non all’indietro, ma sul davanti del prolungamento del
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nelle Effemeridi astronomiche del 1861Sulla direzione iniziale della coda delle comete nell’Effemeridi di Milano pel 1861, p. 36-53 dell’Appendice
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struttura del nucleo, e non ha alcuna relazione necessaria col
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risulta dalle osservazioni. Avremmo dunque qui un altro effetto dell’orientamento quasi costante del nucleo per quell’intervallo. Tale orientamento
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direzione dell’asse della coda viene dalla curvatura progressivamente avvicinata alla direzione del circolo massimo, prolungamento di quello che va dal
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crescendo dal 17 settembre al 14 ottobre 1858. Riducendoli al piano dell’orbita, Pape è riuscito a togliere quasi del tutto (sebbene non del tutto) l
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sufficientemente, deve finire coll’incurvarsi addietro a guisa di pennacchio, qualunque del resto sia stata la deviazione iniziale. Ciò sembra siasi verificato
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Prendendo ora sulle due figure del 18 e del 21 il circolo opposto al Sole come asse delle ascisse e misurando perpendicolarmente ad esso le ordinate
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forza repellente nel senso di questo raggio. Tale fenomeno si riscontra nei giorni 18, 21,22 e 31 agosto. Lasciando da parte la figura del 22, che fu
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Intorno alla figura del 21 agosto il Giornale delle osservazioni nota, che in essa il ramo anteriore è troppo più divergente del vero dal ramo di
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repellente potrà deviare la coda poco a poco dalla sua direzione iniziale, avvicinandola sempre più a quella del raggio vettore, e la ridurrebbe alla
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espansiva, od anche repellente fra le parti che compongono la coda. Della coda del 18 agosto si dice nel Giornale d’osservazione, che alla sua
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siano X Y le componenti, secondo gli assi, della velocità con cui furono ejettate dal nucleo: R sia la repulsione relativa del Sole. Le equazioni del
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rivolta al Sole, Lehmann non seppe contrapporre altro che l’ipotesi gratuita di una posizione eccentrica del centro di gravità del nucleo, che egli
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In seguito feci l’osservazione del luogo della cometa, comparandola coll’ajuto del micrometro annulare del detto cannocchiale di Plössl alla stella
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debole della primaria. Anche la condensazione del nucleo si deve supporre più marcata.
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Nel Plössl il nucleo appare abbastanza bene condensato. Il diametro del capo ha 8' a 10'. La coda principale appare larga altrettanto.
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Il diametro del nucleo è affatto immisurabile.
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nella Cometa grande del 1861), il cui vertice è opposto al Sole, ma i cui lati sono poco netti.
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Nel Plössl la coda è bellissima, larga circa 12', e meglio terminata. Il diametro del capo è di 15': esso è bene rotondo, e il suo nucleo è bene
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Nel Plössl la figura del capo differisce poco da quella del giorno 14, continua la forma gibbosa. La larghezza della coda alla radice è 12' a 15'.
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8h 45m. — Nel Plössl la Cometa continua ad apparir zoppa: il lato concavo è alquanto più preciso e luminoso del convesso (vedi Tav. IV). Quest’ultimo
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