il progresso nelle invenzioni; non sarà mai aiutata | dalla | incerta, ignara direzione collettiva dell'ordinamento. Ai |
Doveri dell'uomo -
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popolo, il Comunismo non ha che un rimedio per proteggerli | dalla | fame . Or non può farsi questo, non può assicurarsi il |
Doveri dell'uomo -
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predicati che si applicano a diversi subietti, e ricevono | dalla | stessa natura di questi un diverso valore. Il carattere che |
Teosofia Vol.I -
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della ribellione contro ogni autorità usurpata e sostenuta | dalla | forza, la riverenza alla vera, all'unica Autorità, |
Doveri dell'uomo -
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nella religione della coscienza inspirata, non incatenata | dalla | tradizione. La Nazione deve aiutarvi in quest'opera. E voi |
Doveri dell'uomo -
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procede da voi non vi faccia mai dimenticare la famiglia | dalla | quale procedete. Pur troppo sovente i nuovi vincoli |
Doveri dell'uomo -
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da ogni eccesso nella bevanda o in altro: emancipatevi | dalla | miseria colle privazioni .E sono ottimi consigli perché |
Doveri dell'uomo -
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di progresso e di associazione, inseparabili anch'esse | dalla | natura umana, sostennero e sostengono, come i filantropi |
Doveri dell'uomo -
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questo è quanto, secondo gli economisti ,può farsi | dalla | Società: ogni suo intervento al di là è, per essi, sorgente |
Doveri dell'uomo -
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di comunicazione, emanciperebbero a poco a poco il lavoro | dalla | tirannide del commercio della classe intermedia fra la |
Doveri dell'uomo -
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la produzione e i consumatori :ma non giovano a emanciparlo | dalla | tirannide del capitale, non danno i mezzi del lavoro a chi |
Doveri dell'uomo -
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dei secondi è incerta, dipendente dal loro intelletto, | dalla | loro attività, ma segnatamente dalle circostanze, dallo |
Doveri dell'uomo -
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i limiti fra i quali il salario si aggira, sono determinati | dalla | relazione che esiste fra il lavoro offerto e il lavoro |
Doveri dell'uomo -
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foste servi, voi siete in oggi assalariati. V'emancipaste | dalla | schiavitù, dal servaggio; perché non v'emancipereste dal |
Doveri dell'uomo -
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Stato è indipendente | dalla | Chiesa? La Chiesa è indipendente dallo Stato? Ci sono tre |
Questioni politico religiose -
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Stato; il sistema di quelli che dicono lo Stato dipendente | dalla | Chiesa; il sistema di quelli che dicono che l' uno e l' |
Questioni politico religiose -
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che ci eravamo proposta: - Lo Stato è egli indipendente | dalla | Chiesa? - Egli è evidente, che sarà indipendente, se si |
Questioni politico religiose -
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complessivo aggregato, avrà una subordinazione e dipendenza | dalla | Chiesa. Prima dunque di venire ad una decisione, noi |
Questioni politico religiose -
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conseguenza, che ciascun uomo è soggetto e dipendente | dalla | Chiesa in tutte quelle cose che riguardano l' ordine |
Questioni politico religiose -
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nell' ordine delle obbligazioni morali e di coscienza | dalla | Chiesa; anche lo Stato, sia piccolo o grande, potente o |
Questioni politico religiose -
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il giudizio intorno al lecito ed al peccaminoso, dipende | dalla | Chiesa Cattolica. E questo viene a dire, che se nasce |
Questioni politico religiose -
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dell' indipendenza dello Stato o della società civile | dalla | Chiesa, è l' abolizione del Cattolicismo e della Religione |
Questioni politico religiose -
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e pacifica, e l' umana famiglia essere di nuovo raccolta | dalla | sua dispersione sotto un padre comune, Iddio (4). Un' altra |
Questioni politico religiose -
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de' nostri tempi è quella della separazione dello Stato | dalla | Chiesa. Che cosa s' intende per separazione dello Stato |
Questioni politico religiose -
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Chiesa. Che cosa s' intende per separazione dello Stato | dalla | Chiesa? Questo è quello che niuno vi dice. Pure se non si |
Questioni politico religiose -
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uso. Diremo dunque d' intendere per separazione dello Stato | dalla | Chiesa « quel sistema, che pretende che lo Stato debba fare |
Questioni politico religiose -
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della questione precedente: « se lo Stato sia indipendente | dalla | Chiesa ». Trattando la questione precedente, abbiamo veduto |
Questioni politico religiose -
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i princìpii del Cattolicismo, niun uomo è indipendente | dalla | Chiesa, e però neanche una congregazione di uomini; né lo |
Questioni politico religiose -
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nello stesso tempo, che questa dipendenza dello Stato | dalla | Chiesa è ristretta alle cose morali, cioè all' ordine del |
Questioni politico religiose -
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giustamente rispondere alla Chiesa: « Voi siete uscita | dalla | sfera delle vostre attribuzioni: sono io il giudice di |
Questioni politico religiose -
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atti governativi, separandoli e astraendoli nel detto modo | dalla | Chiesa, senza avere nessun riguardo alle sue leggi, alle |
Questioni politico religiose -
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questione di ciò che è utile si possa intieramente separare | dalla | questione di ciò che è onesto: e se lo Stato possa |
Questioni politico religiose -
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onesto. La questione dunque della separazione dello Stato | dalla | Chiesa si trasforma in un' altra equivalente, ma più |
Questioni politico religiose -
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progetto s' oppone a quello che è insegnato o comandato | dalla | Chiesa, il governo civile non può indurlo in legge, pel |
Questioni politico religiose -
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Cristiana Cattolica, che lo Stato, si separi talmente | dalla | Chiesa, che egli sia licenziato a far leggi e disposizioni |
Questioni politico religiose -
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per sostenere il sistema della separazione dello Stato | dalla | Chiesa, preso nel senso indicato, conviene rinunziare alla |
Questioni politico religiose -
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o religiose, chiamando questo « separazione dello Stato | dalla | Chiesa ». La società civile fu istituita, come abbiamo |
Questioni politico religiose -
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diritto il sistema della separazione totale dello Stato | dalla | Chiesa . Concludiamo: il governo civile deve aver riguardo, |
Questioni politico religiose -
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e al buon senso quella separazione assoluta dello Stato | dalla | Chiesa, che è divenuta uno dei luoghi comuni della politica |
Questioni politico religiose -
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ritorna alla questione dell' indipendenza dello Stato | dalla | Chiesa, già da noi prima trattata. Ripetiamo dunque, che |
Questioni politico religiose -
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moderazione, la misura, l' ordine delle sue disposizioni? | Dalla | legge naturale? No, perché l' Autonomia, di cui si parla, |
Questioni politico religiose -
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uno stato brutale, spoglio della sua propria dignità, che | dalla | sola morale procede e dalla sua relazione con le cose |
Questioni politico religiose -
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della sua propria dignità, che dalla sola morale procede e | dalla | sua relazione con le cose eterne e divine. Laonde niun uomo |
Questioni politico religiose -
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desume, sia dall' insegnamento scritto o tradizionale, sia | dalla | viva voce di quella autorità che ha istituito Gesù Cristo |
Questioni politico religiose -
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escluso il sistema d' assoluta separazione dello Stato | dalla | Chiesa, come affatto inconciliabile con il Cattolicismo. |
Questioni politico religiose -
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con il Cattolicismo. Coloro che, lasciandosi governare | dalla | fantasia, si compiaciono di rappresentare lo Stato e la |
Questioni politico religiose -
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da banda il sistema dell' assoluta separazione dello Stato | dalla | Chiesa; e poiché, lasciato questo sistema, rimane che lo |
Questioni politico religiose -
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e se così accade per mutua concessione, questo non deriva | dalla | natura intrinseca delle potestà stesse, e si dee riguardare |
Questioni politico religiose -
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e separare. E la distinzione d' altra parte è dimandata sì | dalla | natura dei due poteri, sì dall' ordine e dalla chiarezza |
Questioni politico religiose -
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dimandata sì dalla natura dei due poteri, sì dall' ordine e | dalla | chiarezza con cui devono entrambi procedere, e giova |
Questioni politico religiose -
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di più il pericolo, che ciascuna delle due potestà, uscendo | dalla | propria via, che diritta le scorge al proprio fine, per far |
Questioni politico religiose -
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governi malavveduti, ostentando una falsa pietà, pretesero | dalla | Chiesa. Il sistema di questi governi conduce ai due |
Questioni politico religiose -
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l' usurpatore, quando è invalso questo sistema, pretende | dalla | Chiesa tutto ciò che pretendeva il governo legittimo. Posto |
Questioni politico religiose -
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pretendendo dunque di essere aiutato ne' suoi interessi | dalla | Chiesa, pretende di conseguenza, che la Chiesa riceva da |
Questioni politico religiose -
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trattato tacito o espresso di alleanza. Deriva bensì | dalla | natura del potere civile, che questo deve essere |
Questioni politico religiose -
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per intendere, che esso è quello che nasce logicamente | dalla | natura delle due potestà, utile e decoroso ad entrambe e |
Questioni politico religiose -
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ed osservino quelle relazioni fra loro, che escono | dalla | loro natura e non son sopraggiunte dall' artificio o dall' |
Questioni politico religiose -
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in qualche modo di quella dignità che viene alla Chiesa | dalla | sua divina origine. Che se taluno sfugge ribelle, almeno |
Questioni politico religiose -
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da Dio. Il sistema della totale separazione dello Stato | dalla | Chiesa, di cui noi abbiamo veduto l' erroneità e l' |
Questioni politico religiose -
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Così è del tutto falso che cotesti legislatori prescindano | dalla | religione: anzi questa sta di continuo presente al loro |
Questioni politico religiose -
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del sistema che si dice della legge atea è confermata | dalla | storia. Le due grandi bandiere che dividono profondamente |
Questioni politico religiose -
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due princìpii diversi, cioè o il princìpio « di prescindere | dalla | Religione Cattolica, come se non esistesse al mondo »; o il |
Questioni politico religiose -
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quando vi dicono che il legislatore civile può prescindere | dalla | Religione, e la legge deve essere atea, adducendo per |
Questioni politico religiose -
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ciò che dicevamo, ha due facce, l' una onesta, ed è quella | dalla | quale si presenta quando coloro che lo insegnano lo |
Questioni politico religiose -
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dei proprii diritti reciproci, quali vengono loro assegnati | dalla | Religione. In tutti questi tre casi c' è tirannia della |
Questioni politico religiose -
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può decidere questa questione se non la Religione stessa, | dalla | quale viene che un oggetto sia sacro. Caduta questa, eccoci |
Questioni politico religiose -
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formalità ecclesiastiche, acciocché sia riconosciuto valido | dalla | Chiesa, e deve essere rivestito delle formalità civili, |
Questioni politico religiose -
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Anzi, noi vogliamo stabilire una proposizione indipendente | dalla | verità o dall' erroneità di tutte le opinioni accennate e |
Questioni politico religiose -
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dispute, per quanto i disputanti pretendano avere la verità | dalla | loro. Ciò posto, noi dicevamo, che una legislazione civile |
Questioni politico religiose -
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contratti matrimoniali tutti quelli che sono riconosciuti | dalla | Chiesa Cattolica e nissun altro in tal caso ella è amica |
Questioni politico religiose -
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piemontese. Che anzi, se ci fu mai legge che fino | dalla | sua origine portasse con sé i caratteri storici dello |
Questioni politico religiose -
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e confonde da se medesima. E` dunque provato ad evidenza | dalla | storia, quanto onorati e puri sieno i natali del matrimonio |
Questioni politico religiose -
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più aprendo gli occhi, ammaestrato dall' esperienza e | dalla | riflessione sull' empietà, sulla immoralità profonda, sull' |
Questioni politico religiose -
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possa impedire o proibire un atto qualunque che emani | dalla | fede religiosa de' cittadini: e questa è l' assoluta e |
Questioni politico religiose -
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s' intende quella porzione che non viene loro tolta | dalla | legge civile. All' opposto, la questione della libertà di |
Questioni politico religiose -
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la legge civile possa proibire o impedire un atto che emani | dalla | fede religiosa de' cittadini ». Chi suppone che la legge |
Questioni politico religiose -
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fare un atto qualunque non proibito dalle leggi, che emani | dalla | sua fede religiosa », egli è evidente, che non ci può |
Questioni politico religiose -
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fare atto qualunque non proibito dalle leggi, che emanasse | dalla | sua fede religiosa ». E` vero che i cristiani non potevano |
Questioni politico religiose -
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che i cristiani non potevano fare gli atti che emanavano | dalla | loro fede religiosa; ma questi atti non essendo legali, |
Questioni politico religiose -
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ma questi atti non essendo legali, poiché erano proibiti | dalla | legge civile, andavano esclusi dalla libertà religiosa, |
Questioni politico religiose -
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poiché erano proibiti dalla legge civile, andavano esclusi | dalla | libertà religiosa, secondo i legisti di cui parliamo: |
Questioni politico religiose -
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di quegli altri non proibiti dalle leggi che emanassero | dalla | loro fede religiosa! Che se non avevano altra fede |
Questioni politico religiose -
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né costretto né impedito a fare un atto qualunque che emani | dalla | sua fede religiosa, con la restrizione che questo atto non |
Questioni politico religiose -
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partiti da un princìpio tutt' altro, come nel caso nostro, | dalla | pretesa necessità, che le leggi civili sieno uniformi per |
Questioni politico religiose -
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loro, come obbligazione gravissima, di dividersi l' uno | dalla | supposta moglie, l' altra dal supposto marito. Ma non ci |
Questioni politico religiose -
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dal supposto marito. Ma non ci sono cause per ottenere | dalla | legge un altro divorzio. La legge obbliga la moglie ad |
Questioni politico religiose -
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e li obbliga a permanere in uno stato condannato | dalla | propria coscienza. C' è dunque sincerità in legislatori di |
Questioni politico religiose -
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e intraprendente. I governi utilitari dunque si mettono | dalla | loro parte, fanno loro delle concessioni e così la fazione |
Questioni politico religiose -
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di fare quegli atti religiosi, che non sono proibiti | dalla | legge civile; 2) Quella de' così detti filosofi, che |
Questioni politico religiose -
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dei cittadini; 2) Che la libertà di coscienza conceduta | dalla | legge civile sia tale e tanta, quale e quanta può essere |
Questioni politico religiose -
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Questi caratteri essenziali riceveranno lume e sviluppo | dalla | trattazione delle seguenti questioni. Che i cittadini sieno |
Questioni politico religiose -
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Perché questa sola differenza sarà disprezzata e negletta | dalla | legge civile, e riguardo a questa sola si metterà avanti il |
Questioni politico religiose -
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pretendesse che la misura dell' abito si dovesse desumere | dalla | statura minima assegnata al soldato, e ciò per non creare |
Questioni politico religiose -
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che importa di necessità la coerenza, non si trova punto | dalla | parte de' legislatori di cui parliamo, e di cui è infetta |
Questioni politico religiose -
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professione, e sperare di indurli a distinguere la libertà | dalla | licenza, considerando essi come mezzo opportuno al loro |
Questioni politico religiose -
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« se esista della licenza », se differisca d' essenza | dalla | libertà, e l' una sia l' opposto dell' altra. Infatti, come |
Questioni politico religiose -
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che agli occhi di costoro la licenza non può differire | dalla | libertà, se non per essere in certe circostanze inopportuna |
Questioni politico religiose -
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che il libero esercizio di tutte le facoltà umane regolato | dalla | legge morale. La licenza all' opposto è bensì in qualche |
Questioni politico religiose -
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modo un esercizio delle facoltà umane, ma non regolato | dalla | legge morale, anzi a questa opposto. Tutto quello adunque |
Questioni politico religiose -
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fatto: il diritto è una facoltà di operare protetta | dalla | legge morale, il vizio all' incontro è ciò che la legge |
Questioni politico religiose -
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Se si ammette che l' operare il male sia proibito | dalla | legge morale; con ciò stesso si riconosce che non può |
Questioni politico religiose -
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diritto non può essere che una facoltà d' operare protetta | dalla | medesima, e però una facoltà d' operare il lecito. La |
Questioni politico religiose -
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nel suo esercizio; poiché operare il bene essendo approvato | dalla | legge morale, acquista con ciò la dignità di diritto; ma |
Questioni politico religiose -
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accettata, sviluppata, verificata sulla storia, confermata | dalla | scienza, diventò bandiera dell'avvenire. Oggi non v'è |
Doveri dell'uomo -
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all'antico e diffuso su più ampia zona di terra: vediamo | dalla | tirannide, esercitata dagli individui, escire subito dopo |
Doveri dell'uomo -
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alcune delle verità contenute in quella parola Progresso, | dalla | quale escirà la Religione dell'Avvenire. In essa solo può |
Doveri dell'uomo -
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e le forze e la capacità ricevute, senza merito alcuno, | dalla | natura. O l'eguaglianza sarebbe relativa e calcolata sui |
Doveri dell'uomo -
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dell'antica schiavitù? Non sarebbero quei capi trascinati | dalla | teoria d'interesse che rappresenterebbero, e sedotti |
Doveri dell'uomo -
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in sistema. L'idea d'unire in mazzo più fiori vien destata | dalla | naturale similitudine che vi è tra fiore e fiore; con ciò |
Psicologia delle menti associate -
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noi, perché fanno già sistema fuori di noi. Ciò non dipende | dalla | nostra mente, ma dal mondo esteriore. In secondo luogo, |
Psicologia delle menti associate -
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le dita d'una mano. Molti popoli sono periti senza uscire | dalla | prima barbarie. Questa filosofia del selvaggio interpreta |
Psicologia delle menti associate -
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moltitudini che la Via Lattea fosse traccia di latte sparso | dalla | Dea dell'aere; ovvero che fosse un solco della campagna |
Psicologia delle menti associate -
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genere umano, anche fra le stirpi più inegualmente dotate | dalla | natura, ha simili facultà percettive e riflessive. È ciò |
Psicologia delle menti associate -
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dopo Confucio. Tutte le questioni appaiono già sciolte | dalla | sapienza dei maggiori; miseri i figli che temono d'esser |
Psicologia delle menti associate -
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a noi e al nostro avvenire. Laonde un popolo ch'esca appena | dalla | barbarie ed abbia scarso apparato d'idee; ma si volga con |
Psicologia delle menti associate -
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lume dell'esperienza e della ragione. Dall'esperienza e | dalla | ragione sempre nuove scoperte; continua mobilità e |
Psicologia delle menti associate -
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in armonia colla grande voce del genere umano trasmessavi | dalla | storia, voi siete certi d'avere la verità eterna, |
Doveri dell'uomo -
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e legge propria, e non derivavano i loro pensieri fuorché | dalla | contemplazione dell'individuo. La conseguenza di siffatte |
Doveri dell'uomo -
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Si limitarono essi pure a desumere le norme della vita | dalla | contemplazione dell'individuo: l'Umanità come corpo |
Doveri dell'uomo -
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dunque a non contemplarle; s'adoprarono a staccar l'uomo | dalla | terra, dalle cose concernenti l'Umanità intera, e finirono |
Doveri dell'uomo -
|
o dall' ammissione gratuita di un principio falso, o | dalla | deduzione errata di conseguenze false da un principio vero. |
Il razionalismo -
|
nelle sue forme , come dovea essere: furono anatematizzati | dalla | Chiesa gli errori speciali che produceva; e da' teologi |
Il razionalismo -
|
quel giusto mezzo dove fermarsi, cominciò ad eccedere | dalla | parte contraria, esaltando soverchiamente l' umana natura |
Il razionalismo -
|
sarebbe stato desiderabile, che tutti i cattolici, ammoniti | dalla | sapienza di questa decisione dogmatica del sommo Pontefice, |
Il razionalismo -
|
di tutte le teologiche scuole, benchè difese ed onorate | dalla | Chiesa; come ancora l' estrema facilità di credere e d' |
Il razionalismo -
|
e tramandata; fecer anco condannare a quando a quando | dalla | Sede apostolica proposizioni estratte da' loro libri, o |
Il razionalismo -
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accuse date in cotesto secolo al Bellelli ed al Berti (4), | dalla | santa Sede giustificati e protetti, e ad innumerevoli altri |
Il razionalismo -
|
Arduino a tanti scrittori cattolici della Francia alieni | dalla | sua fazione, dei quali egli pretese avere scoperto e |
Il razionalismo -
|
soggiacquero questi infaticabili calunniatori, castigati | dalla | santa Sede apostolica, imparziale mantenitrice della |
Il razionalismo -
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in che precisamente consistesse l' errore, avea tagliate | dalla | radice le dispute che fossero potute insorgere in fra i |
Il razionalismo -
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lode e colpa, merito e demerito, onde giustamente furono | dalla | Chiesa anatematizzati; dall' altra abbatte pure i contrarii |
Il razionalismo -
|
volte, anche il peccato originale fu evitabile un tempo | dalla | natura umana, cioè non dai bambini che lo ricevono, ma da |
Il razionalismo -
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non si può colle proprie forze evitare, nè pure dee dirsi | dalla | legge vietato. Il qual principio fu certamente, chi ben |
Il razionalismo -
|
patrocinatori della natura incorrotta, e proibita solo | dalla | legge positiva, senza la quale, essi giunsero a tale |
Il razionalismo -
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caduti in errore, vi s' indurarono, e l' errore suggellato | dalla | caparbietà contro le decisioni della Chiesa, divenne nuova |
Il razionalismo -
|
sospetti. Il che ben dimostra altresì quanto sieno alieni | dalla | vera ubbidienza alle leggi della Chiesa. Perocchè quante |
Il razionalismo -
|
a quelle, di cui non essendo definito il senso preciso | dalla | bolla di condanna, possono facilmente abusare), così egli |
Il razionalismo -
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per la colpabilità del peccato , che tutta si dee desumere | dalla | libertà del primo padre che lo commise. Sebbene noi qui non |
Il razionalismo -
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posteri, quand' essi escludono ogni infezione ed ogni vizio | dalla | volontà di questi, e però riducono il peccato (pel quale |
Il razionalismo -
|
i teologi, facendo lor credere essere intieramente alieno | dalla | loro dottrina il distruggere il dogma del peccato |
Il razionalismo -
|
insegnamento, o se la nega, sia inescusabile. Cominciamo | dalla | Scrittura. La Scrittura dice non solo che, [...OMISSIS...] |
Il razionalismo -
|
sempre corte le gambe? E qual altro frutto raccolse Teodoro | dalla | sua, fuor di quel dell' infamia? qual altro frutto raccolse |
Il razionalismo -
|
grand' uso, che il peccato si debba sempre porre in essere | dalla | VOLONTA`, e non possa dalla NATURA; nasceva, a mio parere, |
Il razionalismo -
|
si debba sempre porre in essere dalla VOLONTA`, e non possa | dalla | NATURA; nasceva, a mio parere, dalla poca meditazione sulla |
Il razionalismo -
|
VOLONTA`, e non possa dalla NATURA; nasceva, a mio parere, | dalla | poca meditazione sulla umana natura. Quell' obbiezione in |
Il razionalismo -
|
voi altri dite, che il peccato dee sempre essere costituito | dalla | volontà di colui nel quale si trova, perocchè, essendo il |
Il razionalismo -
|
i posteri, motione generationis , sono mossi al peccato | dalla | natura peccatrice di Adamo generante (2). Il movimento |
Il razionalismo -
|
dimostra, 1 ch' egli considera i bambini come riceventi | dalla | mozione del generante l' atteggiamento peccaminoso; 2 che |
Il razionalismo -
|
è comunicata l' inordinazione in cui il peccato consiste. | Dalla | qual maniera, che usa l' Angelico a spiegare, in che guisa |
Il razionalismo -
|
dedurre, che se il loro peccato vien messo in essere | dalla | natura , è ad un tempo la loro natura morale quella che, |
Il razionalismo -
|
senso di volontario semplicemente o in genere, prescindendo | dalla | effettiva libertà. Certo non ci vuole una gran testa a |
Il razionalismo -
|
due suoi modi accidentali. Tale significato si fa manifesto | dalla | ragione stessa e dall' etimologia della parola, dalla |
Il razionalismo -
|
dalla ragione stessa e dall' etimologia della parola, | dalla | definizione de' citati Padri della Chiesa, e dall' autorità |
Il razionalismo -
|
attratti necessariamente, e a un tempo spontaneamente, | dalla | vista del sommo Bene; e questi mossi dalla loro libera |
Il razionalismo -
|
spontaneamente, dalla vista del sommo Bene; e questi mossi | dalla | loro libera elezione: 2 Reca alcuni testi ne' quali, così |
Il razionalismo -
|
i bambini non facessero nessuna maniera d' atti volontarii, | dalla | supposizione che non avessero alcun uso di ragione; egli è |
Il razionalismo -
|
con cui Clemente VIII prescrive che non si debba partire | dalla | dottrina di sant' Agostino: [...OMISSIS...] . Lo stesso |
Il razionalismo -
|
fare questi attacchi contro la gloria di colui, che, vinto | dalla | grazia un dì, ne glorificò la possanza, e ne divenne l' |
Il razionalismo -
|
distinzione tra la dannazione ammessa da S. Agostino e | dalla | Chiesa, come aderente al peccato del bambino, e l' |
Il razionalismo -
|
da Bajo come aderente allo stesso peccato e non proveniente | dalla | libertà d' Adamo che lo commise, e seguitiamo ad analizzare |
Il razionalismo -
|
sia un seguitar Bajo lo spiegare S. Paolo con S. Agostino | dalla | santa sede seguito. E quello che il Rosmini ha mostrato con |
Il razionalismo -
|
si pon mente al modo del lor ragionare, non da altro, che | dalla | condizione del bambino. Non gli attribuiscono cioè una pena |
Il razionalismo -
|
dove ogni guasto è morte, e giustamente s' appella | dalla | Chiesa peccato: colpa poi in quanto quella inordinazione si |
Il razionalismo -
|
quale avversione da Dio viene tolta e annullata interamente | dalla | grazia battesimale, che ricongiungendo l' uomo al Creatore, |
Il razionalismo -
|
la Chiesa (3). E onde nasce mai il Razionalismo, se non | dalla | voglia di spiegar tutto colla ragione? Che bisogno c' è che |
Il razionalismo -
|
bene nell' opera contra i Gentili (1). Quivi dimostra, che | dalla | debolezza e dalla fallacità della ragione, dalle forze de' |
Il razionalismo -
|
contra i Gentili (1). Quivi dimostra, che dalla debolezza e | dalla | fallacità della ragione, dalle forze de' bestiali appetiti |
Il razionalismo -
|
giustamente si può rilevare, almen con probabile argomento, | dalla | lotta della ragione colla concupiscenza, che così non |
Il razionalismo -
|
si può raccoglier così: L' umanità presente (non ristorata | dalla | grazia) si trova in uno stato di deficienza di forze |
Il razionalismo -
|
leva a Dio colla sua volontà impotente; ma perchè è lontano | dalla | sua ultima possibile perfezione alla quale non si solleva |
Il razionalismo -
|
a cagion del padre, che gliela perdette. Non dipende dunque | dalla | cosa in sè, ma dal positivo decreto di Dio l' esser peccato |
Il razionalismo -
|
ma una facoltà tutto diversa. E pure la COLPA non viene che | dalla | volontà prevaricatrice d' Adamo; ma il peccato viene da |
Il razionalismo -
|
generativa , perchè [...OMISSIS...] . Ora in costui formato | dalla | carne d' Adamo prevaricatore perchè mai non passerebbe il |
Il razionalismo -
|
la grazia; pure insegna la dottrina cattolica, che il Nato | dalla | Vergine non solo non contrasse, ma nè pure dovea contrarre |
Il razionalismo -
|
è l' obice che impedisce la grazia, il quale obice è posto | dalla | seminale generazione, la quale non fu quella di Cristo |
Il razionalismo -
|
cosa morale, ma è morale solo in quanto dipende | dalla | prima parte; e così del pari la privazione della seconda |
Il razionalismo -
|
i DIFETTI di cui si parla, 1 dal peccato libero di Adamo, 2 | dalla | privazione della grazia, e si dicono effetti dell' uno e |
Il razionalismo -
|
causa; divenendo anco un male fisico morale, se è prodotto | dalla | malizia della volontà. Obbiezione 5. Conceduto anche, che i |
Il razionalismo -
|
la creatura al Creatore sarebbe peccato, se non dipendesse | dalla | libera volontà. Quello dunque che non è colpa, nè pure è |
Il razionalismo -
|
è sempre vincibile colle forze, che l' uomo ha acquistato | dalla | grazia battesimale, usando i mezzi, che questa grazia gli |
Il razionalismo -
|
concupiscenza vengano sì sformatamente accresciute le forze | dalla | stortura della volontà superiore, dov' è il formale del |
Il razionalismo -
|
della grazia, ma nella disorganizzazione morale prodotta | dalla | ferita del peccato. 6 I padri e i dottori dicono oltracciò, |
Il razionalismo -
|
generazione per ispiegare il contagio del peccato astraendo | dalla | nozione di colpa. Prima però ancora di S. Ambrogio, lo |
Il razionalismo -
|
stesso colla natura? o l' abito non è sempre cosa distinta | dalla | natura che lo riveste? La natura umana, secondo Gersone, |
Il razionalismo -
|
nella penna i nostri Anonimi; e così s' allontanarono | dalla | sana e comune dottrina. 9 S. Giovanni Crisostomo |
Il razionalismo -
|
che nè la natura, nè la volontá umana ritiene alcun male | dalla | prevaricazione d' Adamo, ma solo è priva de' gratuiti |
Il razionalismo -
|
questa è legata con quella, non è quella. Noi cominceremo | dalla | prima: considereremo la volontà umana in sè stessa, e |
Il razionalismo -
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e simili, e non che sia male solamente perchè vietato | dalla | legge positiva; giacchè in quest' ultimo caso non può aver |
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prossima di quell' adesione (1) soggiace alla necessità, | dalla | stessa e sola adesione contrae una deformità morale. Ed |
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costituiti negli ordini sacri, e tentati contro la castità, | dalla | legge del celibato, dicendo, che colla preghiera essi |
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non libera. Pelagio e Celestio che negava furono condannati | dalla | Chiesa (2). E condannati perchè il peccato originale si |
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, ma un errore del giudizio affascinato nelle cose morali | dalla | passione. [...OMISSIS...] . I quali atti, qualora del solo |
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la sua volontà, benchè fosse trascinata a ciò | dalla | passione, dall' abito, o dalla mala inclinazione. Così se |
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fosse trascinata a ciò dalla passione, dall' abito, o | dalla | mala inclinazione. Così se s' immergesse in carnalitá a cui |
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la condanna della 2 proposizione condannata in Bajo, | dalla | quale si puó chiaramente inferire, che vi ha un male morale |
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tuttavia non è demeritorio, provenendo il demerito | dalla | libertà e non dalla sola natura dell' opera; e che v' ha |
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è demeritorio, provenendo il demerito dalla libertà e non | dalla | sola natura dell' opera; e che v' ha medesimamente un opus |
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tuttavia non è meritorio, provenendo di nuovo il merito | dalla | libertà (supposta la grazia), e non dalla sola natura dell' |
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nuovo il merito dalla libertà (supposta la grazia), e non | dalla | sola natura dell' opera? E tuttavia quest' opera mala , e |
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volontà è un male morale per se stesso, indipendentemente | dalla | ricerca se la libertà l' abbia o no come cagion prossima |
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leggi e condizioni necessarie, non dipendenti da se, o | dalla | sua libertà. Onde S. Tommaso colla sua solita veduta |
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nell' esercizio dell' arte, dicendo, che, [...OMISSIS...] . | Dalla | qual definizione induce, esserci tre generi di peccati, |
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l' Angelico, c' è sempre, ogni qualvolta ella si torca | dalla | rettitudine della legge morale, onde in universale, senza |
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guasto; dipendendo tutte le altre potenze di lor natura | dalla | prima e suprema; la personalità stessa è infetta, trovasi |
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genere umano per se stesso considerato, quale è costituito | dalla | generazione, dicesi dall' Apostolo MASSA CORRUPTA, di |
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origine sua, trae seco, di sua natura, cioè prescindendo | dalla | virtù di Cristo che accorre a impedirlo, delle REE |
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giudizii dell' umano ragionamento, ma dalle scritture, | dalla | fede della Chiesa cattolica, e dalla ragione teologica. |
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ma dalle scritture, dalla fede della Chiesa cattolica, e | dalla | ragione teologica. Poichè osserva, che dicendo il contrario |
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non solo per gli eletti, come dissero gli eretici, e | dalla | sua morte ricevano tutti qualche salutare influenza (3), e |
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che scorso quel numero, egli permetta, o che sieno sorpresi | dalla | morte, o indurati, non [...OMISSIS...] . Dove si noti bene, |
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ci convinceremmo di più, che Iddio sempre mosso | dalla | sua essenziale bontà, ottimo ugualmente si trova e nel dare |
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esercizio della libera volontà, egli è un vero innegabile, | dalla | rivelazione insegnato, dall' esperienza e dalla ragion |
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innegabile, dalla rivelazione insegnato, dall' esperienza e | dalla | ragion confermato; il qual vero nè offende la divina |
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meraviglia che egli non sappia, o non abbia imparato | dalla | lettura dello stesso libro che censura, che le leggi |
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che le leggi fisiche a cui obbedisce la volontà possono | dalla | libertà esser dominate, purchè non manchino le condizioni |
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» E per vero niuno dica mai che pecchi colui (prescindendo | dalla | reità che può avere in causa) che non può coll' uso di sua |
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di sua ragione venire in soccorso alla volontà soprafatta | dalla | passione. Ora che quest' uso morale della ragione possa |
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e la meditazion vi dirà che i loro giudizi sono traviati | dalla | loro propria volontà, la quale è la potenza che d' |
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il ragionamento è fieramente predominata e tiranneggiata | dalla | attuosità delle immagini, dalla potenza degl' istinti, |
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predominata e tiranneggiata dalla attuosità delle immagini, | dalla | potenza degl' istinti, dalla forza delle opinioni fisse, e |
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attuosità delle immagini, dalla potenza degl' istinti, | dalla | forza delle opinioni fisse, e dalle abitudini e dalla |
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dalla forza delle opinioni fisse, e dalle abitudini e | dalla | urgenza seduttrice delle passioni. Sotto alla qual crudele |
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si dimostra indebolita, sfibrata, inerte, ed oppressa | dalla | veemenza dell' istinto sensitivo cresciuto a tal grado di |
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ed eudemonologico, si fa sempre per un giudizio diretto | dalla | volontà, la quale perciò è la causa di tali giudizii (3); e |
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sani e retti quando la volontà è sana e retta, e immune | dalla | violenza di quella passione che, come dice l' Angelico, |
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a meritare, si è quella, per la quale la ragione legata | dalla | passione non può piú accorrere a deliberare in favore della |
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fa credere; ma unicamente e precisamente dell' uomo stretto | dalla | necessità che gli toglie la facoltà di deliberare a favor |
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le vere differenze che distinguono la dottrina eretica | dalla | cattolica, qualora s' abbattono ad alcuna di quelle |
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(attuale, ovvero abituale) della volontà personale | dalla | legge. »Onde, se la volontà dell' uomo ripugna |
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sieno peccato anche i movimenti disvoluti e disdetti | dalla | volontà, anche [...OMISSIS...] , errore che si contiene, |
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si contiene, almeno esplicitamente, nella condanna fatta | dalla | Chiesa del Bajanismo. La Chiesa, in pari tempo, non |
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la volontà talora, ridotta a certe angustie e non soccorsa | dalla | ragione deliberante, sia tratta a consentire spontaneamente |
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perchè trattasi d' una volontà, come dice S. Agostino, | dalla | grazia liberata. All' incontro in quelli, che o non sono |
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con questa differenza però, che se la necessità venne | dalla | originale infezione, questi atti disordinati, al peccato |
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dove noi descrivevamo il fatto della volontà affascinata | dalla | passione, alla qual cede miseramente, dicendo: |
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cadere nell' errore di quegli altri, che spogliano | dalla | sua virtù liberatrice e santificatrice la grazia di GESU` |
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tra la dottrina di tali teologi e quella già condannata | dalla | Chiesa ne' pelagiani, e apparirà manifesto il loro inganno |
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moderni. Ma come si salvano dunque, cioè credon salvarsi, | dalla | condanna di questi antichi eretici? Ritenendo la stessa |
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dire in tal modo un errore di più, saranno dunque assolti | dalla | condanna antica? Non credo io. Similmente s' osservi quanto |
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colla Chiesa cattolica che la passione aiutata | dalla | consuetudine delle colpe e lasciata andare innanzi ne' suoi |
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di cui hanno un bisogno assoluto, per andar salvi | dalla | crudele tirannide del demonio e dalla loro propria |
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per andar salvi dalla crudele tirannide del demonio e | dalla | loro propria concupiscenza. A torto dunque i teologi di cui |
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quale gli uomini s' incorporano a Cristo, e sono sollevati | dalla | condizione della natura guasta, all' ordine delle cose |
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la tendenza di questo secolo d' incredulità e di diserzione | dalla | fede cattolica. La filosofia divisa dalla religione |
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e di diserzione dalla fede cattolica. La filosofia divisa | dalla | religione indefessamente lavora a introdurre nel mondo un |
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che da' sensi, a' quali s' attribuisce la conoscenza, o che | dalla | forza subbiettiva dell' anima fa venire all' uomo le idee, |
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cristiana, rendendola vana e superba; insegnandole che | dalla | sua ragione viene la verità, dal suo libero arbitrio la |
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suo confratello, e si riscontrino agli originali proscritti | dalla | Chiesa, le copie. Lo stesso esaltamento della forza della |
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guida di S. Tommaso. Egli distingue la giustizia originale | dalla | grazia santificante , benchè quella in Adamo dipendesse da |
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Queste tre attività vengono l' una dall' altra, come | dalla | radice d' un albero vien fuori il tronco; e da' tronchi |
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della volontà, questi sogliono trarre la qualità loro | dalla | potenza, ed esser buoni se la potenza è ben disposta, non |
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credono sulla parola di Dio rivelante proposta loro | dalla | santa Chiesa, c' insegna indirettamente una verità così |
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ricerche di molti secoli, quei veri che erano già supposti | dalla | fede con divoto stupore degli stessi scienziati (1). Ell' |
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battaglia colla libera volontà, che o il vince corroborata | dalla | grazia di GESU` Cristo e allora l' uomo è salvo; o si |
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Quella tendenza dunque che rimane specificamente diversa | dalla | precedente allora dicesi fomite della concupiscenza (1); 3 |
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precedente allora dicesi fomite della concupiscenza (1); 3 | Dalla | detta concupiscenza, o che abbia congiunta la macchia , |
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dunque chiaramente s' intenda questa espressione consacrata | dalla | tradizione, che il peccato originale è il reato della |
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sono di gran lunga maggiori pel bene, di quelle che | dalla | mera natura abbia un altro non battezzato; e d' altra parte |
Il razionalismo -
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parte dell' attività dell' anima e la migliore è attratta | dalla | grazia che avvalora il libero arbitrio, e lo spirito vi |
Il razionalismo -
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e lo spirito vi diffonde l' affetto della carità, e | dalla | soavità di questo, tutta opposta alla carnale dilettazione, |
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concupiscenza dopo il battesimo varia certo specificamente | dalla | concupiscenza anteriore al battesimo in questo; che dopo il |
Il razionalismo -
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dell' uomo rinato differisce di specie e di grado | dalla | concupiscenza dell' uomo non rinato; e quindi in quello è |
Il razionalismo -
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uomo in secondo luogo (sempre in generale prescindendo ora | dalla | grazia) vedere il bene oggettivo e morale, ma poi, attesa |
Il razionalismo -
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sottratta la forza pratica alla sua volontà, | dalla | seducentissima dilettazione giunta all' estremo suo |
Il razionalismo -
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fu libera; ma in tali atti in sè considerati e prescindendo | dalla | causa libera, non vi è colpa; poichè si suppone in |
Il razionalismo -
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nè sente l' obbligazione; e perciò l' operazione non viene | dalla | volontà personale e morale; o quel barlume che n' ha non |
Il razionalismo -
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se fanno quello che sta in loro, nè mai sono addotti | dalla | tentazione senza il consenso della loro libera volontà in |
Il razionalismo -
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pensiero di negar loro la possibilità di pregare, eccitati | dalla | grazia. Reputo ancora, che una orazion naturale, che niente |
Il razionalismo -
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le leggi della volontà , quando quella facoltà (diversa | dalla | libertà) che dicesi, un appetito razionale , rimane |
Il razionalismo -
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quanti i beni dall' uom conosciuti, e si lascia muovere | dalla | loro azione; e acconsente di preferenza al maggiore, se non |
Il razionalismo -
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cose reali di cui ha percezione); ed è attratto fortemente | dalla | dilettazione del senso animale. Laonde quantunque l' |
Il razionalismo -
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della sola volontà dell' uomo, considerandola in separato | dalla | sua libertà , che è la potenza nata a dirigerla, ma che |
Il razionalismo -
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anzi la volontà è quella che viene santificata e informata | dalla | carità di Cristo, e quella che poi opera coll' aiuto di |
Il razionalismo -
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ma d' artifizi e di maneggi, non più traendo seco forza | dalla | sola speranza riposta negli aiuti superni, fuori della |
Il razionalismo -
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i quali da esso insensibilmente condotti s' allontanano | dalla | verità e s' affezionano e parteggiano e quasi a sè ed |
Il razionalismo -
