Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Menhir

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Prete, Antonio 1 occorrenze

suoi racconti, mia madre era morta all'alba, la sua voce dalle sere d'inverno era venuta lì nel corridoio, era la musica dell'attesa con tutti quei

poesia

Il letto vuoto

344697
Pecora, Elio 1 occorrenze

, non ai suoni suscitati dalle dita, ma al suono, inudibile, da cui scaturiscono quei suoni.

poesia

Salva con nome

344758
Anedda, Antonella 1 occorrenze

foglie di castagno tra loro fino a farne corone. Sognavo di fare vestiti completamente verdi appena rigati di nero dalle spine dei ricci. Sopportavo

poesia

Il letto vuoto

344780
Pecora, Elio 1 occorrenze

amante, accadeva spesso laggiù. Passò un mese. Un giomo fu ucciso un coccodrillo e, squartato, ne uscirono dalle viscere chili di braccialetti, anche

poesia

Il letto vuoto

344879
Pecora, Elio 1 occorrenze

donne intonano un canto in cui impetrano perdono: sfiancate, le palpebre pesanti, i piedi gonfi, per un'ora lontane dalle case con le serrande, dai mariti

poesia

Menhir

344890
Prete, Antonio 1 occorrenze

con quella loro furia improvvisa le campane del Cristo risorto, ecco anche il suono della trenula che ruota nell'aria sospinta dalle mani di un

poesia

Salva con nome

344901
Anedda, Antonella 1 occorrenze

Non riesco a sentirti, sta passando un camion carico di ferro, ogni parola spenta dalle sbarre di ferro, ogni nome folgorato dal clangore del ferro

poesia

Ritorno a Planaval

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Dal Bianco, Stefano 1 occorrenze

una grande luce nella casa del trionfo e si vorrebbe urlare ai pioppi e si vorrebbe che tutti dal giardino e dalle case intomo ci capissero qualcosa e

poesia

Il letto vuoto

345038
Bertoni, Alberto 1 occorrenze

primavera dei primi Sessanta, tra vagoni abbandonati, binari morti, depositi misteriosi e inaccessibili, traversine consunte dalle quali spuntavano

poesia

Dai Canti Orfici

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Campana, Dino 1 occorrenze

intorpidiva allora nella rete dei canali: fanciulle dalle acconciature agili, dai profili di medaglia, sparivano a tratti sui carrettini dietro gli svolti

poesia

La Verna

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Campana, Dino 3 occorrenze

O poesia poesia poesia Sorgi, sorgi, sorgi Su dalla febbre elettrica del selciato notturno. Sfrenati dalle elastiche silhouttes equivoche Guizza

poesia

nell'aria del crepuscolo si intendono delle risa, serenamente, e dalle mura sporge una torricella rosa tra l'edera che cela una campana: mentre, accanto

poesia

toscana che fu. (Tu già avevi compreso o Leonardo, o divino primitivo!) 21 Settembre (presso la Verna) Io vidi dalle solitudini mistiche staccarsi una

poesia

UNA PARTITA A SCACCHI - Leggenda drammatica in un atto

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Giacosa, Giuseppe 1 occorrenze

sereni riposi dopo l’aspre fatiche, O cortili ingombrati dai cardi e dalle ortiche, O gotici leggii, o vetri istoriati, O figlie flessuose di padri

poesia

POESIE

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MICHELSTAEDTER, Carlo 6 occorrenze

sollevar ed il bene che non sanno van col vento a ricercar. Dalle pozze dalle valli sale il velo e in alto va, non ha forma né colore l'affannosa

poesia

sento vibrare E ribollir ti sento nel mio sangue mentre il sole m'illumina la faccia e dalle labbra mi prorompe il grido: viva la vita! 1° giugno

poesia

Dalle nevose gole, dai torbidi monti lontani con lena rabida, con aspro sibilo soffia la raffica, rompe la densa greve nebbia, stringe le basse

poesia

Dalla pace del mare lontano dalle verdi trasparenze dell'onde dalle lucenti grotte profonde dal silenzio senza richiami - Itti e Senia dal regno del

poesia

stanza solitaria e solo tutto in me mi raccolgo; ma nell'aria, nel canto degli uccelli e nell'uguale mormorare dell'acqua, dalle ripe alte del fiume e

poesia

frementi si tendono gli archi di tutte le vite esso tace o fanciulla. E quando la mamma mi trae dalle aride ciglia una stilla e quando la morte mi

poesia

Penombre

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Praga, Emilio 7 occorrenze

dibatte, appesa a un sogno isterico. Dalle cantine stridevano i galli col canto rauco; e le lanterne erano sgorbii gialli sul cielo glauco. Qualche

poesia

l'estremo sacramento, non farei testamento, per morir colla mia sulla tua faccia, e all'inferno volar dalle tue braccia! Noli 186...

