Tommaso Caccini, fu diffidato dall’insegnarla. Mentre il De revolutionibus veniva messo all’Indice e il filosofo Tommaso Campanella pubblicava una
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del De sphaera ed cylindro di Archimede, dell’Orlando furioso dell’Ariosto, della Gerusalemme liberata di Torquato Tasso, delle poesie del Petrarca
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Nel 1602, quando Kircher viene alla luce, Copernico è morto da sessant’anni e da sessant’anni circola il messaggio eliocentrico del suo De
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definitivo il suo trasferimento, assumendo la cittadinanza francese il 4 giugno 1673 e sposando, l’anno dopo, Geneviève de Laistre, figlia del
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(Bretagna, Francia) sono diventati i santuari dell’archeoastronomia. Meno noti sono siti italiani come Saint Martin de Corléans in Valle d’Aosta, esplorato
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Nel suo regno, l’Observatoir de Paris, Cassini vivrà ancora a lungo, fino a spegnersi il 14 settembre 1712, ma ormai il suo itinerario scientifico
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Maupertuis (1698-1759) introdusse in Francia le idee di Newton e fu intimo amico di Gabrielle Emilie Le Tonnelier de Breteuil marchesa di Chatelet
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dispetto delle sue dimensioni chilometriche realizzato nel 1994 dall’artista olandese Jan Dibbets. Della statua di Arago nell’Ile de Sein è invece rimasto
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riflessa dal pianeta. Stimata con questo sistema, la distanza di Sirio risultò di 83 mila unità astronomiche. Newton nel De mundi sistemate seguì le
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Joseph-Jerome de Lalande nacque a Bourg-en-Bresse nel 1732 da una famiglia con pochi mezzi. A 12 anni una cometa dalla coda lunga 20 gradi lo
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presso il genere femminile. Talvolta erano nobildonne sposate, come la baronessa Marron de Meillonas, pittrice e poetessa. Tal altra fanciulle oscure
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Buona Speranza l’abate Nicolas de La Caille con l’incarico di misurare la parallasse della Luna, di Venere e di Marte (ossia l’angolo sotto il quale da
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la diffusione della scienza che coltivò anche con frequenti articoli su giornali come Mercure de France e Journal de Paris. Ma ciò che rende memorabile
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iniziativa galante. Quando Luigi, fratello di Napoleone Bonaparte, sposò Hortense de Beauharnais, il servile direttore del Museo di storia naturale
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Pierre Simon de Laplace nacque nel 1749 in una famiglia di contadini della Normandia e studiò in un’abbazia benedettina per interessamento di amici
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del moto della Luna, Leonhard Euler, Alexis-Claude Clairaut, Jean le Rond d’Alembert e Pierre-Simon de Laplace (1749-1827), che perfezionò il metodo
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luglio 1830 scambiandolo per una nebulosa planetaria e Michel Lefrançois, nipote di Joseph Jerome de Lalande il 6 e 8 maggio 1795. Questi addirittura aveva
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Oxford, Dublino, Ginevra, Bruxelles, Colonia, Rio de Janeiro e in 25 città degli Stati Uniti. Un pendolo oscillò persino a Roma, iniziativa audace di padre
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In Italia pionieri della fotografia astronomica furono padre Francesco de Vico, che nel 1843 tentò senza successo di fissare in un dagherrotipo una
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, Baudelaire il poeta maldetto, Gérard de Nerval, Honoré de Balzac, Theophile Gautier, Alfred de Vigny. E poi ancora Rossini, Manet, Lamartine, George
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La cosa divertente è che l’autorevole filosofo francese Auguste Comte nel suo Cours de philosophie positive del 1835, pur esaltando la scienza come
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da Warren de la Rue a Rivarbellosa chiusero la controversia: da entrambi i luoghi gli enormi zampilli color albicocca si innalzavano negli stessi
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Midi, sorto nel 1878 su iniziativa di un generale e un ingegnere, Charles de Nansouty e Célestin Xavier Vaussenat.