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in modo affatto diverso da quello che vediamo farsi | dalla | natura e dall' arte umana; poichè solo supponendo codesto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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cioè che non c' è una generazione delle forme separate | dalla | materia; ma che il composto tutt' intero, materia e forma, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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contraddetto da Aristotele stesso, e quest' errore nasce | dalla | confusione che fa sempre Aristotele tra la materia prima , |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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di tutto ciò che c' è di divino, cioè di partecipato | dalla | prima causa nella natura e nell' uomo. Quanto poi alla |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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fuori della natura. Egli s' accorge di questo bisogno | dalla | considerazione che non tutte le cose, com' egli stima, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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lui, non essere unispecie coll' effetto. Ora partendo | dalla | sua ipotesi (e non è mai altro che una ipotesi, niuna vera |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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a sè stessa questo movimento, ma conviene che lo riceva o | dalla | specie pura, che è nella mente dell' artefice, o dalla |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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o dalla specie pura, che è nella mente dell' artefice, o | dalla | specie che è congiunta alla materia e che vi produce quel |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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, ed è ciò che si appetisce e si desidera prima di tutto | dalla | volontà, il primo voluto [...OMISSIS...] . Ma il primo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che è unita alla materia; l' atto intellettivo è impedito | dalla | materia. Ma quando queste cose materiali agiscano per via |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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con una sua facoltà che è la mente, separa quella forma | dalla | materia. Allora quella forma nell' anima è una cosa coll' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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determinate, le forme delle cose mondiali che, separate | dalla | mente, sono intelligibili? O che cosa riceve il mondo da |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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tutti gli enti per modo che il luogo più basso si tenesse | dalla | mera potenza , che fu detta anche materia prima , e il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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un predicato . Distinse dunque la sostanza prima | dalla | sostanza seconda , e volle che la prima non si predicasse |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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il singolare reale dall' universale, la sostanza reale | dalla | sostanza ideale che si predica di quella. Ma questa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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tutti gli enti della natura tendono naturalmente ad uscire | dalla | potenza e a mettersi in atto, dichiarò che in tutti era una |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ciò che non ha la privazione », ma questo cangiamento si fa | dalla | forza istintiva che è nella materia avente una data forma |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ente nulla può fare ». Aristotele risponde che si genera | dalla | materia la quale in quanto ha la forza istintiva si può |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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eterni, se non primi. E se non primi, non differiscono però | dalla | natura del primo nè per riguardo all' eternità, poichè sono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che non è un solo, ma più. Dipende dunque tutto il resto | dalla | sostanza pura, ma, come queste sostanze pure sono molte, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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più antiche favole, le altre sostanze motrici, indipendenti | dalla | prima, che non dà che un moto solo. Laonde ognuno degli |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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generi analogici di specie, vide che l' accidente dipende | dalla | sostanza , sicchè quello non si può concepir senza questa, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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degli enti, diversità che, secondo Aristotele, nasce | dalla | natura di ciascun ente risultante dalle forme diverse di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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col quale va filosofando. Egli vuole che si parta sempre | dalla | sostanza individua , e che tutto si riferisca a questa, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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prima, anche questo senza addurre una ragione che sorta | dalla | loro stessa natura. Comechessia, sottomettendo Aristotele i |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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è intrinseca a ciascuno, e si chiama natura (1): risulta | dalla | forma o atto che già hanno nella materia: è potenza e atto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e in uno stato potenziale tende continuamente a liberarsi | dalla | materia e passare all' atto perfettissimo, al quale giunta |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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secondo Aristotele, così la mente in potenza si distingue | dalla | mente in atto finchè in potenza, ma non più quando cessando |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che siano eterne, soprattutto queste » » (le separabili | dalla | materia ed immobili), « « poichè sono cause a quelle tra le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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se Aristotele riponga tutte le forme pure ed astratte | dalla | materia tra le cose divine; e questo parrebbe, poichè egli |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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per la specie a cui tende di pervenire (5), che, separata | dalla | materia, è divina (6). Ma altrove dice, che ci hanno degli |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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alla penna d' Aristotele, ad escludere alcune specie | dalla | sfera del divino? Quello che si può dire con sicurezza si è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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se sono eterne e divine? 4 Le specie sono partecipate | dalla | materia: or come il divino può comporsi colla materia? |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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tra loro. Poichè l' una e l' altra sembrano nascere | dalla | maniera dialettica di concepire d' Aristotele, per la quale |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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sia separabile ed essente per sè, non è tratta propriamente | dalla | natura della specie stessa, ma dalla specie considerata in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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è tratta propriamente dalla natura della specie stessa, ma | dalla | specie considerata in relazione con un subietto che può |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che intelligibile è dunque la mente, e come scevera essa | dalla | materia e riduce in atto le specie che si riferiscono agli |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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è quell' essenza che si separa bensì coll' astrazione | dalla | materia, e però è immobile; come il concavo che è il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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è immobile; come il concavo che è il concetto del naso simo | dalla | materia del naso (2), ma non è da essa separabile in fatto, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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[...OMISSIS...] ; ma che Aristotele distingue l' essenza | dalla | ragione dell' essenza , [...OMISSIS...] e quindi l' essenza |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dunque dividere la dottrina dell' essere universalissimo | dalla | dottrina di Dio, perchè questa risulta da diverse |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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mezzo del conoscere, quando rimangano nella mente separate | dalla | materia corporea, sono anche forme degli enti della natura |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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lo stesso Platone non ci sembra andare del tutto immune | dalla | stessa colpa d' Aristotele, di non avere abbastanza |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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d' Aristotele, di non avere abbastanza distinto l' atto | dalla | specie , termine dell' atto (1). Per ovviare dunque l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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il quanto e il quale , non si producono mai in separato | dalla | sostanza, ma insieme con essa (1). Da qui procede che ab |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ne fa tre classi: quelle che vengono dall' arte, quelle che | dalla | forza, e quelle che dal pensiero (2). Altrove dice che « « |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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o è speculativo se è una pura contemplazione che non esca | dalla | mente, o è pratico , se c' entra la volontà, come nelle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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distingue il primo movimento, che viene dal principio e | dalla | specie e lo chiama intellezione , quello poi che viene |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che le riceve in atto, non faccia altro che separarle | dalla | materia: e in tal caso esse sono veramente ne' corpi, unite |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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unità. - Lo vede; e risponde che il corpo riceve l' unità | dalla | specie o forma, con che ammette veramente inesistere ne' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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l' atto sostanziale e immanente della cosa, astrazion fatta | dalla | sua materia, anche ideale (2). Si può dunque intendere il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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con questo s' ha, che le specie intelligibili sieno poste | dalla | mente là, dove sono le specie sensibili o i fantasmi; e in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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attua all' occasione de' fantasmi. Perchè la mente è data | dalla | natura, dice Aristotele, ed ella è la specie intelligibile |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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. Nel qual luogo esclude la grandezza, e le parti estese | dalla | mente: e tuttavia a torto, per quanto a me pare, se n' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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topon.» Convien dunque che qualche cosa ci sia di separato | dalla | materia. [...OMISSIS...] Da per tutto in queste dottrine s' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dunque Aristotele o non ammette qualche natura separata | dalla | materia? E questa è specie o genere? - Che la ammetta, dopo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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si determina. Ma non così quando la specie stessa si divide | dalla | materia: quella allora è indeterminata perchè, sufficiente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che rimane nell' anima [...OMISSIS...] è una memoria , e | dalla | memoria di tali cose si fa la ragione di esse |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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di tali cose si fa la ragione di esse [...OMISSIS...] . | Dalla | memoria ripetuta della stessa cosa si genera l' esperienza |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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precede l' atto, secondo Aristotele, nulla si può ridurre | dalla | potenza all' atto; onde riconosce davanti a tutto « « un |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Dunque il solo essere resta il primo e per sè conosciuto | dalla | mente, più noto e certo di tutte l' altre notizie, intorno |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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, gli uni che si fanno «to logo,» separandoli appunto | dalla | materia, e questi sono puri concetti, o ragioni, o, come li |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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le cose uno per sè. Considera l' unità che viene alle cose | dalla | loro esistenza individuale, e quella che loro viene dalle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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La ragione dunque è nell' anima (3) ed è altra cosa | dalla | realità esterna, vi è generata dalla mente in atto, che ha |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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(3) ed è altra cosa dalla realità esterna, vi è generata | dalla | mente in atto, che ha « « i principŒ di tutte le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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il quale però distingue la materia intelligibile | dalla | materia sensibile (4). Ora la mente, che diventa tutte le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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conoscere i generi dell' essere. Veniamo agli enti composti | dalla | mente che a un subietto attribuisce un predicato. Dice che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Tutte le intellezioni del pari sono contenute e unificate | dalla | prima, cioè da quella che ha per termine il primo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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motore è unico non solo di specie, ma anche di numero; che | dalla | sua unicità viene l' esser uno anche all' Universo, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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intellettivo. E poichè l' attività della generazione viene | dalla | specie , convien dire che, secondo i principŒ aristotelici, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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sembra che distingua la facoltà soggettiva di conoscere | dalla | mente. E in generale stabilisce prima che il generante |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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come la forma di una cosa reale, che è pure inseparabile | dalla | cosa reale, potesse essere in un altro e rimanere la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che consegue, che « nè pure può essere eterno ciò che passa | dalla | potenza all' atto, chè talora sarebbe in potenza e talora |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Dio nel mondo, [...OMISSIS...] ? E` un principio diverso | dalla | ragione, [...OMISSIS...] . E` migliore anche della scienza |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dei più forti intelletti umani. Considerata la dottrina | dalla | sola parte spirituale, ci si trova un' ingegnosa unità, ma |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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le cose ricevono continuamente l' essere e il vivere loro | dalla | prima ed eterna divina mente, verso cui tutte aspirano; non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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cui tendono (.), deriva tutta l' azione, la vita, la forma | dalla | natura. Ma come si derivi quest' azione non lo dice |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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tre, queste cause sono già divise, traendo un tale esempio | dalla | medicina, dove dice che oltre la specie della sanità e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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lui posti, ma riconosce che la materia dipende eternamente | dalla | forma, onde la materia senza di questa non è qualche cosa, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e sopra tutto non distingue la predicazione ideale | dalla | reale e affermativa. Sotto il nome di specie essenziale ( |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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è determinata può sussistere soltanto nella mente, separata | dalla | materia corporea; ma se la specie, l' essere, è pienamente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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secondo Aristotele, l' origine delle specie finite? - | Dalla | tendenza, crediamo noi, che egli dà alla materia, o anzi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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modi e gradi, secondo il proprio nativo potere, nascente | dalla | specie che già hanno e che tende a riprodursi con eterno |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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queste specie, ma le abbisogni cavarle per via d' induzione | dalla | natura. La mente umana è la stessa mente divina (se |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e dovendo attendere a tant' altre operazioni, è distolto | dalla | continua contemplazione; all' incontro gli dei, cioè le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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perisce, cioè periscono tutte le cognizioni tratte | dalla | natura per induzione (essendo ella stessa tutte queste cose |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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espressamente di no, ma distinguendo la causa motrice | dalla | causa formale delle cose finite dice: 1 che ogni ente che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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le cose reali, perchè dice le opere dell' arte formate | dalla | specie nella mente dell' artista allo stesso modo come le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dell' artista allo stesso modo come le opere della natura | dalla | specie che è nel loro generante. Ed essendo identica questa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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così da questa pure nella mente vengano i ragionamenti (2). | Dalla | stessa specie vengono queste tre cose; la teoria è comune, |
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è nella sfera, non è la sfera, nè prodotto necessariamente | dalla | sfera, ma è soltanto contenuto in essa, e da essa, per così |
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ma la materia sola non è essere, chè riceve l' essere | dalla | forma. L' essere adunque è quello che costituisce la |
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materia e di forma, ci deve essere pure una scienza diversa | dalla | fisica, e questa deve essere anteriore alla fisica, e |
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all' essere, come essere e separato, il quale come appetito | dalla | natura è causa motrice e finale. [...OMISSIS...] Il primo |
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cioè alla forma; e questa forma è puro essere separata | dalla | materia, onde dice [...OMISSIS...] (2). E prima avea detto: |
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Poichè gli elementi materiali prima di essere uniti | dalla | specie o essenza specifica non hanno nome, nè sono qualche |
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qualche cosa [...OMISSIS...] : ma quando sono contenuti | dalla | specie, quest' uno che ne risulta riceve il nome della |
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e hanno un nome appunto perchè hanno quelle specie. Così | dalla | tendenza della natura all' essere attualissimo Aristotele |
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(1), e perciò non può esistere separata, determinandosi | dalla | materia o potenza che col suo appetito verso l' essere |
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nella mente, salvochè questa è considerata separatamente | dalla | materia. Quest' istinto della materia è non di meno cieco, |
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per arte. Ma la pura mente non è cosa che si formi passando | dalla | potenza all' atto, perchè la sua natura è di essere atto |
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la virtù sensitiva che risponde al genere de' sensibili, | dalla | virtù dotata di ragione che risponde al genere degl' |
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che anche nell' uomo da principio non ci sia inserito | dalla | natura se non quella «dynamin kritiken» (5), che Aristotele |
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anche nell' universo, oltre esserci gli atti che vengono | dalla | potenza, c' è l' atto puro, ed eternamente vi si conserva, |
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e basta che si dividano, anche questo non si sa come, | dalla | materia, affinchè sieno per se intelligibili. Su di che già |
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imitazione de' Pitagorici) non si prende nulla di reale | dalla | cosa imitata, ma s' assomiglia a quella, in modo che ciò |
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(per fermarci a questa), tostochè è nella mente separata | dalla | materia, è una sola. Se è una sola, come può conservare la |
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dare una potenza di imitarla nella sua opera distinta | dalla | specie, nè si potrà dire, che la specie della sanità nella |
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fa che l' essere e sapersi, e il nominarsi delle cose venga | dalla | predicazione delle specie (3). Ma il nodo più duro a |
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dall' intendere quanto la natura divina si dipartisse | dalla | natura finita della mente umana, colla quale non può nè |
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quelli soli che arrivano col loro movimento ad uscire | dalla | loro potenzialità, il che è quanto dire riescono a |
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sparsi nella natura, quando giungono a liberarsi | dalla | materia e divenire atto puro, diventano intelligibili in |
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bastando che ci sieno in potenza, per esservi poi attuate | dalla | specie sostanziale in cui sono. Quindi ancora la specie |
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sostanziale perviene ad un atto puro in cui si libera | dalla | materia, allora diventa intelligibile e intelligenza, e |
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sostanziali che quaggiù si trovino, la quale, uscendo | dalla | potenza all' atto, giunse fino a toccare il primo e supremo |
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in sè in potenza e alcune volte in atto tutte le forme | dalla | natura, ond' è chiamata «aion syneches» e «taxis» (6), |
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non è il medesimo che il subietto; ma il subietto è posto | dalla | natura dell' universo che passa dalla potenza a quell' |
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il subietto è posto dalla natura dell' universo che passa | dalla | potenza a quell' ultimo atto, pel quale contempla la mente |
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che essendo eternamente scevra di materia, non può venire | dalla | natura; 2 Quindi la mente subiettiva dell' uomo è unita a |
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l' eternità, [...OMISSIS...] (3); 4 La mente umana uscita | dalla | natura come specie sostanziale pervenuta allo stato d' |
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natura, le quali ella acquista coll' induzione, separandole | dalla | materia, che così diventano sue proprie specie accidentali, |
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la mente fattibile, ossia in potenza. Questo poi si prova | dalla | qualità che attribuisce Aristotele d' impassibile , e però |
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a pensare queste specie, ha bisogno di separare le specie | dalla | materia perchè la mente se le approprŒ (3). Ma per ciò che |
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e nascendo la generazione dall' imperfetto al perfetto, | dalla | potenza all' atto, conviene altresì che ultima sia la mente |
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i suoi proprŒ intelligibili ; perchè la mente umana, uscita | dalla | natura, si tiene, fino che l' uomo vive, subiettivamente |
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tutto è essere. Laonde Aristotele fa dipendere le verità | dalla | prima, come gli esseri dal primo essere. [...OMISSIS...] E |
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sparsi nella natura (2). I quali intelligibili separati | dalla | materia (3), sono gli universali; e senza questi non si dà |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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detto che quest' essere comunissimo esiste da sè separato | dalla | natura, e che gli enti della natura ne partecipano e così |
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l' Essere primo singolare, ma preso questo per obietto | dalla | mente umana ed applicato alla natura diventa comunissimo |
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ma raccolto l' essere che è ne' molteplici della natura | dalla | mente, è universale perchè ne' molti inesistente (2). |
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le cose, è comunissimo . E però l' uomo che trae la scienza | dalla | natura, nulla può sapere senza l' ente comunissimo, e la |
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che è come dire « ciò che si dice di tutto » onde è preso | dalla | predicazione e non dall' intuizione . Ora il medesimo |
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estensione e la comprensione (2). Se si considerano le idee | dalla | parte dell' estensione, cioè dalla maggiore universalità, |
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si considerano le idee dalla parte dell' estensione, cioè | dalla | maggiore universalità, le più universali contengono le meno |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e però quelle sono principŒ di queste. Se si considerano | dalla | parte della comprensione, ciò che è più comprensivo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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tiene costantemente divise le specie , sparse nella natura, | dalla | specie massima divisa da essa totalmente: eterne quelle e |
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sia l' universale, che colla mente s' astraggano le specie | dalla | natura: questo fa anche il matematico; ma le entità che ne |
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ma le entità che ne cava non sono separabili e indipendenti | dalla | materia, e però non danno il vero e puro universale, nè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Questo deve esister dunque come causa suprema separata | dalla | natura, e come cosa divina. E qui di novo si alterna in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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di cui tratta la filosofia prima, è l' immobile e separata | dalla | natura. Ma d' altra parte, l' oggetto di questa filosofia è |
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come essere. [...OMISSIS...] ; dove esclude manifestamente | dalla | scienza più sublime il conoscimento degli enti singolari, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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. Si osservi su questo luogo importante, che | dalla | prima e suprema scienza vengono sempre esclusi i subietti, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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[...OMISSIS...] intende tutte le specie, separate che sieno | dalla | materia, le quali sono puro ente, ente determinato. Ma |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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riprende Platone per aver confuse queste essenze separate | dalla | natura con quelle che sono nella natura, ed eterne colla |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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viene a dire, quali sieno le essenze separate al tutto | dalla | natura, e non potendo dire quali sono, prese gli enti della |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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, pretese così d' aver trovato l' essenza eterna, separata | dalla | natura, dell' uomo e del cavallo (4). Aristotele si dà |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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un discorso a parte (1). Queste essenze dunque separate | dalla | natura sono quelle che dice lontanissime da' sensi, per sè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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non è propriamente l' essere comune ; ma questo deriva | dalla | prima causa; e in questo senso anche questa causa dicesi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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sono variamente limitati e non sciolti al tutto | dalla | stessa potenzialità, onde le specie mondiali: per il che l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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è l' essere comunissimo, non sostanza, e non separato | dalla | natura (4). Ora ciò che è in atto e ciò che è in potenza, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e non sempre chiare parole: nel che pure non va lontano | dalla | maniera nella quale sono scritti i « Metafisici » |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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aveva unita la mente alla natura, Platone separò al tutto | dalla | natura le idee delle cose naturali, come essenze da sè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e pose la mente divina o più menti divine separate | dalla | natura e da ogni contagione con essa. Disse poi che il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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delle dottrine, pure niuna sentenza è sconnessa e spezzata | dalla | susseguente; il qual notabile vantaggio sarebbe perduto, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Francia per quelle del Cousin e dei valenti giovani usciti | dalla | sua scuola, non dovesse riuscire inopportuno che si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ma solamente nel ridicolo. I primi erano rimasti abbagliati | dalla | troppo viva luce e repentina che mandava tra le tenebre il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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cioè da Costantinopoli presa dai crociati, e | dalla | Spagna dominata dagli arabi. Allora furono lette con |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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quando il realismo di Guglielmo de Champeaux, incalzato | dalla | inesorabile dialettica d' Abelardo, giunse fino agl' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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la prima volta, allora nè pure s' accorse d' essere uscito | dalla | sfera delle idee, nella quale era racchiusa la questione, e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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il nominalismo . Ella era nata, come abbiamo accennato, | dalla | mancanza d' una distinzione filosofica tra il sussistente , |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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come il cristiano, che riconosce l' origine del mondo | dalla | creazione: poichè gli universali mostrano d' avere in se |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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grande pensatore del suo secolo, si possa benissimo purgare | dalla | taccia di panteismo; anzi le dichiarazioni ch' egli fa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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insania da San Tommaso (1), e in fondo non punto lontana | dalla | proposizione dell' Eriugena che [...OMISSIS...] . Le idee |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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di tutta sè ( ex toto ) diversa, e infinitamente separata | dalla | natura di quella. L' esperienza tuttavia e la storia della |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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nella mente la forma ideale ed obiettiva dell' essere, | dalla | forma reale , e ne somministrò recentemente prova quel |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Iddio in tutta quanta la natura, anima e vita di questa. | Dalla | vita della natura Anassagora separò la parte intellettiva e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Onde crediamo che Platone il primo e il solo abbia scosso | dalla | filosofia il pernicioso realismo dei suoi predecessori ed |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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reali negli enti reali del mondo, possono essere separate | dalla | materia soltanto per opera del pensiero; ma anche nel |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sono puri nomi. Coloro la cui attenzione fu più colpita | dalla | prima proposizione che « le specie sono nelle menti come |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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di Atene; nè valse che i filosofi, dopo quattr' anni, | dalla | Persia dove s' erano rifugiati, potessero ritornare; chè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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scrittori ecclesiastici. Ma questo gran lavoro fu storpiato | dalla | violenza dei barbari, che coll' impero romano sconvolsero |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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conseguenze, che propagginavano dalle antiche filosofie e | dalla | loro degenerazione: ma non ci fu campo, nè tranquillità |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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. Anzi non poteva difendersi punto con armi dialettiche | dalla | corruzione e dal veleno di quel realismo. Non gli restava |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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della lotta più di tutte ostinata. Il che viene confermato | dalla | storia del platonismo non meno che da quella dell' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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la forma, causa della materia, è quella che li fa essere, e | dalla | forma si denominano. Se questo sistema, riguardato da una |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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del secolo XIV coi loro successori (1); 3 la politica ; e | dalla | stessa filosofia aristotelica, sorse il macchiavellismo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Italia; 5 la letteratura ; e si rimane sudicia e snervata | dalla | scostumatezza nei suoi stessi esordi, come specchio che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che abbiamo, s' allontanino da quelli veramente usciti | dalla | sua mano (3). Ma più ancora di cotesti guasti, doveva |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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oro che troviamo nella miniera del peripatetismo, separato | dalla | scoria, potrà essere accresciuto dai moderni con nuovo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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voleva primeggiare nelle filosofiche discipline, ma punto | dalla | gloria oratoria d' Isocrate, anche alla scuola di questo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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di continuo a quella veramente originale del suo maestro, | dalla | quale la derivò nella sua miglior parte, e dimostrando in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sua miglior parte, e dimostrando in quali sentenze e come | dalla | medesima s' allontani. Volendo noi dunque esporre ed |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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di dottrina, che cagionò la separazione del gran discepolo | dalla | scuola di Platone. Il qual punto è chiaramente indicato nel |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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individui reali sussistenti. Essendo nella mente separate | dalla | materia, danno luogo alla scienza; essendo negli individui |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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La seconda «usia» dunque ripeterà il suo nome di «usia» | dalla | prima. Ma come è possibile questo, se la prima è singolare |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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universale ( «usia» seconda ). Il dire che questa venga | dalla | prima è un tentativo di conciliazione: è la soluzione della |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Se è un universale, è una maniera d' universale ben diversa | dalla | prima. Poichè, se si vuole descrivere questo concetto, si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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uomo riceve il nome e la natura dall' essenza umana e non | dalla | qualità del color bianco o da altra categoria (1): onde la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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è uguale la loro ragione , «logos», distinguendo la realità | dalla | ragione della medesima, come vedemmo ne' passi citati. Ma |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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per esempio le pietre e gli alberi, sono sostanze diverse | dalla | mente, e non la medesima sostanza prima, «usia protos». Il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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suo nome e la sua definizione, e quindi la sua quiddità (2) | dalla | specie che di essa si predica, e che perciò è universale. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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La quiddità dunque viene alla sostanza singolare | dalla | specie universale, che le s' attribuisce, e quella si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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universale, che le s' attribuisce, e quella si conosce | dalla | mente con questa. Come dunque quella sarà prima, se riceve |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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altre colla generazione, e non producono la specie separata | dalla | materia, ma tutt' insieme. Quei primi principŒ, che sono in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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stesso modo dunque, che altrove fa risultare l' individuo | dalla | materia e dalla specie , qui il fa risultare dalla materia |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che altrove fa risultare l' individuo dalla materia e | dalla | specie , qui il fa risultare dalla materia e dalla natura , |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dalla materia e dalla specie , qui il fa risultare | dalla | materia e dalla natura , sostituendo alla specie la natura, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e dalla specie , qui il fa risultare dalla materia e | dalla | natura , sostituendo alla specie la natura, e per poter far |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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la trasmutazione, non è nella mente, ma nella cosa prodotta | dalla | trasmutazione. Introduce dunque un terzo principio, che è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Traducendo così questo luogo io m' allontano alquanto | dalla | comune interpretazione; ma parmi che inteso così riesca più |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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non ispiegata, e in vano negata. Se si suppone che | dalla | passione sofferta dall' azione della sostanza reale resti |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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si separa, e conchiude che « come le cose sono separabili | dalla | materia, così sono le cose intellettuali » [...OMISSIS...] |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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secondo lo stesso Aristotele, è l' essere della cosa | dalla | cosa , come l' essere della carne dalla carne |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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essere della cosa dalla cosa , come l' essere della carne | dalla | carne [...OMISSIS...] ; la quiddità [...OMISSIS...] ; il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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la facoltà di prendersi per sè quell' elemento separandolo | dalla | materia? - Ma d' altra parte la specie comune non può stare |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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senza vedere, che quest' è impossibile, è obbligato | dalla | necessità del sistema ad ammettere il comune ne' singolari |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e questa universalità deriva intrinsecamente | dalla | natura della specie stessa; 2 Aristotele dice, che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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la forma, che è l' essere stesso delle cose, è separabile | dalla | materia per opera dell' intelletto. Nell' intelletto dunque |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Nell' intelletto dunque la forma o specie è separata | dalla | materia, ed è quello ch' egli chiama l' intelligibile ( «to |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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anima e ne' reali, sono nell' anima anche i reali indivisi | dalla | loro forma, il che nega Aristotele. Sembra piuttosto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dice separabile per la virtù dell' intelletto la forma | dalla | materia, non considera le cose in sè, quali sono fuori |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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trae le forme in atto, è per essenza in atto, separabile | dalla | materia, immista e impassiva; [...OMISSIS...] . Non può |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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si disponga alle specie, come altresì queste sieno prodotte | dalla | mente agente. E` da ritenersi in prima che il concetto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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da ritenersi in prima che il concetto della materia divisa | dalla | forma non è che un' astrazione, cioè un relativo (3) per |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dunque si possa fare quei passi ch' egli descrisse | dalla | sensazione al concetto fino a' principŒ scientifici , dice |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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conviene che sia totalmente diversa e separata non solo | dalla | forma materiale, ma ancora da ogni sensazione: onde le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che Aristotele spieghi come ciò sia o possa essere, che | dalla | sua stessa dottrina risulta che la cosa intesa si divide in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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essere caduti a questo, era un trovarsi nel vero cacciativi | dalla | necessità logica, e senza pure accorgersene. Se avessero |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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loro di bocca, ed avessero distinto accuratamente l' essere | dalla | maniera di essere , che nel loro linguaggio si confondono, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dunque le cose reali in sè colle cose reali pensate | dalla | mente, si prese l' atto che hanno i reali, per identico |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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alla forma che non è in esse, ma solo nella mente, ed è | dalla | mente data ad esse quando si conoscono, essendone la forma |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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non è ella anche persona umana? Se si distinguesse l' anima | dalla | persona, come gli antichi infatti distinsero «psyche» da |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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un subietto, ma un estrasubietto che si prende per subietto | dalla | mente per la necessità del pensare: il subietto poi d' una |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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uomo. Il vero dunque e reale subietto è costituito solo | dalla | materia subiettiva ed è il principio sensitivo e l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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animale, e non è forma se non quando quest' atto è pensato | dalla | mente, perchè allora è oggetto, e non fa sano nessuno; |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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, e la paragona al concetto della scure, che non è separato | dalla | scure se non di nome. Così ora la fa atto subiettivo del |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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di rimanere nell' anima, sia stata suggerita ad Aristotele | dalla | stessa lingua greca, di cui la sua filosofia è una continua |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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di paragone alcuno, anzi dice, che i singolari si conoscono | dalla | mente per mezzo degli universali: è una operazione sola, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sensione (il che impacciò gl' interpreti), e la distingue | dalla | facoltà di ragionare [...OMISSIS...] per indicare, che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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a questi subordina, squarciato e limitato, crediamo, che | dalla | stessa dottrina d' Aristotele consegua, che la mente in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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era che il complesso. Del resto l' aver distinto l' uomo | dalla | mente , e quello dichiarato il subietto conoscente, questa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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si fa a considerarla nel composto, poi passa ad argomentare | dalla | sua natura ciò che può essere separata. Nel composto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che « il corpo vivente (il composto, l' uomo considerato | dalla | parte del corpo), sia quello, che senta la compassione e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Aristotele da' suoi principŒ dialettici, come si vede | dalla | ragione che dà per provare che il corpo vivente è il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e da se stessa è atto sussistente, e così separata | dalla | materia è ad un tempo l' intelligente e la cosa intesa, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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stare da sè, abbia essa nel suo essere proprio e separato | dalla | materia, preceduto, almeno nell' ordine logico, la materia |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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», [...OMISSIS...] ». Egli muove la sua dimostrazione | dalla | necessità di spiegare il fatto della generazione e della |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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qua e colà ne' varŒ libri che ci rimangono. Cominciamo | dalla | mente umana. Nel secondo « Della generazione degli Animali |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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questione, se queste tre anime vengano dal di dentro cioè | dalla | virtù seminale, che è nel corpo, o dal di fuori s' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Che cosa fa dunque questa mente divina al tutto separata | dalla | materia, ma che avviene all' uomo, cioè all' anima |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ne' fantasmi, nè vengono in alcun modo dal senso, ma | dalla | mente pura. Che questo sia il pensiero d' Aristotele, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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«nus an eie ton archon» (1); questa viene da Dio, ossia | dalla | mente separata e pura. Per non essersi distinte queste due |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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via d' induzione dal senso, questi vengano immediatamente | dalla | mente di sua essenza in atto, e, da latenti forse che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che cosa sia questa verità che non viene da' sensi, ma è | dalla | mente immediatamente conosciuta. Cercando dunque Aristotele |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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esser più » » (3). Questo comporsi e non comporsi è tolto | dalla | forma del giudizio, che è l' unione che fa la mente del |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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in atto, e non si generino nè corrompano, ma, o si tocchino | dalla | mente, o non si tocchino ». E rispondendo a se stesso s' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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incorruttibili ed eterne, sono o toccate o non toccate | dalla | mente, e però si dà ignoranza, ma non inganno circa di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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non avrebbe divisa la cognizione dell' universale | dalla | cognizione de' principŒ: ma si sarebbe accorto che quella e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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, e anche noi ce la comprendiamo ma implicita e indistinta | dalla | percezione e concezione, distinguendosi poi solo in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e però distingue l' anima intellettiva che è in potenza, | dalla | mente che è in atto, e colla quale l' anima intellettiva |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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, [...OMISSIS...] , la verità, [...OMISSIS...] : 3 e che | dalla | mente, che viene dal di fuori, vuole distinta l' anima, non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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la mente obiettiva (6). Ora per anima propriamente distinta | dalla | mente Aristotele intende « quel principio immateriale, che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che sono unite colla materia, ci sono altre specie separate | dalla | materia, il cui domicilio è la mente. Così cominciò ad |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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la facoltà di separare nelle cose reali la loro specie | dalla | materia, e così separata in esse contemplarla. Ma il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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o si pensi dagli uomini, o non si pensi. Costretto dunque | dalla | perspicacia stessa della sua mente ad ammettere, che le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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egli fu sbalzato in una regione molto più lontana | dalla | materia e dai reali sensibili, a cui credea prima d' aver |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e definitivi di queste tre classi di sostanze li trae | dalla | dialettica, secondo il suo solito metodo, cioè dall' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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[...OMISSIS...] , era abbandonato a' sensi ed escluso | dalla | speculazione della mente. Come dunque Platone cercava nel |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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racconciato da Aristotele stesso. La prima ragione è tratta | dalla | relazione logica tra quelle idee che si dicono generi e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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virtù di provare. Se noi prendiamo la prima, dividendola | dalla | seconda, e cerchiamo a che s' estenda, ci accorgeremo ch' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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intellettiva, che in qualche modo lo segna e distingue | dalla | specie piena, il qual individuo è un reale possibile . Ora |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Chè altro è l' idea come semplice conoscibilità separata | dalla | cosa, o mezzo di conoscere; altro è l' essenza che nell' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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, benchè sia cosa propria dell' idea e conseguente | dalla | sua stessa essenza, pure non è la sua essenza, l' idea |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sieno fenomenali, partecipano, concepiti come sensibili | dalla | mente, l' essenza , che è nelle idee, e così anch' essi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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poichè i sensibili che sono, sono già uniti e inseparabili | dalla | loro unica essenza. E questo io credo in parte una delle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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figura rotonda, si può distinguere la superficie convessa | dalla | concava (2): questa è una separazione ideale, perchè il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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non si separerebbe e distinguerebbe la separazione reale | dalla | separazione ideale , se non si supponesse prima che fossero |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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. Aristotele stesso, come ancora vedemmo, è ricacciato | dalla | necessità e dall' evidenza a questa separazione, che si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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di riconoscere. Poichè distingue l' essere della cosa, | dalla | cosa sensibile (3), e in quello, che attribuisce all' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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[...OMISSIS...] . Ma quest' essenza o si definisce separata | dalla | materia o unita, e di queste essenze non separate dalla |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dalla materia o unita, e di queste essenze non separate | dalla | materia trattano la fisica e la matematica; dell' essenza |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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quelli, come si dirà, che ricevono l' immediato impulso | dalla | prima causa. Ma questo stesso oggetto poi si dice « «genere |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dalle idee ad un primo intelligibile separato al tutto | dalla | materia sensibile. E` del pari falso, come vedemmo, che le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sue quattro cause « « l' essenza e la quiddità separata | dalla | materia, che definisce anche il primo o prossimo perchè, l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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moto non è, intendendosi per sè solo, come moto, astraendo | dalla | partecipazione dell' essere. Allo stesso modo dicesi che « |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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cioè d' altre qualità, che da sè sole prese differiscono | dalla | natura dell' ente, ma per partecipazione di questa sono. Ed |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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delle essenze che ne' generi e nelle specie si contemplano | dalla | mente, cioè di cosa che è anteriore alle forme categoriche. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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perchè quelle nelle idee solo si vedono e si contemplano | dalla | mente; ma tra i reali distingue i sensibili e corporei |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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concepito e per essere. Così se si separa il sensibile | dalla | sua essenza, diviene un incognito e anche un assurdo; se lo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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altro de' due modi esistono o divisi fra loro o divise | dalla | realità. In quanto sono partecipate sono le stesse che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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« « che l' essenza in questo modo, conoscendosi, patisca | dalla | cognizione, e in quanto patisce, anche si mova, il che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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consiste? - Qui siamo obbligati di uscire, per rinvenirlo, | dalla | sfera della Ideologia, e questo prenderemo a fare nel libro |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e che tende a imitare la specie, sempre da un altro, cioè | dalla | specie stessa, sorretta e portata, [...OMISSIS...] , e che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Platone parla della materia separata solo per astrazione | dalla | forma; ma come esistente, egli la fa vestita di qualche |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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materia indefinita non essendo dunque, che solo concepita | dalla | mente, è ideale, e così può dirsi eterna e immobile, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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l' una che si riferisce alle idee, l' altra alla materia; | dalla | quale doppia potenza, che in noi stessi osserviamo, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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non giunge Aristotele. Quantunque egli sia costretto | dalla | forza del suo ingegno a riconoscere, che l' essere delle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sono le cose intelligibili; così da questo lume ricevuto | dalla | mente, accompagnato dalle idee, viene al senso (1) e alle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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in senso diviso «( Logic. 