Nel palazzo dei sogni
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Questo negro era piú piccolo dei negri veri, e fatto di legno; aveva un ciuffetto di lana nera in testa, e due begli occhi di porcellana bianca. Il
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tromba, passava in rivista le truppe d'onore. Uno dei suoi soldati si chiamava Paolo Pietro. Sul cappello portava una piuma e sulla giubba una bella
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per il Palazzo dei Sogni, eh? - propose Tit. Si vedeva che anche lui era un po' nervoso. Era notte, e il Palazzo cominciava ad animarsi. Gli uccellini
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? » E si provò a fischiare sottovoce l'Inno dei sette vincitori, che era il loro fischio di famiglia. Niente. Il buon Piuma tremò dalla paura, e
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buccia di cipolla, che, messa sotto al cuscino la notte, fa fare dei bei sogni. E infatti Paolo Pietro sognò che il Re gli dava la medaglia; e poi sognò
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è? È proprio tanto bella? — Oh, Tit, non chiederlo! Era la bambola piú carina del mondo. Aveva dei begli occhiettini di filo rosso e i capelli tutti
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spiedo, e se li mangiava come crostini. Io allora gli tolsi di mano lo spiedo e infilzai lui. Poi lo portai al re dei Topi bianchi che aveva già
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Tutti si affacciarono; si poteva vedere il re dei topi bianchi, che correva correva, col gatto di cartone tranquillamente appeso alla sua coda; negli
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, svogliato! E la signora raccontò tante storie del suo signor marito e dei cingallegrini, ma Tit ogni tanto si addormentava, e Caterí doveva dargli una spinta
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. Anche il vento lo sa e lo dice all'erba. Tor tor tor tititi. Il re dei topi ancora corre per lui col gatto alle calcagna. Titi tor tor. E per lui i topi
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Bellissima, e invece sognò che la cingallegra dava ospitalità al re dei Topi bianchi, e finalmente gli staccava il gatto dalla coda; ma era un semplice
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dei Sogni, tutte le terre erano sue. — Arriva Tit! Largo a Tit! — strillavano le lucciole. La Signora del Pineto venne davanti alla carrozza, e fece un
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erano assai piú buoni dei pasticcini che si vendono nelle pasticcerie, e i rinfreschi piú dolci dell'aranciata. Ad un certo punto la Signora del
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è una cosa che t'interessa tanto. È dunque molto bella questa Bellissima? Caterina avrebbe voluto dire: « È tanto graziosa, con dei begli occhiettini
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Lo seguivano due dei suoi amici piú fidi, che portavano gli occhiali e le barbe finte per rendere piú terribile il loro aspetto. Essi tenevano il
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almeno che ci muoviamo per andarcene, — borbottò Pic. Ma Sbarraponti, che era il piú orgoglioso e il piú astuto dei tre, non poté sopportare la vergogna
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addormentarsi qua e là, sotto gli alberi, con le trecce giú e un po' di gelato sul naso, e i nani passeggiavano parlando di politica, cioè dei topi bianchi e dei
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, — lontano lontano? Caterí guardò. Dalla parte opposta a quella dove sorgeva il palazzo dei sogni, all'altro confine dei possessi della Signora, si
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arrossí. Tit rispose: — Mi piacerebbe di andare a passare qualche giorno vicino al Palazzo dei Sogni; ma credo di non poter camminare perché sono ancora
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Intorno al Palazzo dei Sogni c'è sempre grande attività, perché continuamente bisogna costruire nuove case, o riaddobbare le vecchie. Nani del bosco
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, io non sono il solo, dunque, che conosca í suoi meriti! — gridò il povero mercante di stoffe. — È la donna dei miei sogni. Non parla mai, sta sempre
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marito, — dichiarò appena Tit le ebbe detto la ragione della visita. E chiamò: — Grigia! Si sentirono dei passettini, ma non si vide nessuno. — O
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esempio quella dei Pirati, quando Tit con un sol colpo di spada affondò tre navi di pirati, o quella dell'uomo della Torre, che scese dall'ultimo
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padre dei vizi? — Io sono di professione cuoco, e l'amico è servitore, — rispose Massimo, — e, proprio in questo momento, il nostro signor padrone ci
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, e dei begli occhioni. Era proprio la piú bella di tutte, e somigliava un poco a una sorella minore di Paolo Pietro, rimasta al paese. Appena vide
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piena di piccole rughe e dei pantaloni molto larghi, che quando tira vento si agitano come vele, come se non ci fosse dentro nessuno. Abita anche lui
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aiuto a caricare, porto via il carrello vuoto e prendo la monetina. Mentre sistemo un carrello qualcosa attira la mia attenzione: in uno dei carrelli
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lavoro. Forse adesso conosce dei ritmi nuovi, di quelli che suonano nel Perù o a Timbuktù.
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Oggi sono interrogato in geografia. La maestra mi chiede i nomi dei pianeti del sistema solare, ma io sono distratto e non me li ricordo. - Giove
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nome. Non dà dei nomi di persona, tanto le parole arabe per i poliziotti italiani sono tutte uguali. Loro pensano che gli arabi si chiamino tutti
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signorina Ombretta Peloraso, allora, che ha il problema dei peli superflui e che è rimasta chiusa in camera tre giorni perché un amico le ha mandato un
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di solito sono banane, pane, pepe, latte. I carrelli dei signori italiani sono sempre strapieni di pizze, biscotti, cioccolato, merendine. - Chissà
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soltanto a guardare. Intanto urla e fa gesti per attirare l'attenzione dei turisti, così a volte versa per sbaglio il tè su un tappeto costoso e urla
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camera di Aldo è grande come tutta la nostra casa, ma c'è molta più roba. Aldo ha dei giocattoli bellissimi. Per tutto il tempo che siamo stati insieme
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? - Pure loro. - Anche George Bush? - Beh ... sì, anche lui. - Ma allora pure Bill Gates, quello dei computer! - Pure quello. - Mitico! Bill Gates
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Sono fuori al supermercato e guardo i carrelli dei clienti che si riempiono a vista d'occhio. Tra tre giorni è Natale e i novaresi non sanno più cosa
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