adesso ? — domandò con vivacità strana. —Il marchese | Danei | — rispose la contessa. —La solita pozione per questa notte |
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le tempie. Quando ripassò dal salone, rapidamente, guardò | Danei | in un canto, nel crocchio degl'intimi, e salutò tutti con |
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del cuore, ebbe il coraggio d'aggiungere: — Il signor | Danei | ha chiesto la tua mano. — Oh mamma! Oh mamma ! — ripeteva |
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convulsivamente. Il giorno dopo, la contessa aspettava | Danei | nel suo gabinettino, seduta accanto al caminetto, stendendo |
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— Lo sa!... Lo sospetta!... — E nondimeno?.... — ripreso | Danei | dopo un breve silenzio. — Ne sarebbe morta.... Lo ho fatto |
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tutti se no furono andati, rimasero faccia a faccia, | Danei | e lei. Tante volte erano rimasti soli alcuni minuti, come |
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aspettava, serio, un po' inquieto. — Mia figlia vi ama! | Danei | rimase sbalordito, guardando la contessa che si era |
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dei due fortunati avvenimenti in una volta. Il marchese | Danei | era un partito convenientissimo; e se un qualche indiscreto |
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soli un momento, Roberto e lei. — Fatela felice, Roberto. | Danei | era nervoso, abbottonava macchinalmente il suo ulster da |
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