riterrà contraffatto qualunque esemplare di quest'opera, che non porti il timbro a secco della Società Italiana degli Autori. Milano, Tip. Treves.
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che, almeno, il malinconico maestro di saper vivere, a cui la piccola scienza costò degli anni e delle fatiche, senta che le sue parole abbiano
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saluti e gli augurii degli invitati. Una festa di battesimo, quando la sacra funzione si celebra in casa, si fa verso le due pomeridiane: si prepara
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, l'estate restando nel proprio paese, che è sempre più bello degli altri, restando nella propria casa, che è sempre più comoda delle altre: vi è chi crede di
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anche fare una intera coltre al filet, potrete ricamare un intero mobile di un salotto, a punto antico, potrete, persino, fare degli arazzi di alto
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albergo, grande o piccolo, sulle rotonde degli stabilimenti di bagni, sulle terrazze delle ville e nei giardini odorosi. E tutti coloro, che sono restati
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chi deve proteggere e di chi deve esser protetto: tenera e savia legge, che mette nelle nobili mani degli uomini, che sanno pensare, sanno lavorare
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viaggio di nozze, se egli ha casa, ha famiglia, dà un pranzo, o un ricevimento in onore degli sposi: se è uno scapolo elegante, può dare questo pranzo anche
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, sempre, e ciò risparmia degli sforzi d'immaginazione, a chi sente qualche cosa e non la sa esprimere; poi, per quanto banale possa essere, dice sempre
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fantasia degli artisti, degli artefici, si sbizzarrisce in una varietà grande. La banale carta da visita sparisce, con le sue due banalissime
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Non è inutile un piccolo preambolo. Vi sono degli originali, originali a base di egoismo e di aridità di spirito, i quali dichiarano che il lutto
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cominciano a ricevere, dopo quindici giorni, solo le visite di condoglianza degli intimi. Non bisogna che un grave lutto, diventi la scusa per organizzare dei
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tuba, degli uomini, è di quindici centimetri per lutto di padre, madre, suocero, suocera, moglie; di dodici centimetri per figlio, genero, nuora
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la giovanetta può portare ancora i colori molto vivi, delle vesti azzurro cupo con giacche rosse, delle vesti beige con giacche bianche, degli abiti
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farsi troppo pregare e non s'inebbrii degli applausi; se sa sonar bene, si rassegni amabilmente, talvolta a fare da accompagnatrice e a sonare dei
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donne, invece degli uomini? È da tempo che nelle cronache mondane di Francia, noi vediamo, spesso, spessissimo, una zia, una cugina, una cognata o magari
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cerimonia, si faceva un grande pranzo; dopo il pranzo, accompagnamento degli sposi, alla novella casa. L'uso antico, che non era chic, ma che era tenero e
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vuole che del denaro, un buon cuoco e della immaginazione! Ogni invitato ha, davanti, il suo menu , in cartoncino apposito, con le iniziali degli
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medesimo paese, è atto più gentile lasciarle a mano, al portiere, tanto a casa degli sposi, quanto a casa dei parenti partecipanti, che più si conoscono
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una grossa catena, da cui pendano elegantissimi gingilli, va d'accordo con il tea - gown: non parlo degli anelli, o uno o due, ma molti belli. E così
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alla fine. Se la colazione ha un fondo di serietà, per la quantità degli invitati, la minuta diventa dinatoire: cioè si unisce all'arrosto una insalata
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», implica molta attenzione da parte degli anfitrioni, perchè i pochi piatti siano perfetti, perchè la mousse fredda sia deliziosa, e perchè il dessert
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distribuzione degli inviti: non bisogna dimenticar nessuno: e quando volete dimenticar qualcuno, bisogna esser pronti a subirne l'odio mortale. Non dimenticar
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invito: non si sa mai, vi sono sempre degli invitati che vengono prestissimo! Poi, sempre necessario dare un ultimo sguardo alle sale, ai lumi, ai fiori
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