373) », cioè per azioni, che poi | dalla | mente, che aggiunge loro l' idea del buono e del bello, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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si prende da Platone l' Idea in questo senso, distinta | dalla | specie partecipata , che è diversa dal Bene, ed è la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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è la causa formale e finale, perchè questa seconda viene | dalla | prima nella filosofia di Platone. Il quale ragiona così: Se |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Conviene dunque distinguere l' anima e la sapienza | dalla | causa, e in questa sapienza l' Esemplare dall' effetto che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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i vestigi dell' esemplare e c' è l' anima somministrata | dalla | Causa, e però diversa da quella propria della causa. Questa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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noi questa parola, cioè come la notizia della cosa separata | dalla | cosa, ma come avente valore di « essere », e di « essere |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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insieme lo formavano « « un animale intelligente costituito | dalla | divina provvidenza »(1) ». L' Esemplare dunque è quest' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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corporeo, parlò vigilantemente, escludendo non meno i corpi | dalla | natura dell' anima che ogni corporea materia. Parmi dunque |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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può uscire di sè colla sua azione, ma partendo dall' idea e | dalla | cognizione ritorna e finisce sempre all' idea e alla |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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atto alla generazione, nè mancandogli la corporea materia | dalla | sua anima e mente e virtù generativa dominata, abbia |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dell' anima nel cui seno sono creati i corpi, onde | dalla | congiunzione di essa con questi poscia i sensi ed i |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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cioè la rimutabilità della sua forma, che esce | dalla | materia e vi entra di continuo, come dice Platone in altro |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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di quella forma ideale. E che le forme e la distribuzione | dalla | materia corporea e sensibile siano una copia, imitazione e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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con ciò che mai non muore, si troverà continua, ricevendo | dalla | intima e non più impedita sua unione con quella eterna |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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l' ordine sensibile. Il raziocinio invece di cominciare | dalla | percezione sensitiva arrivando fino all' affigurazione e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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fino all' affigurazione e alla persuasione , parte | dalla | idea pura , e qui comincia il raziocinio, e percorre pure |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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fino a Dio, rendendolo teofilo. [...OMISSIS...] . Così | dalla | contemplazione e dall' amore di quelle supreme idee del |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Bene. [...OMISSIS...] . Distingue dunque la mente divina | dalla | mente creata , quella perfetta e sufficiente a se stessa, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dell' indefinito, [...OMISSIS...] , che deve essere | dalla | mente governato. Appunto per questo, oltre alla prima e più |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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per beni i piaceri sensibili, in quanto sieno scompagnati | dalla | cognizione e dalla verità, ma dall' essere a queste uniti e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sensibili, in quanto sieno scompagnati dalla cognizione e | dalla | verità, ma dall' essere a queste uniti e loro pedissequi ed |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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veri , [...OMISSIS...] . Il piacere dunque animale separato | dalla | cognizione è escluso da Platone dal novero de' beni, come |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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le idee, che si riferiscono al mondo; esemplare formato | dalla | mente divina per creare il mondo; secondo Aristotele, il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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l' anima che n' abbia il potere, le consideri in separato | dalla | materia, e così è, che ella conosce gli enti reali. Quindi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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al suo primo principio in alto: distribuendosi in una serie | dalla | prima causa sino all' ultima. Consideriamo ciascuna di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ne aggiunge due altre, il caso e la fortuna , che nascono | dalla | privazione delle due prime, [...OMISSIS...] , e però |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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insita nelle sostanze composte di materia e di specie. | Dalla | materia in tal caso deve venire la forza del movimento, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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materia in tal caso deve venire la forza del movimento, | dalla | forma la direzione del movimento: onde attribuisce il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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colla mente si considera la specie come altra cosa separata | dalla | materia (2). [...OMISSIS...] . Da questo apparisce, che i |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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del composto (4). Del pari, la causa finale non differisce | dalla | forma . [...OMISSIS...] . La natura dunque, cioè il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e nella natura , nell' arte, cioè nella mente, separata | dalla | materia, nella natura unita colla materia, ma tuttavia |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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della natura così. Alcune cose, dice, sono determinate | dalla | necessità , e la ragione di questa necessità è la materia |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ottenere l' ultimo effetto; quanto se quell' impulso è dato | dalla | natura stessa, dal caso, da una causa cieca insomma, che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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perchè le forze e l' ordine loro esistono indipendenti | dalla | mente e dall' arte che si supponga dare ad esse, con un |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Platone, che l' universo non esistesse, ma Iddio mosso | dalla | sola sua bontà l' abbia prodotto, egli accingendosi a |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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le sue quattro o sei cause, cioè nel loro ordine, | dalla | più prossima all' effetto all' ultima più remota, ed è su |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e alla specie, e dicesi natura , alla specie separata | dalla | materia, e dicesi arte . La privazione (2) poi nella natura |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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certo nella natura non si produce mai la forma in separato | dalla | materia, nè la materia in separato dalla forma: questo lo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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forma in separato dalla materia, nè la materia in separato | dalla | forma: questo lo sapeva anche Platone, nè è prova d' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sia ricevuto in un' anima che sia atta a riceverlo scevro | dalla | materia. Dove osserveremo, di passaggio, aversi qui una |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e non creato da Dio, come vuole Platone: dunque di separato | dalla | natura non ci può essere una causa efficiente , ma solo una |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dico della materia, o l' origine della forma separata | dalla | materia. Questa specie è inseparabile dalla materia che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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forma separata dalla materia. Questa specie è inseparabile | dalla | materia che informa, ma si separa di ragione, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sin da principio. Il movimento dunque dell' anima, che | dalla | prima specie perviene a trovare l' ultima, la specie cioè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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. Ora se questa causa, cioè la frizione, fosse posta anche | dalla | natura o dal caso, s' avrebbe ugualmente la sanità, benchè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ci fosse la specie pura nella mente. Di più, quando trovata | dalla | mente l' ultima specie, la frizione nell' esempio addotto, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sanità. Dunque le specie non si producono sole; nè separate | dalla | materia, quali sono nella mente, sono cause efficienti |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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del senso comune, quanto è diversa la potenza del sentire | dalla | potenza del puro conoscere , e quanto il pensare la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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pura; come è diverso sentirsi ferir gli occhi realmente | dalla | luce del sole, e pensare semplicemente alla luce che può |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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la sua parte e una porzione della superficie, determinata | dalla | grandezza e figura della piastrella, risponderebbe a |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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cognizione negativa . La cognizione negativa differisce | dalla | positiva in questo, che in luogo della percezione , cioè in |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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prima la cognizione positiva, e poi la differenza che ha | dalla | negativa. Nella cognizione positiva poniam dunque mente che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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di questa cosa o visione, perchè me ne è contesa la veduta | dalla | tela che la ricuopre; e tuttavia ne ho un qualche concetto |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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La ragione dunque della distinzione, che si fa della teoria | dalla | pratica , è fondata nella duplicità sopradescritta dell' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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Allo stesso modo conviene distinguere la teoria | dalla | pratica , e mostrare che quella consiste tutta nell' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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soprabastano a fare notare la differenza dell' azione | dalla | cognizione , della pratica dalla teoria . La Teologia è |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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la differenza dell' azione dalla cognizione , della pratica | dalla | teoria . La Teologia è scienza, e la Religione è azione: l' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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il suo pensiero negli astratti (1): una terza è una società | dalla | quale prende almeno degli eccitamenti al pensare, e nella |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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la mente possiede, quasi per salto, la mente viene tratta | dalla | facoltà della integrazione. L' integrazione è come una |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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conoscere la natura, ne mostra però la necessità: cioè | dalla | cognizione dell' effetto ella conchiude alla causa, di cui |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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riflettere che ciò che divide e parte la teologia rivelata | dalla | naturale non è propriamente la rivelazione puramente |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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le notizie non c' è altro interesse che quello che nasce | dalla | qualità delle notizie stesse. Le cognizioni naturali |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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una Teologia rivelata che per la sua materia sia distinta | dalla | Teologia naturale . E qui conviene dichiarare meglio questa |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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appunto questa maniera di cognizioni che viene accresciuta | dalla | divina rivelazione, anche in questa vita, e di questo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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della luce, con sentire a parlare di lei, non sono tolte | dalla | sensazione reale della luce stessa, della qual sensazione |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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stessa, della qual sensazione egli è privo; ma sono tolte | dalla | relazione di una cosa che si chiama luce colle sue idee |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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quali fatti non sono in sè stessi necessarii, ma dipendenti | dalla | divina volontà e arbitrio. Le idee o concezioni di questi |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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adunque dire che la Teologia rivelata, in quanto si divide | dalla | naturale, compongasi di due maniere di verità, cioè: 1 di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dà credenza alle medesime. Or anche questo può esser fatto | dalla | naturale sua facoltà di giudicare e potenza di volere: |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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E Gesù Cristo dice: [...OMISSIS...] . Le verità proposte | dalla | rivelazione esterna da credersi agli uomini sono, come |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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caratterizzare e distinguere compiutamente la fede naturale | dalla | fede soprannaturale. Non è ancora indicata quella nota che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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in che essenzialmente differisca la fede soprannaturale | dalla | naturale; ed essendovi due fedi, così due giudizi pratici, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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una religione interiore nell' uomo, diversa veramente | dalla | naturale. Quindi l' operazione di Dio nell' interiore dell' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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diritto di tenerne il nome, che i suoi seguaci sono usciti | dalla | grande comunione della cristiana società. Ma gli stessi |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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del culto o la morale umana, o gli effetti salutari che | dalla | religione ridondano nella società: ma tuttavia la religione |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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. Questi due primi effetti della fede vengono | dalla | fede stessa (2), ma il terzo effetto non viene dalla fede |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dalla fede stessa (2), ma il terzo effetto non viene | dalla | fede come fede, ma dall' esser fede viva , cioè dall' aver |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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alla Religione, questa teologia, vera o falsa, che è sempre | dalla | religione supposta, può risultare o di pure idee negative, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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la ridusse al solo sentimento religioso, e la divise così | dalla | dottrina, da una teologia che deve servire di sostegno e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sia espressa la nuova esistenza che riceve l' uomo | dalla | grazia. Non si contenta di dire che diventiamo per la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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nuovo ciò che pone la grazia, fino il principio dell' uomo | dalla | grazia rinnovato: e non dice diventiamo , ma siamo , cioè |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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non ideale , ma reale . La distinzione dell' azione ideale | dalla | reale è quella stessa che passa tra l' idea e la cosa : l' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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della volontà è bensì mantenuta e pressata invece che | dalla | idea (possibilità della cosa) dalla memoria della |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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e pressata invece che dalla idea (possibilità della cosa) | dalla | memoria della percezione (1), e degli affetti dilettevoli, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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cosa di più reale, di una impressione lasciata in noi | dalla | cosa reale, la quale impressione colorisce, per così dire, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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il soffrire da loro un' azione sostanziale, cioè che venga | dalla | loro sostanza in noi prodotta. L' idea non è propriamente |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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nel loro errore, che loro impedì il distinguere la legge | dalla | grazia : e quindi negarono la grazia perchè, non potendo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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attenere. Non c' è uomo, neppure fra i mondani e alieni | dalla | religione, il quale non riconosca che le sensazioni |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sensazioni illudono; che questa illusione viene dissipata | dalla | realtà; che questa « realtà delle cose », come confessava |
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la descrivono sempre come una cosa tutta di diversa natura | dalla | morale, una cosa indipendente da questa, come questa la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sente fiacco, impossente, reo e nulla trova che il rialzi | dalla | sua fiacchezza e dalla sua reità. Questa autorità e questa |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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reo e nulla trova che il rialzi dalla sua fiacchezza e | dalla | sua reità. Questa autorità e questa impotenza delle idee |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dall' avarizia, la incontinenza doma dall' ambizione o | dalla | vanità, la crudeltà repressa dalla vana gloria. Aveva |
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doma dall' ambizione o dalla vanità, la crudeltà repressa | dalla | vana gloria. Aveva veduto il grande uomo che gli antichi |
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di esempio, l' intelletto ha bisogno di essere mosso | dalla | volontà o dall' istinto. Vi sono delle altre potenze le |
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di stravagante e di furente sopra la terra: tutto provenne | dalla | viva forza di qualche sentimento straordinario che invase |
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cominciare ad avere la potenza soprannaturale creata in lui | dalla | grazia, da questa potenza già ottenuta. Il passare che fa |
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mediante le idee negative , somministrate all' uomo | dalla | rivelazione e mediante una cupidità che nasce nell' uomo di |
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manca onde essere e onde vivere. Questa è quella fede viva | dalla | quale l' Apostolo fa nascere la soprannaturale giustizia e |
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efficace, uscente da quella cognizione rivelata, massime | dalla | parte che in essa è misteriosa (operazione che si fa nell' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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di questa potenza, e per essere nostri devono procedere | dalla | nostra volontà: quindi la fede è il primo atto della |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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quindi la fede è il primo atto della potenza in noi creata | dalla | grazia, perchè è il primo atto della nuova nostra volontà. |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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Questa opinione pertanto che cominci la giustificazione | dalla | carità e non dalla fede, non parmi esatta e nè pure sana, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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pertanto che cominci la giustificazione dalla carità e non | dalla | fede, non parmi esatta e nè pure sana, avendo espressamente |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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contemplazioni per ire innanzi in quella notte oscura, | dalla | quale par loro di essere circondati. La fede però ha pure |
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propriamente anche cognizione il lume che ci viene dato | dalla | grazia. La prima di queste due ragioni è, che la grazia |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sensitiva differisca essenzialmente, e non di solo grado, | dalla | cognizione , tuttavia ciò non si avvera trattandosi di Dio |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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o percepiamo; e quindi la percezione non differisce | dalla | cognizione essenzialmente, ma per gradi: sicchè, come noi |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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una figura assai acconcia. Si distingue la faccia di Dio | dalla | schiena di Dio. Chi vede un uomo in ischiena, il |
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in ischiena, il percepisce, ma indistintamente, perchè è | dalla | faccia principalmente che si distingue un uomo dall' altro |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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esposta da me nei Principii della Scienza Morale , e nasce | dalla | natura della idea dell' essere che è la forma dell' uomo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che gli venga proposto. Ora il bene vien proposto all' uomo | dalla | sua cognizione; un bene che conosce, già lo appetisce per |
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distinguendo la natura ideale della scienza medica | dalla | reale sostanza dello Spirito Santo. [...OMISSIS...] Dalle |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sistema è platonico; e in esso si fa DIO anche il lume | dalla | ragion naturale. Con un tale sistema si riduce tutto all' |
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ideale ; l' ordine poi soprannaturale esser costituito | dalla | partecipazione dell' essere reale : e quest' ordine essere |
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e si possono distinguere più specie di cause formali, | dalla | quale accurata distinzione verrà piena luce alla materia |
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da lui modificato, e la modificazione che questo riceve | dalla | causa che gliela produce: il che il volgo però non suol |
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[...OMISSIS...] Un' altra similitudine usata da' Padri e | dalla | Chiesa stessa ne' suoi riti per adombrare l' unione di Dio |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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Ora la parte reale della percezione de' corpi non si divide | dalla | fenomenale, se non per una operazione dell' intelletto, al |
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la « gloria futura , » per distinguere quella del cielo | dalla | grazia che si ha in questa terra (6). E quando egli vuol |
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hanno detto, Dio essere formalmente congiunto colle anime | dalla | grazia rigenerante. Non sarà inutile sentire alcuna loro |
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quella qualità della divina natura cui l' uomo riceve | dalla | grazia, col paragonare Iddio a dell' oro e l' uomo a una |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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fa la cosa prima che sia, e quindi non patisce niente | dalla | cosa stessa. Il celebre cieco di Alessandria, Didimo, nella |
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contatto; e tuttavia riman sempre distinto, per sua natura, | dalla | materia che suggella. S. Paolo usa di questa similitudine |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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oggetto; e questa modificazione, questa passione sofferta | dalla | percezione dell' oggetto, è la imagine che viene in noi |
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altro modo di spiegare l' azione della grazia in noi tolto | dalla | partecipazione delle cognizioni, perocchè dice così: |
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dice così: [...OMISSIS...] . Ricapitolando la prova dedotta | dalla | natura dell' intelletto, noi abbiam detto col sentimento |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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questa bella verità:« Che se l' intelletto umano è formato | dalla | vista iniziale dell' essere (idea dell' essere in |
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di essere ideale (mediante le idee); il quale è concepito | dalla | mente indipendentemente dalla realtà delle cose. All' |
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idee); il quale è concepito dalla mente indipendentemente | dalla | realtà delle cose. All' incontro in Dio il modo reale è |
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: mentre in tutte le altre cose si distingue l' essere | dalla | essenza , potendosi pensare la essenza di una cosa, senza |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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[in Dio] del modo ideale e del modo reale? Risulta adunque | dalla | teologia che di Dio non si può dare una idea pura positiva, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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una condizione, che egli sia percepito da una intelligenza, | dalla | quale possa essere apprezzato. Io ho trattato a lungo |
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nelle persone. Ma la personalità non si forma che | dalla | volontà , che è la parte attiva della intelligenza. Dunque |
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anco perchè in esso deduce la Trinità della causa appunto | dalla | Trinità, per così dire, dell' effetto. Ecco le sue parole |
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La ragione di ciò si è che ben diverso è il poter inferire | dalla | trina forma delle cose una causa pure trina e una trina |
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sussistenti in una sola sostanza. Perocchè inducendo | dalla | trinità dell' effetto la trinità della causa, non si |
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esperienza, non vi è che una persona, la quale si regge | dalla | sostanza, sebbene abbia la sua base e la sua qualità dalla |
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dalla sostanza, sebbene abbia la sua base e la sua qualità | dalla | forma intellettuale7morale, di cui è informata quella |
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il mistero della santissima Trinità, quale viene proposto | dalla | cristiana dottrina la quale insegna i tre modi in Dio |
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dagli atti nozionali stessi, cioè le persone, non escono | dalla | divina sostanza, ma nella divina sostanza si contengono e |
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vedere adeguate e realmente distinte. Ciò che si è provato | dalla | natura della operazione creante, si potrebbe egualmente |
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della operazione creante, si potrebbe egualmente provare | dalla | natura dell' essere creato. Perocchè la natura di questo |
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dopo che la rivelazione ce le ha proposte a credere. | Dalla | definizione che abbiamo data dell' operazione deiforme |
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affetti suoi, ma che addita un principio profondo rivelato | dalla | coscienza, un principio che ha una verità in Dio, nell' |
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in che l' uomo prende di Dio e ne fruisce, ha origine | dalla | parte dell' uomo, dall' essere questo più o meno capace di |
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sebbene in sè stesse le persone non sono realmente distinte | dalla | divina sostanza, tuttavia noi colla nostra mente, pel |
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può averci mai che questa divisione delle persone | dalla | natura, che avviene nella nostra mente per la sua |
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spiritualmente quelle invisibili cose che loro venivano | dalla | rivelazione narrate. Questo si accorda e torna a un |
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l' Apostolo, dicendo, che la fede viene dall' udito, cioè | dalla | esterna rivelazione che per l' udito si riceve (2). Ora la |
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tentato di dare a Mosè una spiegazione qualunque, deviando | dalla | forza della parola, anzichè poter giungere a immaginare la |
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essere prodotto da nessuna cosa creata, ma che sorte solo | dalla | fede di Dio, non dalla fede delle tre distinte persone |
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cosa creata, ma che sorte solo dalla fede di Dio, non | dalla | fede delle tre distinte persone sussistenti nella divinità. |
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Ora la fede nella Trinità, base dell' Evangelio, comincia | dalla | cognizione e fede del Verbo divino; il perchè l' operazione |
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avanti della costituzione del mondo, la qual non è diversa | dalla | stessa divina sostanza che è pur la sola cosa, che ha |
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giustizia, diviene madre di un sentimento, perchè afforzata | dalla | grazia: e così ogni attributo della divinità è fonte di un |
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». Questa verità è inchiusa nelle stesse denominazioni date | dalla | Scrittura e tradizione cristiana alle persone del Figliuolo |
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che scrisse al conte Terenzio, dopo distinta la sostanza | dalla | persona: [...OMISSIS...] . Cinque secoli dopo, S. Giovanni |
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Santo, dice così: [...OMISSIS...] . Questa verità consegue | dalla | precedente. La santità, la carità, tutto ciò che vi ha di |
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della bell' opera; e questa è conoscenza tutta comunicata | dalla | forza della volontà che si pose nella cosa amata e a lei |
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intellettiva. Conviene adunque che il Verbo sia ricevuto | dalla | nostra volontà: allora egli è entrato in NOI, allora mette |
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intellettivo nella verità e così s' alluma; o lo toglie | dalla | verità e rifiuta di accoglierne il lume, e quindi stesso di |
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nelle divine Scritture e che viene continuamente insegnata | dalla | Chiesa. S. Atanasio appunto da' testimonii delle Sacre |
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cioè con una riflessione, che è bensì intellettiva, ma che | dalla | volontà sua bene inclinata è cagionata e mossa. Abbiamo |
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della vegetazione delle piante, ma in nessuna maniera | dalla | sola vegetazione delle piante noi potremmo farci la minima |
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e di volontà di cui erano fornite quelle anime sante, | dalla | essenza divina che in esse operava, qualche Padre ne parla |
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e a lui si suole applicare in modo particolare quanto | dalla | divina sostanza, senza vestigio di distinte persone, |
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suoi, fatta ancor prima della sua morte, veniva comunicata | dalla | virtù delle sue divine parole e dello stesso suo umano |
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anime che prestavano fede a quelle e si lasciavano muovere | dalla | dolce vista di lui. Della grazia che usciva dalle sue |
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la cui visione o percezione veniva spirata e impressa pure | dalla | visione della divina umanità del Redentore, da cui usciva |
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cose che io ho udito dal Padre mio, le feci io note a voi«, | dalla | seguente osservazione. In che modo Cristo poteva aver |
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che il tutte non voglia dir tutte, può trarsi agevolmente | dalla | difficoltà: ma questo non è uno spiegare le parole di |
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non è più prodotta dalle nostre forze naturali, ma | dalla | forza di Cristo che colla sua sostanziale presenza opera |
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lo Spirito Santo personalmente. Questo si spetta a Cristo, | dalla | percezione stessa di Cristo ancor non differisce, non è un |
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fede in Gesù Cristo, si fanno scaturire dal Figliuolo, cioè | dalla | cognizione e fede di lui. Le prime appartengono all' antico |
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l' amore della giustizia stessa naturale: [...OMISSIS...] . | Dalla | buona disposizione della volontà dice che procede quella |
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in sè il Padre e tutto il Paradiso, la felicità che risulta | dalla | verità e dalla vita: « Io, disse, sono la via, la verità, e |
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e tutto il Paradiso, la felicità che risulta dalla verità e | dalla | vita: « Io, disse, sono la via, la verità, e la vita« ». E |
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cosa di reale, di sussistente, si rileva per conseguenza | dalla | totalità di quel sentimento. Poichè se quel sentimento è |
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» dal «« gaudio pieno« (2) », si distingue la « vita« » | dalla | «« vita più abbondante« (3) », si distingue la « chiarezza« |
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(3) », si distingue la « chiarezza« » ricevuta dal Figlio, | dalla | «« chiarezza infinita e piena« (4) »; e finalmente, dopo |
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mirabile modo di esprimersi che usa Cristo: « Chi è nato | dalla | carne, è carne; e chi è nato dallo spirito, è spirito« (6) |
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costituisce la personalità viene ingenerato appunto in lui | dalla | carne: là dove la volontà, ove opera lo Spirito Santo e a |
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analisi di qualunque sensazione si distingue la sensazione | dalla | forza o causa che l' ha in noi prodotta; e per la |
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si vede in questo che la specie, come specie, è diversa | dalla | potenza di agire, sebbene in quella si trovi poi anche la |
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che le sue parole avrebbero ricevuto lume e splendore | dalla | venuta dello Spirito Santo; che questo divino Spirito |
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conviene dunque: 1 aver l' idea della cosa significata | dalla | parola; e 2 sapere altresì che questa parola fu istituita a |
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a...; e l' incredulità ne' più recenti secoli, germinata | dalla | confusione delle idee filosofiche, prodotta dalle scuole |
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rivelazione, ma sopra tutto è sostenuto e reso possibile | dalla | grazia. Questo è ciò che significano le parole di Cristo: « |
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maestà » che, come dicono le Sacre Carte, «« resta oppressa | dalla | gloria« (1) ». Gli uomini del secolo adunque, ristretti |
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divine cose sono applicati, di voler sperdere le scienze | dalla | terra e rimettere in fitte tenebre il genere umano (2). Per |
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questa dottrina interiore di spirito totalmente diversa | dalla | scienza umana, viene appunto l' umiliazione dell' uomo e la |
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celebrata in quel Salmo citato da Cristo medesimo, che « | dalla | bocca de' fanciulli e lattanti hai cavato la lode perfetta« |
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eseguire gli ufficii umani. Ma ove ciò nasca semplicemente | dalla | limitazione delle forze umane (2), e non da qualche |
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negletti. Uno di questi protestanti che apertamente si pose | dalla | parte del razionalismo ed escluse ogni principio |
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viene citata al tribunale dell' uomo per essere giudicata | dalla | legge che l' uomo si è formata da sè stesso nella mente sua |
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prove certe, riconosciute tali o piuttosto suggerite loro | dalla | ragione: e perciò non stimano punto di essere mossi a |
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è in contatto con qualche cosa di diverso da sè, e diverso | dalla | natura materiale. 2. Che per mezzo di quest' essere, col |
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ricusino di usare la ragione in discernere la vera | dalla | falsa rivelazione. Ma se vi abbia qualche setta di fanatici |
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che se una tal setta vi ha, questa è separata e condannata | dalla | Chiesa cattolica: dico che nessun uomo che vive la |
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nel fatto, giacchè il calunniare e vilipendere è cosa | dalla | buona morale ripresa e proibita. Di poi havvi inesattezza |
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fuor solo quella di confrontarla colla dottrina suggerita | dalla | retta ragione. Non è necessario punto che la dottrina |
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quegli eccellenti lavori è a noi utilissimo dono, e | dalla | contemplazione di quelli noi impariamo cose nuove e |
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a noi una persuasione tanto certa, come quella che nasce | dalla | ragione, i cui decreti si appalesano all' uomo nella sua |
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dell' uomo? O non anzi si è veduto la persuasione venuta | dalla | sola ragione umana esser sempre languida e inefficace a far |
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e s' avveggono della natural conseguenza che procede | dalla | disparità di tanti sentimenti; necessariamente ad un |
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a sè stesso, onnipotente, onniscio e sapientissimo, | dalla | virtù del quale eternamente attiva e fornita di ottimi |
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natura, se un effetto naturale non potesse essere prodotto | dalla | natura. Se poi intende« se havvi un effetto soprannaturale |
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un tale stato, non è però limitato, ma bensì è determinato | dalla | propria sussistenza; non è possibile, ma tuttavia è |
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Di questo è che anche nell' essere ideale si trova tutto, e | dalla | sola sua nozione potrebbe dedurre la cognizione di tutte le |
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dell' essere, contenute e comprese? Ciò nasce appunto | dalla | mia tardità, da un cotal letargo della mia potenza di |
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letargo della mia potenza di ragionare e prima di tutto | dalla | debolezza del mio occhio intellettivo che prende sì poco |
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o sensibile impressione rimasta nel nostro sentimento | dalla | loro azione su di noi. Questo discorso è così generale che |
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E da questa mutabilità appunto delle cose e difformità loro | dalla | natura e proprie condizioni dell' essere i savii antichi |
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abbiamo bisogno del senso e di un senso diverso al tutto | dalla | potenza intellettiva, perchè questa è troppo alta, e le |
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qualche modo colpevole. Ma dico solo, e ciò appar manifesto | dalla | natura dell' essere e del bene in universale a cui tende in |
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dall' uomo, è una similitudine di Dio, quando è compiuto | dalla | grazia riceve una nuova nobiltà, un nuovo carattere, che |
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altra. La seconda, che l' imagine sia espressa, cioè cavata | dalla | cosa di cui essa è imagine; sicchè un fratello non |
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dai Padri pur con questa sola parola di imagine, attribuita | dalla | divina Scrittura al Figliuolo, che dimostravano non potersi |
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acquistare molte cognizioni sperimentali e di riflessione. | Dalla | percezione de' suoi sensi e da quanto aveva udito da Dio, |
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di sostanza nel suo sommo Fattore. Il quale progresso | dalla | bellezza terrena a una celeste e divina è quello che vide |
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non vorremmo essere spogliati ma sopravvestiti, acciocchè | dalla | vita venga assorbito quanto vi ha in noi di mortale (2). |
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secondo la calzante espressione dell' Apostolo, assorbito | dalla | vita, cioè da quella vita piena di Dio la quale nulla ha in |
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Quindi il Redentore non tolse direttamente a camparlo | dalla | morte, ma a mettergli un seme di salute nell' anima, il |
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della nuova vita che l' uomo deve ricevere, non è più | dalla | carne e dal sangue, non comincia dall' imperfetto per |
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colla morte. L' umanità dunque riassunta e ricostruita | dalla | sua distruzione è simile all' umanità prima rispetto all' |
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i principii, sebbene contemporanei, la natura che veniva | dalla | potenza creante di Dio, e la grazia che veniva dalla |
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veniva dalla potenza creante di Dio, e la grazia che veniva | dalla | potenza santificante e rendeva perfetta quella natura. |
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di peccare potevano darsi all' uomo in quello stato. | Dalla | teoria morale da noi esposta (2) risulta manifestamente che |
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oggettivo è il bene in quanto è bene, in quanto è mostrato | dalla | ragione: e il riconoscerlo praticamente per tale è l' |
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In questi due casi adunque non ci sarebbe cagione alcuna | dalla | quale la natura ragionevole fosse incitata a t“rsi dalla |
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dalla quale la natura ragionevole fosse incitata a t“rsi | dalla | giustizia rendendosi ingiusta. Tutto adunque il cimento di |
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privazione, gli si ingiunga un sacrifizio di cosa appetita | dalla | sua natura: e non gli sia tuttavia comunicata alcuna grazia |
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che l' uomo può contrapporre ai beni presenti desiderati | dalla | natura è il senso imaginario col quale appetisce |
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che l' uomo possa vincere colla libera volontà assistita | dalla | sua imaginativa virtù, egli potrà farlo: ma se l' |
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natura. Se non che in Adamo questa debolezza era confortata | dalla | grazia, per la quale poteva, se avesse voluto, mantenere |
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questa felicità è oggimai determinata e tutta prefinita | dalla | sola giustizia trovata nella divina essenza. Quindi Adamo |
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che a prima fronte sembrano fra di loro pugnare (2). | Dalla | quale dottrina dell' Angelico conviene qui tirare intanto |
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sta nell' ordine naturale, la grazia stessa pur col passare | dalla | potenza al suo atto non è che Dio operante in un ordine |
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il primo movimento nascesse dal libero arbitrio rinforzato | dalla | grazia abituale e mosso da Dio solo come Creatore, e dietro |
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alla grazia nasceva dal libero arbitrio, rinforzato però | dalla | grazia abituale e con questo consenso stesso si attuava la |
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di grazia veniva mantenuto e alimentato, per così dire, | dalla | presenza sensibile della divinità in mezzo alla natura, |
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adunque nell' uomo riparato il principio del bene non già | dalla | propria natura, ma immediatamente da Dio autore della |
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del bene operare nell' uomo riparato non dall' arbitrio, ma | dalla | grazia, il che è quanto dire da Dio; questo principio di |
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di quel rinforzo che riceve la volontà umana | dalla | grazia. Ora una volontà pienamente retta è un supremo |
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che la natura umana non dovesse esistere se non completata | dalla | grazia di cui abbisognava, accadeva che questa natura, |
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natura, neppur comunicandosi per la propagazione, scadesse | dalla | sua perfezione in cui il Creatore tenerla voleva, ma che |
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medesimo che abbuiarono il loro intelletto, col trattenerlo | dalla | contemplazione della luce divina; e non poterono poi più |
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pervenga alla cognizione intuitiva di Dio, sebbene aiutato | dalla | grazia, perocchè anche questa procede con quella gradazione |
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era pur massima in essi la cognizione che loro derivava | dalla | grazia; secondo il principio che noi abbiam posto, che la |
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simile a quello degli Angeli. Queste ragioni, nascenti | dalla | natura degli uomini e da quella degli Angeli, rendono |
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da un soggetto e da un oggetto, e venendo il primo formato | dalla | generazione, e il secondo venendo dato da Dio stesso, |
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Dissi che la perfezione della persona non solo differisce | dalla | perfezione della natura, ma talora si trovano queste due |
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il peccato e si forma dal dolore, la seconda nasce | dalla | partecipazione dei mali altrui (1). E veramente non c' è |
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E questo è quello che risulta ancora, come dicevo, | dalla | divina Scrittura. Perocchè Iddio, dopo creati gli uomini, |
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la più pacifica e virtuosa società che possa essere, | dalla | quale nascano agli individui tutti gli agi e i piaceri |
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morale è indefinita. E veramente la legge non nasce che | dalla | cognizione dell' oggetto verso il quale si pratica l' atto |
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all' atto suo di continuo un maggior grado di merito. | Dalla | parte poi dell' adesione della volontà non si vede modo |
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viene sostenendo la sua credenza con degli argomenti tratti | dalla | ragione umana, ed ha bisogno di ricorrere a questi per |
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quell' uomo. E come questi atti traggono più il loro merito | dalla | volontà che dall' intelletto, così anche la grazia che si |
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intera umanità, la quiete del desiderio nel suo termine, e | dalla | pienezza riboccante di gloria onde ebbrio è lo spirito, un |
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tradizioni, ma egli è altresì un ideale di perfezione che | dalla | natura dell' uomo viene suggerito e proposto alla mente |
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esistenza di una età d' oro, tempo di felicità e di virtù, | dalla | quale poi gli uomini sono scaduti per qualche loro |
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che è stato imboschito questo fatto semplice e fondamentale | dalla | stemperata e strampalata imaginazione dei popoli e |
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perchè lo scioglimento di una tale questione dipendeva | dalla | notizia di un fatto , di cui i racconti tradizionali |
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sull' autorità di Dio che le rivela, venendo poi meditate | dalla | ragione medesima si vengono alquanto chiarendo, e la |
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ragione, quanto dall' essere difficili e non asseguibili | dalla | ragione senza lunghe meditazioni e fatiche, e ciò che è più |
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raccomandata troppo bene all' attenzione di sua ragione | dalla | fede medesima che aveva persuaso l' uomo ivi dentro |
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concepire la possibilità di un disordine nella volontà fino | dalla | prima esistenza di questa. E veramente la volontà |
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per natura, ma coll' aiuto dei sensi) si può considerare o | dalla | parte del suo oggetto , o dalla parte del soggetto uomo, di |
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sensi) si può considerare o dalla parte del suo oggetto , o | dalla | parte del soggetto uomo, di cui essa è atto. Egli è |
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soffra nella sua natura una cotale alterazione e disordine | dalla | parte del soggetto a cui appartiene. Perocchè se l' uomo, |
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ma tratto fuori del suo paesuzzo o fatto discendere | dalla | sua montagna e dai tugurii passato nei palazzi e dalla |
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dalla sua montagna e dai tugurii passato nei palazzi e | dalla | scarsezza di tutte le cose nell' abbondanza, non avviene |
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e propriamente un ISTINTO di piegarsi al male, convalidato | dalla | remozione nell' intendimento dell' essere sussistente, e |
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e astratti. E un tal guasto, che per tal modo ridonda | dalla | natura, cioè dalle potenze nel soggetto, non si dee far già |
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propriamente una facoltà di eleggere , che abbiamo distinto | dalla | potenza comunemente detta volontà; che questo principio |
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supremo dell' uomo, la personalità, è quella che vien lesa | dalla | corruzione originale. Egli è appunto per questo che la |
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di esse, ma ben anche considerate singolarmente, soffrono | dalla | infezione originale una intrinseca alterazione e |
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soggetto che è il loro principio, le potenze ricevettero | dalla | infezione originale la disarmonia , per la quale non si |
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e ciò era degno, dopo che l' uomo si era sottratto | dalla | soggezione a Dio (2). Una evidente prova di fatto di questo |
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Egli è per questo che nell' uomo perfettamente costituito | dalla | natura le massime dilettazioni animali non potevano |
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bene, trovò che ella nasce da tre infelici principii, cioè | dalla | malizia che impiaga la volontà , dalla debolezza che |
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principii, cioè dalla malizia che impiaga la volontà , | dalla | debolezza che impiaga quella interna forza per cui l' uomo |
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cose difficili, e che fu detta irascibile ; e finalmente | dalla | concupiscenza che offende l' inclinazione al diletto, detta |
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di operare soprannaturalmente venendo all' uomo conferito | dalla | grazia, egli è manifesto che, sottratta la grazia, l' uomo |
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inserito nella vite. Questo far nulla del tralcio reciso | dalla | vite equivale a non portare il suo frutto: ed il tralcio |
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bene naturale: il che è contrario a quanto è stato definito | dalla | Chiesa nella condanna di quella proposizione: Che tutte le |
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e tre queste parti dell' uomo viene aggiunto un potere | dalla | operazione della grazia di tendere soprannaturalmente in |
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comanda di non fare la tale azione. L' uomo che trascinato | dalla | passione la fa, non ignora questo giudizio speculativo e |
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come la facoltà che ha l' uomo di peccare, sia preceduta | dalla | facoltà di errare volontariamente: poichè tale doveva |
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lungamente. Il primo male conseguente al peccato di origine | dalla | parte di Dio è la perdita della grazia. A cui consegue la |
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ma è necessario che soffra l' azione di un essere reale, | dalla | quale azione l' anima riceve un sentimento compito e |
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sia anche peccatrice, come avviene nell' uomo infetto | dalla | original colpa, allora vi ha nell' anima anche un' |
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anima anche un' avversione, come abbiam detto più sopra, | dalla | verità e da Dio, che pur è sua vita: e in questo doppio |
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Un' altra conseguenza del peccato di origine, considerato | dalla | parte di Dio, si è che l' uomo viene rimesso a una |
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sostanza. SECONDO. - Essa è morta, cioè a dire esclusa | dalla | vita eterna; il che è quanto dire priva di quella vita che |
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eterna; il che è quanto dire priva di quella vita che nasce | dalla | reale percezione di Dio, la quale è eterna, perchè Iddio |
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di sentimento, portando di più un' inclinazione a rifuggire | dalla | verità e dalla vita. QUINTO. - L' anima in tale stato è |
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portando di più un' inclinazione a rifuggire dalla verità e | dalla | vita. QUINTO. - L' anima in tale stato è esposta all' |
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nel fuoco, ma rispetto a quelle anime che sono aggravate | dalla | sola colpa originale, riteniamo assai probabile che non |
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anime: non certo in istato glorioso, perchè la gloria viene | dalla | unione con Dio. Anche lo stato dunque di cotesti corpi |
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Ma la sostanza del Creatore è essenzialmente distinta | dalla | natura ed è superiore ad essa. Per ciò la percezione della |
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in cui è veduto dall' uomo, cioè in quanto egli è separato | dalla | real sussistenza e in quanto è privo de' suoi termini o |
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fece la natura umana della grazia e di Dio, sia avvenuta | dalla | parte di Dio, cioè per essersi Dio tolto da lei, o dalla |
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dalla parte di Dio, cioè per essersi Dio tolto da lei, o | dalla | parte dell' uomo, cioè per essersi la volontà rivolta da |
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nelle divine Scritture cecità del cuore, per distinguerla | dalla | cecità dell' intelletto; conciossiacchè il cuore vien preso |
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condanna in quell' articolo se non il farsi produr l' anima | dalla | materia; giacchè ecco come egli dice. Riferirò le sue |
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. Intorno alle quali cose conchiude che [...OMISSIS...] . | Dalla | storia della questione dell' origine dell' anima fin qui |
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ricerca, tolse a dichiarare essere sentenza condannata | dalla | Chiesa di dire che le anime si propagano come i corpi (1). |
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non che noi abbiamo dato di questa una spiegazione tratta | dalla | natura dell' animale cui abbiam definito: un sentimento che |
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forza vitale, per la quale, anche staccato nel debito modo | dalla | madre, possa avverarsi quell' equilibrio di forze, di cui |
