La stiva e scura come una spina. Due dei sette sono morti. Dimmi quali. Hanno tutti gli occhi chiusi, le teste coperte di squame. Dalla bocca di uno
poesia
questa trasformata dal vento e dalla luce. Se srotolo un tappeto o stendo un lenzuolo sul balcone è solo in obbedienza al ritmo di una morte passata
poesia
La sera esce fumo dalla finestra della cella. Il soldato s'è dato fuoco ai vestiti. L'unifonne di lana non arde e intossica l'infelice.
poesia
dalla branda e finisce in prigione. A quet'ultimo i compagni portano sigarette e cioccolato, ma continua a disperarsi, pretende di vedere l'amico.
poesia
Eccoli di nuovo sulla porta di casa, ecco il ritorno dal viaggio della vita di un giorno. Tutte le ore canoniche: dalla Compieta ai Vespri trascorse
poesia
, senza sapere che dalla sua mano - calda anche nel gelo dell'inverno - stava per sbocciare un esperto, non di bocce ma di trotto. Come Delfini stesso
poesia
grigio. Il gatto che adesso sarà trasformato ancora più profondamente dalla pioggia. La terra che si scurisce. Il muso che si scompone. L`allarme di una
poesia
soltanto un sogno di bianco che generava bianco, così quando lui sveglio guardai a lungo, di là dalla finestra, la luna, che quella notte era bellissima e
poesia
, lucido e nero di pioggia senza passato o futuro. Il desiderio non è più l'affamato che guarda dalla finestra la casa illuminata.
poesia
È triste, il fidanzato lontano non scrive da tanto. Va dalla madre di lui e la trova in cucina a lustrare pentole di rame. Parla con la vecchia, le
poesia
I folletti in casa. Quando spariscono le chiavi o l'accendino, prima se ne lagna a voce alta, poi esce dalla stanza e conta fino a dieci. Quindi
poesia
Dopo che ho preparato da mangiare mi riposo e aspetto, fu- mo una sigaretta, cammino per la casa, sbocconcello dalla tavola qualcosa il cui sapore mi
poesia
che la luce se ne vada, arriva il vento, prima da te, entrando dalla camera, e poi da me nell'altra stanza. Allora ci mettiamo in piedi con le
poesia
se anche la notte fosse chiara e illuminata dalla lampadina e dal bagliore della penna.
poesia
, davanti a sé, nella nostra direzione quando siamo rivolti al terrazzo, e ancora azzurro sulla destra, filtrato dalla tenda bianca ma ugualmente
poesia
comperato e di quelle più grandi che erano qui da prima - una folla di pioppi silenziosa nel vento di là dalla finestra - senza volerlo contiene la
poesia
La signora che mi spia dietro la sua tenda bianca drappeggiata e che io spio dalla finestra del salotto, perché non viene allo scoperto e mi saluta
poesia
La famiglia di lei: il padre in guerra con i figli, li scaccia, gli rinfaccia il pane. La famiglia divisa in due schiere: una, capeggiata dalla madre
poesia
aveva osservato, un mattino qualunque, quei vagoni attraversare la linea dell orizzonte, dal cortile o dalla strada di casa verso nord.
