; offrivan salami, lingue affumicate, mortadelle di Bologna, zamponi di Modena, olive di Spagna, ogni grazia di Dio. Su le botteghe de' fruttaioli si
Verismo
Pagina 1
povero Orlando non era condannato a giacer lì, in balia de' topi e delle tarme, lui che si vantava d'aver tenuto testa a tanti cavalieri cristiani e pagani
Verismo
Pagina 100
- E tu sei uno di questi? - domandò la bambola. - Ero - rispose Orlando malinconicamente. - Ora i tempi sono mutati; de' cavalieri erranti non ce n'è
Verismo
Pagina 102
venduta! - pensò di nuovo la Giulia, ma con diverso sentimento da quando avea pensato la stessa cosa, a Milano, mentre il signor de' Rivani la portava
Verismo
Pagina 106
sorelle erano affezionate l'una all'altra; e questo era una doppia garanzia per il benessere de' due poveri pupazzi, caduti tra nuova gente. Giunti che
Verismo
Pagina 109
- rispose semplicemente il babbo; e soggiunse, rivolto alla moglie: - È stata buona, dimmi, nel tempo ch'io ero lontano? La signora de' Rivani si
Verismo
Pagina 11
di più lontano, sugli ulivi, su' frutti del campo, il cinguettio de' passeri: tutt'un concerto senza direzione, ma pieno d'armonie penetranti e grate
Verismo
Pagina 117
momento in braccio; e quando la buona signora de' Rivani la tolse alla propria figliuola per affidarla alla fanciulla, essa la gettò dispettosamente per
Verismo
Pagina 13
cosa adattata a te, mia carina - osservò la signora de' Rivani. - Allora non lo piglio! - protestò la Marietta, ricacciando sotto la testa. - Dalle
Verismo
Pagina 21
farfalla portata dal vento sur un bioccolo di neve. Il signor de' Rivani, che non tralasciava occasione di far divertire la sua figliuola, le aveva
Verismo
Pagina 27
propri affari, il signor de' Rivani scoperse, però, in una fattoria della Sardegna, un cavallino che corrispondeva perfettamente al suo desiderio, e che
Verismo
Pagina 29
era stata tre volte fino a Bellavista, una tenuta de' Rivani, fuori di porta San Sebastiano; e raccontava, rossa dal piacere, come l'ammirassero
Verismo
Pagina 35
de' vestiti che le mancano. - Mamma, dài a Camilla il mio mantello di velluto bianco; - disse la Marietta - tanto è macchiato di sciroppo, davanti
Verismo
Pagina 41
di quaderni con de' libri scolastici. Ma c'era in questa cameretta tant'ordine e tanta pulizia che la si guardava con piacere; non un atomo di
Verismo
Pagina 45
, mamma, guarda come è carina quella bambola che sona il piano - esclamò una fanciulletta accanto al signor de' Rivani. Guardò anche lui dalla parte che
Verismo
Pagina 5
. Quando restavano sole in casa, Camilla e la bambola, ne' giorni che il babbo gironzava in cerca d'un impiego, e la mamma, vestita de' panni migliori
Verismo
Pagina 53
di disperazione rabbiosa. Ma non procurò nè medico, nè medicine; anzi, nemmanco ci pensò, a causa della scarsezza de' suoi mezzi, unica disgrazia che
Verismo
Pagina 59
- Ah, vorrei una figlia che somigliasse a Camilla! - esclamò un giorno la signora de' Rivani, discorrendo con la sorella presso il capezzale della
Verismo
Pagina 67
cuore così divorato dal dolore. Ancora de' passi, ancora delle voci; e svanivano. Camilla non tornava: i morti non tornano. E rimase lì, in un completo
Verismo
Pagina 73
la folla della gente e le file de' veicoli, traballando sul selciato, come un ubbriaco. E la Giulia, senza guardar nulla, nè rimpiangere il tempo
Verismo
Pagina 75
quello il luogo - molto diverso dal salone di casa de' Rivani - dove la Giulia si ritrovò in società: una società delle più singolari. - Fammela vedere
Verismo
Pagina 81
gente ci voleva bene, e ci dimostrava la sua affezione a quel modo. Ma quando la piccola orchestra intonava un motivo di marcia, e uno de' guerrieri
Verismo
Pagina 94
chiunque ha una madre, una sorella, la deve pensar come me, se non è l'ultimo de' furfanti.
Verismo
Pagina 97