poesia

Corna a ponente, luna crescente! Fuori lucertole e moscherini, bruchi, larvuccie e farfallucce, lumache e rane fuor dalle tane: il segno è certo

poesia

tue pupille, e l'aurora che vola dalle tue labbra colla tua parola... Sarà l'inno del verme all'infinito, sarà il ringhio che simula il ruggito, non

poesia

corteccie frolle, e dalle vecchie ampolle frangea scintille il sol. Il sol che le miriadi dei vermi e degli insetti, già, nell'orto botanico, scalda ai

poesia

sconci detti, le trasparenze! E una testa di satiro sbucava fuor dalle pieghe della mia cortina, e dondolando e ghignando cantava questa quartina

poesia

culle, giovinettine uscite, chè lo Sposo del ciel non giunge mai!... Le son fiabe ordite dalle badesse, perché mai nessuna si rompa il capo alla

poesia

TAVOLOZZA

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Praga, Emilio 6 occorrenze

vola, no, libera in mezzo al cielo, ma preme il suolo, e a colmo di sventura, la madre ha accanto che le abbassa il velo, e la dilunga ognor dalle

poesia

nubi dalle sue sembianze, guidala mollemente ove, al sereno, le stelle dei felici intreccian danze. Ma neghittosa se tu resti ancora nella tua danza

poesia

torvo su un letto d'ortiche le sue colonne antiche. Le falangi dei Cimbri incatenati qui passár, dalle invitte alme imprecando ai ferri e alla fatal legge

poesia

ritemprar non potrà, col cener molle, che ortiche, e rovi, e squallida verdura d'aglio e cipolle. Dalle ceneri nostre, ancor frementi del vasto

poesia

lattai dalle cascine, che la sera amoreggiano le fulve contadine, mentre ai bifolchi narrano, raccolti nelle stalle, l'ardor delle cavalle che trottano

poesia

non ha che stuzzichi una dama! In chi, dimmi, versar l'onda infinita, in que' bei dì nudrita? L'onda di un core che una volta appena sia stato dalle

poesia

Trasparenze

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Praga, Emilio 9 occorrenze

Che sarebbe se più non discendesse sulla terra la sera? Se più dalle convesse plaghe dell'orizzonte, dalla boscaglia nera o dal ceruleo monte, o

poesia

, esterrefatto, induro. Eppur se il sole che verrà domani dalle bianche cortine sul letticciuolo, troverà un sorriso men scolorito sotto il biondo crine, e

poesia

gaie, e le canzoni che leggerai pensando di chi visse di te, mio venerando. Mio bel vecchietto dalle chiome bionde, che già osservi e già pensi, cui

poesia

quest'anno giungerà uno sposo! - Della miseria romperò l'artiglio! - Ritornerai guarito all'aer gioioso! - Avremo un figlio! Fanciulle mie, dalle

poesia

fa col bastone addormentare. Pazzo! e sia. Gelo, il verno; nell'estate dalle inferriate mi piove olio bollente... Ma nella mente, sia verno o estate

poesia

, quelle cui veglian, nelle grotte buie, gli Incubi, iddii dalle pupille fuie, la cospergean di innumeri scintille. Rosseggiava il rubino, come

poesia

invide occhiate dietro il vol di Libellula dalle ali dorate. La leggiadra creatura, bianca come la neve, fulgida come l'astro e come l'aura lieve, vedea

poesia

canzoni d'avvenir! gli amori! gli odii, i dolor!... ma nuove! Sian della neve al par, che dalle vecchie tettoie si dismuove! Marzo è la Gioia in culla. È il

poesia

, al vostro ginocchio cadranno i miei versi; parlate, e le imagini verran dalle stelle per farsi più belle tra i vostri doppier

poesia