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il qual valga a conservare quella massa carnea staccata | dalla | madre in istato normale, cioè atto a conservare la vita e |
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ma vive e col vivo germe contemperate, sicchè dal maschio e | dalla | femmina, come da una sola carne, si staccherebbe quella |
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buona fede qualche testo, perchè veggano se non forse egli | dalla | nostra sentenza dell' origne dell' anima venga a ricevere |
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a quel luogo solenne una interpretazione sottile e tirata | dalla | lungi? In un altro luogo dice la Scrittura che Iddio fece a |
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ovvio significato, o far l' anima una particella emanata | dalla | divina sostanza. E qui di passaggio siami lecito l' |
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e in S. Ireneo (4). Tertulliano dice che l' uomo è animato | dalla | divina sostanza (5): espressione con cui egli commenta il |
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così dire, visibilmente innanzi alla umana natura l' ente, | dalla | parte di Dio era fatto tutto, e solo restava a fare da |
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tre anime separate, le quali sono giustamente rifiutate | dalla | Scuola (3). Insegnando dunque questa, che l' anima |
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esso venga animato con anima umana solo dopo tanti giorni | dalla | concezione, come pone Aristotele, ma che piuttosto abbia l' |
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del concepimento. Opinione che viene anche ricevendosi | dalla | Chiesa, giacchè ora certo in molti luoghi non si tralascia |
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corpo. Se ella è un atto del corpo (definizione ricevuta | dalla | Scuola), è il corpo che deve soffrire immutazione e |
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la forma è unica, e non viene individualizzata se non | dalla | materia: sicchè tai cangiamenti di forme non si possono |
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che viene infusa da Dio, dopo quei tanti giorni assegnati | dalla | sentenza aristotelica (2), venisse viziandosi e |
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anima delle bestie, considerata nel suo principio, e solo | dalla | parte del suo termine è materiale. Io non dubito di |
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e non trovavano nè come unificarlo, nè come preciderlo | dalla | divinità. Iamblico, raccoglitore di dottrine antichissime, |
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di sua natura? E Davidde deplorava di esser stato concepito | dalla | madre sua « nelle iniquità e nei peccati« (4) ». A |
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allo spirito quando, occupandolo di sè tenta di trarlo giù | dalla | sua padronanza e assudditarlosi, egli è manifesto che la |
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l' essenza del peccato originale, ma solo lo stimolo che | dalla | natura è applicato alla volontà, del quale stimolo questa |
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essere nato di carne, se non venire la nostra schiavitù | dalla | carne appunto male condizionata e violenta; il che è quanto |
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. Da questa morbosa qualità del seme adunque, | dalla | quale rimane infetto l' embrione, prima conseguenza è, come |
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e qui abbiamo mostrato il disordine originale cominciare | dalla | carne ossia dall' animalità. Colà abbiamo fatto discendere |
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l' animalità. Ora la generazione della umana natura procede | dalla | parte men nobile alla più nobile, dall' imperfetto al |
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volontà di quello cui manca la grazia, la trae agevolmente | dalla | sua e la fa quietarsi nella vita animale e nella carnale |
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dunque al peccato di che vengono infette le potenze | dalla | volontà personale, prima e propria sede del peccato, noi |
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preso, negli stessi battezzati; [...OMISSIS...] . | Dalla | natura del peccato originale, dottrina fondamentale della |
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originale insegna, che ciò che portiamo di corrotto fino | dalla | prima origine è la carne; e deduce da essa il fomento d' |
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di gaiezza e di accontentamento appunto della carne, così | dalla | Chiesa ripresa e vituperata. Il peccato originale adunque è |
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nacque il carattere che divide la morale de' filosofi | dalla | morale cristiana. Perocchè quelli non poterono considerare |
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imperfettamente nelle sue qualità universali e comuni date | dalla | sua natura: laddove la rivelazione e religione cristiana lo |
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stimolati principalmente i maestri stessi della Chiesa | dalla | disposizione della divina Provvidenza, la quale permette |
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rivelate e accampino contro di esse delle obiezioni cavate | dalla | ragione naturale; allora, dico, si vanno trovando e |
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non è egli evidente che questo dogma, conservato pur | dalla | Chiesa senza dubitazione alcuna, non poteva venire dagli |
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l' essere in universale, la quale sia piegata e tirata | dalla | violenza del sentimento animale; sebbene questa volontà non |
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Ed or, ciò posto, una immoralità si trova nell' uomo fino | dalla | prima sua esistenza, la quale ha ragione di peccato , |
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che nel battesimo non solo vien rimesso il debito contratto | dalla | natura umana con Dio, ma che viene purificata l' anima |
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Dio, ma che viene purificata l' anima stessa del fanciullo | dalla | macchia originale e che in quest' anima viene infusa la |
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arrechi ancora un passo dello stesso insigne prelato, tolto | dalla | relazione di quella medesima disputa. Questo passo mi varrà |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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delle vostre facoltà intellettuali e morali. Cancellate | dalla | vostra mente ogni idea di superiorità: non ne avete alcuna. |
Doveri dell'uomo -
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di leggi, quell'apparente inferiorità intellettuale, | dalla | quale oggi argomentano per mantenere l'oppressione. Ma la |
Doveri dell'uomo -
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del popolo, fin quasi ai nostri giorni, l' educazione; poi, | dalla | mancanza d'educazione, argomentarono e argomentano anche |
Doveri dell'uomo -
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privazioni. E minori sono d'altra parte in voi, costretti | dalla | povera condizione sociale a continue fatiche, le |
Doveri dell'uomo -
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simile, ovunque la dignità della natura umana è violata | dalla | menzogna o dalla tirannide, voi non foste pronti, potendo, |
Doveri dell'uomo -
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la dignità della natura umana è violata dalla menzogna o | dalla | tirannide, voi non foste pronti, potendo, a soccorrere quel |
Doveri dell'uomo -
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potenza; guastato di tanto che oggi, dall'Inghilterra e | dalla | Francia in fuori, non v'è forse Nazione i cui confini |
Doveri dell'uomo -
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la stessa lingua, dotati di tendenze uniformi, educati | dalla | stessa tradizione storica, potrà sperare di giovare |
Doveri dell'uomo -
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territorio sul quale si parla la vostra lingua è divelta | dalla | Nazione. La Patria è il segno della missione che Dio v'ha |
Doveri dell'uomo -
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colle istituzioni civili; la seconda, quando, domati | dalla | potenza della natura, dalle grandi memorie e |
Doveri dell'uomo -
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l' azione del principio razionale | dalla | sua attività combinata colla lucidità dell' oggetto, e |
Psicologia Vol.III -
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sua attività combinata colla lucidità dell' oggetto, e | dalla | sua attività combinata collo stimolo del mondo, si scorge |
Psicologia Vol.III -
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se l' oggetto reale su cui medita non le è offerto | dalla | percezione, ella argomenta per analogia. Quindi tre leggi |
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lui ragiona, a ciò condotta dal principio di cognizione e | dalla | facoltà che abbiamo chiamata della finzione o della |
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negativa, che trova la mente fra gli enti, un ente negato | dalla | mente. Quindi la questione agitata dagli antichi se le cose |
Psicologia Vol.III -
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solo, variamente rappresentato nei vari effetti prodotti | dalla | sua azione in vari sensorii. Questa sintesi è da noi ancora |
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che un corpo produce nei sensorii, sono diversificati | dalla | varietà dei sensorii; ond' è che al corpo agente appartiene |
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dell' ente, e però manca quella moltiplicità che nasce | dalla | diversa realità. Il diverso fondamento realmente sensibile |
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fanno conoscere fondamenti che sono diversi, prescindendosi | dalla | loro realità, come pure dal considerare gli effetti |
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sensibili. La diversità dunque delle specie procede | dalla | relazione ontologica, che ha l' essere reale coll' ideale; |
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abbiamo di sopra dedotto la moltiplicità degli individui | dalla | realità. Ma altro è che nella specie non si comprenda la |
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vi sia di cognizione soggettiva in queste forme concepite | dalla | mente umana, cioè che cosa vi ponga il soggetto stesso |
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dell' estensione presentata da certi sensorii, dal tatto, | dalla | vista, ecc.. Nessuno dice che l' estensione non figurata, |
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Quindi la moltiplicazione degli individui viene | dalla | forma, in quanto questa li fa sussistenti; viene dalla |
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dalla forma, in quanto questa li fa sussistenti; viene | dalla | realità della forma, e non dalla materia, come credevano |
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li fa sussistenti; viene dalla realità della forma, e non | dalla | materia, come credevano gli antichi (1). Ciò che si dice |
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non hanno altra individualità che quella che viene loro: 1 | dalla | continuità dell' esteso che occupano; 2 dalla diversità |
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viene loro: 1 dalla continuità dell' esteso che occupano; 2 | dalla | diversità sensibile dell' esteso da loro occupato. Ora l' |
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sintesi soggettiva. A tale uopo nondimeno egli è aiutato | dalla | composizione delle forze attrattive, che appartiene alla |
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ed effetti, che ricevono l' indole e il carattere loro | dalla | natura dello stesso recipiente, cioè dall' anima, che ne è |
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essere in universale. La predicazione poi suol cominciare | dalla | percezione sensibile dell' ente sussistente. Avendo questa, |
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ed infinito, cioè di Dio, essa ci può venir da tre fonti: | Dalla | rivelazione; e questa, ove prescindiamo dall' interno lume |
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cioè di segni non7rappresentativi. Dagli effetti, cioè | dalla | creazione, ecc.; e questi ancora non ci danno che una |
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ve la poniamo noi, applicando a lui quelle idee cavate | dalla | percezione degli enti contingenti, nei quali cadono tali |
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coscienza. Ivi vedemmo che il solo essere ideale, intuìto | dalla | mente, non dà all' uomo coscienza di sè, e che alla |
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riflessione? Eppure l' uomo trova diletto e nel passaggio | dalla | veglia al sonno, nel quale passaggio va perdendo la |
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la domanda: qual uomo è che appetisce il passaggio | dalla | veglia al sonno e lo stato stesso di sonno? è quell' uomo |
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che vive la vita riflessa, non esce perciò interamente | dalla | diretta; ma gode parte dell' una, parte dell' altra, benchè |
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via che tiene per riuscire alle sue ultime conclusioni. | Dalla | legge poi, che « la riflessione cade sull' ultimo anello |
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lavoro adunque è un ritorno continuo che fa il pensiero | dalla | moltiplicità all' unità dell' essere. Di poi è da |
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sviluppo intellettivo delle quali non s' allontanava molto | dalla | percezione, accoppiando e confondendo il segno colla cosa |
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pervenuti questi versi: [...OMISSIS...] . L' ordine è posto | dalla | divina sapienza nel mondo. Ma quell' ordine non è nel mondo |
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anzi è legge generalissima di tutti gli agenti che passano | dalla | potenza all' atto, e che quindi hanno degli atti transeunti |
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Di più, ogni agente della natura composto di più elementi, | dalla | sapienza del Creatore è compaginato ed organato con ordine |
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regolarità, la quale si deve proteggere e sviluppare | dalla | savia educazione e dal buon governo, e non imporne loro una |
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che affigurano il detto spazio, sono egualmente segnati | dalla | sensazione esterna e dall' immagine, due modi dello stesso |
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che incominciano e si dirigono per via d' immagini. | Dalla | descrizione adunque che abbiamo fatto della maniera, |
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muoiono. Ora, posciachè in ogni aggregato messo insieme | dalla | virtù formatrice vi è un principio unico di azione, e vi è |
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Questo principio, adunque, si lascia suscitare all' azione | dalla | concorrenza di quella moltitudine di stimoli, e la sua |
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unione armonica egli la trova subito, giacchè è determinata | dalla | sua stessa natura, cioè dalla legge del più facile e del |
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subito, giacchè è determinata dalla sua stessa natura, cioè | dalla | legge del più facile e del più piacevole. Egli pone dunque |
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secondo un' unica regola, nella quale subito si vede | dalla | mente quale sia, quale debba essere tutta quella |
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a possedere e sapere assai più di quanto potrebbe ritrarre | dalla | percezione dei sensi, sempre limitata a un numero di |
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Vero è che anche una molteplicità irregolare può essere | dalla | mente cangiata in una specie, contemplandola slegata dalla |
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dalla mente cangiata in una specie, contemplandola slegata | dalla | percezione sensibile; ma questo riesce oltremodo faticoso, |
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Oltracciò quella moltiplicità non può essere accresciuta | dalla | mente se non ha una regola secondo cui accrescerla, come |
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che si vanno discoprendo quando si ragiona partendo | dalla | notizia di quella regola che ordina i rapporti di più cose, |
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sottile ragione, che la regolarità delle cose, contemplate | dalla | mente e raccolte in breve regola, aiuta l' uomo a ordinare |
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gode. Se dunque nello stesso godimento, contemplato | dalla | mente, si rileva qualche ordine simile a quello della |
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di sè, della propria natura. Onde il godimento, costituito | dalla | simmetria e dalla proporzione del suo termine, è ancora un |
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natura. Onde il godimento, costituito dalla simmetria e | dalla | proporzione del suo termine, è ancora un effetto e non un |
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a capo una vera proporzione geometrica? Immaginiamo che | dalla | nostra barchetta, la quale se ne va per lo mezzo dello |
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che la direzione e la comunicazione del moto riceve forma | dalla | configurazione e composizione del corpo stesso; per |
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E questo ben dimostra che la regolarità contemplata | dalla | mente è posta dallo stesso vedere della mente, benchè la |
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e rimette in vigore; il qual bisogno di riposo dipende | dalla | legge stessa che prescrive il metro, determinando le more |
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questo complesso di attività armoniche hanno predeterminata | dalla | natura certa successione di atti fra loro variamente |
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ogni giorno, e ogni giorno distrugge, venga determinato | dalla | legge dell' armonia di successione, per la quale quell' |
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costumi con una cotale fatalità; un' armonia prestabilita | dalla | natura del sentimento l' una appresso l' altra le produce |
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e grandi), che il corpo extrasoggettivo animale riceve | dalla | mobilità simpatica, che è quella che ubbidisce all' |
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motrice vitale . Ora la rattenenza è cosa al tutto diversa | dalla | eccitabilità, poichè quella non si riferisce agli stimoli |
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che si trovano già vive, rattenendole acciocchè non escano | dalla | sfera della sua azione. La riproducibilità esige bensì |
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del sentimento fondamentale, suscitate in esso | dalla | eccitazione. IV - Conati e movimenti conseguenti alle |
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esempio la coesione è poca, come nei fluidi, o viene tolta | dalla | violenza che strazia il corpo, ecc.; laddove l' impressione |
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accorgerà che l' aver trovato questa maniera tutta diversa | dalla | meccanica, colla quale l' anima suscita e crea il moto nel |
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che ha l' anima entro la sfera dell' ordine soggettivo, | dalla | quale non esce. Ora i fenomeni elettrici, magnetici, ecc., |
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senza proporre almeno delle congetture. Incominciamo | dalla | legge dell' inerzia. Riflettiamo in prima che tutti gli |
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piena dei loro atti secondi, e però non possono passare | dalla | potenza all' atto, se non dati certi stimoli, certe |
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a confronto del corpo animato. Il corpo bruto non passa | dalla | quiete al moto, se non gli viene applicata una forza a lui |
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ubbidendo alle forze materiali, e i movimenti che riceve | dalla | spontaneità motrice sensuale, la quale tende a rendere più |
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di una conciliazione di fatto, di una armonia prestabilita | dalla | mano del Creatore, e si può intendere di una conciliazione |
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lotta reale e necessaria, e si lasciarono altresì invaghire | dalla | bellezza ed eleganza, che loro pareva dovesse avere una |
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eccitato da azioni chimiche e fisiche, e soprattutto | dalla | spontaneità motrice del sentimento. Poichè, ond' è mai che |
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cervello produca gli alterni movimenti del polmone? Non già | dalla | semplice impulsione meccanica del sangue, che inaffia il |
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questo il polmone si restringesse e si dilatasse; è dunque | dalla | vita; cioè il sentimento interno che si atteggia ed assetta |
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riesca, rimuove alternativamente l' uno e l' altro organo | dalla | sua posizione, i quali così diventano reciprocamente motori |
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vitale. Ma l' eccitamento suppone un primo stimolo dato | dalla | natura. Applicato all' organizzazione opportuna, quello |
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onde muove, e continuata fino che ella riesce piacevole ». | Dalla | qual legge deriva: Che l' attività dell' istinto sensuale è |
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deriva: Che l' attività dell' istinto sensuale è limitata | dalla | quantità del sentimento, e però dello stimolo primitivo, |
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animali; 2 che esse sono a ciò sufficienti. Incominciamo | dalla | proposizione fondamentale dell' esposta teoria, la quale si |
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diversi organi viventi, che fu proclamato così solennemente | dalla | più remota antichità. Ella è celeberrima la sentenza di |
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E veramente è un fatto innegabile, deposto | dalla | nostra coscienza, che noi possiamo muovere il corpo nostro; |
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da parte un punto così luminoso e innegabile, accertatoci | dalla | coscienza, si occuparono per lo più del solo fenomeno della |
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come noi crediamo, ovvero è un ente supposto gratuitamente | dalla | fantasia, la quale dà corpo ad una astrazione, come |
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astrazione, come vogliono gli avversari, ma sempre alieno | dalla | comunicazione materiale fra le parti della macchina umana |
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attività, che spiega nel suo moto, incomincia evidentemente | dalla | sensazione del dolore. Questa sensazione del dolore, |
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per la ragione detta che il movimento non è eccitato che | dalla | sola sensazione iniziante un moto, che spontaneamente si |
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cui tende il principio sensitivo è unicamente di liberarsi | dalla | molestia che egli prova; la sua azione e il termine della |
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vitali sono determinate dal dolore e dal piacere, cioè | dalla | necessità di fare quelle operazioni per evitare la molestia |
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imperativo. Questo, che è ciò che viene attestato all' uomo | dalla | sua consapevolezza, è anche ciò che esprime il linguaggio, |
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però così speciale che sia intieramente separata e divisa | dalla | vita e dal sentimento universale. Quanto meno poi tali |
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quando stava assorto a parlare d' altro, ma perchè mosso | dalla | nostra interrogazione diede all' istante stesso la sua |
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sensitivo, e che la sua energia motrice non è cosa diversa | dalla | sensitività, non è che una continuazione dell' energia |
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nascente dall' unicità del sentimento che essi producono, e | dalla | unicità dell' attività sensitiva che da quel sentimento |
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cosa; eppure le operazioni dell' anima sono determinate | dalla | sua natura. Noi diremo piuttosto che la natura opera |
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quel luogo; ma onde gli viene così erroneo giudizio? Certo | dalla | prontezza colla quale la mente dal fenomeno soggettivo del |
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fuori della sua azione; egli opera unicamente per liberarsi | dalla | molestia sensibile, per sottrarsi alla sensazione incomoda, |
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del ventricolo. Questo effetto è certo preordinato | dalla | sapienza del Creatore, ed è principalmente quello di |
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i movimenti che egli produce, e che sono i mezzi disposti | dalla | natura acciocchè egli possa liberarsi dal nemico, non sono |
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da mettere in movimento, e però i movimenti prodotti | dalla | sua azione sono molti e minimi, e hanno sede principalmente |
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suoi sforzi tien dietro un altro effetto, legato ad essi | dalla | sapienza creatrice; effetto fuori del sentimento e dell' |
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azione radicale. Questa non oltrepassa il grado limitato | dalla | quantità della sensione o del dolore, che l' accagiona. La |
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sensuale . L' istinto sensuale, dopo ricevuto l' impulso | dalla | sensione piacevole o dal dolore, non opera se non a |
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diminuire fino a un certo termine, senza che perciò escano | dalla | sfera dell' opportunità. Un uomo sano si può astenere dal |
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scorge in questo stesso la prova che ella non è determinata | dalla | quantità dello stimolo e dell' eccitamento che passivamente |
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e si mescolano effettivamente col piacere, dipendendo poi | dalla | prevalenza di questo o del suo contrario, l' essere un' |
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grado di piacere, e della spinta ricevuta a principio | dalla | sensazione ». La sensione dà il primo incitamento all' |
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moto, è diminuita dagli ostacoli che incontra per via, cioè | dalla | difficoltà, fatica e molestia che prova. Quindi il primo |
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e molestia che prova. Quindi il primo movimento impresso | dalla | sensione, se è violento, può dar cagione a gravi e |
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la sincope ed altri effetti funesti; effetti tutti operati | dalla | spontaneità dell' istinto sensuale, a cui non è dato |
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egli preferisce lasciare il corso a quei movimenti iniziati | dalla | sensazione, benchè funesti. Il digrignare dei denti, |
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benchè funesti. Il digrignare dei denti, prodotto | dalla | sensazione che arreca una lima che scorre sopra una sega, o |
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nuova condizione apparente della fibra si debba ripetere | dalla | nuova condizione in cui è venuto, per l' abitudine attiva, |
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principio certamente si modifica talora con indipendenza | dalla | fibra stessa, per cagioni intellettuali e morali. E noi non |
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se potessero, guardarsi, e non possono? Onde, se non | dalla | forza dell' abitudine attiva, il vizio di quel signore a me |
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un altro argomento atto a provare non doversi ripetere | dalla | sola variata organizzazione della fibra la diversa misura |
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d' irritabilità e mobilità, che ella dimostra; ma piuttosto | dalla | diversa condizione dello stesso principio attivo animale, |
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stesso principio attivo animale, che, indipendentemente | dalla | fibra, si modifica, e che muove e modifica poi egli stesso |
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queste condizioni dinamiche non si facciano dipendere | dalla | sola organizzazione, ma si riconosca la forza, «dynamis», |
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per immaginazione, e in diversi altri modi provenienti | dalla | sua sensitività e dalla forza unitiva, dipendano dalla sola |
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e in diversi altri modi provenienti dalla sua sensitività e | dalla | forza unitiva, dipendano dalla sola organizzazione, che |
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dalla sua sensitività e dalla forza unitiva, dipendano | dalla | sola organizzazione, che anzi questa è puramente passiva, e |
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della fibra dipende da due cagioni, e non da una sola, e | dalla | cresciuta mobilità passiva di lei inerente all' |
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mobilità passiva di lei inerente all' organizzazione, e | dalla | cresciuta mobilità attiva del principio animale. Si vedrà |
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suscettività di rispondere agli stimoli dipenda unicamente | dalla | condizione organica della fibra, e dalla quantità di quelli |
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dipenda unicamente dalla condizione organica della fibra, e | dalla | quantità di quelli si possa argomentare il grado di |
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apra una nuova via, per la quale egli discorra divergendo | dalla | prima. Noi per brevità di discorso chiameremo anelli del |
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che in un altro, o che, incamminato, lo fanno divergere | dalla | prima direzione, dovremmo riferirci a cagioni estranee all' |
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per una via anzichè per un' altra, o che lo fanno divergere | dalla | prima, da due cagioni: da un agente inferiore, ed è la |
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Oltre la qualità della materia, che dipende probabilmente | dalla | sua forma e composizione, è necessario che essa sia posta |
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e nulla più. La continuità maggiore o minore dipende | dalla | forma e dalla grandezza delle molecole, le quali |
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più. La continuità maggiore o minore dipende dalla forma e | dalla | grandezza delle molecole, le quali circostanze fanno sì che |
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Tostochè uno stimolo qualunque sposti quelle particelle | dalla | loro reciproca posizione, senza che questo spostamento |
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la cotenna. La disposizione acquistata in tal caso | dalla | fibrina a separarsi dagli altri due elementi tende alla |
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piacevole, asseconda di conseguente i moti incominciati | dalla | forza dello stimolo esterno, che aumentano il grado del |
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riprodotti dall' istinto sensuale e somministrati altresì | dalla | natura esteriore, riescano sempre dello stesso genere e d' |
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vitale e degli stimoli esteriori ed interiori, applicati | dalla | natura al sentimento fondamentale di continuità; questi |
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a lei applicati, ecc.. Laonde il corso zoetico devia | dalla | sua direzione ogni istante della vita, e per più cause |
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uno stato meno molesto, egli cessa da ogni sua operazione; | dalla | quale condizione procedono molte e importantissime |
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colla quale agisce l' istinto sensuale, non dipendendo | dalla | sola intensità della sensione, ma dal grado relativo di |
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salute o di malattia; ma questi due stati sono costituiti | dalla | normalità o anormalità dell' eccitamento. Che anzi quanto è |
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più sviluppata o meno, più robusta o meno robusta; e | dalla | quantità maggiore o minore degli stimoli esterni e degli |
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azioni vitali più forti ed eccitate, se l' eccitamento esce | dalla | sua forma normale, il corso zoetico, che ritiene lo stesso |
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dell' anima, noi siamo costretti ad affermarlo anche | dalla | meditazione dei fatti. Poichè è un fatto che lo stesso |
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sensitivo. Dunque le varie forme di sentire dipendono | dalla | speciale natura della passività e della attività di esso |
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ripugna che le diverse forme della sensitività dipendano | dalla | diversa organizzazione degli organi, di maniera che la |
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azione del corpo sul principio sensitivo, dipendente | dalla | diversa organizzazione dell' organo stesso, benchè il |
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Essa dipende dall' aspettazione immaginaria, che nasce | dalla | ritentiva di tanti momenti piacevoli altre volte provati, |
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fibre nervose guizzi e movimenti più celeri e violenti, | dalla | maggiore rapidità dei quali si deve soprattutto desumere l' |
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esservi una resistenza maggiore agli stimoli esterni, posta | dalla | fibra compatta e robusta; ma se lo stimolo vince questa |
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suo uopo. E che la materia ivi sia mal disposta, apparisce | dalla | tendenza di ogni infiammazione a disorganizzare la parte |
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sull' organo della visione, e probabilmente altresì | dalla | mobilità maggiore, che ne acquistò un tale organo. Un |
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vi cagioni più alcuna sensazione, perchè la trova scossa | dalla | maggiore azione del sole. Pare dunque che si deva piuttosto |
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dunque che si deva piuttosto dire che le fibrille percosse | dalla | luce del sole non ricevono più il movimento del debole |
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due scuole mediche, distinguono la medicina analitica | dalla | medicina sintetica . Ecco il significato che noi |
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mobile del pari risulta da innumerevoli moti intestini, e | dalla | loro reciproca azione e fusione. Di più, tanto nell' |
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la materia morbosa introdotta nel corpo umano, ecc.; b ) | dalla | condizione dell' organizzazione, già più o meno |
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stimoli interni che ella produce. L' effetto dunque dipende | dalla | proporzione fra l' aumento dello stimolo esterno, o dirò |
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sembra ridotto a certezza che la circolazione non dipenda | dalla | sola forza del cuore (1), ma i vasi abbiano una |
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sangue dal centro alla periferia, quel primo a ricondurlo | dalla | periferia al centro. Così già si volle notare un |
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che non le arterie, le quali lo sospingono aiutate | dalla | loro forza controdistensiva. Ora sarebbe forse impossibile |
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maggior afflusso nelle vene, attività che viene suscitata | dalla | debolezza e rilassatezza incolta a queste; sicchè tutta la |
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vizioso, volendosi definire la stenia o astenia morbosa | dalla | proprietà stimolante o controstimolante dei rimedi, e in |
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solo un lavoro d' immensa difficoltà ed incertezza, evitato | dalla | medicina sintetica; e la difficoltà in gran parte, di cui |
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in gran parte, di cui abbiamo parlato, nasce principalmente | dalla | complicatezza del corso zoetico, di cui prima di tutto |
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di staccare quel pezzuolo ch' ella preme con tanto impeto, | dalla | coesione che lo tiene unito col rimanente della tavola. |
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non può aspirare ad essere sola, ella deve nascere | dalla | sintetica; sarà il difficile, il laborioso, e il non mai |
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mobilità alle cagioni anche minime, che lo fanno deviare | dalla | sua direzione. A tal uopo noi abbiamo esposte le varietà |
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che insorgono come conseguenza di stimoli primitivi dati | dalla | natura e non prodotti dall' istinto stesso animale, furono |
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e in quanto a questo effetto vien egli indebolito | dalla | scarsezza e inopportunità degli stimoli. L' istinto vitale, |
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fegato (1). La debolezza dell' istinto vitale, che procede | dalla | sua relazione colla materia, nasce anche qualora il corpo |
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alcuna parte, non vi è diminuzione di parti (prescindendo | dalla | perdita del sangue, ecc.), ma solo eccitamento e processo |
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col rammarginamento, o in altro modo. Il dolore, cagionato | dalla | ferita, procede da due cagioni: 1 dall' inegualità del |
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di estenuazione, vi è certamente uno stato che s' allontana | dalla | piena sanità; ma considerato questo stato da sè solo, |
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osservazione. L' azione dell' istinto animale non esce | dalla | sfera del sentimento ma i diversi suoi atteggiamenti tirano |
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che a sottrarsi dall' ingrata e dolorosa sensazione, o | dalla | fatica molesta ai nervi, che dolenti vogliono riposo; ma è |
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che i movimenti che fa a tal fine sieno così concertati | dalla | natura da addurre l' effetto, che la materia stimolante ed |
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sono utili alla salute; chè questa dipende in gran parte | dalla | condizione della materia extrasoggettiva; e quegli sforzi, |
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dell' azione bellicosa del principio della vita, sollevata | dalla | prima irritazione locata nel cerebro. Quindi nella |
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sono tali, che non possono essere dominati e regolati | dalla | forza del principio vitale; e in tal caso v' è eccedenza |
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che scema l' attività del principio senziente, nasce | dalla | lotta morbosa; quando l' istinto sente d' avere contro di |
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il fenomeno all' essere i movimenti cerebrali, cagionati | dalla | ferita o percossa, quelli che perturbano i movimenti |
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per la stessa ragione, che finchè lo stomaco è stimolato | dalla | presenza dei cibi, l' attività vitale ivi è maggiore, onde |
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sembra che durante il freddo vi sia un riflusso del sangue | dalla | periferia al centro, e durante il calore un afflusso dal |
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sangue portato al cuore con più impeto e celerità, sarebbe | dalla | reazione di questo e dei vasi arteriosi stimolati |
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vitale è comparativamente maggiore, dipende principalmente | dalla | condizione dei nervi sensorŒ. Ciò è manifesto dalle |
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in quella parte che si chiama piede , rappresentata a noi | dalla | percezione extrasoggettiva, e chiusa da superfici da noi |
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il concetto che quella parola significa, e che le vien dato | dalla | sensitività esterna. Ma perchè sentendo un dolore interno, |
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di tutto è da concedere che lo spazio immisurato sia dato | dalla | natura all' anima sensitiva, senza di che non si può |
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extrasoggettiva, e quindi hanno località determinate | dalla | stessa sensitività extrasoggettiva. Perciò anche al dolore, |
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o con una sua parte. Quando s' aggiunge il movimento attivo | dalla | parte dell' uomo, allora queste superfici pure, movendosi |
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più. La spiegazione data fin qui delle località è tratta | dalla | natura dell' animale; perciò ella conviene tanto alle |
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nervosa, poi dall' organizzazione vascolare, e | dalla | qualità e quantità dei fluidi, e finalmente dalle leggi |
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ne segua lo spostamento di elementi con tendenza d' uscire | dalla | loro sfera. Cosa è il pizzicore che si sente al naso, |
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si operava lo spostamento degli elementi, venendo impedito | dalla | stessa condizione morbosa, dalla presenza del calcolo, che |
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elementi, venendo impedito dalla stessa condizione morbosa, | dalla | presenza del calcolo, che tratteneva l' oscillazione |
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che la sensione varii di qualità, il fenomeno può dipendere | dalla | mobilità dei detti elementi, come pure dal trovarsi i nervi |
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delle attitudini colla semplicità del principio; | dalla | considerazione poi di quei diversi termini deducemmo, |
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L' impulso e l' occasione d' un tale movimento venne | dalla | corruzione delle verità tradizionali intorno a Dio |
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più antiche. [...OMISSIS...] (1). Ora, che Talete ricevesse | dalla | sacra tradizione il suo principio dell' acqua come origine |
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Zenone di Elea, discepolo di Parmenide, fa uscire l' uomo | dalla | terra, e dichiara l' anima un miscuglio di elementi, cioè |
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simile a quello di Aristotele, della natura del calore (6). | Dalla | parte principale poi dell' anima derivavano tutte le altre, |
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cioè l' anima dall' idea ; e tutti i più illustri, usciti | dalla | materialità dei primi, e sollevati eziandio sopra il senso, |
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Platone fa venire l' opinione dal senso, e la scienza | dalla | mente, e così riduce il quattro al due. Come poi l' anima |
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fra lo spirito e la materia non s' era per ancora ben colta | dalla | mente, la quale nè affermava lo spirito, nè la materia, ma |
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col simile » ». Ebbene, onde tolse egli una tale sentenza? | Dalla | scuola di Pitagora, da questa scuola eminentemente |
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realizzato nel senso e nella materia, ma sempre considerato | dalla | mente e in relazione colla mente (2). L' essenza dunque del |
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modificabile. L' argomento, che traevano Parmenide e Zenone | dalla | natura del continuo per dimostrare che avanti a tutti i |
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fu da Platone dedotta, con un ragionamento simile, anche | dalla | considerazione del tempo e delle mutazioni, che in esso |
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principio, che « « la sostanza corporea (prescindendo | dalla | mente) non è che una relazione di più sostanze |
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unità della mente » ». Ora Platone argomenta così appunto | dalla | mutabilità delle cose nel tempo: « « Se una cosa fosse |
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materiale, senza aggiungervi niente affatto che venga | dalla | mente nostra, esso ci si cangia appunto in un assurdo. |
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di tutte le qualità, è qualche cosa d' invisibile, e solo | dalla | mente concepibile, secondo Platone. Egli stabilisce tre |
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che forma il soggetto delle modificazioni sensibili, è | dalla | mente supposta e non data dal senso; nè andrebbe lontano |
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continua è nella mente e partecipata alle cose reali solo | dalla | mente; onde della sua materia intelligibile dice Platone: |
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come dicevamo, non può essere che l' ente, somministrato | dalla | mente, e quasi aggiunto nella percezione alle cose |
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e si propone la questione « « se vi sia un fuoco, separato | dalla | materia, permanente in sè stesso, e così degli altri |
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è l' idea, o per dir meglio l' essenza della cosa intuita | dalla | mente, verso alla quale la cosa reale scade; onde il |
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alla dottrina dell' amicizia o concordia empedoclea, | dalla | quale riceverà nuovo rincalzo la nostra interpretazione |
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nè concepire, nè affermare. Ond' è che la materia, intesa | dalla | mente in tutte le cose reali, è sempre l' ente. Questo si |
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l' origine nella mente agli esseri singolari e finiti (2); | dalla | mente poi del primo facitore escono le cose reali, |
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che fa che un essere si dica composto, e l' unità è posta | dalla | mente ». Ma Aristotele dice che conviene assegnare una |
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non poteva sussistere, benchè potesse essere concepita | dalla | mente astraente; e perciò la dissero insensibile, |
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neppure Platone, il quale nel Timeo fa passaggio | dalla | sostanza di una cosa all' idea, senza avvedersi che lo |
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essere ideale e reale. Ma la ragione, onde si sdrucciola | dalla | prima distinzione della sostanza e dell' accidente alla |
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ce l' ha aggiunto, conosciute non sono; e l' ente aggiunto | dalla | mente risponde alla sostanza, in quanto questa è l' atto, |
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la quale s' immaginava come una zona sferica la più lontana | dalla | terra; sicchè per emisfero non è da intendersi la sfera |
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Empedocle non abbia forse distinto accuratamente il senso | dalla | ragione, dando egli l' uno e l' altra fino alle piante (5), |
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che Possidonio (3) fa venire la dottrina degli atomi | dalla | Fenicia, dichiarandone autore l' antichissimo Mosco, e che |
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Fenicia, dichiarandone autore l' antichissimo Mosco, e che | dalla | Fenicia avevano pur tratto le loro dottrine Ferecide e |
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ciò che è migliore, essendo da meno, viene superato | dalla | moltitudine di ciò che è inferiore, di questo altri si |
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l' estensione e il moto soggettivo proprio dell' anima, | dalla | estensione e moto extra7soggettivo proprio del corpo; e che |
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il moto proprio del corpo e il moto proprio dell' anima; e | dalla | natura del moto dell' anima ne deduce la sua immortalità, |
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questa dottrina se non la confusione fra la mente e le cose | dalla | mente concepite. Vogliamo posta attenzione alla ragione, |
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alla ragione, che si adduce, per conchiudere che le cose | dalla | mente concepite e la mente sono il medesimo. Tutta la |
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sono esterne, dunque non sono il senso; le cose percepite | dalla | mente sono interne, dunque sono la mente, dunque ella le |
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in tal caso si accorda che gli oggetti intuiti o percepiti | dalla | mente sieno, al loro modo, uniti colla mente; ma l' essere |
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la natura umana a pensare cose esterne, essendo diversi | dalla | ragione, erano ciechi, e non potevano porgere la |
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- Come Reid aveva tentato in Inghilterra di rimuovere | dalla | filosofia le funeste conseguenze dei sistemi di Berkeley e |
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Dio. Eppure questo passo, a cui il soggettivismo fu spinto | dalla | logica imperterrita di Fichte, non si poteva evitare dopo i |
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potrebbe pure venire qualche vaghezza per uscire una volta | dalla | sua sterile solitudine, e rendersi prolifico di qualche suo |
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all' Io. In terzo luogo, se si distingue l' apparenza | dalla | sostanza, in tal caso si domanda se l' Io stesso è |
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vede come la forma, in quanto è forma, stia da sè, separata | dalla | materia; e per stare da sè deve esser qualche altra cosa |
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come l' immagine impressa sulla cera non si può separare | dalla | cera, quando poi viene all' intelletto, parla quasi incerto |
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che sono nei particolari; che come non separa la forma | dalla | materia, così neppure la materia dalla forma, di cui ella è |
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non separa la forma dalla materia, così neppure la materia | dalla | forma, di cui ella è il soggetto. Alle forme particolari |
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producano composti, appunto perchè la forma è inseparabile | dalla | materia. Ora la materia è eterna, e però deve avere una |
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sue incessanti vicissitudini. La materia, dunque, astratta | dalla | mente, e parimenti le forme astratte, sono incorruttibili |
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qualità, che l' anima intellettiva trae dal di fuori, cioè | dalla | comunicazione col mondo esteriore. Ora dal mondo esteriore |
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oggetto nella sua possibilità, mentre il fantasma non esce | dalla | realità delle cose passate e presenti, e nulla più produce |
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a sapere quali sieno i primi termini che si concepiscono | dalla | mente umana; perocchè, concepiti questi primi termini, |
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al reale puro ciò che appartiene al reale già concepito | dalla | mente. Per dirlo di nuovo, e non è mai detto abbastanza, il |
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percezione, il che noi abbiamo fatto nel « Nuovo Saggio ». | Dalla | spiegazione ci risultò che la percezione intellettiva è « |
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che l' unum in multis viene ad essere il comune, riferito | dalla | mente alle cose singole reali percepite, perocchè il |
Psicologia Vol.III -
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che l' universale, riposto nei singoli reali, risultasse | dalla | loro collezione, e non si potesse affermare di ciascuno |
Psicologia Vol.III -
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che solo nella collezione di più reali, fatta nella mente e | dalla | mente paragonati, si scorga il comune. La differenza sta |
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agli incomodissimi universali, e così eliminandoli affatto | dalla | filosofia. Toglie dunque Abelardo a dimostrare che un nome |
Psicologia Vol.III -
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sempre un atto, una perfezione, una entelechia del corpo, | dalla | quale si divide la mente, quando si perde la cognizione del |
Psicologia Vol.III -
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dandole le divine qualità delle idee, egli degradò le idee | dalla | loro condizione altissima, riducendole al grado dell' anima |
Psicologia Vol.III -
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Rivoluzione, se non è una illusione d'egoisti spronati | dalla | vendetta, è un'opera religiosa Migliorare voi stessi ed |
Doveri dell'uomo -
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i mezzi dei quali v'ho parlato, non possono venire che | dalla | Patria Una e Libera. Il miglioramento delle vostre |
Doveri dell'uomo -
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socialisti francesi, voi separereste la questione sociale | dalla | politica e direste: noi possiamo emanciparci, qualunque sia |
Doveri dell'uomo -
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Patria, né Libertà, sono illegali e possono essere sciolte | dalla | Nazione quando la Libertà è diritto riconosciuto, quando la |
Doveri dell'uomo -
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di coscienza potrebb'essere respinta, governativamente, | dalla | Nazione. Da questi limiti in fuori, la libertà |
Doveri dell'uomo -
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ramo d'attività umana, in ogni manifestazione del pensiero, | dalla | religione fino all'industria, fino alla distribuzione della |
Doveri dell'uomo -
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loro fratelli senza farli dipendenti dall'idea d'un solo o | dalla | forza di tutti. E questo principio è il DOVERE. Bisogna |
Doveri dell'uomo -
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e le interruzioni del vostro lavoro vi fanno trapassare | dalla | eccessiva operosità alle abitudini dello sfaccendato: come |
Doveri dell'uomo -
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ad abitudini d'economia? Molti fra voi sono costretti | dalla | miseria a separare i fanciulli, non diremo dalle cure - |
Doveri dell'uomo -
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noti ma non sentiti .Nell'indifferenza generale nata | dalla | mancanza d'una fede comune, nell'egoismo, conseguenza |
Doveri dell'uomo -
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da altre cure, e vinti dall' estensione del lavoro, e | dalla | considerazione della minore utilità che si potea aspettare |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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dee dedurre la Costituzione naturale della società civile | dalla | giustizia sociale , allora noi non parliamo di ogni maniera |
