LE GRANDI COLLEZIONI SALANI PER I RAGAZZI COLLEZIONE JUVENTUS - I LIBRI MERAVIGLIOSI - I LIBRI DELLA FESTA - BIBLIOTECA DEI MIEI RAGAZZI - BIBLIOTECA
I LIBRI DELLA FESTA I lettori della "Biblioteca dei miei Ragazzi" hanno accolto con grande entusiasmo questa collezione nella quale sono pubblicati
: i grandi amici dei ragazzi. Logo in bianco e nero raffigurante un'aquila e una montagna
BIBLIOTECA DEI MIEI RAGAZZI (ULTIMI VOLUMI PUBBLICATI) 51. - DUE RAGAZZI E UNA SCIMMIA, di G. Chelazzi. 52. - GIORGIO PICCHIA, CALCIATORE, di F. P
l'intrico dei rami. - Ma, nonna, è tardi, capisci, è tardi! - replicò il fanciullo indicando con la manina il sole già alto nel cielo e che rideva
, per le sue forme tozze, dalle imbarcazioni più snelle e agili dei Veneti e dei loro alleati. Tali caratteristiche non potevano sfuggire a uno sguardo
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erano andate le persone che poco prima vagavano sulla rena e tra gli scogli? Una risata di Agnolo meravigliò Alvise. - Hanno creduto alla venuta dei
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l'amore e l'ammirazione dei suoi genitori. E non solo per la bellezza che ornava la sua personcina, ma, soprattutto per la grande bontà del suo cuore. Il
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capitane dei tre generali: don Giovanni d'Austria, con la reale nel mezzo; Marc'Antonio Colonna e la capitana di Savoia, a destra; a sinistra il Veniero
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festa; le botteghe si chiusero immediatamente, e sulle porte di molte venne scritto col gesso: «Chiuso per la morte dei Turchi.» I portici di Rialto
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alle acque dei canali, era di un grigiore uniforme. Loredana si recava da messer Antonio. Che cosa le avrebbe detto il buon vecchio? Da oltre due mesi
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di tuo padre. Te li farò vedere. Dimmi ora qualche cosa della tua vita. Ti vedo così.... - Da lungo tempo mio padre è prigioniero dei Turchi. - Ah
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quiete del salone le note soavi facevano pensare ai mattini di primavera, allo stormire delle foglie degli alberi, ai richiami dei gondolieri sui
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, leggera e rapida, e si perse alla svolta del canale. Giunte in piazza San Marco, esse salirono nella sala dei Procuratori, e dalle finestre assisterono
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a me». B G 7 - 6 Il vagabondo, che non avrebbe potuto sopportare l'angosciosa miseria dei giorni passati se la sua anima cristiana non si fosse
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dei rami frondosi. Loredana andava senza posa dalla casa al verziere, da questo alla casa, e Lupetto la seguiva, instancabile e silenzioso. Capiva, la
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laguna, di là dalla distesa dei tetti. Nell'angolo opposto della misera stanza gli pareva già di vedere, sulla poltrona verdastra, la cara compagna
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cercare rifugio tra le isole e le paludi dell'estuario per sfuggire prima, all'invasione dei Visigoti, guidati da Alarico, e più tardi, alle orde
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erano riusciti a impadronirsi dei resti mortali del Santo, martirizzato in Alessandria di Egitto ai tempi dell'imperatore Nerone, ivi custoditi da due
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capo e intorno a lei la ben nota tribù dei passeri! La voce e il riso di Loredana e di Alvise intenti a sarchiare le aiuole le giungevano, ora da vicino
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del clavicembalo mentre questa, in compagnia della madre, la superba marchesa Violante, si recava a Santa Maria Gloriosa dei Frari per le sue devozioni
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obbligato Famagosta ad arrendersi; il babbo era rimasto prigioniero dei Turchi, e la mamma si era ammalata dal dolore! Quante disgrazie! Il popolo
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dei rami. Quanti ricordi le tornavano alla mente rivedendo il luogo dove la sua bella infanzia era trascorsa! Non avrebbe mai potuto dimenticare quel
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Dio e san Marco mi aiuteranno. - Tacquero, e ciascuno segui la scia dei propri sogni: il ragazzo andava con il pensiero alle future imprese eroiche
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sempre alto il nome dei Benedetti. Ti nomino fino da questo istante marinaro della Serenissima e ti benedico, figlio mio. - Chi poteva ridire la felicità
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La lunga sosta nella soleggiata baia di Messina aveva intaccato notevolmente le riserve dei viveri; bisognava dunque rifornire la cambusa. Occorreva
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dei giorni a venire. - Caro ragazzo, tuo padre sarà stato certamente raccolto da qualche galea di scorta. - Voi mi rendete la vita! - esclamò Alvise
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aveva contato il tempo nel lento sgranarsi delle aurore e dei tramonti. Mai, in quei giorni, una piccola alberatura era apparsa a rompere la
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LA PORTA DEI RAGAZZI È APERTA. TANTO MEGLIO!