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anni dopo Janssen si laureò in fisica con una tesi originale, a mezza strada tra fisica e fisiologia (“Sur l’absorption de la chaleur rayonnante
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». De sei mesi Einstein aveva iniziato la sua seconda vita coniugale con Else, cugina cui lo legava una doppia parentela, per via materna e per via
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L’espansione dell’universo, teorizzata nel 1917 dall’olandese Willem de Sitter, nel 1922 dal russo Alexander Friedman e nel 1927 dal religioso belga
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svoltosi a Rio de Janeiro (Brasile) hanno proposto alcuni criteri per graduare la credibilità di un eventuale segnale extraterrestre in apparenza
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Un importante manuale di astronomia tolemaica elementare fu il Tractatus de Sphaera dell’inglese John of Holywood, noto come Giovanni Sacrobosco
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Il 1543 fu un anno speciale e – come di solito capita – nessuno se ne accorse. Portano questa data due libri, il De revolutionibus orbium coelestium
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, sia il De revolutionibus sia il De humani corporis fabrica riportavano l’attenzione sulla fisicità dei fenomeni osservati: il moto reale della Luna e
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“De revolutionibus”: chi l’ha letto?
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“Il libro che nessuno ha mai letto”: così Arthur Koestler, scrittore e filosofo ungherese, definisce il De revolutionibus nel saggio I sonnambuli
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Benché sia stato nelle mani tutti i più importanti astronomi dell’epoca, il De revolutionibus stentò a imporre il suo messaggio. A più di un secolo
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In 35 anni Gingerich ha percorso più di centomila chilometri sulle tracce del De revolutionibus, fino a censirne 601 copie tra prima e seconda
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Il De revolutionibus non è una lettura facile. Delle sue 405 pagine, la parte più appetibile, quella che illustra il sistema eliocentrico, occupa
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Koestler aveva torto quando sosteneva che il De revolutionibus cadde nel totale disinteresse dei lettori dell’epoca. Ma aveva ragione se pensiamo a
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pubblicasse, nel 1543, il De revolutionibus, segnando il passaggio dall’astronomia tolemaica all’astronomia moderna. Il primo, un manoscritto anonimo di sei
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stesso Retico aveva letto in anteprima la descrizione del sistema copernicano nel manoscritto del De revolutionibus.
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più di quanto farà lo stesso sistema copernicano: De motibus corporum coelestium iuxta principia peripatetica sine eccentricis et epicicli. Nato a
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Dopo aver persuaso il maestro a pubblicare il De revolutionibus, Retico si preoccupò di farne una copia manoscritta da consegnare all’editore ma non
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firma del cardinale Nicholas von Schoenberg, fu addirittura allegata alla prefazione del De revolutionibus. Solo con il processo a Giordano Bruno il
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Gli ultimi fogli del De revolutionibus, stampati a centinaia di chilometri di distanza dal tipografo Johannes Petreius di Norimberga, li vide sul
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Battista Amici che anticipò di sette anni il “De revolutionibus”.
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stessi argomenti ispirano il Dialogo de Cecco di Ronchitti da Bruzene in perpuosito de la stella nuova, libretto di poche pagine dal tono ironico e
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, matematico che aveva letto e assimilato il De revolutionibus di Copernico. Convertito al sistema eliocentrico, segue il corso di teologia. Era uno studente
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: il De magnete>. Quest’opera, che affascinò anche Galileo, ebbe il grande merito storico di portare in ambito fisico l’azione a distanza di una forza
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famiglie dÈ Medici e Asburgo-Lorena.
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profitto dalla scoperta per ingraziarsi Cosimo dÈ Medici. L’idea è quella di battezzare “Cosmica” i quattro satelliti gioviani (da Galileo ancora definiti
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potenti, Galileo pratica pure l’astrologia, non senza qualche infortunio clamoroso. A Ferdinando I de’ Medici pronosticò lunga vita, e il poveretto morì
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per farsi notare ed entrare in dialettica con Keplero e altri scienziati. Nel 1605 diventa istitutore del principe Cosimo de’ Medici, ciò che lo aiuta
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