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improvidi legisti i quali vogliono derivati tutti i diritti | dalla | società civile, la rendono essenzialmente dispotica; |
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a quello successero fino che ricevette una prima sconfitta | dalla | rivoluzione francese, la quale cangiò forma al dispotismo, |
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l' ufficio sociale. La dottrina di questo fine elimina | dalla | società civile ogni dispotismo. Infatti assegnandole un tal |
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e conseguenti od acquisiti, sono anteriori e indipendenti | dalla | società civile. 2 Che la società civile non può nè |
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compendio, ovvero in una Magna Carta, la quale sia adottata | dalla | moltitudine che s' aggrega in civile consorzio, acciocchè |
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ed anche una forza suprema: dunque è impossibile di levare | dalla | società il caso in cui non si ritrovi la detta tentazione. |
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indeterminato, come sono i diritti delle libertà accordate | dalla | costituzione, e vuol sapersi se di quel diritto fu abusato, |
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l' uno dall' altro, e quando il politico veniva indotto | dalla | natura delle cose a fare qualche disposizione a quelli |
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così, senza sapere essi stessi che si facevano, condotti | dalla | forza naturale delle cose; che perciò non operando dietro |
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diritti, ma dei diritti stessi dell' uomo provati non meno | dalla | sua natura che dai fatti; perocchè proponevano in quella |
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che egli poteva avere sul modo di essere considerato | dalla | Amministrazione sociale ed accresciuto. Mostrò qui la |
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innanzi efficacemente le sue ragioni per essere migliorato | dalla | Amministrazione; e che questo non si poteva ottenere a meno |
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poveri, e questi all' incontro hanno il diritto d' esigere | dalla | Società dei loro simili il proprio mantenimento; perchè il |
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di satollare il suo simile che si vede languire innanzi | dalla | fame. I proprietarŒ anche senza essere uniti in società |
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la satolla, potendo essere sempre riprodotta | dalla | volontà stessa degli indigenti. Consiglio adunque, disse, |
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vi fossero diritti se non sociali, cioè se non sostenuti | dalla | forza sociale, vale a dire supposto che i diritti non |
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nazionali. Ma la legge naturale è sacra indipendentemente | dalla | forza che la sanziona e dal potere civile che la promulga: |
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non proprietarŒ. Poichè primieramente egli è verissimo, che | dalla | legittima natura che abbiamo messo in chiaro della società |
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altri uomini: perciocchè non sarebbero esclusi per questo | dalla | società del genere umano, riterrebbero inviolati i diritti |
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primieramente i non proprietarŒ, esclusi che fossero | dalla | società, non potrebbono essere sottomessi alle leggi della |
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così la sapienza e la virtù dal momento che si sottraggono | dalla | giustizia distruggono ad un tempo sè medesime, e si mettono |
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di tal giudizio. Conchiudasi: La società civile è ben altro | dalla | società universale; essa non è punto altro (bisogna a pieno |
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scienza in altro ordine di cose e in altra società diversa | dalla | mercantile sia coronata e che rinvenga il mecenate generoso |
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importune. E` adunque inutile la rappresentazione proposta | dalla | Commissione, è anche ridicola, perocchè non ottiene neppure |
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che è piuttosto un mezzo termine per eliminarli in fatto | dalla | società, o di ritenerveli in apparenza. Ma senza entrare |
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e coll' entrare nella società civile non escono gli uomini | dalla | universale e non perdono nulla di quei beni che hanno nello |
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la quale può essere anche forzata, perchè non dipende | dalla | libera volontà ma da un titolo da questa indipendente. |
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generalmente approvato. Una delle ragioni radicali proposte | dalla | Commissione si fu, che tanto quelle persone che si |
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contro tutto ciò che può esser fatto in loro danno | dalla | amministrazione della società. I diritti reali all' |
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cittadini . A questa parola vien assegnato un nuovo senso | dalla | Commissione. L' essere cittadino consiste nel diritto di |
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l' essenziale carattere della cittadinanza, che si adotta | dalla | società che va ad istituirsi. E prima di passare ad altro |
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che si porta in comune nella società civile, è questa che | dalla | società civile propriamente si amministra; nè la società |
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La mancanza principalmente della seconda condizione esclude | dalla | rappresentazione attiva i non proprietarŒ. Quelli adunque |
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stato di natura amministravano, e che le persone escluse | dalla | medesima non sieno che quelle che nello stato di natura non |
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ai mercenarŒ, nel secondo caso essi dipendono totalmente | dalla | volontà degli altri uomini che li beneficano, e che perciò |
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il corpo dei mercenarŒ. Quest' articolo incontrò difficoltà | dalla | parte dei proprietarŒ. Il delegato per questi si sforzò di |
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La esistenza dunque dei mercenarŒ è precaria, e dipendente | dalla | volontà di quelli che li assoldano: da questi dipende |
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ch' essi godono non l' hanno da sè, ma viene loro lasciata | dalla | generosità dei proprietarŒ: i quali torre gliela potrebbero |
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di questa dipendenza: e che avendola trovata tanto lontana | dalla | servitù , quanto dalla benestanza , aveva stimato che loro |
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e che avendola trovata tanto lontana dalla servitù , quanto | dalla | benestanza , aveva stimato che loro convenisse nella |
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di godere i frutti dei beni da loro posseduti, nè quelli | dalla | loro avidità guadagnati. Il benestante adunque pagando il |
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e della sua opera: quando cioè quest' opera non è occupata | dalla | necessità di un lavoro determinato. Colla mercede che paga |
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trattazione. Ciò che fu detto, e che fu fin qui accordato | dalla | Assemblea, diede la via alla Commissione di presentare il |
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dei diritti reali: e tal principio era quello enunciato | dalla | Commissione: « che il potere amministrativo dovesse esser |
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due cose: 1 che tutte le altre ricchezze erano dipendenti | dalla | terra, e che veramente questa sola, somministrando il |
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fecero della medesima. Come dunque il benestante dipende | dalla | terra per cavare della ricchezza, allo stesso modo dipende |
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o commerciale venga abbandonato a tale che debba desistere | dalla | sua professione, gli rimane ancora il suo fondo, il quale |
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contraddire ai principŒ rigorosi di giustizia stabiliti | dalla | Commissione) si lascierà da parte le frazioni che sortono |
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in tutte sue parti: e che se si concede di deviare | dalla | medesima in qualche parte, non si vede più la ragione |
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quello che propriamente si chiama equità, per distinguerla | dalla | giustizia, colla quale si vede essere da questo esempio |
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altra parte chieder giammai l' impossibile, sono obbligati | dalla | ragionevolezza che debbe accompagnare i loro diritti, e che |
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dai medesimi , queste debbono essere sempre accordate | dalla | Assemblea dopo che è stato dimostrato: 1 che esse sono |
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e che difendendo passo per passo avea fatto adottare | dalla | medesima. Fece osservare che le due rappresentazioni |
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forza sensibile. La forza morale si manifesta nell' uomo | dalla | reazione ch' essa fa contro tutto ciò che tenta di |
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all' uso di ragione. Questa fu l' idea generale seguita | dalla | Commissione, e suggerita dalla natura del detto Tribunale. |
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fu l' idea generale seguita dalla Commissione, e suggerita | dalla | natura del detto Tribunale. Ma nel tradurla in una legge fu |
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dei membri al politico Tribunale. La legge adunque proposta | dalla | Commissione sugli elettori del Tribunale politico fu |
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quelli che pur avrebbero diritto di votare, e la deviazione | dalla | rigorosa giustizia non sarebbe la menoma: non sarebbe |
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prima parte, ed altre la seconda del medesimo. Cominciando | dalla | seconda parte essa dice, che i mariti « oltre il proprio, |
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così non doveva neppure negare al medesimo ciò che nasceva | dalla | sua paternità; il pieno diritto sopra i suoi figliuoli. La |
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non già arbitrario, ma tuttavia illimitato, cioè che | dalla | parte dei figli non ha coazione reattiva. Se dunque viene |
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non è che una di quelle deviazioni che si fanno | dalla | rigorosa giustizia per mezzo della equità, la quale, come |
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debbe formarsi del marito si è di un' autorità amorevole, | dalla | quale essa non avvenga che mai dissenta in nessuna delle |
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faceva impressione sull' Assemblea, e la inclinava | dalla | parte degli opponenti; giacchè pareva che col dare a' |
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e per invigorirla: quelle che mettevano in salvo il padrone | dalla | disperazione dei suoi schiavi: quelle ancora che dalla |
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dalla disperazione dei suoi schiavi: quelle ancora che | dalla | morte degli schiavi autorizzavano di cavare dei giuochi e |
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in un modo diverso da quello che tale autorità è costituita | dalla | natura, queste sarebbero instituzioni false: cioè sarebbero |
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che ha lasciato questo potere in tutta la sua pienezza | dalla | parte delle persone soggette, ed all' incontro ha dato ai |
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i voti dai proprŒ figliuoli, ed il marito di prenderlo | dalla | moglie: poichè la natura dei figliuoli richiede che la |
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ai modi prudenti onde far passare i servi gradatamente | dalla | condizione servile a quella di mercenari. Prevedendo la |
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appartenente ad altre instituzioni al tutto d' altra natura | dalla | sua. Il falso principio adunque che quella sia la |
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sembrerà che talora possa esser più utile se si devia | dalla | più rigorosa rappresentazione di tutti i diritti, e che |
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che la maggior parte di voi dovrebbe ritirarsi al tutto | dalla | deliberazione, ed abbandonare al giudizio dei pochi ingegni |
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ed i più o meno forti nascono a caso, e non dipendono punto | dalla | volontà degli uomini. Ma ciò che merita più osservazione in |
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agli abusi, dall' istante che questo governo si diparte | dalla | rappresentazione politica, il quale dipartirsi è per se |
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di quelli che ha degli interessi può essere obbligato | dalla | legge morale ad entrare ad occhi chiusi nella convenzione |
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sarebbe un delitto parlare contro diritti dichiarati già | dalla | società; giacchè la dichiarazione di diritti suppone i |
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ad una società morale, ad una società di diversa natura | dalla | sua, cioè alla Chiesa cristiana, che è la maggiore autorità |
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fu ammessa ad unanimità. » Gli elettori stabiliti | dalla | dichiarazione dei diritti politici (Tit. I art. I) |
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noi anticipata e descritta nel Libro Primo di quest' opera; | dalla | quale descrizione apparisce maggiormente la reale |
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pare a noi, a cui non si può ripugnare, perchè dedotte | dalla | rettitudine, e non possono aver contro di esse se non se |
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nostra Assemblea, ed alla instituzione che supponiamo fatta | dalla | medesima, secondo gli ordini voluti dall' equità. Il primo |
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società. Tali ragioni erano forti ed erano state prevedute | dalla | Commissione, la quale nel suo progetto si era proposta di |
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tutto ciò che era minor di quel termine; questa deviazione | dalla | rigorosa giustizia doveva esser la minima che si potesse, e |
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di tali Assemblee si riduca la irregolarità o deviazione | dalla | teoretica giustizia; cioè quanto poca sia la proprietà che |
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quinta. Vediamo adesso un poco quanta sia l' irregolarità | dalla | giustizia teoretica, che ammette un tal piano in tale |
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seguenti: 1 di convocare l' Assemblea nei casi prescritti | dalla | legge; 2 di essere l' organo permanente dell' Assemblea |
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dar luogo all' equità; e tutti gli uomini erano obbligati | dalla | stessa giustizia a declinare alquanto dal proprio diritto |
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da essa stessa, ma è alla medesima estrinseco, cioè nasce | dalla | malvagità degli uomini che di essa abusano, il perchè a |
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la società. - Ma si ripete, chi tolse via quei mali | dalla | società, rendendo più fermo ed indipendente il poter |
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instituzione. Ed anche queste poche ed incerte traccie | dalla | parte del popolo si osservano. E così doveva essere, perchè |
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costituzione fosse concertata. Niente affatto. Ella nasceva | dalla | natura della cosa. La società si lascia governare (quand' |
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della Monarchia assoluta cristiana sono tutte da ripetersi | dalla | sua propria imperfezione; la sua natura rimane sempre la |
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o in Assemblee stabilite, o da tutto il popolo, o | dalla | classe dei Nobili. Sulla bontà della Legge, od istituzione |
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ed i giudizŒ suoi debbono essere puramente regolati | dalla | religiosa coscienza. Nell' Impero all' opposto gli |
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ragione comune che veniva continuamente assalita e violata | dalla | forza particolare. Ma dove esiste ella la ragione comune? |
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non si saprebbe giammai se il suo giudizio provenisse | dalla | ragione sua particolare o dalla comune: oltre di che i |
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il suo giudizio provenisse dalla ragione sua particolare o | dalla | comune: oltre di che i particolari non vanno giammai d' |
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civile indipendenti fra loro e supreme egualmente, e che | dalla | loro concordia solamente possano i popoli giudicare se è |
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nelle mani della Chiesa, la quale sembra fatta a ciò | dalla | sua stessa natura, mentre la sua natura è certo quella di |
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sempre e costantemente voluto: questo doveva risultare | dalla | natura della religione cristiana a cui essi presiedono: di |
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di questo stato di distinzione le verità sono percepite | dalla | mente umana confuse insieme, per modo che di molte si fa |
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permise che i giudici si potessero prendere egualmente | dalla | quarta, nella quale si trovavano i cittadini più poveri. 1) |
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sarebbe impossibile per quella legge che l' umanità rifugge | dalla | propria distruzione. Ma dividendo in articoli separati le |
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adunque di mettere sott' occhio le dette proposizioni che | dalla | storia risultano come leggi o fatti costanti, e poscia |
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institutore della divisione del popolo romano in centurie. | Dalla | divisione di Romolo erano trascorsi centottanta anni circa |
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deliberazioni: 1) prevalenza che se non veniva legalizzata | dalla | costituzione dello Stato, era già essa stessa un attentato |
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determinò il governo per una forza della natura, secondata | dalla | saviezza dei reggitori. Al dividersi della proprietà si |
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influenza, e nella sua massima parte doveva esser formata | dalla | maggiore somma degli interessi, o sia dalla proprietà: idea |
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esser formata dalla maggiore somma degli interessi, o sia | dalla | proprietà: idea quanto vera, tanto ripugnante al presente |
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che ad osservare quanto avvenne allorquando si dipartirono | dalla | legge della natura: quando vollero atterrare la loro |
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si resistette alquanto dai due altri ordini, non immuni | dalla | vertigine delle teorie, e il giorno 17 di Giugno i Comuni, |
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era tale, che il diritto al potere non nasceva già | dalla | proprietà, ma dall' abilità personale. E come questo |
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si vedrà, che tutta la storia conferma questa legge uscente | dalla | natura delle cose; che la proprietà ed il potere tendono ad |
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industriale e commerciale dipende come da suo primo fonte | dalla | ricchezza territoriale. Ma non è già per questo vero, che i |
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nelle Società civili si è, che quando esse passano | dalla | legge famigliare alla nazionale, e perciò dall' avere una |
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è il caso del principato assoluto, unico caso somministrato | dalla | storia. Per ciò il principato assoluto è il più saldo fra |
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dal momento che è sempre in dubbio di essere abbandonata | dalla | forza alleata, ed ha sempre da temere che l' opposizione |
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pericolo di cadere. Le costituzioni del medio evo prodotte | dalla | natura delle cose, e dalla docilità degli uomini nell' |
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del medio evo prodotte dalla natura delle cose, e | dalla | docilità degli uomini nell' arrendersi a ciò che tale |
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la costituzione veniva loro strappata un poco alla volta | dalla | natura delle cose, così essi la formavano pezzo per pezzo |
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feudi, o delle donazioni, li sollecitavano continuamente | dalla | corona. La corona che non era ricca abbastanza per |
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Milizia; ma la mutazione della seconda stirpe fu operata | dalla | prevalenza della proprietà. Ugo Capeto era conte di Parigi |
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della Bassa Lorena posto fuori della Francia ricevuto | dalla | liberalità dell' imperatore Ottone, di cui s' era con ciò |
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di appartenervi. [...OMISSIS...] Il sistema feudale nacque | dalla | conquista, cioè dalla distribuzione delle terre conquistate |
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Il sistema feudale nacque dalla conquista, cioè | dalla | distribuzione delle terre conquistate fra i vincitori. In |
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autorità principesca. Il ricevere che si faceva le terre | dalla | mano del principe, ed il diritto che egli aveva di |
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a distinguere col pensiero, e colle parole, il diritto | dalla | modalità del diritto: e invece di dire che il principe |
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proprietà sulle terre feudali fosse stata vera e non finta | dalla | legge, ma come dicevamo il re non aveva che la modalità |
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simile espediente fu suggerito alle nazioni conquistatrici | dalla | stessa natura della conquista. Nel primo tempo che il |
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tutti i membri della nazione ricevessero le terre divise | dalla | mano del loro capo, perchè con ciò si otteneva il primo |
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colla quale una nazione guerriera, che riconosceva tutto | dalla | guerra, e che nella guerra sola riponeva la sua forza e la |
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le quali trapassino la misura della modalità fissata | dalla | costituzione, egli non potendo trapassare quella misura, |
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Si rileva da Nitardo che questo trattato fu fatto | dalla | nobiltà. Fino dunque che il principe poteva esercitare con |
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terre, cioè fino che la nazione glielo permetteva costretta | dalla | necessità di sostenersi, la finzione della proprietà del |
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anche ai Romani, i quali perfezionando il sistema fondato | dalla | legge regia legalizzarono il dispotismo. Noi abbiamo fatto |
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di un potere esagerato che tiravano gli interpreti normanni | dalla | costituzione feudale, soggiunge: Ma non era già questa |
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politico viene come strappato e tirato da due forze: cioè | dalla | forza veniente dal diritto personale e dalla forza veniente |
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forze: cioè dalla forza veniente dal diritto personale e | dalla | forza veniente dal diritto reale. Ora siccome il diritto |
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incontrato un ostacolo insuperabile che veniva loro opposto | dalla | stessa natura delle cose. Per esempio noi abbiamo veduto |
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reale fatta in questi, dovette essere temperata | dalla | rappresentanza personale fatta in quelli: così l' |
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natura; e di ciò viene il detto, che è diversa la teoria | dalla | pratica. Le maggiori dissensioni esistenti fra i politici |
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altri non fanno che un sistema: è una teoria che differisce | dalla | pratica: la teoria che non differisce dalla pratica sarà |
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che differisce dalla pratica: la teoria che non differisce | dalla | pratica sarà quella che insegna a far che coesistano queste |
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bensì attaccata ora con più forza ed ora con minor forza | dalla | maggiorità. Se la minorità si vede attaccata con molta |
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media è la più saggia, come quella che viene suggerita | dalla | natura. Non essendo però giunto a formarsi questa idea |
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cose pubbliche al caso, o negare che possano essere aiutate | dalla | saviezza, sarebbe ancora un lasciare la sovranità da |
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che hanno più forza. Il secondo disordine, che nascerebbe | dalla | costituzione civile fatta rigorosamente secondo la legge |
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sè, ma per la difesa del popolo, che si ha ricevuto in cura | dalla | provvidenza. Il feudalismo che aveva rimesso il principe |
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fatto dagli uomini probissimi indipendentemente al tutto | dalla | loro ricchezza e povertà. L' amministrazione perfetta |
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poteva organizzarsi perfettamente, fino che non era divisa | dalla | magistratura; nella quale non debbe prevalere la ricchezza, |
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ed anche una forza suprema: dunque è impossibile di levare | dalla | società il caso in cui non si ritrovi la detta tentazione. |
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sta nel vedere se si può diminuire il pericolo che nasce | dalla | loro debilezza o dalla loro malvagità; e diciamo, che |
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può diminuire il pericolo che nasce dalla loro debilezza o | dalla | loro malvagità; e diciamo, che dovendosi la società esporre |
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i loro secoli, e che vincenti o vinti furono giudicati | dalla | posterità? se non finir di ostentare giustizia nelle parole |
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della giustizia: per poco che questo uomo sia dominato | dalla | passione d' acquistare, ella il moverà a romper le leggi |
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il proprio, e di sostenere una rappresaglia aggravata | dalla | vendetta che rallegra l' ira degli oltraggiati, e la cui |
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le tenaci prevenzioni, il Tribunale politico sarà domandato | dalla | pubblica voce, ed unanimemente dai grandi e dai piccioli |
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contro cui tutto perde sua forza: di quella opinione dico | dalla | quale sola nasce la forza fisica e senza la quale qualunque |
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niuno potrebbe resistere, si crede facilmente disobbligato | dalla | fatica paziente della investigazione della verità, ed |
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il Tribunale. Se fosse impossibile dividere il giudice | dalla | parte, e fosse necessario che una delle due parti fosse |
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delizie, nè invanita dalle gravi inezie, nè lasciata rozza | dalla | mancanza del tempo richiesto dagli austeri e placidi studŒ |
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altra, che i poveri abbiano diritto di essere mantenuti | dalla | società; massima che pure distrugge la società stessa |
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uomini che nascono, quando non sieno i maritaggi regolati | dalla | prudenza di quei che l' incontrano: mentre come abbiamo |
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credere al popolo che egli abbia diritto d' esser nutrito | dalla | società dei ricchi; e i movimenti della plebe si rendono |
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altra c' era il bisogno di forza fisica per difenderlo | dalla | prevalenza delle altre famiglie. La nostra regola adunque |
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di questa famiglia, queste sono tante persone tentate | dalla | miseria di spogliare le altre famiglie per vivere; e se |
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il bisogno di questa legge, mentre la loro esistenza viene | dalla | società civile protetta. Ma come la forza unita di tutte |
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e la legge di compenso messo ne' godimenti dei beni | dalla | natura: esse sono quelle famiglie, le quali dopo aver |
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altrettanti loro discendenti in quella stessa mendicità | dalla | quale sottraggono gli stranieri. La legge da noi posta |
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da altre cure, e vinti dall' estensione del lavoro, e | dalla | considerazione della minore utilità che si potea aspettare |
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dee dedurre la Costituzione naturale della società civile | dalla | giustizia sociale , allora noi non parliamo di ogni maniera |
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improvidi legisti i quali vogliono derivati tutti i diritti | dalla | società civile, la rendono essenzialmente dispotica; |
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a quello successero fino che ricevette una prima sconfitta | dalla | rivoluzione francese, la quale cangiò forma al dispotismo, |
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l' ufficio sociale. La dottrina di questo fine elimina | dalla | società civile ogni dispotismo. Infatti assegnandole un tal |
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e conseguenti od acquisiti, sono anteriori e indipendenti | dalla | società civile. 2 Che la società civile non può nè |
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compendio, ovvero in una Magna Carta, la quale sia adottata | dalla | moltitudine che s' aggrega in civile consorzio, acciocchè |
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ed anche una forza suprema: dunque è impossibile di levare | dalla | società il caso in cui non si ritrovi la detta tentazione. |
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indeterminato, come sono i diritti delle libertà accordate | dalla | costituzione, e vuol sapersi se di quel diritto fu abusato, |
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l' uno dall' altro, e quando il politico veniva indotto | dalla | natura delle cose a fare qualche disposizione a quelli |
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così, senza sapere essi stessi che si facevano, condotti | dalla | forza naturale delle cose; che perciò non operando dietro |
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diritti, ma dei diritti stessi dell' uomo provati non meno | dalla | sua natura che dai fatti; perocchè proponevano in quella |
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che egli poteva avere sul modo di essere considerato | dalla | Amministrazione sociale ed accresciuto. Mostrò qui la |
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innanzi efficacemente le sue ragioni per essere migliorato | dalla | Amministrazione; e che questo non si poteva ottenere a meno |
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poveri, e questi all' incontro hanno il diritto d' esigere | dalla | Società dei loro simili il proprio mantenimento; perchè il |
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di satollare il suo simile che si vede languire innanzi | dalla | fame. I proprietarŒ anche senza essere uniti in società |
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la satolla, potendo essere sempre riprodotta | dalla | volontà stessa degli indigenti. Consiglio adunque, disse, |
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vi fossero diritti se non sociali, cioè se non sostenuti | dalla | forza sociale, vale a dire supposto che i diritti non |
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nazionali. Ma la legge naturale è sacra indipendentemente | dalla | forza che la sanziona e dal potere civile che la promulga: |
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non proprietarŒ. Poichè primieramente egli è verissimo, che | dalla | legittima natura che abbiamo messo n chiaro della società |
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altri uomini: perciocchè non sarebbero esclusi per questo | dalla | società del genere umano, riterrebbero inviolati i diritti |
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primieramente i non proprietarŒ, esclusi che fossero | dalla | società, non potrebbono essere sottomessi alle leggi della |
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così la sapienza e la virtù dal momento che si sottraggono | dalla | giustizia distruggono ad un tempo sè medesime, e si mettono |
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di tal giudizio. Conchiudasi: La società civile è ben altro | dalla | società universale; essa non è punto altro (bisogna a pieno |
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scienza in altro ordine di cose e in altra società diversa | dalla | mercantile sia coronata e che rinvenga il mecenate generoso |
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importune. E` adunque inutile la rappresentazione proposta | dalla | Commissione, è anche ridicola, perocchè non ottiene neppure |
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che è piuttosto un mezzo termine per eliminarli in fatto | dalla | società, o di ritenerveli in apparenza. Ma senza entrare |
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e coll' entrare nella società civile non escono gli uomini | dalla | universale e non perdono nulla di quei beni che hanno nello |
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la quale può essere anche forzata, perchè non dipende | dalla | libera volontà ma da un titolo da questa indipendente. |
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generalmente approvato. Una delle ragioni radicali proposte | dalla | Commissione si fu, che tanto quelle persone che si |
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contro tutto ciò che può esser fatto in loro danno | dalla | amministrazione della società. I diritti reali all' |
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cittadini . A questa parola vien assegnato un nuovo senso | dalla | Commissione. L' essere cittadino consiste nel diritto di |
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l' essenziale carattere della cittadinanza, che si adotta | dalla | società che va ad istituirsi. E prima di passare ad altro |
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che si porta in comune nella società civile, è questa che | dalla | società civile propriamente si amministra; nè la società |
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La mancanza principalmente della seconda condizione esclude | dalla | rappresentazione attiva i non proprietarŒ. Quelli adunque |
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stato di natura amministravano, e che le persone escluse | dalla | medesima non sieno che quelle che nello stato di natura non |
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ai mercenarŒ, nel secondo caso essi dipendono totalmente | dalla | volontà degli altri uomini che li beneficano, e che perciò |
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il corpo dei mercenarŒ. Quest' articolo incontrò difficoltà | dalla | parte dei proprietarŒ. Il delegato per questi si sforzò di |
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La esistenza dunque dei mercenarŒ è precaria, e dipendente | dalla | volontà di quelli che li assoldano: da questi dipende |
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ch' essi godono non l' hanno da sè, ma viene loro lasciata | dalla | generosità dei proprietarŒ: i quali torre gliela potrebbero |
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di questa dipendenza: e che avendola trovata tanto lontana | dalla | servitù , quanto dalla benestanza , aveva stimato che loro |
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e che avendola trovata tanto lontana dalla servitù , quanto | dalla | benestanza , aveva stimato che loro convenisse nella |
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di godere i frutti dei beni da loro posseduti, nè quelli | dalla | loro avidità guadagnati. Il benestante adunque pagando il |
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e della sua opera: quando cioè quest' opera non è occupata | dalla | necessità di un lavoro determinato. Colla mercede che paga |
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trattazione. Ciò che fu detto, e che fu fin qui accordato | dalla | Assemblea, diede la via alla Commissione di presentare il |
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dei diritti reali: e tal principio era quello enunciato | dalla | Commissione: « che il potere amministrativo dovesse esser |
Filosofia politica naturale -
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due cose: 1 che tutte le altre ricchezze erano dipendenti | dalla | terra, e che veramente questa sola, somministrando il |
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fecero della medesima. Come dunque il benestante dipende | dalla | terra per cavare della ricchezza, allo stesso modo dipende |
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o commerciale venga abbandonato a tale che debba desistere | dalla | sua professione, gli rimane ancora il suo fondo, il quale |
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contraddire ai principŒ rigorosi di giustizia stabiliti | dalla | Commissione) si lascierà da parte le frazioni che sortono |
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in tutte sue parti: e che se si concede di deviare | dalla | medesima in qualche parte, non si vede più la ragione |
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quello che propriamente si chiama equità, per distinguerla | dalla | giustizia, colla quale si vede essere da questo esempio |
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altra parte chieder giammai l' impossibile, sono obbligati | dalla | ragionevolezza che debbe accompagnare i loro diritti, e che |
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dai medesimi , queste debbono essere sempre accordate | dalla | Assemblea dopo che è stato dimostrato: 1 che esse sono |
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e che difendendo passo per passo avea fatto adottare | dalla | medesima. Fece osservare che le due rappresentazioni |
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forza sensibile. La forza morale si manifesta nell' uomo | dalla | reazione ch' essa fa contro tutto ciò che tenta di |
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all' uso di ragione. Questa fu l' idea generale seguita | dalla | Commissione, e suggerita dalla natura del detto Tribunale. |
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fu l' idea generale seguita dalla Commissione, e suggerita | dalla | natura del detto Tribunale. Ma nel tradurla in una legge fu |
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dei membri al politico Tribunale. La legge adunque proposta | dalla | Commissione sugli elettori del Tribunale politico fu |
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quelli che pur avrebbero diritto di votare, e la deviazione | dalla | rigorosa giustizia non sarebbe la menoma: non sarebbe |
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prima parte, ed altre la seconda del medesimo. Cominciando | dalla | seconda parte essa dice, che i mariti « oltre il proprio, |
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così non doveva neppure negare al medesimo ciò che nasceva | dalla | sua paternità; il pieno diritto sopra i suoi figliuoli. La |
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non già arbitrario, ma tuttavia illimitato, cioè che | dalla | parte dei figli non ha coazione reattiva. Se dunque viene |
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non è che una di quelle deviazioni che si fanno | dalla | rigorosa giustizia per mezzo della equità, la quale, come |
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debbe formarsi del marito si è di un' autorità amorevole, | dalla | quale essa non avvenga che mai dissenta in nessuna delle |
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faceva impressione sull' Assemblea, e la inclinava | dalla | parte degli opponenti; giacchè pareva che col dare a' |
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e per invigorirla: quelle che mettevano in salvo il padrone | dalla | disperazione dei suoi schiavi: quelle ancora che dalla |
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dalla disperazione dei suoi schiavi: quelle ancora che | dalla | morte degli schiavi autorizzavano di cavare dei giuochi e |
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in un modo diverso da quello che tale autorità è costituita | dalla | natura, queste sarebbero instituzioni false: cioè sarebbero |
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che ha lasciato questo potere in tutta la sua pienezza | dalla | parte delle persone soggette, ed all' incontro ha dato ai |
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i voti dai proprŒ figliuoli, ed il marito di prenderlo | dalla | moglie: poichè la natura dei figliuoli richiede ca volontà |
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ai modi prudenti onde far passare i servi gradatamente | dalla | condizione servile a quella di mercenari. Prevedendo la |
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appartenente ad altre instituzioni al tutto d' altra natura | dalla | sua. Il falso principio adunque che quella sia la |
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sembrerà che talora possa esser più utile se si devia | dalla | più rigorosa rappresentazione di tutti i diritti, e che |
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che la maggior parte di voi dovrebbe ritirarsi al tutto | dalla | deliberazione, ed abbandonare al giudizio dei pochi ingegni |
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ed i più o meno forti nascono a caso, e non dipendono punto | dalla | volontà degli uomini. Ma ciò che merita più osservazione in |
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agli abusi, dall' istante che questo governo si diparte | dalla | rappresentazione politica, il quale dipartirsi è per se |
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di quelli che ha degli interessi può essere obbligato | dalla | legge morale ad entrare ad occhi chiusi nella convenzione |
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sarebbe un delitto parlare contro diritti dichiarati già | dalla | società; giacchè la dichiarazione di diritti suppone i |
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ad una società morale, ad una società di diversa natura | dalla | sua, cioè alla Chiesa cristiana, che è la maggiore autorità |
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fu ammessa ad unanimità. » Gli elettori stabiliti | dalla | dichiarazione dei diritti politici (Tit. I art. I) |
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noi anticipata e descritta nel Libro Primo di quest' opera; | dalla | quale descrizione apparisce maggiormente la reale |
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pare a noi, a cui non si può ripugnare, perchè dedotte | dalla | rettitudine, e non possono aver contro di esse se non se |
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nostra Assemblea, ed alla instituzione che supponiamo fatta | dalla | medesima, secondo gli ordini voluti dall' equità. Il primo |
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società. Tali ragioni erano forti ed erano state prevedute | dalla | Commissione, la quale nel suo progetto si era proposta di |
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tutto ciò che era minor di quel termine; questa deviazione | dalla | rigorosa giustizia doveva esser la minima che si potesse, e |
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di tali Assemblee si riduca la irregolarità o deviazione | dalla | teoretica giustizia; cioè quanto poca sia la proprietà che |
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quinta. Vediamo adesso un poco quanta sia l' irregolarità | dalla | giustizia teoretica, che ammette un tal piano in tale |
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seguenti: 1 di convocare l' Assemblea nei casi prescritti | dalla | legge: 2 Di essere l' organo permanente dell' Assemblea |
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dar luogo all' equità; e tutti gli uomini erano obbligati | dalla | stessa giustizia a declinare alquanto dal proprio diritto |
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da essa stessa, ma è alla medesima estrinseco, cioè nasce | dalla | malvagità degli uomini che di essa abusano, il perchè a |
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la società. - Ma si ripete, chi tolse via quei mali | dalla | società, rendendo più fermo ed indipendente il poter |
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instituzione. Ed anche queste poche ed incerte traccie | dalla | parte del popolo si osservano. E così doveva essere, perchè |
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costituzione fosse concertata. Niente affatto. Ella nasceva | dalla | natura della cosa. La società si lascia governare (quand' |
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della Monarchia assoluta cristiana sono tutte da ripetersi | dalla | sua propria imperfezione; la sua natura rimane sempre la |
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o in Assemblee stabilite, o da tutto il popolo, o | dalla | classe dei Nobili. Sulla bontà della Legge, od istituzione |
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ed i giudizŒ suoi debbono essere puramente regolati | dalla | religiosa coscienza. Nell' Impero all' opposto gli |
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ragione comune che veniva continuamente assalita e violata | dalla | forza particolare. Ma dove esiste ella la ragione comune? |
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non si saprebbe giammai se il suo giudizio provenisse | dalla | ragione sua particolare o dalla comune: oltre di che i |
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il suo giudizio provenisse dalla ragione sua particolare o | dalla | comune: oltre di che i particolari non vanno giammai d' |
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civile indipendenti fra loro e supreme egualmente, e che | dalla | loro concordia solamente possano i popoli giudicare se è |
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nelle mani della Chiesa, la quale sembra fatta a ciò | dalla | sua stessa natura, mentre la sua natura è certo quella di |
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sempre e costantemente voluto: questo doveva risultare | dalla | natura della religione cristiana a cui essi presiedono: di |
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di questo stato di distinzione le verità sono percepite | dalla | mente umana confuse insieme, per modo che di molte si fa |
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permise che i giudici si potessero prendere egualmente | dalla | quarta, nella quale si trovavano i cittadini più poveri. 1) |
Filosofia politica naturale -
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sarebbe impossibile per quella legge che l' umanità rifugge | dalla | propria distruzione. Ma dividendo in articoli separati le |
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adunque di mettere sott' occhio le dette proposizioni che | dalla | storia risultano come leggi o fatti costanti, e poscia |
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institutore della divisione del popolo romano in centurie. | Dalla | divisione di Romolo erano trascorsi centottanta anni circa |
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deliberazioni: 1) prevalenza che se non veniva legalizzata | dalla | costituzione dello Stato, era già essa stessa un attentato |
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determinò il governo per una forza della natura, secondata | dalla | saviezza dei reggitori. Al dividersi della proprietà si |
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influenza, e nella sua massima parte doveva esser formata | dalla | maggiore somma degli interessi, o sia dalla proprietà: idea |
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esser formata dalla maggiore somma degli interessi, o sia | dalla | proprietà: idea quanto vera, tanto ripugnante al presente |
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che ad osservare quanto avvenne allorquando si dipartirono | dalla | legge della natura: quando vollero atterrare la loro |
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si resistette alquanto dai due altri ordini, non immuni | dalla | vertigine delle teorie, e il giorno 17 di Giugno i Comuni, |
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era tale, che il diritto al potere non nasceva già | dalla | proprietà, ma dall' abilità personale. E come questo |
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si vedrà, che tutta la storia conferma questa legge uscente | dalla | natura delle cose; che la proprietà ed il potere tendono ad |
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industriale e commerciale dipende come da suo primo fonte | dalla | ricchezza territoriale. Ma non è già per questo vero, che i |
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nelle Società civili si è, che quando esse passano | dalla | legge famigliare alla nazionale, e perciò dall' avere una |
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è il caso del principato assoluto, unico caso somministrato | dalla | storia. Per ciò il principato assoluto è il più saldo fra |
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dal momento che è sempre in dubbio di essere abbandonata | dalla | forza alleata, ed ha sempre da temere che l' opposizione |
Filosofia politica naturale -
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pericolo di cadere. Le costituzioni del medio evo prodotte | dalla | natura delle cose, e dalla docilità degli uomini nell' |
Filosofia politica naturale -
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del medio evo prodotte dalla natura delle cose, e | dalla | docilità degli uomini nell' arrendersi a ciò che tale |
Filosofia politica naturale -
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la costituzione veniva loro strappata un poco alla volta | dalla | natura delle cose, così essi la formavano pezzo per pezzo |
Filosofia politica naturale -
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feudi, o delle donazioni, li sollecitavano continuamente | dalla | corona. La corona che non era ricca abbastanza per |
Filosofia politica naturale -
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Milizia; ma la mutazione della seconda stirpe fu operata | dalla | prevalenza della proprietà. Ugo Capeto era conte di Parigi |
Filosofia politica naturale -
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della Bassa Lorena posto fuori della Francia ricevuto | dalla | liberalità dell' imperatore Ottone, di cui s' era con ciò |
Filosofia politica naturale -
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di appartenervi. [...OMISSIS...] Il sistema feudale nacque | dalla | conquista, cioè dalla distribuzione delle terre conquistate |
Filosofia politica naturale -
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Il sistema feudale nacque dalla conquista, cioè | dalla | distribuzione delle terre conquistate fra i vincitori. In |
Filosofia politica naturale -
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autorità principesca. Il ricevere che si faceva le terre | dalla | mano del principe, ed il diritto che egli aveva di |
Filosofia politica naturale -
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a distinguere col pensiero, e colle parole, il diritto | dalla | modalità del diritto: e invece di dire che il principe |
Filosofia politica naturale -
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proprietà sulle terre feudali fosse stata vera e non finta | dalla | legge, ma come dicevamo il re non aveva che la modalità |
Filosofia politica naturale -
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simile espediente fu suggerito alle nazioni conquistatrici | dalla | stessa natura della conquista. Nel primo tempo che il |
Filosofia politica naturale -
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tutti i membri della nazione ricevessero le terre divise | dalla | mano del loro capo, perchè con ciò si otteneva il primo |
Filosofia politica naturale -
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colla quale una nazione guerriera, che riconosceva tutto | dalla | guerra, e che nella guerra sola riponeva la sua forza e la |
Filosofia politica naturale -
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le quali trapassino la misura della modalità fissata | dalla | costituzione, egli non potendo trapassare quella misura, |
Filosofia politica naturale -
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»2) » Si rileva da Nitardo che questo trattato fu fatto | dalla | nobiltà. Fino dunque che il principe poteva esercitare con |
Filosofia politica naturale -
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terre, cioè fino che la nazione glielo permetteva costretta | dalla | necessità di sostenersi, la finzione della proprietà del |
Filosofia politica naturale -
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anche ai Romani, i quali perfezionando il sistema fondato | dalla | legge regia legalizzarono il dispotismo. Noi abbiamo fatto |
Filosofia politica naturale -
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di un potere esagerato che tiravano gli interpreti normanni | dalla | costituzione feudale, soggiunge: Ma non era già questa |
Filosofia politica naturale -
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politico viene come strappato e tirato da due forze: cioè | dalla | forza veniente dal diritto personale e dalla forza veniente |
Filosofia politica naturale -
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forze: cioè dalla forza veniente dal diritto personale e | dalla | forza veniente dal diritto reale. Ora siccome il diritto |
Filosofia politica naturale -
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incontrato un ostacolo insuperabile che veniva loro opposto | dalla | stessa natura delle cose. Per esempio noi abbiamo veduto |
Filosofia politica naturale -
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reale fatta in questi, dovette essere temperata | dalla | rappresentanza personale fatta in quelli: così l' |
Filosofia politica naturale -
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natura; e di ciò viene il detto, che è diversa la teoria | dalla | pratica. Le maggiori dissensioni esistenti fra i politici |
Filosofia politica naturale -