... MARCANDO UNO DEI SUOI SOLITI GOL DI GRAN CLASSE.
IO SONO IL PROFESSOR BUCANEVE, L’AMICO DEI BAMBINI!
… CAMMINA, CAMMINA... FINALMENTE ARRIVA ALLA DIMORA DEI SUOI “RISTOCRATICI” PARENTI.
NO! E VOLETE ROVINARE LA VITA DEI VOSTRI RAGAZZI USANDO LA FRUSTA!
GRAZIE, DE’ CONIGLIBUS! FINALMENTE POTRÒ CANCELLARE IL VOSTRO NOME DAL LIBRO DEI MIEI DEBITORI.
COME SAPETE GLI SCOIATTOLI SONO I PEGGIORI NEMICI DEI SORCI, E COSÌ I BANDITI SE LA DANNO A GAMBE...
PARENTI! VOGLIO PRESENTARVI IL VOSTRO FAMOSO CUGINO DELLA FORESTA! L’UOMO PIÙ RICCO DEL SUO PAESE, IL RE DEI CONIGLI!
OH BELLA! INDICA LA STRADA PER ARRIVARE ALLA CITTÀ DEI SORCI! NON SAPEVO CHE IN QUESTI PARAGGI ESISTESSE UNA SIMILE CITTÀ!
EHM... NIPOTE MIO... POTRESTI ALLUNGARMI UN ALTRO DEI TUOI DOLLARINI PER FARMI LAVARE I PEDALINI? SAI, HO DIMENTICATO A CASA IL TACCUINO!
E NON SAI CHE TUO PADRE, IL FAMOSO EZECHIELE LUPO, È UN PITTORE DEI PIÙ APPREZZATI! ANDIAMO! TU MI FARAI DA AIUTANTE!
MENTRE SI SPERA DI POTER CONDURRE LO SCIOPERO DEGLI SPAZZINI, SI HA NOTIZIA CHE È STATO PROCLAMATO LO SCIOPERO DEI CANI DA CACCIA. AVETE FAME? BEVETE
SISSIGNORI! LA MORALE DELLA FAVOLA È CONTENUTA IN QUESTO PROVERBIO, CHE È IL PIÙ GIUSTO DEI PROVERBI E DICE: TUTTO IL MONDO È PAESE; ANCHE NELLA
QUINDI NOI CI METTEMO PER UN BOSCO IN CUI GIÀ PADRE DANTE AVEA NOTATE NON FRONDE VERDI, MA DI COLOR FOSCO. SUL BORDO DEI SENTIERI ERAN SEGNATE AD USO
FRANCHI DISEGNI DI COLTELLO E PUNTERUOLI SCOLPIVA FREGI SUL RIPIAN DEI BANCHI.”