posso morire; dalla febbre il mio sangue si rinnovella, dalla tortura le mie fibre si disseccano, ma si rinvigoriscono dall'incitamento; la forza dei
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. - Tu sei quella - disse semplicemente. Mi condusse allo specchio; vidi nel cristallo una faccia smorta, consunta dall'età, dalla sofferenza, due occhi
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FULVIO s'inchinò, prese dalla mano di Paola il gelano che ella, sorridendo dolcissimamente, gli porgeva, e le disse, guardandola negli occhi: - Vi
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degno di ascoltarvi, di difendermi, di darvi delle spiegazioni? Non so chi siate, non vi conosco. Levatevi dalla mia strada. Andatevene. Voi non mi
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. Costui un giorno dette ai soldati trenta ducati messi da parte per le feste di Natale ma di notte, aiutato dalla cognata donna Cariclea, dalla zia
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, tremando di emozione. Egli non rispose. Si vergognava, forse. Stava buttato sulla sedia, grande corpo accasciato dalla viltà. - E i vostri soldati
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arrischiato: ogni fermata ci sembra mortale. Ogni nostro movimento è da noi troppo discusso, troppo vagliato e noi andiamo egualmente dalla inerzia al
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semplici, spesso molto austere, spesso inascoltate in ogni loro grido di gioja e di dolore: cuori dove prende origine, dall'amore, dalla malinconia, dalla
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figli, senza dolcezze: Tom partirà per viaggi lontani, a redimersi dei suoi gravi falli e morirà lungi dalla casa paterna, in un ospedale straniero. E
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moglie. Lassù, mi disse quel degno gentiluomo, lassù nel castello der vostri maggiori, lontano dalla vista degli importuni, farete il nido, magari la
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Ascanio, fra tante cose inutili che aveva studiate, conosceva un po' di botanica. E pensandoci su, muovendo dalla classe all'ordine, dall'ordine al
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sulle labbra, con due linee sottili di nero d'ebano sugli archi delle orbite abbassate, che non consentivano di vedere, ma lasciavano intravedere dalla
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, dagli alti soffitti, dai cornicioni di stucco; c'è ancora, quantunque dieci anni siano trascorsi da quella notte d'estate, e dalla sua conversazione
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, zufolava di camera in camera. Poi stridevano le tappezzerie, staccandosi dalla parete per ragion dell'arsura; scricchiolavano i mobili, ballavano le
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, ricadendo con un capo dalla spalla sinistra; ed anche quella era rossa, come era rosso il cappello, di bassa testiera e di larga falda, simile a
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divozione che quella dei quattrini. Lui tutto il santo giorno alla rendita dello Stato, alle azioni delle ferrovie, alla divisa estera; lei dalla modista
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terminato il ponte, che vi conduce dalla opposta collina di Sarzano. E si era, quando parlava Gian Luca Balbi, all'anno 1619. Il nostro senatore degnissimo
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