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altri non fanno che un sistema: è una teoria che differisce | dalla | pratica: la teoria che non differisce dalla pratica sarà |
Filosofia politica naturale -
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che differisce dalla pratica: la teoria che non differisce | dalla | pratica sarà quella che insegna a far che coesistano queste |
Filosofia politica naturale -
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bensì attaccata ora con più forza ed ora con minor forza | dalla | maggiorità. Se la minorità si vede attaccata con molta |
Filosofia politica naturale -
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media è la più saggia, come quella che viene suggerita | dalla | natura. Non essendo però giunto a formarsi questa idea |
Filosofia politica naturale -
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cose pubbliche al caso, o negare che possano essere aiutate | dalla | saviezza, sarebbe ancora un lasciare la sovranità da |
Filosofia politica naturale -
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che hanno più forza. Il secondo disordine, che nascerebbe | dalla | costituzione civile fatta rigorosamente secondo la legge |
Filosofia politica naturale -
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sè, ma per la difesa del popolo, che si ha ricevuto in cura | dalla | provvidenza. Il feudalismo che aveva rimesso il principe |
Filosofia politica naturale -
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fatto dagli uomini probissimi indipendentemente al tutto | dalla | loro ricchezza e povertà. L' amministrazione perfetta |
Filosofia politica naturale -
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poteva organizzarsi perfettamente, fino che non era divisa | dalla | magistratura; nella quale non debbe prevalere la ricchezza, |
Filosofia politica naturale -
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ed anche una forza suprema: dunque è impossibile di levare | dalla | società il caso in cui non si ritrovi la detta tentazione. |
Filosofia politica naturale -
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sta nel vedere se si può diminuire il pericolo che nasce | dalla | loro debilezza o dalla loro malvagità; e diciamo, che |
Filosofia politica naturale -
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può diminuire il pericolo che nasce dalla loro debilezza o | dalla | loro malvagità; e diciamo, che dovendosi la società esporre |
Filosofia politica naturale -
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i loro secoli, e che vincenti o vinti furono giudicati | dalla | posterità? se non finir di ostentare giustizia nelle parole |
Filosofia politica naturale -
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della giustizia: per poco che questo uomo sia dominato | dalla | passione d' acquistare, ella il moverà a romper le leggi |
Filosofia politica naturale -
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il proprio, e di sostenere una rappresaglia aggravata | dalla | vendetta che rallegra l' ira degli oltraggiati, e la cui |
Filosofia politica naturale -
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le tenaci prevenzioni, il Tribunale politico sarà domandato | dalla | pubblica voce, ed unanimemente dai grandi e dai piccioli |
Filosofia politica naturale -
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contro cui tutto perde sua forza: di quella opinione dico | dalla | quale sola nasce la forza fisica e senza la quale qualunque |
Filosofia politica naturale -
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niuno potrebbe resistere, si crede facilmente disobbligato | dalla | fatica paziente della investigazione della verità, ed |
Filosofia politica naturale -
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il Tribunale. Se fosse impossibile dividere il giudice | dalla | parte, e fosse necessario che una delle due parti fosse |
Filosofia politica naturale -
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delizie, nè invanita dalle gravi inezie, nè lasciata rozza | dalla | mancanza del tempo richiesto dagli austeri e placidi studŒ |
Filosofia politica naturale -
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altra, che i poveri abbiano diritto di essere mantenuti | dalla | società; massima che pure distrugge la società stessa |
Filosofia politica naturale -
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uomini che nascono, quando non sieno i maritaggi regolati | dalla | prudenza di quei che l' incontrano: mentre come abbiamo |
Filosofia politica naturale -
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credere al popolo che egli abbia diritto d' esser nutrito | dalla | società dei ricchi; e i movimenti della plebe si rendono |
Filosofia politica naturale -
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altra c' era il bisogno di forza fisica per difenderlo | dalla | prevalenza delle altre famiglie. La nostra regola adunque |
Filosofia politica naturale -
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di questa famiglia, queste sono tante persone tentate | dalla | miseria di spogliare le altre famiglie per vivere; e se |
Filosofia politica naturale -
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il bisogno di questa legge, mentre la loro esistenza viene | dalla | società civile protetta. Ma come la forza unita di tutte |
Filosofia politica naturale -
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e la legge di compenso messo ne' godimenti dei beni | dalla | natura: esse sono quelle famiglie, le quali dopo aver |
Filosofia politica naturale -
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altrettanti loro discendenti in quella stessa mendicità | dalla | quale sottraggono gli stranieri. La legge da noi posta |
Filosofia politica naturale -
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» afferma che al tempo suo (sec. III e IV) si conservava | dalla | Chiesa di Efeso l' originale di questo Vangelo, e si dice |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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non sia uscito materialmente, preso identico come sta, | dalla | bocca di Cristo; deve però essere uscito dalla sua bocca |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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come sta, dalla bocca di Cristo; deve però essere uscito | dalla | sua bocca tutto il succo di esso, senza che le nuove fogge |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che nei varii Codici si possono notare: quelle di esse che | dalla | Chiesa non vennero rigettate o non si possono convincere d' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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di tempo. E tuttavia quelle espressioni vengono adoperate | dalla | Scrittura, che vuol comunicare le sue verità a tutti gli |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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quell' atto è eterno, cioè di una natura scevra al tutto | dalla | legge del tempo; là dove il suo effetto, almeno il mondo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dove il mondo è un termine di quell' atto, che si distingue | dalla | divina essenza; tuttavia il mondo conserva col Verbo una |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Intanto però il Verbo divino può esser considerato | dalla | nostra mente, che concepisce le cose divine come atte ad |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che esprimeva una cosa interna, un oggetto pronunciato | dalla | mente. Volendo dunque nominare questa cosa interna |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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comincia a distinguere nell' uomo la sua parola esteriore | dalla | sua parola interiore significata da quella prima. Poi |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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assoluto Verbo; nè possiamo in altro modo, se non salendo | dalla | considerazione del verbo umano. Conviene dunque riflettere |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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rispetto a questi enti l' essenza è cosa diversa al tutto | dalla | sussistenza; non sussistono per propria essenza, ma perchè |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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poichè l' intelligente e l' inteso sono correlativi, | dalla | sostanzialità o piuttosto dalla sussistenza del primo si |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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l' inteso sono correlativi, dalla sostanzialità o piuttosto | dalla | sussistenza del primo si può argomentare alla sostanzialità |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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adunque i confini determinati e speciali dell' ente finito? | Dalla | potenza creatrice appartenente alla sussistenza divina: |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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acciocchè egli imitasse il più possibile l' Ente infinito. | Dalla | qual dottrina deriva che il creato non può esser che uno, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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tracciati nella sussistenza divina, convien dedurli | dalla | divina sapienza che liberamente li pone. Ora la sapienza |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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nella divina sussistenza, convien che sia determinato | dalla | sussistenza sua propria; la quale sussistenza ha luogo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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la sussistenza del mondo è l' oggetto posto liberamente | dalla | stessa Sapienza creatrice. Quest' atto unico adunque fa ad |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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della potenza all' atto. Il Verbo divino non passa | dalla | potenza all' atto, ma è sempre in atto, sempre generato ab |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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molti verbi, perchè egli è un essere limitato escludente | dalla | sua sussistenza tutti gli altri esseri limitati, i quali |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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la quale perciò si dice soprannaturale, perchè non viene | dalla | natura finita, ma immediatamente dall' Essere infinito |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ossequio della fede a Dio rivelante, non furono ricevute | dalla | superbia dei filosofi, che tutto volevano trarre dal |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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oggimai in che e quanto differisca la filosofia naturale | dalla | scienza de' santi che san Bernardo espresse |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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quest' oggetto di quella antica rivelazione fosse avvivato | dalla | percezione spirituale, acciocchè dèsse un effetto |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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o storico7naturali, ma dovevano essere accompagnate | dalla | grazia e dal lume interiore che convien sempre ridursi a |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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le quali in lui non sono nè divise fra loro, nè divise | dalla | personalità, ma sono divise nell' uomo a cui vengono |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che si possano dire la Parola sussistente di Dio, ma però | dalla | loro origine tengono de' caratteri divini, come sarebbero |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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l' altra, ma abbiamo una notizia esclusiva affatto separata | dalla | notizia di tutte l' altre cose. 2 Da questa moltiplicità di |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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per rilevarne le varie relazioni. 3 La terza ragione deriva | dalla | moltiplicità che si trova in ciascuna sostanza creata, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ad un diverso affetto dello spirito conforme o difforme | dalla | legge della moralità: quindi la pluralità delle virtù e de' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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si riconoscerà agevolmente ch' ella dipende appunto | dalla | moltiplicità dichiarata fin qui dell' ordine naturale dell' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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rivela come persona. Tutte le verità speciali che abbiamo | dalla | divina rivelazione si riducono a verità che dichiarano la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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cristiani quel luogo di Mosè acquistò nuova luce appunto | dalla | venuta di Cristo, dovendosi con questo nuovo lume |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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mosaico si parla della giustizia che nasce a noi redenti | dalla | fede nella misericordia e redenzione di Cristo: giustizia |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dichiara l' Apostolo: « « Or poi della giustizia che vien | dalla | fede dice così: « Non vorrai dire in cuor tuo: Chi |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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salvare dai tuoi peccati e così darti la giustizia che è | dalla | fede in lui). « « O chi discenderà nell' abisso? cioè per |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e pel battesimo che in conseguenza di tal fede si riceve | dalla | Chiesa, viene data all' uomo la percezione del Verbo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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lo stesso metodo. Ella muove dall' idea dell' essere, come | dalla | prima cosa che conosce: l' essere ideale è per sè noto, è |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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parole dimostra la distinzione della persona del Verbo | dalla | persona del Padre. Si domanderà perchè qui Iddio significhi |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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quelle che hanno un' infinita distanza dall' eccellenza e | dalla | natura del Creatore. Dunque ciò che di natura sua è appo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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nella sua prima istituzione significa vicinanza di luogo, | dalla | quale fu poscia trasportata a indicare vicinanza o |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dignità infinita che acquistò la sacratissima umanità | dalla | sua congiunzione personale collo stesso Verbo. Rimane |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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quella dell' accidente colla sostanza quale viene espressa | dalla | particella in applicata alle cose corporee; e l' in |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che Gesù Cristo non fosse preesistente alla Vergine, | dalla | quale avesse preso l' essere e il cominciamento della |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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il quale ammetteva che Iddio, che aveva preso carne | dalla | Vergine, non avesse avuto da questa principio e fosse |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che non era altra la persona del Padre, che ab eterno era, | dalla | persona del Figliuolo che s' era incarnato. La terza |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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umano si distingue anche nelle cose create sovente la forma | dalla | materia di cui sono composte, e della forma si fa un |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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costrutto che Iddio operante sia qualche cosa di diverso | dalla | sua essenza, ma non contiene errore quando si intenda dire |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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questa parte della sapienza e della virtù creatrice | dalla | totale sapienza e virtù di Dio; mediante la qual |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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questa sapienza e virtù parziale e quantitativa | dalla | totale ed infinita sapienza e virtù di Dio che è la sua |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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divina che il Creatore adoperò nella fabbrica mondiale | dalla | sua essenziale sapienza e virtù, non ha luogo se non |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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nelle creature si distingue l' oggetto, che è l' essenza, | dalla | sussistenza che è la realità delle medesime. In quanto |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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giunsero neppure a conoscerlo come Iddio per sè cognito: | dalla | qual parte altresì difetta la dottrina platonica. All' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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relativo, che colla sua azione non può uscire dai limiti e | dalla | relatività dell' essere; all' incontro Iddio è l' essere |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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delle tre persone, e che questo pronunciamento è fatto | dalla | natura divina comune a tutte e tre le persone, non dal solo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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anatema chi dicesse altramente. Perocchè era lontanissimo | dalla | mente di quel Concilio il sottoporre al Padre il Figlio o |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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propria persona, indicando così che la persona non è divisa | dalla | vita, ma questa vita è nella persona stessa. Ma perchè l' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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alle piante ha un significato specificamente diverso | dalla | parola vita applicata agli animali; quella della pura |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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in cui per conseguente la persona è distinta realmente | dalla | natura. Da ciò consegue che la vita del Verbo dee essere |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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la vita sia limitata? La limitazione della loro vita viene | dalla | limitazione del loro termine vitale, il quale non dipende |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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qualche cosa di analogo al sentimento morale che sorge | dalla | perfetta consensione del soggetto, come volontà, all' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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il fondamento che « « nel Verbo era vita » », perocchè | dalla | vita essente nel Verbo quelle tre opere si derivano e si |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ha la sua spiegazione compiuta nella vita che è nel Verbo, | dalla | partecipazione della quale, secondo diversi gradi, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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di principio, ma sol di termine. Non par dunque alieno | dalla | dottrina filosofica e teologica il supporre che Iddio ad |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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un principio sensitivo, di diversa e contraria natura | dalla | stessa materia, pe' quali principii la materia sussista |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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è il sentimento semplice e cieco, perchè non illuminato | dalla | vista di alcun oggetto. Quindi, ove noi dall' effetto |
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stesso è l' essere assoluto nella forma di oggetto7persona. | Dalla | forma di oggetto che prende la vita (e l' essenza di Dio |
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e quindi la vita per sè intesa, per sè amata, è sollevata | dalla | spirazione unica del Padre e del Figliuolo ad una esistenza |
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unisce alla vita il lume, ma ben anco fa derivar questo | dalla | vita, giacchè la vita posta in genitivo, secondo il |
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genitivo, secondo il favellare orientale, indica « causato | dalla | vita », e propriamente « figliuolo della vita », ovvero |
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essere in se stesso essenzialmente vita, anche prescindendo | dalla | considerazione e dalla cognizione del Verbo, onde si chiama |
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vita, anche prescindendo dalla considerazione e | dalla | cognizione del Verbo, onde si chiama continuamente nelle |
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soprannaturale, dotato della divina grazia. E quantunque | dalla | parte dell' uomo non vi avesse alcun diritto a questo stato |
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potea essere intelligente, e però nè tampoco uomo; tuttavia | dalla | parte di Dio era convenientissimo, e di una necessità |
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mente la questione: Se i primi uomini usciti recentemente | dalla | mano del loro fattore avessero impresso nelle loro anime il |
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il carattere impresso nell' intelligenza del primo uomo, | dalla | grazia santificatrice della sua volontà. Perocchè il primo |
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è animale; di poi quello che è spirituale. Il primo uomo | dalla | terra, terreno; il secondo uomo dal cielo, celeste. Quale |
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». Questo secondo uomo venuto dal cielo, e non cavato | dalla | terra, è il nostro Signor Gesù Cristo, come risulta |
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secondo Adamo fu Dio, fu il Verbo divino, proveniente non | dalla | terra, ma dal cielo sede di Dio; fu il Signore, |
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dell' antico Adamo. Laonde il primo uomo trasse l' origine | dalla | terra corruttibile, benchè poi Iddio lo vivificasse col suo |
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che egli era la vite e i suoi discepoli erano i tralci che | dalla | vite suggevano l' umore vitale di cui si nutrivano e |
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è unita con gran timor di se stesso di non istaccarsi forse | dalla | sua vita, cioè dallo stesso Signor nostro Gesù Cristo coll' |
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così fiacca che non sorge a combattere la volontà lusingata | dalla | concupiscenza, o, se sorge scossa dalla bellezza della |
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volontà lusingata dalla concupiscenza, o, se sorge scossa | dalla | bellezza della virtù che gli dimostra innanzi l' |
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di Adamo, e questa legge è la concupiscenza che, non vinta | dalla | grazia di Cristo, cattiva l' uomo, lo spoglia della sua |
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degli angeli: ma quella era un' umiltà lungamente diversa | dalla | cristiana, consistendo unicamente nel riconoscere i limiti |
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uomini in altrettante divinità. Fu probabilmente ingannato | dalla | grandezza della natura angelica che gli si diede a |
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considerare il secondo sentimento, prodotto nel Cristiano | dalla | presenza in lui di Cristo, ed è quello della magnanimità . |
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dotato di una natura umana perfetta, doveva ascendere | dalla | perfezione fisica alla intellettuale, e dalla perfezione |
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ascendere dalla perfezione fisica alla intellettuale, e | dalla | perfezione intellettuale alla morale. La natura fisica come |
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Tutt' altra è la via del Cristiano. Questa non incomincia | dalla | perfezione fisica o intellettuale, ma dalla morale. Quelle |
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non incomincia dalla perfezione fisica o intellettuale, ma | dalla | morale. Quelle due prime non contano più nulla perchè |
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. Il disprezzo della vita intellettuale nuda separata | dalla | morale, fu pure espresso da S. Paolo così a que' di |
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» Laonde tutte le cose dell' universo avvengono dirette | dalla | Provvidenza al bene e al perfezionamento dei Santi: |
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non corrotte e non corruttibili promesse al Cristiano | dalla | voce di Cristo in un altro tempo, di cui potrà goderne |
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nel loro stato tranquilli. Ma nè pure il cristiano esce | dalla | sua quiete per intraprendere di proprio moto e senza |
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l' impulso e gli manifesterebbe, cogli avvenimenti diretti | dalla | sua Provvidenza e in altri modi altresì, il suo volere. In |
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della vita intellettiva e della grazia del Verbo. | Dalla | congiunzione fisica7intellettuale7morale dell' uomo con |
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di ricevere il battesimo di Cristo, o il battesimo datogli | dalla | Chiesa di Cristo: perocchè se egli o avesse intenzione |
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che opera secondo gli istinti della nuova vita ricevuta | dalla | congiunzione con Cristo. Nulladimeno, quantunque chi vive |
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alla carne armi carnali, ma spirituali, cioè tolte | dalla | vita di Cristo di cui egli partecipa, e di cui solo tien |
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se non trova ostacolo, in modo che l' uomo si lasci muovere | dalla | grazia, che è quanto dire dallo spirito di Cristo, e |
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difensiva che protegge la testa, perchè la speranza procede | dalla | mente, dove sta la fede in Cristo, ne' suoi meriti, e nelle |
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mangiato, sarebbero morti: il quale precetto amorevole | dalla | parte di Dio era d' altra parte opportuno per dar all' uomo |
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ed obbedienza: il che era un vantaggio che Iddio traeva | dalla | malizia degli angeli ribelli. Questi dunque, posti all' |
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indefinitamente grande (1); dall' altra, sollucherata | dalla | grandezza della promessa e dalla pienezza di cui godeva |
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dall' altra, sollucherata dalla grandezza della promessa e | dalla | pienezza di cui godeva della vita umana, tenendosi sicura |
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che le mostrava il frutto oltremodo bello ed appetibile, e | dalla | curiosità di farne la prova, falsamente conchiuse esser |
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creazione, onde Iddio non aveva più cagione di difenderlo | dalla | morte; e dall' altra era entrato il demonio a guastare e |
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erano disfatti da uomini perdendo la vita soggettiva; nè | dalla | morte v' aveva possibile ritorno. L' Uomo7Dio nacque |
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penali degli altri uomini, e quindi nè pure a togliersi | dalla | persecuzione che gli sarebbe fatta a cagione della sua |
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l' essere oggetto persona, amato ossia voluto per se stesso | dalla | sussistenza, cioè dal Padre, è lo Spirito Santo dove |
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accepi a Patre meo (1) ». E che il sacrificio dipendesse | dalla | sua libera volontà era stato già predetto anche da Isaia |
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all' umanità di Gesù Cristo, in quanto questa è indivisa | dalla | divina persona. Questa comincia nel tempo a fruire di tal |
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che rappresenta la giustizia, il bene morale, facendo che | dalla | virtù morale proceda la forza; e dice che nel giorno del |
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il peccato originale, in quanto esso consiste e procede | dalla | corruzione della carne, dando ai risorti, quanto a sè, |
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della natura da lui assunta, divenne loro redentore | dalla | morte e dal peccato originale, loro maestro e salvatore da |
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»(3) » Laonde il solo sacrificio della morte di Cristo, | dalla | quale risorse glorioso, fu accettevole ed efficace per |
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di essere esaudito in ogni suo desiderio, pregò mosso | dalla | sua carità per noi, e il priego che manifestava il suo |
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ad essi congiunto come il capo alle membra, sarà illustrato | dalla | luce del suo Spirito, e avranno coscienza di possederlo, e |
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la nostra giustificazione; giacchè, se questa fu meritata | dalla | Passione di Cristo, fu però attuata e compiuta mediante la |
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di Cristo la nostra rigenerazione: [...OMISSIS...] E deduce | dalla | risurrezione medesima di Gesù Cristo, la virtù che ha il |
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quale luogo S. Paolo argomenta la risurrezione dei morti | dalla | risurrezione di Cristo; perocchè gli uomini non avrebbero |
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con esso lui della stessa natura umana. Ma particolarmente | dalla | resurrezione gloriosa di Cristo argomenta la risurrezione |
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ad esso si presta; perocchè, giacendo gli uomini prostrati | dalla | morte, non può dirsi rimesso il peccato a quelli, in cui ne |
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la nostra speranza di felicità, si fa per essa dipendere | dalla | risurrezione: la remissione stessa dei peccati, o la |
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dei peccati, o la giustificazione si afferma dipendere | dalla | risurrezione medesima. Ora noi sappiamo per fede che l' |
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essere, e quel deposito di abiti rimanenti nell' anima | dalla | precedente sua unione col corpo, che dà a lei un' esistenza |
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Questo ragionamento fa dipendere la vita di que' Patriarchi | dalla | loro futura resurrezione. Perchè sono vivi? perchè |
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di deporla. Cristo come Dio conservava il suo corpo immune | dalla | corruzione, lo conservava in suo potere, nè perciò |
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morto della sua vita naturale, di quella vita che gli venia | dalla | terra e non dal cielo, che gli veniva dalla carne e dal |
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che gli venia dalla terra e non dal cielo, che gli veniva | dalla | carne e dal sangue e non da Dio: « qui non ex sanguinibus, |
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offerens, exauditus est pro sua reverentia (3). » Ora | dalla | morte naturale Cristo non fu immune, non fu esaudito; e, |
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e quest' acqua salirà fino alla vita eterna, giacchè | dalla | fede germinano le altre grazie, e la vita che comunicano e |
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avrebbe l' intuizione dell' essere e certi abiti conservati | dalla | sua precedente unione col corpo; ma non però avrebbe vita, |
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perfette, qual è l' allegrezza nel fare il bene significata | dalla | specie del vino che « laetificat cor hominis (3), » e la |
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cose del cielo: il corpo naturale di Cristo era venuto | dalla | terra perchè composto del sangue della Vergine, e però fu |
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sono chiare ed assolute, a tal che, prima che fosse deciso | dalla | Chiesa l' assunzione dell' Eucaristia non essere di |
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dato a quelle anime fedeli, esse saranno tantosto liberate | dalla | loro oscura prigione, ottenendo quella vita di Cristo colla |
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» Essendo dunque questa vita divina, e per sè indipendente | dalla | carne e dal sangue ma per divino consiglio all' umanità di |
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vita spirituale e la vita che il cristiano viatore riceve | dalla | percezione della santissima Eucaristia sta primieramente in |
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Perocchè l' anima separata dall' uomo che muore riceve | dalla | vita eucaristica quella unione perenne con Cristo glorioso |
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vivere nel tempo della grazia del Salvatore, quando usciamo | dalla | vita presente senza macchia di peccato, siamo tantosto |
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risurrezione dell' anima di cui dice Cristo che passa | dalla | morte alla vita [...OMISSIS...] E le due risurrezioni, cioè |
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crede al Padre che lo ha mandato ha l' eterna vita e passa | dalla | morte alla vita, tosto aggiunge dell' altra resurrezione |
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Salvatore: onde alla predicazione di Cristo la luce uscente | dalla | sua parola dee essere splenduta altresì a quelli che erano |
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vino eucaristico è soprattutto il cibo del Sacerdote, a cui | dalla | Chiesa venne riserbato in proprio il calice, specialmente |
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sposo sulla sposa; e la vita di Cristo come uomo assunto | dalla | divinità poteva operare sulla vita nostra soggettiva, e |
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in Cristo. E di questa vita soggettiva, a noi comunicata | dalla | vita umana7divina di Cristo, sono quelle parole di S. Paolo |
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S. Paolo, nella stessa imagine di Cristo, non li toglieva | dalla | morte e dalla corruzione di sè come umani soggetti; onde |
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stessa imagine di Cristo, non li toglieva dalla morte e | dalla | corruzione di sè come umani soggetti; onde coll' aver |
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ancor che fatte in nome di Cristo, non potevano salvarli | dalla | morte soggettiva, e dalla condanna al limbo: conveniva |
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di Cristo, non potevano salvarli dalla morte soggettiva, e | dalla | condanna al limbo: conveniva prima, che risorgessero e |
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eccellenza durante la presente vita, quanto del passaggio | dalla | chiarezza o gloria interna, che ha il giusto cristiano in |
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divina) ha per oggetto Cristo umanato, quale ci è proposto | dalla | fede; onde il Signore soggiunge al « quia me amastis, » |
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manducaturi . » Quindi, per indicare quel passaggio | dalla | condizione presente del Cristiano alla futura, talora si |
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a tutto il corpo della Chiesa. Talora poi il passaggio | dalla | condizione nostra presente alla gloria futura si appella « |
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procede che gli effetti eucaristici dipendono unicamente | dalla | volontà e podestà dello stesso nostro Signor Gesù Cristo, |
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mossa e governata, come da suo proprio principio supremo, | dalla | persona del Verbo. La comunicazione di Dio soggettiva all' |
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che Pietro e Giovanni fecero del processo loro intentato | dalla | Sinagoga dopo la guarigione dello storpio alla porta del |
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avvengano egli è cosa segreta: tuttavia non crediamo aliena | dalla | dottrina cattolica, che sola è verità, la seguente |
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et sanguinis Christi ». Un' altra obbiezione si cava | dalla | Psicologia. In questa fu da noi detto che se due principii |
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come dice S. Paolo, quando pregò d' essere campato | dalla | morte: onde l' Eucaristia si chiama pane vivo, e non fu |
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esso era una custodia del Verbo e dello Spirito. E S. Paolo | dalla | stessa dottrina trae più altri precetti morali (giacchè, |
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pel rispetto che debbono avere a' proprii corpi santificati | dalla | dimora in essi di Cristo: [...OMISSIS...] Dallo stesso |
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conseguenze del peccato d' origine riceva qualche influenza | dalla | grazia di Cristo, e coll' eucaristia riceva altresì qualche |
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spiritus est (4). » Questa unione spirituale che procede | dalla | corporale, come lo Spirito di Cristo procede da Cristo, fu |
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comunicare fra loro nella natura. Gli uomini, prescindendo | dalla | grazia, convengono nella medesima specifica natura, quindi |
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vita è soggettiva), ma perchè è determinata necessariamente | dalla | sola percezione immanente e primitiva dell' oggetto, ove |
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sempre distinta la consapevolezza divina dello Spirito, | dalla | consapevolezza umana dell' uomo, nel quale lo Spirito si |
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si distingue la giustizia di Dio, « qua ipse justus est », | dalla | giustizia di Dio « qua nos justos facit (6); » perocchè, |
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umana natura in quel passaggio, pel quale ella è sollevata | dalla | sua caduta e ricuperata alla perfezione e santità. Il qual |
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infinità della creatura intelligente non è propriamente | dalla | parte di lei, ma dalla parte del mezzo formale che essa usa |
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intelligente non è propriamente dalla parte di lei, ma | dalla | parte del mezzo formale che essa usa a conoscere, il qual |
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intelligente rimane sempre imperfetta, cioè lontana | dalla | sua ultima possibile perfezione fino a tanto che l' oggetto |
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perfezionamento? Conviene considerare che ciò era richiesto | dalla | stessa natura umana, la quale voleva che il progresso |
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rendendolo intelligente; ma questa operazione non è diversa | dalla | stessa creazione dello spirito: Iddio con essa crea, |
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e si può dire che la grazia era come un calore che esce | dalla | luce e che accresce la luce medesima (1). Ora rimane a |
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a sollevare la mente dell' uomo al Creatore dipendeva | dalla | conformazione dell' universo. Qui adunque si debbe cercare |
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Creatore. Ecco adunque quale fu questo principio seguìto | dalla | divina Sapienza nel dare educazione all' umana specie. |
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uomo. E perchè l' uomo fosse avviato a questo conoscimento | dalla | stessa natura delle cose, faceva uopo, come dicemmo, che il |
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dire che si forma l' idea astratta del dolore aiutato | dalla | parola male, il significato della qual parola viene poscia |
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idea della lingua primitiva, ben diversa, a mio parere, | dalla | ebraica e da ogni altra lingua vivente. Le grandi parti |
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astraesse la grandiosità e sublimità di tali cose sensibili | dalla | loro materialità; e quella grandezza e sublimità astratta |
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anche la guarigione dell' anima, procedendo così la grazia | dalla | parte inferiore alla superiore dell' uomo, dalla natura |
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la grazia dalla parte inferiore alla superiore dell' uomo, | dalla | natura alla persona (1). In questi fatti però, nei quali le |
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santi, nei quali è sparso un cotal splendore che non viene | dalla | natura, ma che è l' effetto soprannaturale di una vita |
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di esseri che niente aver potevano in sè il qual non fosse | dalla | vital virtù della grazia accompagnato. Gli altri tre generi |
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gran tutto. 2. Questo poi veniva, quasi direi, interpretato | dalla | lingua simbolica, divina e umana: la prima appartiene alle |
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nobile di cui l' uomo goder possa, è quella che nasce a lui | dalla | partecipazione della sapienza , cioè di una scienza vitale |
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sortiva dai sotterranei del tempio, quest' acqua che emana | dalla | sede di Dio e dell' Agnello acconciamente S. Ambrogio la |
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da Cristo come Dio, dice S. Giovanni, che scaturisce | dalla | sede di Dio e dell' Agnello, cioè da quella sede dell' |
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vario significato che può ricevere il vocabolo Sacramento, | dalla | quale vedere, come può dirsi veramente, che nel primo tempo |
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peccato non furono necessarii i Sacramenti, « può pigliarsi | dalla | rettitudine di quello stato, nel quale le superiori potenze |
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e che Iddio aveva dato questo mezzo delle sensibili cose, | dalla | sua virtù confortate, perchè l' uomo venisse per esse |
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tutte le sue potenze. La ragione fu offuscata e perturbata | dalla | sensualità e la volontà resa tarda al bene insensibile. |
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Secondo la giustizia Iddio doveva essere onorato senza modo | dalla | creatura intelligente, la volontà della quale doveva |
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l' onore dovuto a Dio uscendo come necessaria conseguenza | dalla | stessa natura divina, e questa pure essendo immutabile e |
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la creatura, lasciata sola colle proprie forze e spogliata | dalla | grazia, ciò che succede pure per lo peccato, non ha alcuna |
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lei perturbato. Ora non potendosi quest' ordine ristabilire | dalla | natura umana, dalla parte di Dio non poteva più essere |
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non potendosi quest' ordine ristabilire dalla natura umana, | dalla | parte di Dio non poteva più essere placato il suo sdegno, |
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Iddio avvicinarsi all' uomo soggetto della sua punizione. E | dalla | parte dell' uomo non poteva nè ricomporsi l' armonia |
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è lontanato dall' uomo e sdegnato con lui, cioè mosso | dalla | sua giustizia a punirlo: dunque manca al tutto il rimedio, |
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que' mezzi che erano convenienti alla umana natura e fino | dalla | prima istituzione dell' uomo adoperati da Dio. E di questo |
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aggrava lo spirito, e quindi di levare dall' anima, cioè | dalla | suprema parte della volontà, quella tendenza che è un |
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ordine soprannaturale l' elemento materiale, avvalorato | dalla | parola, dispone l' uomo a ricevere la vita della grazia |
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all' errore ed alle passioni; così nell' uomo rigenerato | dalla | grazia il principio supremo di agire è la stessa grazia |
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grazia e al peccato soggetta, e la persona nuova informata | dalla | grazia e da lei mossa: « Quando ERAVAMO NELLA CARNE » (ecco |
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acciocchè fruttificassero alla morte. Ora poi siamo sciolti | dalla | legge della morte » (cioè della carne destinata alla |
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loro persone; giacchè le nature loro non sono ancora esenti | dalla | corruzione che le danna alla morte. E ciò perchè non sono |
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distrutto senza venire annichilato, perchè l' uomo risulta | dalla | unione di due elementi, il corpo e l' anima, tolta la quale |
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dire, altrettanti atti di quel sacrificio che era richiesto | dalla | giustizia offesa, e col quale questa veniva placata, e però |
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ma l' istituzione de' Sacramenti non fu se non | dalla | serie dei segni coi quali Iddio parlava all' uomo, un |
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merito e lume maggiore; conciossiacchè investito l' uomo | dalla | grazia, tutto in lui può essere da questa vivificato, e |
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istruttivi: il primo da Adamo fino ad Abramo, il secondo | dalla | vocazione di questo Patriarca in poi. Nel primo tempo Iddio |
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ottenuto e compito al tempo in cui Israello tornò | dalla | schiavitù babilonica, riedificò Gerusalemme, le mura, la |
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anni dopo la legge pubblicata sul Sinai è riconosciuto Re | dalla | tribù di Giuda, acquistano un ampliamento di luce da quanto |
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la rivelazione, e che poscia ne facesse brillare il lume | dalla | Giudea anche all' altre nazioni, acciocchè queste se ne |
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In secondo luogo esse ci vengono rappresentate anco | dalla | imaginazione, essendo il senso già a lei preceduto. Per ciò |
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l' uomo senza Dio. Ma l' uomo vi entrava avvolto e rapito | dalla | divinità, come il Profeta Ezechiello che viene dall' impeto |
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quelli che sono incorporati in Cristo, sono portati dentro | dalla | divinità che li circonda e assume seco: gli altri non |
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di mangiare la carne col sangue: e ciò per rimuoverli | dalla | ferocia e dal metter le mani nel sangue umano: |
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di animali, e mi rimetto all' opera de' Principii discussi | dalla | società Ebrea7Clementina, dove si traggono fuori i diversi |
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l' alleanza rinnovata da Neemia dopo il ritorno | dalla | schiavitù di Babilonia, come detto è innanzi, sono |
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una nostra opinione: ella è una verità positiva insegnataci | dalla | stessa Scrittura, la quale a un tempo registra i simboli e |
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si chiama Dio di tutta la terra (1). Quel tempo che passò | dalla | morte di Giacobbe in Egitto (2) fino al tempo della |
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astrazione da tutte le cose sensibili e terrene e massime | dalla | felicità familiare: non poteva concepire una felicità al |
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doveva nascere il Messia. A questa alleanza e protezione | dalla | parte di Dio doveva rispondere da parte di Abramo la |
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delle celesti. Anche questa spiegazione risulta manifesta | dalla | lettera del sacro Testo: [...OMISSIS...] . d ) Nel |
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cosa di molta importanza. Poscia divise questi beni terreni | dalla | giustizia e lasciò questa sola, e con tale artificio |
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solo molto tempo dopo la loro morte, quattrocento anni | dalla | chiamata di Abramo (1). Quest' era la seconda operazione |
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della natura. Ma un altro spediente messo in opera | dalla | sapienza di Dio per maggiormente scolpire nella mente all' |
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che non sono in natura è questa. Iddio anche circondato | dalla | carne è però cosa così augusta e così lontana dal trovare |
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sentiva il genere umano l' alienazione che egli aveva | dalla | divinità; era la profonda coscienza della colpa originale |
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o eccita nello spirito delle imagini variamente accozzate | dalla | efficacia della lingua stessa in modo che pel loro |
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giorni della sua gioventù e come a' giorni della sua uscita | dalla | terra di Egitto« (1). » 3. Talora il discorso simbolico si |
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Una percezione innominata è tenue, e svanisce tosto | dalla | mente. Ma quando il suo oggetto ha acquistato un nome, |
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nell' ordine in cui gli abbiamo registrati; cominciamo | dalla | percezione, a cui corrisponde l' istituzione de' nomi |
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ad Adamo per esprimere con esso che Adamo era stato formato | dalla | terra. Ma un nome che significa un oggetto composto di |
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un composto di terra, dovendo essere un oggetto percepito | dalla | mente ed espresso con quel nome in quel modo appunto che la |
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lui un solo vocabolo. Per non prendere gli esempi se non | dalla | lingua ebraica, molti sono i nomi a cui è affisso dal loro |
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[in] altra certamente che in virtù della memoria che dura | dalla | prima sua istituzione: sicchè anche un nome così |
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l' uomo non sarà già ferito tanto dal suo colore quanto | dalla | sua estensione; il firmamento sarà quindi nominato oggetto |
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a tali idee. Così l' istituzione de' simboli ebbe origine | dalla | natura stessa e dalla prima istituzione della lingua |
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istituzione de' simboli ebbe origine dalla natura stessa e | dalla | prima istituzione della lingua primitiva. Ed egli è |
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e che questi simboli aveano la chiara loro intelligenza | dalla | notizia tradizionale della loro istituzione, che trapassava |
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Fu dunque il cielo denominato dall' altezza sua, la terra | dalla | sua bassezza in rispetto al cielo, cioè il nome proprio del |
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quali essi sono istituiti: il quale stato viene determinato | dalla | natura della grazia da cui sono illustrati. Conviene |
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modo di agire della materia de' Sacramenti santificata | dalla | forma. Io non parlo che del pane e del vino consecrato, |
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che contemporaneamente e congiuntamente viene operata | dalla | grazia. Per tal modo è bensì necessario il contatto alla |
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che lo riceve. Ora la potestà viene conferita semplicemente | dalla | volontà di chi la possiede e ne può disporre, e può |
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come segno stabilito a manifestare la volontà di Cristo; | dalla | qual sola quella potestà si trasferisce. Finalmente il |
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(1): la qual maniera prende luce di evidentissima verità | dalla | dottrina da noi esposta sul modo onde l' umanità di Cristo |
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di salute in sè il trae dall' abbandonarsi a Cristo, o | dalla | fede in lui, nella sua potenza e virtù salutifera « per le |
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se il poter fare quest' azione reale viene loro comunicato | dalla | reale umanità di Cristo, che restava adunque di virtù a |
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delle idee ; e come dopo Cristo gli uomini sono salvati | dalla | sua reale azione, così avanti Cristo erano salvati, se mi è |
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Cristo erano salvati, se mi è lecito così esprimermi, | dalla | sua azione ideale . Che cosa è l' idea di una cosa? egli è |
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tutti gli antichi Padri ebbero ogni loro salute e virtù | dalla | fede, e dice che di questa fede era « autore« » Gesù, |
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il disubbidiente. La salute avanti Cristo non veniva che | dalla | fede in Cristo. Perciò egregiamente dice l' Angelico: |
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giungono le forze della volontà naturale, se non sorrette | dalla | grazia. Egli è dunque questo principio extra7volontario in |
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E questa ideale comunicazione di Dio era quella, che veniva | dalla | grazia illustrata e vivificata. Ma questa era una |
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che abbiamo dichiarato poc' anzi, sottraendola massimamente | dalla | potestà de' demoni (4). Ora la natura umana è cotalmente |
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quale si comunicano; perocchè, come detto è, partecipano | dalla | reale umanità di Cristo una reale virtù di comunicarci |
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in colpa la legge, no, dice l' Apostolo, non dipendette | dalla | legge la materialità colla quale fu intesa; ella nel suo |
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per significare che ogni santità nel nuovo patto procede | dalla | rivelazione e fede nel Verbo manifesto. E se ancora si |
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rendeva anzi più peccatore. Questa è la giustizia che nasce | dalla | legge, della quale S. Paolo mette fuor di speranza gli |
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che S. Paolo dice nascere non dalle opere della legge, ma | dalla | fede (4). Or qual sentimento involgeva la fede in Cristo |
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condizione di amici in che erano i discepoli suoi, appunto | dalla | percezione data a questi di Dio ed a quelli non data. |
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fede, come cosa che doveva comunicarsi loro in futuro. Ora | dalla | percezione della Divinità scaturisce la nuova vita, l' uomo |
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quasi direbbesi in potenza ed in germe, la quale | dalla | reale venuta di Cristo doveva essere attuata e addotta a |
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di quell' antica giustificazione. Ella nasceva tutta | dalla | fede. Si formava con questo sentimento che l' uomo formava |