poesia
miei orecchi. Antichi ritratti di famiglia erano sparsi sul tavolo untuoso. L'agile forma di donna dalla pelle ambrata stesa sul letto ascoltava
poesia
O poesia poesia poesia Sorgi, sorgi, sorgi Su dalla febbre elettrica del selciato notturno. Sfrenati dalle elastiche silhouttes equivoche Guizza
poesia
picco grigie nel crepuscolo, tutt'intorno rinchiuse dalla foresta cupa. Incantevolmente cristiana fu l'ospitalità dei contadini là presso. Sudato mi
poesia
(dalla finestra
poesia
passione e la faccia raccolta che la fiamma nel tempo stesso vela e manifesta. Ma se l'occhio distolgo dalla strada arida e sola che percorro oscura e alla
poesia
Dalla pace del mare lontano dalle verdi trasparenze dell'onde dalle lucenti grotte profonde dal silenzio senza richiami - Itti e Senia dal regno del
poesia
, e nella vela ingolfandosi il vento il mio naviglio minacci di sommergere, pur sempre alla stessa distanza io mi ritrovo dalla punta agognata. Col
poesia
veglie liete sconfitte e facili vittorie e voi quaderni carchi di memorie io v'abbandono. Libero sono dalla tirannia d'ogni minuto; sono rotti i ceppi
poesia
. Dalla scala salita un giorno per sempre non verranno più voci, né visi morti. Non sarà necessario lasciare il letto. Solo l'alba entrerà nella stanza
poesia
parola che lo contenga o accomuni alle cose passate. Ieri, dalla breve finestra è svanito come svanirà tra un istante, senza tristezza nè parole umane, sul
poesia
, ma non amo la musica di chiesa. Ah per l'uom sventurato appeso ai chiodi, quel rimbombo di lodi al barbaro che in ciel tranquillamente dalla sua gente
poesia
splendor dell'arca, e già all'idolo d'or torna l'umano, e dal vertice sacro il patriarca s'attende invano; s'attende invano dalla musa bianca che
poesia
, questuando il sorriso e la carezza benedicendo i cenci e l'allegrezza... E forse ancora qualche vecchio amico, dalla febbre e l'età fatto pudico, ti getta il
poesia
cretini che vide immoti a' suoi piedi divini!... E sentirai dalla vetusta dea come la forma strangoli l'idea, come al vergine altar della bellezza sorga
poesia
scongiuro, per la madre mia! Chi è là che stappa ?... Dio lo salvi dal Limbo e dalla Trappa! Giù come fiume per allegra valle, giù come treccie per
poesia
mio; non vi inchiodar l'affetto dei bimbi, e la virtù! E la ricchezza, dalla creta evasa, che renderemo all'anima lassù! La ereditai per te, mio
poesia
! Dalla tua fiala il dubbio sbuffa le sue tempeste; gramo corpuccio viscido, tappato in sempiterno, tu miagoli lo scherno che il Caso all'uom creò
poesia
Ma ritornato dalla lunga gita alla casa paterna, a' tuoi diletti, d'alme memorie l'anima arricchita, e la valigia piena di abbozzetti: come lieto
poesia
Chi partìa dalla bella laguna verso il golfo che pari non ha, e dell'arte l'intatta fortuna ricercava alle cento città; chi movea dall'avello di
poesia
Oh chi dirà la gioia che sentii stamattina volar dal labbro d'una contadina! Scendea dalla montagna in sottanetta bianca, cantando a tutta gola una
poesia
del brando; qui pregár forse gli ultimi tribuni, dalla vendetta dei barbari immuni, tra l'arse insegne e i figli insanguinati, i dolci lari - quando
poesia
rancura, e che quand'egli uscia dalla mia stanza - ho pianto!
poesia
Che sarebbe se più non discendesse sulla terra la sera? Se più dalle convesse plaghe dell'orizzonte, dalla boscaglia nera o dal ceruleo monte, o
poesia
, l'elettrica gemma all'oro rivale, quella che svia dai cori la tristezza fatale, l'altre tutte vincea co' suoi splendori. E sola era bandita dalla
poesia
montagna truce; il primo alito lieve che vien dalla vallea, bacio, sospir di Dea. Amo laggiù fra le tremule foglie la nebbia che si scioglie, candida
poesia
abbraccerai, di eolie cetre e di tube al suon. Risorgerano i giorni dell'innocenza adorni; farai ritorno al dì che il primo endecasillabo dalla tua penna
poesia
, qualche nonnulla... un capitombolo dalla mia culla, un mal di stomaco, la fanticella, i Magi, i bricioli della scarsella; le panche gelide, le
poesia
!... Dalla sua cetra ebbero forse essenza le mie poche canzoni! Sospeso al labbro della madre pia che mi leggea gli Sposi le prime perle dell'Arte ch'è or
poesia
sole a sole, ingiurïar la tepida stagione o il sol che va in Scorpione... se pur qualche burlevole compare dalla bettola giunto, a giusto punto, non le
poesia
castello, o mole strana! * * * Ti contemplo quaggiù dalla vallata dell'erbe in sullo smalto, o mio bel campanile, o chiesa, o spalto, che il sole
poesia
volava; or su un cespo, or sull'altro un attimo posava, e via, via, nell'azzurro, ratta, vertiginosa, dalla mammola al giglio, dal geranio alla rosa, come
poesia