’opportunità di esaminare più da vicino la fenomenologia di queste due vie percorse dallo slancio creativo del nostro tempo, che così radicalmente divergono, nei
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feticistico, con cui l’epoca prende in considerazione l’opera d’arte, trapassa dallo spettatore all’autore, si avrà l’esatto contrario dello spettatore
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E cioè il suono fotografato ha subito un’evoluzione simile a quella dell’oggetto visivo, in quanto che dallo scrupolo iniziale di registrazione come
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, questa imitazione serve ad accentuare la costituzione dell’oggetto, che già diviene qualcosa di diverso dallo stesso oggettoutensile in funzione; ma non a
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celebre osservazione fatta dallo Hanslick a proposito dell’aria dell ’Orfeo di Gluck: se si sostituisce bonheur a malheur nel verso «rien n’égale mon
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L’impossibilità di un’estetica semantica da nessuno meglio che dal Teyssèdre è stata rilevata, e proprio dallo stesso campo semantico in cui il
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lo si percepisce. Riferendoci allora all’analisi del linguaggio che abbiamo fatto nel Celso 55; partendoci dallo schematismo kantiano, se riprendiamo
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, anche per chi non sapesse leggere le iscrizioni, dallo schema fossilizzato, di colpo riconoscibile, di un determinato evento della Scrittura. Quindi
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) fa sì che, da un lato l’apriorità dello spazio e del tempo non sia disturbata dallo spazio-tempo o dallo spazio pluridimensionale della nuova fisica
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schema che non deve essere imposto, ma emergere di volta in volta dallo sviluppo storico effettuale, che procederà a sbalzi e con effetti a distanza
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