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gloria. Tale era l' effetto dell' antica giustizia nascente | dalla | fede in Cristo venturo. Perciò S. Paolo dopo aver mostrato |
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Paolo dopo aver mostrato che la giustificazione non viene | dalla | legge ma dalla fede, dice che « la legge è stata posta per |
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mostrato che la giustificazione non viene dalla legge ma | dalla | fede, dice che « la legge è stata posta per trasgredirla |
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la fede di quelli che li ricevevano e li amministravano. | Dalla | fede poi annessa al Sacramento nasceva la giustificazione, |
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Dio positivamente voluti (7), e che i Sacramenti avvivati | dalla | fede erano concausa della giustificazione. Questa |
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e l' addirizzamento della volontà. Il Sacramento avvivato | dalla | fede otteneva innanzi a Dio la sospensione del pagamento; |
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da S. Paolo « segnacolo di quella giustizia che viene | dalla | fede« (1). » E col rito del circoncidersi, tutti gli Ebrei |
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cioè nella fede di Abramo (1). La fede adunque significata | dalla | circoncisione era la fede in Cristo, e l' esser fatta in |
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a dargli perfezione morale era il redimerlo dal peccato e | dalla | pena di morte che di conseguente meritava. Ma perchè l' |
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di conseguente meritava. Ma perchè l' uomo traesse profitto | dalla | redenzione dovea credere nel Redentore, umiliando sè stesso |
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del Signore a dar morte a' primogeniti Egiziani, salvò | dalla | strage le case degli Ebrei tinte col sangue dell' agnello. |
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non recava agli Ebrei alcun bene, ma solo li esentava | dalla | morte; il che acconciamente dimostrava qual fosse l' |
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e la passione di questo, in virtù della quale liberati | dalla | morte del peccato dovevano pervenire al cielo significato |
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morte del peccato dovevano pervenire al cielo significato | dalla | terra promessa verso cui uscendo dall' Egitto si |
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con verità la legge (4). La lamina d' oro poi pendente | dalla | mitra sacerdotale con su la scritta:« Santità del Signore« |
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del Signore« dimostra come tutte le virtù discendono | dalla | contemplazione continua della divina santità (5). E il |
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virtù e della propria luce secondo certe leggi e riti | dalla | volontà di Cristo costituiti. Or dovremmo parlare come il |
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si può dare senza che la volontà ne venga piegata al bene | dalla | sua presenza, e questo è essenziale alla grazia, sicchè la |
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egli le varie differenze che separano il Battesimo | dalla | circoncisione, venuto alla quarta differenza dice così: |
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propriamente è simbolo del cristiano dissipato e partito | dalla | casa paterna; il quale però è riconosciuto dal padre per |
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i doni dello Spirito Santo, e mostra come dipende | dalla | buona volontà nostra il mantenerne gli effetti. Non poteva |
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il mantenerne gli effetti. Non poteva però far dipendere | dalla | volontà nostra il mantenimento del segnacolo stesso, che |
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perduta la grazia, e questo carattere è radice sempre viva | dalla | quale, levato il peccato che la impediva, pullula e |
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di sè della grazia, e quando questa emanazione è impedita | dalla | perversa volontà, riman però viva nel carattere la potenza |
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i Sacramenti cristiani, ed è segno che difende i segnati | dalla | morte (1). Nè nuoce alla verità della similitudine, che il |
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che il carattere non difenda i cristiani peccatori | dalla | dannazione; perocchè questo è accidentale impedimento posto |
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rimane nella fronte, scrittovi con inchiostro mistico, non | dalla | persona segnata, ma da un uomo biancovestito, che si |
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alla grazia del Redentore, ove non sia posto obice alcuno | dalla | volontà. Il Sacramento della Penitenza e quello dell' |
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Giovanni Battista, il quale confessava di avere ricevuto « | dalla | pienezza di Cristo« (2). » Il modo onde l' umanità di |
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unito al Verbo, era però sempre soggetta e dipendente | dalla | volontà di Cristo; la quale poteva, secondo ciò che |
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in quello stato in cui si ritrovava. Or abbiamo detto, che | dalla | volontà di Cristo dipendevano gli effetti della virtù |
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e però che certi determinati doni e grazie provenissero | dalla | sua umanità ancora vivente in questo mondo, certi altri |
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ancora vivente in questo mondo, certi altri scaturissero | dalla | sua morte; certi dal suo corpo risorto, e finalmente certi |
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siete più nella carne, ma nello spirito« (4). » Come poi | dalla | vita di Cristo veniva la giustificazione, e dalla morte il |
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Come poi dalla vita di Cristo veniva la giustificazione, e | dalla | morte il fermo proposito di non più peccare; così dalla |
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e dalla morte il fermo proposito di non più peccare; così | dalla | Risurrezione l' Apostolo stesso deduce l' effetto di una |
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Parole che assai acconciamente esprimono come | dalla | morte di Cristo scaturisca qual proprio effetto la piena |
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crediamo che vivremo anche insieme con Cristo« (3). » | Dalla | costanza poi della vita nuova di Cristo viene la costanza |
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Ascensione poi di Cristo appartiene lo Spirito Santo che | dalla | destra del Padre Cristo mandò sulla terra: « Dio è che |
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del solo Cristo? il tener ciò non è punto sentenza | dalla | Chiesa riprovata (4). D' altra parte, egli pare più |
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s' incorpora a Cristo, secondo la frase consacrata | dalla | Chiesa, e così partecipa , in Cristo, della visione di Dio |
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sè come una vite, e i discepoli come tralci che escono | dalla | vite, onde ricevono la nutrizione e tutta la vegetazione |
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le membra (2); altra volta egli è il seme marcito sotterra | dalla | sostanza del quale sbuccia l' albero rappresentante la |
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dell' uomo da tale unione; come si dee distinguere il seme | dalla | pianta che esce da quello, e la generazione del |
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infonde all' uomo coraggio, il quale dipende in gran parte | dalla | fisica disposizione, conciossiachè il timore è anche |
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dello Spirito Santo, e la distinguano più chiaramente | dalla | comunicazione de' suoi doni, di quello che faccia in un |
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è distinta la preparazione dell' uomo a ricever lo Spirito, | dalla | discesa dello Spirito stesso; la venuta parziale dalla |
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dalla discesa dello Spirito stesso; la venuta parziale | dalla | venuta intera di esso Spirito; nè può darsi intiera |
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i Greci, non si richiedesse imposizion delle mani distinta | dalla | stessa unzione, perchè mai ne' primi secoli sarà stata |
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fortezza per quanto dipende dall' uso delle potenze diverse | dalla | volontà non sia necessariamente connessa colla santità di |
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» e gli Apostoli, immediati discepoli di Cristo e riceventi | dalla | sua bocca le parole della vita, avrebbero ricevuto |
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La Scrittura dice che l' uomo vive di ogni parola, che esce | dalla | bocca di Dio (5); e le parole di Cristo avranno forse avuto |
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quando anche al Battesimo non proviene la forza sua se non | dalla | parola del Verbo? (6) non sono chiamate parole di vita |
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in queste pagine nulla di nostro a quanto da lui medesimo e | dalla | sua chiesa noi abbiamo imparato. E prima mi si conceda di |
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(7), 4 [...OMISSIS...] . Si fa poi l' obbiezione tratta | dalla | maraviglia che v' ha in una trasmutazione sì maravigliosa |
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sono quelle particelle di mio corpo che ebbi in nascendo | dalla | Vergine; ma disse «« questo è il mio corpo« » volendo |
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nel corpo e nel sangue di Cristo vivo o certo informato | dalla | divinità, noi veggiamo un cangiamento totale del soggetto, |
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e perciò mi basta di confutarla come una sentenza diversa | dalla | mia, senza imputarla a nessuno. Dico però che questa |
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il corpo di Cristo si mutarono, Se il corpo non si mutò mai | dalla | sua identità, Dunque l' identità di questo non è legata |
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argomenti or cavati dall' autorità della Scrittura, ora | dalla | ragione teologica; e gli uni e gli altri mostrano qual sia |
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loro chiara verità tante altre maniere di dire consecrate | dalla | più antica e più costante tradizione: e perchè più tosto |
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l' investirsi del pane e del vino in un modo ineffabile | dalla | virtù del corpo di Cristo che in sè li trasforma. 4. Odone |
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dimostrano certi nomi dati dal pane Eucaristico tolti | dalla | natura dell' operazione, che sopra di lui si esercita, come |
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una operazione ineffabile di questa, sempre indivisa | dalla | divinità, si apparecchiasse e quasi concorresse agli uomini |
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[...OMISSIS...] . Or considerando la similitudine tratta | dalla | terra di cui Iddio compose il corpo di Adamo, non v' ha qui |
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la carne viva di un uomo è certamente un soggetto diverso | dalla | polvere sciolta ed inanimata. A simigliante maniera perciò |
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introduce la similitudine della produzione del frumento | dalla | terra: [...OMISSIS...] . Or chi non vede che quegli |
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dobbiamo continuarci con degli argomenti somministrati | dalla | ragione teologica. Già abbiamo veduto che gli avversari |
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diventando nulla. Vogliamo oltreciò considerare la cosa | dalla | parte del corpo di Cristo, in cui il pane si dee |
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La conversione adduttiva adunque non differisce | dalla | conservativa se non in questo, che l' oggetto che si |
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degli avversari una vera transustanziazione sia consentita | dalla | natura della sostanza corporea. E qui si dee partire da |
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l' oggettivo [estrasoggettivo] : però la verità di questo | dalla | verità di quello interamente dipende (1). Or dunque, o noi |
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il proprio corpo nella dimensione di spazio circoscritta | dalla | specie del pane e del vino. Non si può rispondere, che o |
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« idem per idem «. Ma tralasciando la dimostrazione diretta | dalla | falsità della dottrina che vorrebbe porre l' essenza del |
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ne dubito. Perocchè avendo distinto l' estensione del corpo | dalla | essenza del corpo, rimane a dimandare: ciò che voi |
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la quantità della quale viene necessariamente determinata | dalla | estensione. Quest' aggiunta fu creata da Dio? perocchè se |
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sostanziale) del corpo, dall' estensione di lui prodotta | dalla | mole o forza di resistere e di impellere. Il Bellarmino |
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e del vino? come si dirà ch' egli, se non è circoscritto | dalla | propria estensione oggettiva [estrasoggettiva] sia però |
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oggettiva [estrasoggettiva] sia però circoscritto | dalla | estensione esterna e oggettiva [estrasoggettiva] del pane e |
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dogma del peccato d' origine. A redimere l' umana famiglia | dalla | perdizione, in cui l' ebbe rovesciata la disubbidienza del |
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uomo in una parola ristretto alle forze della sua mente e | dalla | grazia non sollevato più su, è agevolmente razionalista; |
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co' concetti loro il peccato d' origine. Furono condannati | dalla | Chiesa; e dall' istante che la Chiesa definì esplicitamente |
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teologiche, che convenendo tutte in quello che trovavano | dalla | Chiesa chiaramente ed espressamente definito, e sempre |
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per definire; giustamente si meritarono egual protezione | dalla | Santa Sede, che non di rado con divina sapienza e |
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colpevole e demeritorio in qualche cosa indipendente | dalla | libera volontà, per non accompagnarsi alle sette eretiche |
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questo studio di evitare e di combattere gli errori opposti | dalla | Chiesa proscritti? Or non si dee egli dire giustamente, che |
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la purità della fede? Dividansi adunque, come dicevo, | dalla | tendenza inerente alle varie Scuole cristiane, la quale è |
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in sospetto d' uno degli errori estremi proscritti | dalla | Chiesa: un' altra si mette in sospetto principalmente dell' |
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Scuole cattoliche egualmente proscrive gli errori tutti | dalla | Chiesa proscritti, nè niuna d' esse riconoscerebbe per suo |
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anche quando questa li preme e sollecita a distaccarsi | dalla | fede; così parlandosi dell' università degli uomini, noi |
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promettendo di sciorre l' enimma. Quelli che si dipartirono | dalla | spiegazione cristiana produssero le prime eresie (1). I |
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Iddio stesso alla necessità del peccato: [...OMISSIS...] . | Dalla | qual maniera di fatalismo invano cerca il Beausobre (1) di |
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alla sua perfezione. Questa dottrina fu sempre condannata | dalla | Chiesa come contraria alla rivelazione: fu anche sempre |
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come contraria alla rivelazione: fu anche sempre riprovata | dalla | ragione, alla quale non fu difficile il dimostrarla |
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individuo, ma cominciata a nascere nelle menti umane fino | dalla | più remota antichità discese da una mente nell' altra |
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attribuire il bene ed il male ad una causa al tutto diversa | dalla | volontà umana e però necessitante; così l' errore opposto, |
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sua libera volontà vi incorra, sicchè dipende interamente | dalla | libertà umana l' essere immune da qualsivoglia male morale« |
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(2): [...OMISSIS...] . Ora se col solo libero arbitrio | dalla | grazia non aiutato dalla grazia non si può essere |
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. Ora se col solo libero arbitrio dalla grazia non aiutato | dalla | grazia non si può essere perfettamente giusto, nè vincere |
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peccato senza che il libero arbitrio possa difendersene, se | dalla | grazia di Cristo non è assistito; e questa stessa grazia |
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soprannaturale, viene immessa nelle anime nostre non | dalla | libertà nostra, ma dallo Spirito Santo; egli è forza |
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male. Giacchè chi è sollecitato al male da altra causa che | dalla | sua libertà, dee riconoscere una forza traente al male; e |
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ma ch' egli tuttavia non può fare certe cose imposte | dalla | ragione come moralmente buone, e che allora queste cose |
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primi eretici: è un' eresia che venne introdotta più tardi | dalla | filosofia Alessandrina. In Origene si è formulata, |
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perfezione è tale per sè, e tale perchè tale viene indicata | dalla | ragione, anche prescindendo dalla considerazione del potere |
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tale viene indicata dalla ragione, anche prescindendo | dalla | considerazione del potere che s' abbia accidentalmente l' |
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il qual libro fu fatto conoscere alla Chiesa occidentale | dalla | versione latina lavorata da Rufino (3). Teodoro Vescovo di |
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uso, per operare un bene morale qualunque, necessitato | dalla | dominante cupidigia a far sempre il male, senza un aiuto di |
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coazione, benchè per necessità, venendo tutti informati | dalla | libertà con cui fu commesso da Adamo il primo peccato. Che |
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cristiana fede furono spinti nel campo di tali ricerche | dalla | necessità di ribattere e di confutare le eresie, che, |
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sotto un Dio giusto? E non sembrano parole uscite | dalla | bocca di Pelagio quell' altre d' un teologo, che ci |
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Una varietà importante dello stato morale dell' uomo nasce | dalla | doppia attività di cui è fornita la sua volontà, secondo la |
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modo di operare è sempre spontaneo , e però è sempre libera | dalla | coazione: ma non si dice che opera liberamente, se non |
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quella volontà umana che nel fine riposa, come consta | dalla | definizione, con questo cedere e consentire della persona, |
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e consentire della persona, la passione e l' abito passa | dalla | natura ad effettuare anche essa persona, e in questo senso |
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cose morali) «è una deviazione della volontà personale | dalla | legge eterna« » la qual definizione si trova esposta |
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la natura di lui« in una deviazione della volontà personale | dalla | legge eterna«, ossia dal fine dell' umana vita, rimane a |
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di peccato ne' bambini è una deviazione della loro volontà | dalla | legge eterna, ossia dal fine dell' umana vita. E posciachè |
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teologiche nel santo battesimo. Sono abiti che si ricevono | dalla | volontà dell' uomo per generazione anche tutte le buone o |
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erravano ugualmente per non sapere distinguere il peccato | dalla | colpa, negando i primi il peccato ne' bambini, perchè non |
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a nostro avviso, essere sostanzialmente definita | dalla | stessa Chiesa, o certamente manifesta risultare dalle sue |
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e se ne penta; 3. che esso peccato viene tolto via | dalla | redenzione e satisfazione di Cristo immediatamente come |
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imputabile a colpa, e però demeritorio, senza che sia posto | dalla | libera volontà di quello a cui si imputa, e di novo tra le |
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ne' bambini fosse loro colpa, cioè fosse peccato commesso | dalla | loro libera volontà, le conseguenze di esso (almeno quando |
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non ha ragione di colpa e di demerito, se non come prodotto | dalla | libera causa che fu la volontà di Adamo: apparirà chiaro, |
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di Adamo: apparirà chiaro, che si può dire già definita | dalla | Chiesa, come dicevamo, la dottrina che da una parte |
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non riconoscono la specie di peccati che si commettono | dalla | volontà libera dalla necessità, unde liberum sit abstinere |
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la specie di peccati che si commettono dalla volontà libera | dalla | necessità, unde liberum sit abstinere . 39. S. Agostino |
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l' Angelico nel bambino esiste il solo peccato, separato | dalla | colpa, quel peccato che S. Agostino dichiarava peccato pena |
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che egli distinse nel peccato dei bambini il peccato | dalla | colpa, confessando quello inesistere in essi come vero |
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di Giansenio, e quella d' altre simili proposizioni | dalla | Santa Sede anatematizzate. Ripeterò qui dunque le parole |
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gianseniana), perciò è necessario separare il peccato | dalla | colpa e dimostrare che quello, e non però questa, ci può |
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modo esista in un' anima, sia formalissimo peccato consegue | dalla | definizione da noi data del peccato sulle vestigia di S. |
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se non come una vana metafora. Di poi, il tutore non si dà | dalla | legge civile a quelli che non sono ancora concepiti, e però |
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spiegare come vengano a soggiacere al peccato), di uomini | dalla | libera volontà de' quali in istato ancor buono e perfetto |
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il sistema di Vasquez (1) e d' altri teologi che deviarono | dalla | tradizione scolastica d' accordo con quella de' Padri, |
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in senso bono e in senso non bono . Sarebbe stato inonesto | dalla | parte di Adamo, che non poteva nè avere alcuna autorità di |
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sebbene costituito in grazia. Sarebbe stato inonesto | dalla | parte degli stessi discendenti, volendo attribuir loro non |
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noi distinguiamo la carenza della grazia santificante | dalla | privazione della medesima. Se Iddio avesse voluto creare l' |
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specie di privazione, sebbene questo più non sia dimandato | dalla | natura stessa. Si ricorre dunque al vocabolo di privazione |
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privazione della grazia con cui sono puniti i bambini, | dalla | qual privazione provengono tutti gli altri loro mali, |
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contrario, esservi cioè una moralità ed un peccato distinto | dalla | colpa, che non alla sua volontà, ma alla stessa natura può, |
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del peccato semplice che ha nozione di peccato astraendo | dalla | libera volontà, dalla colpa che esige il libero arbitrio: |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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che ha nozione di peccato astraendo dalla libera volontà, | dalla | colpa che esige il libero arbitrio: quando i Giansenisti |
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ben distinte che si manifestano in essa, l' una dipendente | dalla | natura degli oggetti che essa apprende e a cui aderisce |
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la sostanza di quella moralità; l' altra dipendente | dalla | sua propria libera elezione, per la quale essa stessa tra i |
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della nostra santa fede. c ) L' oggetto voluto che sia | dalla | volontà, in qualunque maniera lo voglia, costituisce la |
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l' astrazione per la quale distingua la ragione del peccato | dalla | ragione del fatto. Onde viene la regola morale, che niuno |
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la forma dell' immoralità. d ) Infatti l' oggetto voluto | dalla | volontà e la volontà che vi aderisce formano qualche cosa |
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differisce la natura morale in Dio, dove è natura completa, | dalla | natura morale dell' uomo, dov' è solamente iniziale, che ha |
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cogli altri non pretendono tanto, ma sono obbiezioni tratte | dalla | difficoltà di spiegare gli stessi dogmi, e da certe |
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intendere come ciò sia, non conviene separare la persona | dalla | natura, quasi che siano due separati sussistenti, ma |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Voi dite che la persona viene altronde e non immediatamente | dalla | generazione, e con questo volete dire certamente che essa |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e l' essere reale? La natura dell' uno è veramente distinta | dalla | natura dell' altro? Questa interrogazione, signori, |
Gioberti e il panteismo -
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il reale? Onde nasce più l' applauso dato alle loro opere? | Dalla | materia o dalla forma? Sono i colori che Tiziano, come |
Gioberti e il panteismo -
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nasce più l' applauso dato alle loro opere? Dalla materia o | dalla | forma? Sono i colori che Tiziano, come rispondeva a chi gli |
Gioberti e il panteismo -
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che pel bello , e che il bello non giace che nella idea che | dalla | mente si contempla, e che per questo oggetto interior della |
Gioberti e il panteismo -
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natura che dell' arte: onde il gentil Filosofo fiorentino | dalla | bellezza della sua donna argomentava all' altezza di quella |
Gioberti e il panteismo -
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via l' argomento ammesso da tutte le genti, pel quale | dalla | natura reale si conchiude all' esistenza di una prima |
Gioberti e il panteismo -
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viva qual si trova nell' animale è un' entità diversa | dalla | vita che la informa, ma si può egli dare la materia viva |
Gioberti e il panteismo -
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ideali ugualmente; l' una e l' altra è immune affatto | dalla | corporeità e dallo spazio. L' estensione dunque e la |
Gioberti e il panteismo -
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mi date uno spirito finito e reale qualsiasi, egli passerà | dalla | potenza all' atto, egli soggiacerà a diverse modificazioni |
Gioberti e il panteismo -
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viaggio abbiamo fatto sin qui, qual frutto abbiam cavato | dalla | nostra investigazione volta a conoscere la diversa natura |
Gioberti e il panteismo -
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poichè essi si separano dal senso comune come gli eretici | dalla | Chiesa, e ragionano allo stesso modo. Infatti quando i |
Gioberti e il panteismo -
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che si conoscono è rispetto a noi anteriore e indipendente | dalla | nostra cognizione. Badate bene, miei signori, che cosa da |
Gioberti e il panteismo -
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si legano acciocchè divengano un tutto solo, sieno creati | dalla | mente dell' artista; se la convenienza di questi nessi |
Gioberti e il panteismo -
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la mente del secondo. Poichè niuna idea si può contemplare | dalla | mente umana, se la mente non giunge a far l' atto |
Gioberti e il panteismo -
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Se dunque le idee non si producono, nè si posson produrre | dalla | mente nostra, ma solo si riguardano e si contemplano, qual' |
Gioberti e il panteismo -
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forse ne' reali? Prendiamo un corpo, un arancio che pende | dalla | pianta del giardino. L' idea intuita dalla mente quando |
Gioberti e il panteismo -
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che pende dalla pianta del giardino. L' idea intuita | dalla | mente quando quell' arancio cade sotto i miei sensi, pende |
Gioberti e il panteismo -
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si rimarrebbe per questo quella stessa che è, distintissima | dalla | realtà? Certo che da tale ipotesi si avrebbe la strana |
Gioberti e il panteismo -
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è fuori di esse non aggiunge niente agli oggetti conosciuti | dalla | mente. Ma pure quando si viene a sapere che uno degli |
Gioberti e il panteismo -
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E` dunque quel nuovo atto, che essenzialmente si distingue | dalla | cognizione, che è fuori di essa e che perciò appunto si |
Gioberti e il panteismo -
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di questa idea, i suoi confini, il suo modo, è fissato | dalla | quantità e dal modo del reale medesimo. Ma non è meno vero, |
Gioberti e il panteismo -
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porzione, se così lice esprimersi, dell' esistenza intuita | dalla | mente senza modo e confine. Ma qui mi direte: non s' |
Gioberti e il panteismo -
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nella sfera medesima. Se si tirano altrettante linee | dalla | superficie al centro, lo stesso punto è il termine di tutte |
Gioberti e il panteismo -
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resa esplicita . Dunque negli esseri ideali possono vedersi | dalla | mente moltissime cose e distinguersi moltissime entità |
Gioberti e il panteismo -
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triangolo è l' essere universale intuito senza limitazione | dalla | mente: quest' essere universale viene nello spirito |
Gioberti e il panteismo -
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dell' essere universale; è quella stessa idea, ma veduta | dalla | mente con uno sguardo che non l' abbraccia tutta , ma che |
Gioberti e il panteismo -
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ma dirò così di un solo raggio; è limitazione formata | dalla | mente che limita sè stessa, limita il suo sguardo, perchè |
Gioberti e il panteismo -
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acqua e l' acqua è identità d' idea, è identità di essenza | dalla | mente intuita, la quale si realizza ugualmente sì nell' |
Gioberti e il panteismo -
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Che altro mai abbiamo noi ricevuto, o riceviamo in noi | dalla | realità di Firenze, se non sensazioni? Ma le sensazioni |
Gioberti e il panteismo -
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sentimento con violenza, cioè con una forza diversa | dalla | nostra propria; onde l' esser noi consapevoli che non siamo |
Gioberti e il panteismo -
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dei reali che ci rimane dopo la percezione, dipende | dalla | prima affermazione, e in qual parte dipende ella dalle |
Gioberti e il panteismo -
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conviene isolare quest' attività del reale su di me | dalla | persuasione della sua sussistenza. E bene, egli è chiaro in |
Gioberti e il panteismo -
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il senso e se ne muti il valore, trasportando il discorso | dalla | prima tesi in un' altra; e ciò fatto riuscirà evidente la |
Gioberti e il panteismo -
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e ciò fatto riuscirà evidente la dottrina che raccogliemmo | dalla | precedente lezione, cioè l' uomo non conoscere niente di |
Gioberti e il panteismo -
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abbiamo una nuova cognizione, di natura non diversa | dalla | precedente: è la percezione stessa del sentimento |
Gioberti e il panteismo -
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trovare una quarta specie di cognizioni che non venga | dalla | riflessione, e che non reincida nelle tre annoverate? Io |
Gioberti e il panteismo -
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in quella prima materia che a lei precede e che le viene | dalla | natura somministrata; la qual materia è intuitiva, come |
Gioberti e il panteismo -
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s' appartiene prendere in mano i prodotti più elaborati | dalla | riflessione e svestendoli successivamente di tutte le forme |
Gioberti e il panteismo -
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riflessione e svestendoli successivamente di tutte le forme | dalla | riflessione ricevute, restituirli alla prima loro nudità, |
Gioberti e il panteismo -
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nel modo che abbiamo già dichiarato. Togliamo dunque via | dalla | percezione l' atto dell' affermare. Ciò che ci rimarrà sarà |
Gioberti e il panteismo -
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quella che viene posta dal legislatore e non è data | dalla | natura stessa ragionevole, e però non si può avere a |
Gioberti e il panteismo -
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una sostanza. Ma oltracciò l' essere della cosa significato | dalla | parola essenza non può dir altro che l' essere conoscibile, |
Gioberti e il panteismo -
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essenze dell' entità prettamente mentali, cioè fabbricate | dalla | nostra mente, come sarebbe il nulla. Il nulla non è nè può |
Gioberti e il panteismo -
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la pronuncia. Tutti gli altri esseri mentali, cioè formati | dalla | mente, hanno più o meno del negativo: tutti gli astratti |
Gioberti e il panteismo -
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diciamolo di nuovo, quella che si cava immediatamente | dalla | percezione, universalizzandola, cioè togliendo da essa |
Gioberti e il panteismo -
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di conoscere è limitata; ma questa limitazione nasce | dalla | limitazione dell' uomo stesso, e non da un qualche modo |
Gioberti e il panteismo -
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chi di voi non ha letto in mille libri, chi non ha udito | dalla | bocca de' maggiori sapienti deplorare la profonda ignoranza |
Gioberti e il panteismo -
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un continuo attento confronto tra l' idea positiva datagli | dalla | percezione e l' essenza dell' essere? Ora, che sia limitata |
Gioberti e il panteismo -
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rilevarsi, se si considera quali sono gli strumenti datici | dalla | natura al percepimento delle cose. Questi, non uscendo mai |
Gioberti e il panteismo -
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dovendosi ancora distinguere l' assoluta cognizione | dalla | completa); col riconoscere che tanto l' assoluta cognizione |
Gioberti e il panteismo -
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l' ideale e il reale contro coloro che tentano di levarla | dalla | Filosofia, il che è quanto dire che non arrivano a |
Gioberti e il panteismo -
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essi comprendere niun' altra maniera di essere, distinta | dalla | realità. Ora vediamo un po' qual sarebbe la conseguenza del |
Gioberti e il panteismo -
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il nostro studio consiste in tener separata l' idealità | dalla | realità della cosa, e noi la teniamo così separata, o se |
Gioberti e il panteismo -
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che dal Saint7Simon presero il nome, trassero già | dalla | teoria che il Gioberti ora ripete ristretta ne' suoi |
Gioberti e il panteismo -
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i termini da cui muovono siano diversi; poichè vi ha tanto | dalla | natura a Dio, quanto vi ha da Dio alla natura, e il dire |
Gioberti e il panteismo -
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voglia dire che l' oggetto di un tal sapere sia costituito | dalla | sola forma senza più contro a ciò che si propone la |
Gioberti e il panteismo -
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Iddio: egli sostiene, che l' essere possibile si trova | dalla | mente colla riflessione dopo il reale che è l' oggetto |
Gioberti e il panteismo -
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si contiene la REALITA`, anzi ella è la realità stessa; | dalla | quale colla riflessione si astrae poscia la possibilità. Se |
Gioberti e il panteismo -
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in che modo poi egli vuole che si distingua l' idea | dalla | materia del sapere? in che modo dichiara panteismo il non |
Gioberti e il panteismo -
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l' idea che contiene la possibilità dell' ente contingente, | dalla | realità di quest' ente, e allora vi ha distinzione tra la |
Gioberti e il panteismo -
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Gioberti stesso insegna che se non si distingue la materia | dalla | forma del sapere, e si fa che entrambi sieno oggetto dell' |
Gioberti e il panteismo -
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parla di un oggetto solo, nel quale distingue la materia | dalla | forma. Ma o convien dire, che il corpo non sia mai oggetto |
Gioberti e il panteismo -
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possa asserire ch' essa sia stata precisamente condannata | dalla | Chiesa in Wicleffo (1), ma certo a me sembra manifestamente |
Gioberti e il panteismo -
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possibilità, secondo lui, è soggettiva, cioè prodotta | dalla | riflessione ed astrazione dell' uomo, che la distacca dirò |
Gioberti e il panteismo -
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che per avventura potrebbero ritrarre i nostri connazionali | dalla | nostra discussione. Imperocchè egli è troppo importante, o |
Gioberti e il panteismo -
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che l' ideale nell' ordine contingente di cose è separabile | dalla | realità, è in ogni modo un manifesto assurdo, sia poi un |
Gioberti e il panteismo -
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dell' intuito chiamasi Dio, quello stesso diviso poi | dalla | riflessione e dall' astrazione diviene uomo, e chiamasi |
Gioberti e il panteismo -
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è quanto dire, che l' umano dell' idea, non si può separare | dalla | medesima idea, la quale avrebbe perciò ad un tempo stesso |
Gioberti e il panteismo -
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Gioberti insegna, che « « l' idealità non è separabile | dalla | realità nell' ordine assoluto, oggetto dell' intuito » »; |
Gioberti e il panteismo -
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diverso? Di più, se « « l' idealità non è separabile | dalla | realtà nell' ordine assoluto, oggetto dell' intuito, ma |
Gioberti e il panteismo -
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che nell' ordine contingente l' idealità è separabile | dalla | realtà, pare che l' ordine contingente si componga di |
Gioberti e il panteismo -
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non essendo nella causa, si deve argomentare movendo | dalla | causa, e venendo all' effetto; e questo sarebbe un |
Gioberti e il panteismo -
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potremmo conoscerle se non per via d' un' argomentazione | dalla | causa all' effetto, o, per dir meglio, dall' esistenza |
Gioberti e il panteismo -
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delle creature per via di argomentazione che parte | dalla | causa e viene all' effetto, e finalmente nessuno di buon |
Gioberti e il panteismo -
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Gioberti riputò bisognevole il suo sistema per nettarlo | dalla | taccia di panteismo, e non omettemmo industria affine di |
Gioberti e il panteismo -
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è una necessità cieca, ma una mente guidata dal consiglio e | dalla | sapienza, ed è ancora distinto dal mondo. Procediamo a quel |
Gioberti e il panteismo -
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o signori, queste parole, poichè, anche prescindendo | dalla | questione del panteismo, esse ci accordano più cose che |
Gioberti e il panteismo -
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come può essere di pietra quella colonna astratta, | dalla | quale coll' astrazione abbiam tolta via la pietra? Così |
Gioberti e il panteismo -
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e questa è quella confessione che noi vogliamo raccogliere | dalla | sua bocca. Che se noi abbiamo ragionato bene dicendo che |
Gioberti e il panteismo -
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tutti i lati, e che è Dio stesso non punto nè poco diviso | dalla | divina natura. Ma dice di più che non ne viene da questo, |
Gioberti e il panteismo -
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poter salvare in qualche modo il sistema dell' ab. Gioberti | dalla | taccia gravissima che egli incorrerebbe, secondo i fatti |
Gioberti e il panteismo -
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e semplicemente il dogma della creazione, quale è insegnato | dalla | fede cristiana, egli non è panteista. A malgrado di tutto |
Gioberti e il panteismo -
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signor Gioberti ad ogni piè sospinto, di avere tali autori | dalla | sua, se tali autori appunto, a detta di lui, sono |
Gioberti e il panteismo -
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Onde adunque, nascono secondo Gioberti, le cose create? | Dalla | concretezza e dalla generalità. E dove sono la concretezza |
Gioberti e il panteismo -
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secondo Gioberti, le cose create? Dalla concretezza e | dalla | generalità. E dove sono la concretezza e la generalità? |
Gioberti e il panteismo -
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quel concetto di creazione che può purgare un filosofo | dalla | taccia di panteismo? O piuttosto non vediamo noi che un |
Gioberti e il panteismo -
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del Gioberti. Questa immensa differenza nasce unicamente | dalla | diversa maniera colla quale lo spirito nostro vede lo |
Gioberti e il panteismo -
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e psicologisti a quanti muovono da quest' idea separandola | dalla | sussistenza. Perocchè non è già l' Ente come sussistente |
Gioberti e il panteismo -
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come si divide coll' astrazione il centro d' un circolo | dalla | sua periferia. Ora udite, che divisione sia questa, e se |
Gioberti e il panteismo -
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benchè sia indivisibile, come il centro è indivisibile | dalla | periferia! Povera gente, a cui non è riuscito di trovare |
Gioberti e il panteismo -
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importante, mostrando forza che egli ha di assolvere | dalla | colpa di panteismo il giobertiano sistema. Secondo queste |
Gioberti e il panteismo -
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intuito; e in quest' oggetto l' idealità è inseparabile | dalla | realità; questa è quella sintesi la quale precedentemente |
Gioberti e il panteismo -
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l' ordine assoluto nel quale l' idealità è inseparabile | dalla | realtà? G. Sì, l' ho detto. - Non avete anche detto che il |
Gioberti e il panteismo -
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dividono l' una cosa dall' altra, per esempio l' idealità | dalla | realità, e le dividono con successione di tempo, onde |
Gioberti e il panteismo -
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meno. - L' ordine adunque delle cose contingenti è formato | dalla | riflessione, che scompone e ricompone l' ordine assoluto, |
Gioberti e il panteismo -
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da una parte va contro al senso comune ed alla ragione; | dalla | altra parte è un professare il più compiuto panteismo. |
Gioberti e il panteismo -
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ricorre, come ad unico scudo, onde salvare il suo sistema | dalla | brutta taccia che tanto teme: m' ero proposto di esaminare |
Gioberti e il panteismo -
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egli pel primo la virtù informatrice dell' Idea ripetendola | dalla | sua VIRTU` CAUSATRICE, la qual virtù causatrice è quella |
Gioberti e il panteismo -
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»(1) ». Perocchè il signor Cousin si difendeva appunto | dalla | taccia di panteismo, dichiarando d' ammetter la creazione, |
Gioberti e il panteismo -
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parola, quest' arma impotente colla quale credea difendersi | dalla | vergogna del panteismo. La logica dee avere il suo luogo, |
Gioberti e il panteismo -
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seconde sostenute da quella, come l' atto è sostenuto | dalla | potenza che lo produce (2). La stessa conclusione si |
Gioberti e il panteismo -
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(2). La stessa conclusione si raccoglie, miei signori, | dalla | definizione che il nostro Filosofo ci dà poco appresso del |
Gioberti e il panteismo -
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(4). Onde, le creature sono apprese come contingenti | dalla | riflessione, ma nell' intuito sono idee, e perciò hanno la |
Gioberti e il panteismo -
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convien dire che le sostanze seconde non differiscono | dalla | prima di sostanza, ma solo di modo . Tali sono le sostanze |
Gioberti e il panteismo -
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Se la radice del Gioberti è di sostanza diversa affatto | dalla | sostanza delle due piante che si fanno nascer da essa (la |
Gioberti e il panteismo -
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idee riflesse, e del concreto dei sensibili? Le fa uscire | dalla | riflessione dell' uomo preceduta però e creata dalla |
Gioberti e il panteismo -
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uscire dalla riflessione dell' uomo preceduta però e creata | dalla | riflessione dell' idea, cioè del Dio7Idea. Ma questa |
Gioberti e il panteismo -
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pianta, perchè una sostanza è ciò appunto che si concepisce | dalla | mente senza ricorrere ad altra sostanza, quando l' |
Gioberti e il panteismo -
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questo riferirsi? Nell' emergere, dice il Gioberti, | dalla | sua causa per mezzo dell' individuarsi che fa questa causa, |
Gioberti e il panteismo -
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e in tal caso di nissun pregio, nè diversa dal fanatismo e | dalla | superstizione; ovvero ch' ella abbia pure in sè del lume di |
Gioberti e il panteismo -
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pensiero, il problema che gli è dato a risolvere, riceve | dalla | sua natura limitata una condizione che lo rende sommamente |
Sulle categorie e la dialettica -
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Poichè si vide dapprima che i numeri subiettivati non erano | dalla | mente concepiti sempre in un solo e medesimo modo, ma non |
Sulle categorie e la dialettica -
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essendo questo, come dicevamo, facilissimo ad aversi | dalla | mente, e anche per la sua semplicità non aggravandola di |
Sulle categorie e la dialettica -
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unità che contiene, una per una, di maniera che si pervenga | dalla | moltitudine, ossia dal numero indefinito, alla moltitudine |
Sulle categorie e la dialettica -
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quali sono le specie, dev' essere tenuto insieme di novo | dalla | forma dell' uno. Onde l' uno primo ha nel suo seno la |
Sulle categorie e la dialettica -
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Convien dunque, o si parta dall' uno indeterminato, o | dalla | pluralità indeterminata che è in lui, venir coll' analisi a |
Sulle categorie e la dialettica -
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e anche noi abbiamo riconosciuto che il quanto è posto | dalla | natura del reale e non è proprio dell' idea ( Psicol. n. |
Sulle categorie e la dialettica -
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o realità. Il numero e la grandezza si può determinare | dalla | mente, e questo è il processo dialettico; la realità è ciò |
Sulle categorie e la dialettica -
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indubitato doversi distinguere l' uno indefinito di Platone | dalla | materia ideale e dalla materia reale nel suo seno contenuta |
Sulle categorie e la dialettica -
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l' uno indefinito di Platone dalla materia ideale e | dalla | materia reale nel suo seno contenuta potenzialmente «en |
Sulle categorie e la dialettica -
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il viso di Cicerone. Le specie risultano per Platone | dalla | materia ideale che venendo determinata presenta alla mente |
Sulle categorie e la dialettica -
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la qualità dalle forme e dalle idee e la quantità | dalla | materia, nel sistema Aristotelico, in cui si negano le idee |
Sulle categorie e la dialettica -
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nel sistema Aristotelico, in cui si negano le idee separate | dalla | materia, esse doveano collocarsi dopo di questa, di cui |
Sulle categorie e la dialettica -
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. Questa è una deduzione ontologica degli enti mondiali | dalla | prima causa, ma è proprio di Platone l' avervi aggiunto la |
Sulle categorie e la dialettica -
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ammette altre specie inferiori, rimane questa partecipata | dalla | realità, cioè s' è pervenuto col pensiero agl' individui |
Sulle categorie e la dialettica -
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costituzione dell' essere o dell' ente come tale, allora | dalla | dialettica stessa egli è introdotto sul territorio dell' |
Sulle categorie e la dialettica -
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dell' ente e la più semplice e facile a concepirsi | dalla | mente, è che sia uno . Dalla meditazione dunque del puro |
Sulle categorie e la dialettica -
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semplice e facile a concepirsi dalla mente, è che sia uno . | Dalla | meditazione dunque del puro uno si potea pervenire |
Sulle categorie e la dialettica -
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tutto, e così il tutto non è nè un medesimo nè un diverso | dalla | parte. Ora lo stesso uno non è nè parte di se stesso, nè |
Sulle categorie e la dialettica -
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è immutabile e sempiterno. Il che quanto sia vero apparisce | dalla | Teoria delle Categorie che noi daremo in appresso, dove |
Sulle categorie e la dialettica -
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l' origine del concetto di categoria suggerito naturalmente | dalla | questione de' generi degli enti. Poichè, considerandosi per |
Sulle categorie e la dialettica -
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aristoteliche che si dicono abbracciare gli accidenti (2). | Dalla | dialettica dunque, cioè dal considerare come nell' umano |
Sulle categorie e la dialettica -
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è fallace e mentitore. Così la sofistica fu recisa fino | dalla | sua più profonda radice. Ma noi dicevamo che questa |
Sulle categorie e la dialettica -
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deve derivare (3). Ma come proviene questa seconda mente | dalla | prima? Ecco il gran nodo, il mistero della creazione. |
Sulle categorie e la dialettica -
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(1), o profluenza [...OMISSIS...] , come il fiume | dalla | fonte (2), o come la vita, che si espande dal suo principio |
Sulle categorie e la dialettica -
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o come la vita, che si espande dal suo principio e quasi | dalla | radice ai rami d' un grand' albero [...OMISSIS...] , o come |
Sulle categorie e la dialettica -
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così che l' ente può prendersi in un' estensione maggiore, | dalla | quale non si può sottrarre nè pure l' uno, se dev' essere |
Sulle categorie e la dialettica -
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della prima. Laonde, non uscendo nulla dal primo Uno, nè | dalla | prima Mente, senza che ciò che esce tosto non perda l' |
Sulle categorie e la dialettica -
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Mente, o Anima universale, sia essenzialmente diversa | dalla | prima Mente. E lo stesso si può argomentare circa le altre |
Sulle categorie e la dialettica -
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non è più lui ma la Mente; il terzo, cioè quello che esce | dalla | Mente già costituita, non potendo esser la Mente perchè |
Sulle categorie e la dialettica -
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già costituita, non potendo esser la Mente perchè eccede | dalla | sua costituzione, è l' Anima; il quarto che esce dall' |
Sulle categorie e la dialettica -
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il quarto che esce dall' Anima già costituita, eccedendo | dalla | natura dell' Anima, non è più cosa che appartenga al mondo |
Sulle categorie e la dialettica -
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di sè l' uno, l' altro comunicativo: il primo veniente | dalla | Mente, il secondo dall' Anima stessa che contemplando sè |
Sulle categorie e la dialettica -
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[...OMISSIS...] . La prima Anima dunque è separata | dalla | materia: ma, come l' intende Marsiglio, contemplando sè |
Sulle categorie e la dialettica -
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intelligibile; e, in quant' è anima vegetale, sia tratta | dalla | sua propria natura verso il sensibile e materiale. Ora, |
Sulle categorie e la dialettica -
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secondo che ella è più forte, o più debole, il che dipende | dalla | generazione, tende al bene, o si abbandona volontariamente |
Sulle categorie e la dialettica -
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questa contemplazione posteriore della tenebrosa materia? | Dalla | debolezza di quell' anima che ha immediatamente generato la |
Sulle categorie e la dialettica -
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che abbiamo fatta del sistema plotiniano, quello che nasce | dalla | stessa origine si è che Plotino, al pari degli altri |
Sulle categorie e la dialettica -
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più cose: 1 Quando Plotino distinse dall' Uno la Mente e | dalla | Mente l' Anima, disse che la differenza si riduceva a una |
Sulle categorie e la dialettica -
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al sistema del filosofo. E tuttavia, benchè si tragga tutto | dalla | totalità dell' essere supposta in un modo supposto, si osa |
Sulle categorie e la dialettica -
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degli enti che contengono: l' infimo grado è occupato | dalla | materia ossia dal mondo sensibile: una cerchia più su |
Sulle categorie e la dialettica -
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cono di enti è quella somma natura, che ne tiene la cima, | dalla | quale come da fonte emanano le cose riversandosi e cadendo |
Sulle categorie e la dialettica -
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da quello stato puro e divino in condizione più abbietta | dalla | regione intelligibile nell' umile e terrena feccia quasi |
Sulle categorie e la dialettica -
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come affermazioni sorrette dall' autorità, non giustificate | dalla | ragione. Al qual modo di filosofare si diedero specialmente |
Sulle categorie e la dialettica -
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altro uscirono bastevolmente, colla meditazione filosofica, | dalla | mente umana. La realità dell' ente finito nondimeno prende |
Sulle categorie e la dialettica -
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quali i concetti e i pensieri umani non sono significati | dalla | lettera; al qual fine Aristotele scrisse i due libri « |
Sulle categorie e la dialettica -
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e nel colore, benchè non così nella essenza significata | dalla | parola uomo . Ciò non può avvenire se non rispetto a que' |
Sulle categorie e la dialettica -
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E però il parlare dell' analogia, movendo unicamente | dalla | proporzione che passa tra diverse quantità e ragioni di |
Sulle categorie e la dialettica -
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vivamente conosciuta. Le metafore sono suggerite all' uomo | dalla | facoltà d' imaginare, e da quella legge del pensare umano, |
Sulle categorie e la dialettica -
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E poichè il positivo della cognizione si trae unicamente | dalla | percezione, perciò la parte positiva della cognizione che |
Sulle categorie e la dialettica -
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in sè, ammette però che esistano da sè soli e separati | dalla | materia nella mente: e questo basta, perchè se ne possa |
Sulle categorie e la dialettica -
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conobbe chiaramente quell' ente razionale che nasce | dalla | negazione e quello che nasce dalla relazione . S. Tommaso |
Sulle categorie e la dialettica -
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ente razionale che nasce dalla negazione e quello che nasce | dalla | relazione . S. Tommaso accenna queste due fonti degli enti |
Sulle categorie e la dialettica -
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l' ente ideale è per sè oggetto , ed è affatto indipendente | dalla | mente dell' uomo, e distinto da ogni mente, benchè escluda |
Sulle categorie e la dialettica -
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che è per sè oggettivo; 2 c' è il reale, che non è prodotto | dalla | mente, ma dato nel sentimento; 3 e c' è l' unione di questi |
Sulle categorie e la dialettica -
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e del suo atto è un' esigenza ontologica, cioè uscente | dalla | natura stessa e dall' ordine intrinseco dell' ente; e però |
Sulle categorie e la dialettica -
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specie: a ) Talora i due o più elementi formali, distinti | dalla | mente in un oggetto, quantunque non separabili, cioè tali |
Sulle categorie e la dialettica -
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secondi, o sono negazioni di atti, non si possono concepire | dalla | mente, se ella non li veste della forma di enti, e perciò |
Sulle categorie e la dialettica -
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forma della materia, e nella mente come specie, separate | dalla | materia corporea, ma non da una sostanziale intuizione. L' |
Sulle categorie e la dialettica -
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detta) divisa dagli accidenti, nè ci hanno accidenti divisi | dalla | sostanza; ma la sostanza e gli accidenti formano un ente |
Sulle categorie e la dialettica -
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sua ontologia riuscì angusta, perchè cavata principalmente | dalla | considerazione dell' infima specie degli enti, quali sono i |
Sulle categorie e la dialettica -
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infima specie degli enti, quali sono i corporei, anzichè | dalla | considerazione dell' ente in se stesso, senza restrinzioni |
Sulle categorie e la dialettica -
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contengono; dall' altra, se queste categorie si escludono | dalla | categoria della relazione, questa non abbraccia quasi più |
Sulle categorie e la dialettica -
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vera entità a parte sui , per cosa soggettiva, razionale, | dalla | mente lavorata e prodotta. Onde il dialettico Kant diede |
Sulle categorie e la dialettica -
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dall' esperienza, debba necessariamente esser prodotta | dalla | stessa nostra facoltà di conoscere, e che le cognizioni |
Sulle categorie e la dialettica -
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senso esterni; onde se per esterni si intende staccati | dalla | potenza, è falso che il senso percepisca meglio che l' |
Sulle categorie e la dialettica -
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ossia li conosce come enti, come oggetti distinti | dalla | facoltà; 3 Che la intelligenza per conseguenza ha un |
Sulle categorie e la dialettica -
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limitazione e mutabilità delle cose contingenti, riferita | dalla | mente all' illimitazione, immutabilità, ed eternità dell' |
Sulle categorie e la dialettica -
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modo di concepire simultaneo ed immobile, e questo ci viene | dalla | natura dell' ente intuìto che è fuori dello spazio e del |
Sulle categorie e la dialettica -
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e condizion sua necessaria; è una forma, ma forma distinta | dalla | stessa sensitività, come più a lungo abbiam detto nell' « |
Sulle categorie e la dialettica -
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in se stessa una patente contraddizione; la quale nasce | dalla | confusione fatta da questo filosofo tra concetti e giudizŒ; |
Sulle categorie e la dialettica -
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più distinguere la scienza che si ha per via di concetti, | dalla | scienza che si ha per via di giudizŒ; e che definisse il |
Sulle categorie e la dialettica -
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« Nuovo Saggio », a cui rimandiamo il lettore (1). Di più | dalla | critica, che testè abbiamo fatta delle classificazioni de' |
Sulle categorie e la dialettica -
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tavola di categorie ontologiche , non conveniva cominciare | dalla | quantità, la quale suppone antecedentemente la sostanza, e |
Sulle categorie e la dialettica -
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oggetti veramente, quasi fossero oggetti in sè indipendenti | dalla | funzione predetta della ragione: nulla di ciò; essi non |
Sulle categorie e la dialettica -
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non possono essere altro che illusioni poichè non sono dati | dalla | sensitività!!! La sensitività ha l' esclusiva virtù di dare |
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della coscienza. E però, non essendo un tal soggetto dato | dalla | intuizione sensitiva, egli non può essere un oggetto reale; |
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altri argomenti. Che lo spazio sia finito, Kant lo prova | dalla | supposizione che egli fa, che lo spazio non sia altro che |
Sulle categorie e la dialettica -
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quali non sono parti reali), cioè ha solo parti immaginate | dalla | mente, la quale può suddividere il continuo |
Sulle categorie e la dialettica -
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che adduce è questo: « « Il semplice non può essere dato | dalla | percezione de' sensi; ma la sola percezione sensibile (ch' |
Sulle categorie e la dialettica -
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serie de' fenomeni successivi del mondo, contro il supposto | dalla | proposizione. Ma, come abbiamo detto di sopra, si nega al |
Sulle categorie e la dialettica -
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del pensare (1). 2 Che le idee sono ancora più lontane | dalla | realità oggettiva; perocchè esse hanno per loro immediato |
Sulle categorie e la dialettica -
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sistematica. 3 Finalmente l' ideale è ancor più lontano | dalla | verità oggettiva; perocchè per ideale intende un prototipo |
Sulle categorie e la dialettica -
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esser date dall' idea che serve loro di fondamento, ma | dalla | sensitività stessa. Con questo sarebbe venuto a conoscere, |
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Tuttavia distinse la materia dell' oggetto sensibile | dalla | forma . Questa ei pretese che venisse dallo spirito, il |
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che venisse dallo spirito, il qual vestiva la materia data | dalla | sensitività, delle due forme dello spazio e del tempo. Ma |
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[...OMISSIS...] Il principio, che non si deve uscire | dalla | coscienza empirica, è certamente specioso. Ma in prima |
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le quali tutte per poco presuppongono una coscienza diversa | dalla | sperimentale, che chiamano ora razionale, ora |
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immaginazione. Ora del principio, che non si deve uscire | dalla | coscienza, abusano gli idealisti; e della distinzione di |
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senso possa esser vero il principio, che non si deve uscire | dalla | coscienza, e quale ne sia l' abuso che ne fanno gl' |
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Fichte; ma egli coglie da questo appunto cagione d' uscire | dalla | coscienza, dicendo che questa dualità non si può spiegare, |
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esiste; e questo è quanto dire, che il filosofo è uscito | dalla | sfera della coscienza, in cui si proponeva di rimanere. Nè |
Sulle categorie e la dialettica -
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oggetti è essenzialmente e incomunicabilmente distinta | dalla | natura dell' IO. Così, quando io affermo me stesso da una |
Sulle categorie e la dialettica -
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consapevole, e questa unità di principio mi è attestata | dalla | coscienza; tuttavia tanto è lungi che sia necessario, per |
Sulle categorie e la dialettica -
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cioè se non si suppone, che quelli enti, che sono distinti | dalla | coscienza, siano distinti realmente. Fichte adunque cozza |
Sulle categorie e la dialettica -
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Fichte è infedele al suo principio di non dovere uscire | dalla | coscienza anche in un altro modo, cioè distinguendo, oltre |
Sulle categorie e la dialettica -
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che adopera Fichte, colla quale argomentazione parte | dalla | coscienza empirica in virtù del principio della ragione |
Sulle categorie e la dialettica -
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perocchè altro è lo spirito intelligente, il quale è dato | dalla | natura, altro è l' Io , il quale è quello spirito già |
Sulle categorie e la dialettica -
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non inteso così « di dover muovere il ragionamento nostro | dalla | coscienza », ma non così « di dover fermarsi entro i |
Sulle categorie e la dialettica -
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là dove egli muove i passi, lo spirito nostro esce | dalla | coscienza, cioè a dire, non prende la sola coscienza per |
Sulle categorie e la dialettica -
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e quel certo attraente che esercitano sugli spiriti dipende | dalla | « Logica » che incatena l' uno coll' altro gli assurdi più |
Sulle categorie e la dialettica -
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egli dà per ragioni altri fatti da lui supposti e disdetti | dalla | coscienza, i quali hanno bisogno assai più de' primi di |
Sulle categorie e la dialettica -
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non si dovesse uscire dal pensiero; non si dovesse uscire | dalla | coscienza: benchè pur si usciva (ed era contraddizione |
Sulle categorie e la dialettica -
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siamo intimamente persuasi, che l' ente non dipende punto | dalla | nostra affermazione, e che egli ha de' caratteri opposti a |
Sulle categorie e la dialettica -
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quando afferma un ente come cosa stabile e indipendente | dalla | stessa sua affermazione, non può farci cadere in alcuna |
Sulle categorie e la dialettica -
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coscienza dell' uomo. Egli adunque con ciò: 1 Era uscito | dalla | sfera dell' esperienza, e aveva stabilito un principio a |
Sulle categorie e la dialettica -
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anch' esso un' illusione trascendentale; 2 Era uscito | dalla | sfera dell' Io umano , perocchè la parola Io esprime un |
Sulle categorie e la dialettica -
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cose s' indentificano in Dio, la filosofia sarebbe liberata | dalla | molestia d' una tale questione. « Conviene adunque |
Sulle categorie e la dialettica -
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moron tu theu». IV Quando aggiunge che la natura, separata | dalla | ragione , non è veramente, egli direbbe vero, se intendesse |
Sulle categorie e la dialettica -
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dell' identità assoluta, tolse in fatto le categorie | dalla | filosofia come inesplicabili; il che in sostanza aveano |
Sulle categorie e la dialettica -
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principale delle filosofie tedesche, con un esempio tolto | dalla | Filosofia della ragione di Schelling, com' egli di presente |
Sulle categorie e la dialettica -
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è l' umana essenza. Quest' essenza, in quanto è intuìta | dalla | mente, si chiama idea . L' essenza dell' uomo è l' uomo |
Sulle categorie e la dialettica -
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una mera relazione dell' essenza, che è trovata ben presto | dalla | mente, ma che non è compresa nel primo intuito. Onde si |
Sulle categorie e la dialettica -
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non contiene nulla di reale , venendo escluso il reale | dalla | stessa parola idea . L' intuizione è l' atto con cui lo |
Sulle categorie e la dialettica -
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questa espressione propria: « l' ente ideale è conosciuto | dalla | mente ». Conoscer l' essere ideale, ossia l' essenza mera |
Sulle categorie e la dialettica -
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cardinale di Hegel, il quale vuol cavare le cose stesse | dalla | sua idea. Ecco come s' esprime il signor Gioberti: |
Sulle categorie e la dialettica -
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anche il negativo. Affine dunque di strigare la verità | dalla | rete d' innumerevoli enti di ragione e di concetti fattizi |
Sulle categorie e la dialettica -
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applicata all' essere , il quale si può benissimo concepire | dalla | mente nostra privo di determinazione. Che anzi l' essere, a |
Sulle categorie e la dialettica -
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perocchè in Dio non v' hanno modi realmente distinti | dalla | sostanza medesima. In terzo luogo è un errore fondamentale |
Sulle categorie e la dialettica -
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è punto il mondo, nè è nel mondo reale, ma nel mondo già | dalla | mente conosciuto. Cousin applica la sua formula a tutte le |
Sulle categorie e la dialettica -
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anco iustitia fidei , cioè la giustizia che nasce all' uomo | dalla | fede , dalla pienissima fiducia e confidenza ch' egli mette |
Epistolario ascetico Vol.III -
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fidei , cioè la giustizia che nasce all' uomo dalla fede , | dalla | pienissima fiducia e confidenza ch' egli mette nella bontà |
Epistolario ascetico Vol.III -
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a' nostri peccati, e di giustificarci per la fede avvivata | dalla | carità, mentre non possiamo giustificarci per le pure |
Epistolario ascetico Vol.III -
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dell' amor proprio che prende piede e vigore nell' animo | dalla | pochezza della fede nella bontà di GESU` Cristo: |
Epistolario ascetico Vol.III -
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se stessi; ma vi ha un abbassamento cattivo, che nasce | dalla | poca fede in Dio e produce un tristo scoraggiamento, e |
Epistolario ascetico Vol.III -
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pensiero di essere in sua disgrazia; perocchè il passare | dalla | sua disgrazia alla sua grazia è l' opera della sua bontà, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che insinua il demonio nell' animo nostro per distaccarci | dalla | fede alla parola di Dio. Come potremo adunque guarentirci |
Epistolario ascetico Vol.III -
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troncare il filo del ragionamento ingannoso, ad espellerlo | dalla | nostra mente, a non volerlo punto nè poco ascoltare, per |
Epistolario ascetico Vol.III -
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i sottili ragionamenti di Satana da quelli che vengono | dalla | verità, da Dio, si è quello di osservare se sono tortuosi, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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dunque i miei dubbi sono insussistenti, essi provengono | dalla | limitazione della mia ragione: voglio adunque rinunziare a |
Epistolario ascetico Vol.III -
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a risolverle. A conferma di questo gran principio suggerito | dalla | logica, io bramerei che Ella volesse trovare tempo da |
Epistolario ascetico Vol.III -
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il mondo, è buono, purchè non sia tale che vi distragga | dalla | santa ubbidienza, la quale è ancora migliore; purchè non vi |
Epistolario ascetico Vol.III -
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al celeste Padre. Io mi accorgo, caro fratello, | dalla | vostra lettera che non conoscete appieno, non avete |
Epistolario ascetico Vol.III -
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cenno sul modo di educare la numerosa gioventù affidatale | dalla | Provvidenza, e benchè le angustie di una lettera non |
Epistolario ascetico Vol.III -
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non è da lasciarsi passare una frase caduta, son certo, | dalla | penna dell' illustre scrittore per mera inavvertenza, ma |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Ma posciachè le stesse lingue orientali furono ordinate | dalla | Provvidenza e scelte ad esprimere gli oracoli della divina |
Epistolario ascetico Vol.III -
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scusa appieno dell' inavvertenza che può benissimo scorrere | dalla | penna anche di noi ecclesiastici. Laonde, se a voi non |
Epistolario ascetico Vol.III -
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la unità; 5 che l' Istituto nostro, che trae il nome | dalla | carità di Cristo, dee opporsi alla tendenza degli uomini, e |
Epistolario ascetico Vol.III -
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al prossimo, secondo le occasioni che le verranno offerte | dalla | divina Provvidenza, perchè non v' ha niente di più caro al |
Epistolario ascetico Vol.III -
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neppure s' istituisce solidamente nella sacra teologia, | dalla | quale si troncano le più vitali questioni, credendole |
Epistolario ascetico Vol.III -
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farà anche conoscere, che la divisione dell' Inghilterra | dalla | Chiesa cattolica è avvenuta per un atto di questa potestà |
Epistolario ascetico Vol.III -
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io lessi nella medesima lettera, che ciò che tiene lontane | dalla | Chiesa cattolica le persone religiose d' Inghilterra, non |
Epistolario ascetico Vol.III -
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dall' altra; come pure è certo che la parte divisa | dalla | Chiesa non può esservi ricongiunta, se non per un altro |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Quale salubrità di balsamo non è egli questo versato | dalla | fede nelle piaghe sanguinanti della natura! La volontà di |
Epistolario ascetico Vol.III -
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ed è pure difficile nettarsene interamente, ancora lontana | dalla | visione della faccia del suo Creatore, a cui non può essere |
Epistolario ascetico Vol.III -
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da sì duri avvenimenti per istaccarci e liberarci vieppiù | dalla | servitù delle cose visibili ed unirci con Dio, considerando |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Dio, considerando il tempo della vita presente come datoci | dalla | Provvidenza per fare il maggior bene possibile a' nostri |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Ad ottenere tale doppio intento l' Istituto fu esentato | dalla | giurisdizione vescovile, acciocchè i propri Superiori |
Epistolario ascetico Vol.III -
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come professore di vita ritirata e nascosta, aspettando | dalla | Provvidenza le occasioni di esercitare la carità, senza |
Epistolario ascetico Vol.III -
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». A costoro l' un necessario non è più liberare l' anima | dalla | servitù del peccato, ma liberare l' Italia dalla servitù |
Epistolario ascetico Vol.III -
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l' anima dalla servitù del peccato, ma liberare l' Italia | dalla | servitù degli Austriaci. Dal qual principio logicamente |
Epistolario ascetico Vol.III -
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flagelli delle nazioni vengono dai peccati degli uomini; e | dalla | fede, dalla speranza, dall' amore, dalle sopraumane virtù |
Epistolario ascetico Vol.III -
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nazioni vengono dai peccati degli uomini; e dalla fede, | dalla | speranza, dall' amore, dalle sopraumane virtù vengono |
Epistolario ascetico Vol.III -
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mio dolcissimo: [...OMISSIS...] [...OMISSIS...] 1.47 Rilevo | dalla | cara sua lettera che il Signore sapientissimo ed ottimo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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degli Istituti approvati da' Sommi Pontefici ricevono | dalla | Chiesa l' autorità in quel modo che viene dichiarata nelle |
Epistolario ascetico Vol.III -
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il conto di una vita più lunga, sarebbe forse stato còlto | dalla | diffidenza, o mancatogli quell' ardore che è proprio dell' |
Epistolario ascetico Vol.III -
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e colla lotta valorosamente sostenuta, meritiamo noi stessi | dalla | divina bontà la grazia del consolidamento dell' opera |
Epistolario ascetico Vol.III -
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stessi lo spirito di San Domenico: così saranno benedetti | dalla | Madonna. Ma l' altra pratica, del libro di devozione da |
Epistolario ascetico Vol.III -
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unicamente pel ben della Chiesa, pei popoli loro affidati | dalla | divina Provvidenza. Il sommo Pontefice non considera mai sè |
Epistolario ascetico Vol.III -
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era del mondo , cioè non proveniva dalle arti del mondo, | dalla | violenza, dall' astuzia, nè dagli uomini del mondo; ma |
Epistolario ascetico Vol.III -
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nè dagli uomini del mondo; ma bensì traeva l' origine | dalla | potestà di suo Padre, e dalla santità colla quale egli |
Epistolario ascetico Vol.III -
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ma bensì traeva l' origine dalla potestà di suo Padre, e | dalla | santità colla quale egli avrebbe tirato a sè tutte le cose: |
Epistolario ascetico Vol.III -
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a sè tutte le cose: « omnia traham ad meipsum ». E in vero | dalla | santità da lui infusa nel mondo provennero poi tutte le |
Epistolario ascetico Vol.III -
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vostra santa vocazione, in occasione che vi hanno rimosso | dalla | scuola: ora voi non ricordate più le molestie che voi avete |
Epistolario ascetico Vol.III -
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assai più che dalle mie proprie riflessioni, lo aspetto | dalla | sapienza dell' Eminentissimo Cardinale Mai, a cui ora |
Epistolario ascetico Vol.III -
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pura sua bontà. Qualunque decisione poi fosse per emanare | dalla | Santa Sede, io l' accoglierò con tutto l' animo mio e mi vi |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Santa Chiesa Romana mia maestra, e questo pure lo spero | dalla | grazia di Gesù Cristo. La comunicazione che V. E. Rev.ma mi |
Epistolario ascetico Vol.III -
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in Gesù Cristo. [...OMISSIS...] 1.49 Ricevo pur ora | dalla | mano del R. P. Boeri il veneratissimo suo foglio dato da |
Epistolario ascetico Vol.III -
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perchè possiate arrecare quel frutto plurimum che esige | dalla | vite che egli va potando. [...OMISSIS...] [...OMISSIS...] |
Epistolario ascetico Vol.III -
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fare il cinto ed il tabarro di cui abbisogna, come vedrete | dalla | annessa lettera. La carità pazientissima usata da lui col |
Epistolario ascetico Vol.III -
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come ho fatto con pienezza di cuore, al decreto emanato | dalla | autorità competente e riuscitomi del tutto improvviso ed |
Epistolario ascetico Vol.III -
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venendo l' occasione di doversi manifestare, si mettono | dalla | parte contraria. Io però non veggo tutte le cose presenti |
Epistolario ascetico Vol.III -
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cercando d' intenderne lo spirito e la lettera, e che | dalla | Liturgia si traesse, come da uno de' fonti, l' istruzione |
Epistolario ascetico Vol.III -
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appreso un compendio contenente tutte le verità definite | dalla | Chiesa, un compendio di Morale, un altro di Diritto |
Epistolario ascetico Vol.III -
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fatte conoscere all' Europa dagli Inglesi, specialmente | dalla | loro società di Calcutta; ma converrebbe mettere a suo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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si scioglie. Non che questa letizia possa venire all' uomo | dalla | condizione della sua natura, ma certo da quel Cristo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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al cibo più ghiotto. Sollevatevi dunque, carissimo figlio, | dalla | bassezza della tiepidità in cui pare siate caduto, e |
Epistolario ascetico Vol.III -
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cui pur troppo siam gravi. [...OMISSIS...] 1.50 Ho inteso | dalla | vostra lettera, mio carissimo in Cristo figlio, le vostre |
Epistolario ascetico Vol.III -
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ma umile insieme, corrispondere. 1.50 Parmi di rilevare | dalla | vostra ultima letterina che non abbiate ben inteso lo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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del mio caro fratello, il quale però confido che | dalla | presente lotta uscirà vincitore, e ritrarrà grandissimo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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queste sole sono quelle cose che distolgono l' uomo | dalla | virtù e dalla giustizia, non mai alcuna ragione, alcuna |
Epistolario ascetico Vol.III -
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sole sono quelle cose che distolgono l' uomo dalla virtù e | dalla | giustizia, non mai alcuna ragione, alcuna intelligenza, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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provveduto. Ed ecco che ora lo ricevo, doppiamente caro, | dalla | sua gentilezza, accompagnato da una cortese lettera. E` |
Epistolario ascetico Vol.III -
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fortunata occasione. [...OMISSIS...] 1.50 Duolmi di sentire | dalla | cara vostra del 26 corrente i difetti di alcuni nostri |
Epistolario ascetico Vol.III -
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IX che (essendo già pubblicate le due note operette) mosso | dalla | bontà del suo cuore, spontaneamente mi manifestò il suo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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su quell' argomento. [...OMISSIS...] 1.50 M' accorgo | dalla | informazione che mi date del vostro interno, che il vostro |
Epistolario ascetico Vol.III -
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del Superiore, e dentro quella sfera egli è obbligato | dalla | stessa ubbidienza ad operare da sè, non però a capriccio, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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spirito d' intelligenza. Così nella vostra Casa, cominciate | dalla | Superiora centrale, e venite giù agli altri uffizi della |
Epistolario ascetico Vol.III -
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ardente di perfezionare la carità col perfetto distacco | dalla | propria stima e desiderio sincero dei disprezzi ed |
Epistolario ascetico Vol.III -
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di condurre a perfezione le opere di carità e il distacco | dalla | propria stima, e di più il desiderio sincero del disprezzo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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esige essenzialmente una carità universale, un distacco | dalla | patria, dalla famiglia, da tutte le cose proprie, e un |
Epistolario ascetico Vol.III -
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una carità universale, un distacco dalla patria, | dalla | famiglia, da tutte le cose proprie, e un campo vasto, anzi |
Epistolario ascetico Vol.III -
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perfetta a tutto ciò, a cui può esser chiamato un uomo | dalla | medesima Provvidenza, senza distinzione di luogo o d' |
Epistolario ascetico Vol.III -
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beni; e però è da preferirsi la moderata indipendenza | dalla | giurisdizione vescovile e la stretta unione e sommessione |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che, avendo noi sommamente desiderato una tal cosa sino | dalla | prima formazione dell' Istituto, abbiamo studiato di |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che, come i Superiori dell' Istituto sono obbligati | dalla | loro professione di promuovere coll' attività dell' |
Epistolario ascetico Vol.III -
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vi avrà perfetta armonia; non vi avrà no, assoluto dominio | dalla | parte del Vescovo, ma non è questo che fa il bene nella |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che nel fatto è la più potente per fare il bene, e vi avrà | dalla | parte dell' Istituto la più umile e perfetta sommissione, e |
Epistolario ascetico Vol.III -
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e quella servitù di Cristo, che non è disgiunta | dalla | libertà pure di Cristo. Se i reverendissimi Vescovi |
Epistolario ascetico Vol.III -
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facendo il soverchio zelo di alcuni; così io mi sento mosso | dalla | riconoscenza e dalla carità reciproca, quasi trasformato in |
Epistolario ascetico Vol.III -
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zelo di alcuni; così io mi sento mosso dalla riconoscenza e | dalla | carità reciproca, quasi trasformato in esse, essere |
Epistolario ascetico Vol.III -
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all' opera, dandomi avviso del risoluto. 1.51 Il sentire | dalla | vostra dell' 11 agosto che voi col dilettissimo Furlong |
Epistolario ascetico Vol.III -
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o per carità; ed allora egli cava la sua gloria anche | dalla | nostra debolezza, da' nostri errori, dalle nostre stesse |
Epistolario ascetico Vol.III -
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tanti affetti di fiducia e d' aspettazione di cose grandi | dalla | bontà divina che ci ha in cura. - Con questi mezzi e colla |
Epistolario ascetico Vol.III -
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essere scacciati dal paradiso della virtù evangelica, cioè | dalla | Religione. Al fine di vincerlo e svergognarlo, facendolo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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ad esse il ramoscello d' olivo che seminato da' travagli e | dalla | costanza de' presenti, cresce occulto alla pace degli |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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generazioni oggimai si trasfondono in uno colla natura | dalla | quale pare indivisibile; questa verità finalmente che |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di loro? Duro è all' umana natura sentirsi strappare tanto | dalla | virtù, che non si possa oggimai più ingannare sulla sua |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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smarrito in una immensa foresta per essersi allontanato | dalla | sua madre. E che conforto di letizia non debbe aver portato |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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o per dir meglio l' effetto preso direttamente di mira | dalla | istituzione. E tuttavia gli effetti nocevoli, che quasi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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dal diritto suo fine. E` solo l' opera del savio, guidata | dalla | esperienza de' tempi, quella che debbe occuparsi nell' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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l' educazione dell' uman genere debb' essere accompagnata | dalla | Religione, bisogna dire ancora ch' ella debbe essere una e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e pruni selvaggi, mentre ora pare un giardino ridotto | dalla | mano industre dell' agricoltore alla più util coltura, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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umana l' unità. E questo avviso seguiva Bossuet ispirato | dalla | Religione, quando ammaestrando il Delfino riduceva tutt' i |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e pressanti bisogni dei nostri tempi. E già movendo | dalla | prima fondamentale specie d' unità penetriamo tutta l' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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sia fornito di cert' ordine fisso, immutabile, dipendente | dalla | prima cagione e non dal loro arbitrio: al quale ordine gli |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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del Cristianesimo. Poichè lo spirito del mondo o togliendo | dalla | natura Dio, o a lui non pensando, o pensando mozzamente a |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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verrebbero da lui propaginati per una generazione intatta | dalla | carne e dal sangue, ma tutta spirituale, opera di quello |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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tosto, come ape che trae miele da fiore velenoso, cavatala | dalla | vecchia, a cui era stato non condonato, ma differito l' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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valore e merito da solvere il debito contratto con Dio | dalla | prima natura umana, al cui pagamento era stato accordato un |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e invocarlo. Qui dunque s' intende primieramente esser | dalla | dottrina della Religione concedute all' uomo tutte le altre |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che non diamo ricreamento e conforto alla nostra umanità | dalla | vaghezza o coattitudine dei terreni oggetti più di quello |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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al furore, finalmente svanisce, se l' uom non venga aiutato | dalla | natura della cosa che imprende, cioè da una forza fuori di |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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debbano prezzare più le cognizioni dal loro numero, ovvero | dalla | scelta e qualità loro (1): e credo che qualunque assennato |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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non ostante concediamo che per quel limite che ha ricevuto | dalla | propria natura il nostro spirito, quanto più attende ad una |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Il perchè questa ampiezza e moltitudine di cognizioni | dalla | Religione promossa e voluta, non si ferma a ragunarle |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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opera di molti, ed il senno e la mano di chi è incaricato | dalla | Provvidenza a procacciare il bene della cristiana società. |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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co' membri della propria famiglia, cioè la schiatta, e | dalla | schiatta molti nativi impulsi, eredità di tradizioni, e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di filosofi nella Germania. Altri furono colpiti vivamente | dalla | bellezza dell' amor di una patria: ma volendo che questo |
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industria fusa o scolpita. E ben vedo quanto stiamo lontani | dalla | perfezione di questo desiderio. Restringendo perciò l' |
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di quel disegno: allo stesso modo come più quadri disegnati | dalla | medesima mano, se vengono coloriti da mani diverse, danno |
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come, tutto ciò venendo dalle più prossime informazioni e | dalla | pratica accidentale che una persona più tosto che un' altra |
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quanto utili e necessarie, appariscono altrettanto lontane | dalla | mediocrità degl' ingegni. Ma che a comporre un libro da |
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e consumato senno, oltre le ragioni dette, si prova anche | dalla | natura di tutti i compendii o breviarii delle scienze. |
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ma che suppone studio assai profondo della scienza stessa: | dalla | quale bisogna spremere il puro succo, e cogliere, quasi |
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o dall' essere accaduto forse un solo accidente, e perciò | dalla | possibilità e non dalla probabilità che si rinnovi; o dalle |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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forse un solo accidente, e perciò dalla possibilità e non | dalla | probabilità che si rinnovi; o dalle relazioni degl' |
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dall' arbitrio umano, ma non a religione proclamata | dalla | parola divina. La proposta però di una dotta assemblea, a |
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affissandola e ritraendola con una sola vasta intuizione | dalla | idea esemplare della sua mente, ne dimostrasse manifesto il |
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alla società e vivuto nella società co' suoi simili fin | dalla | culla, con voce di natura è chiamato a due scopi, o a due |
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(1), e che mi parrebbe assai comodo anche in Italia, se | dalla | lingua tedesca ci fosse tradotto. La connessione poi di |
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pure come il fonte della giustizia, scaturendo questo fonte | dalla | stessa dottrina della fede sposta nella prima parte, e |
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e queste bellezze della Religione fosser tratte sì | dalla | profondità de' dogmi, che dalla santità dei morali |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Religione fosser tratte sì dalla profondità de' dogmi, che | dalla | santità dei morali precetti. Per la Filosofia fosse la |
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sono state ancora comprovate bastevolmente, o perfezionate | dalla | pubblica discussione, e perchè finalmente la posteriore non |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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ancor nuovo, che non può ch' essere ricevuta sterilmente | dalla | memoria, e giacere in essa come un penoso ingombro, ovvero |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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lettere; vizio che quasi passato per eredità e suggellato | dalla | lunga consuetudine si fece fors' anche caro altrettanto, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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conveniva muovere i passi a ritornare pur una linea in su | dalla | valle profonda dell' ignoranza nella quale erano |
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fossero opere di gente tutta d' altra natura ed indole | dalla | loro. E questo spiega quella non so quale incredibile |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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è separata la verità dall' errore, la superstizione | dalla | pietà, e dal vizio la virtù? Questo è ciò di cui dubito, e |
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proporre che sieno rimossi i Classici greci e latini | dalla | cristiana educazione; ma che sieno a' principii cristiani |
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quelle destinazioni alle quali possa essere sortito | dalla | natura. A tutti adunque que' vari posti ai quali egli fosse |
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e quell' arte di renderle care, che assai procede | dalla | discrezione delle indoli. Nello stile giova studiare |
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una cotale freschezza nelle menti, e aiutando le solleva | dalla | fatica dell' applicare. In questa Amenità studiavano |
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ma ve n' ha una altresì spontanea e pura, la quale nasce | dalla | verità del nostro stato umano, ed è tutta ad esso conforme |
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che è più, non a fatica capricciosa, ma tutta regolata | dalla | ragione, e questa stessa ordinata fatica reca la sì utile |
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s' abbia in vista la pietà dei Principi cristiani chiamati | dalla | Religione alla educazione de' loro popoli, ai quali |
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figli della patria, e però devono tutti essere educati | dalla | lor madre », non può durare tuttavia nello stato della |
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Santo, e il dono dell' inerranza, riconosciuti per tali | dalla | Chiesa Cattolica, e raccolti in una Collezione che si dice |
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di propagare intorno a ciò quello che hanno imparato | dalla | Chiesa, o attinto alle fonti dalla Chiesa approvate senza |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che hanno imparato dalla Chiesa, o attinto alle fonti | dalla | Chiesa approvate senza nulla aggiungere di contrario a |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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piuttosto una dottrina che un' altra, indipendentemente | dalla | Chiesa Cattolica, o impedisse loro di tenere o di |
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la natura delle cose, dico in diritto legale, sancito | dalla | forza pubblica, che in tal caso viene adoperata a sostegno |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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solo , fa molto più, quel principio vero nol può purgare | dalla | lesione dei diritti naturali de' cittadini, ch' egli |
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luogo, basta ad ottenere, che gl' ignoranti s' astengano | dalla | presunzione di fare i maestri di quel che non sanno. Si può |
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d' insegnare, sarà facile il vedere, come le medesime, | dalla | prima fin all' ultima, violino apertamente il diritto che |
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in questo modo il diritto d' insegnare sarebbe riservato | dalla | legge ai soli mediocri, come i soli, che, a giudizio del |
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un uomo ordinario, uno de' volgari maestri che escono | dalla | forma stabile del metodo governativo, dalla quale la |
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che escono dalla forma stabile del metodo governativo, | dalla | quale la sapienza del Governo intende che devano uscire |
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condotto nel miglior modo possibile. Ma questo dipende | dalla | più giusta scelta degl' istitutori e maestri; e la miglior |
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fossero compresse o isterilite dal dispotismo governativo o | dalla | presunzione di scienza che hanno i governanti, gli sarebbe |
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gioverà ci torniamo anche sopra. I padri di famiglia hanno | dalla | natura e non dalla legge civile il diritto di scegliere per |
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anche sopra. I padri di famiglia hanno dalla natura e non | dalla | legge civile il diritto di scegliere per maestri ed |
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non è una facoltà arbitraria e capricciosa ma temperata | dalla | ragione e dalla morale: è una facoltà di fare del bene ai |
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arbitraria e capricciosa ma temperata dalla ragione e | dalla | morale: è una facoltà di fare del bene ai figliuoli, e non |
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soltanto una consorteria, e non tutti quelli che n' hanno | dalla | natura il diritto? « Noi non vogliamo favorire una |
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temporale, se non a ritrarre il maggior guadagno possibile | dalla | speculazione? Perciò lo speculatore (presciendendo da una |
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in tali stabilimenti, qualora non sia determinato | dalla | volontà espressa del fondatore e benefattore, converrebbe |
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Crediamo doversi distinguere la rappresentanza comunale | dalla | rappresentanza provinciale come istituzioni di natura |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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autorità, ed altro i Comuni stessi, e per isciogliere | dalla | tutela quell' autorità, non crediate di rendere libero il |
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di propagare intorno a ciò quello che hanno imparato | dalla | Chiesa , o attinto alle fonti dalla Chiesa approvate, senza |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che hanno imparato dalla Chiesa , o attinto alle fonti | dalla | Chiesa approvate, senza nulla aggiungere di contrario a |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di propagare la dottrina che egli professa, e ha imparato | dalla | Chiesa, senza nulla aggiungere del suo di contrario alla |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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religiosa contraria a quella insegnata da Gesù Cristo e | dalla | Chiesa, e che questo diritto di natura sia anche esso una |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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della corruzione, e c' è una umanità nuova, rigenerata | dalla | grazia di Gesù Cristo; e queste due umanità non possono |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e credono che sotto l' ali della grazia si possa riparare | dalla | perdizione la natura stessa. Ed ecco la ragione delle |
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La compiutezza è il carattere che distingue la vera morale | dalla | falsa, la pretesa morale del mondo dalla morale di Gesù |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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la vera morale dalla falsa, la pretesa morale del mondo | dalla | morale di Gesù Cristo. Gli uomini del mondo pretendono di |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di fare il maestro in opera di morale, indipendentemente | dalla | Chiesa, non essendoci, nè potendoci essere un' altra |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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condizionata e sottomessa , quando n' abbiano avuto | dalla | Chiesa l' incarico ossia la missione, che è quello che |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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uomini che hanno voluto farsene maestri indipendentemente | dalla | Chiesa, o di quelli che non poterono giovarsi del beneficio |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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disordinata questa forza, e quasi come un astro uscito | dalla | sua orbita non perturbi l' ordine della giustizia. Le |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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o diminuire, o alterare, senz' essere condannato | dalla | Chiesa medesima: è una dottrina che ha salvata la società |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che vi s' insegnano, e trovatene di quelle che divergono | dalla | dottrina cattolica, di riferirne al Governo stesso, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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al consolidamento delle libere istituzioni consacrate | dalla | religione. Ma tra le tenebre viene l' uomo inimico, e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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religiosa che ha fatto Gesù Cristo; istituzione aliena | dalla | politica fin che questa si limita ai negozi temporali e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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cui facoltà si sviluppano a gran passi: egli domanda quindi | dalla | religione un nutrimento accomodato a' suoi bisogni; al |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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è la moderazione. - La moderazione risulta dal complesso, | dalla | totalità delle vedute. Sacrificano ad un' idea sola tutte |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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questo concetto sia retto , separando lo spirito affatto | dalla | materia, e sia positivo , non arrestandosi a definizioni |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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preceda il ragionamento. Dimostrazione diretta, tratta | dalla | definizione del ragionamento « un' operazione dello spirito |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di quelli, che negano doversi, o potersi cominciare | dalla | definizione, sia priva di ogni verità; dico solo che ha |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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si aveva scomposto, così ritornarsi dalle parti al tutto, | dalla | moltiplicità all' unità dell' essere uomo, il che è quanto |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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compiuta e piena, quanto più esser può, conviene che nasca | dalla | scienza perfetta, conviene, come dicevo, che riunisca in sè |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e questo è appunto quello che manca ai sensisti; poichè | dalla | sensazione saltano alla cognizione arbitrariamente e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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stessa tutta la forza, ma perchè, dipendendo la persuasione | dalla | volontà, manca loro il coraggio e la forza di aderire ad |
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animo pienamente assenziente. - Altro esempio si può trarre | dalla | « Teodicea », dove si dimostra che, per quelli che |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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macchiati di sensismo. Dunque non è sufficiente a purgarli | dalla | taccia di sensismo il dire che non tutte le cognizioni si |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Iddio), la qual sia ad un tempo soggetto ed oggetto, e | dalla | quale procedano l' intelletto, il senso e la natura, a quel |
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». 9 L' anima in ciascun uomo è unica. - S' argomenta | dalla | coscienza dell' Io. 10 Difficoltà. - Questione dell' |
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dall' uomo nella verità prima ed essenziale. 3. L' uomo | dalla | verità è scorto al bene assoluto. - Niun altro bene può |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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2 Divisione degli astratti. - Questi sono pensati soli | dalla | mente e considerati come altrettanti enti. Ma la facoltà |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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cui vi trovate. Eccovene a ragione di esempio alcune tratte | dalla | Scrittura, e dall' uso della Chiesa: 1 Il segno della |
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o mio Dio, in me un cuor mondo » (4). 3 « Non rigettarmi | dalla | tua faccia » (5). 4 « Rendimi la letizia del tuo Salvatore |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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bocca sua, e la legge della bontà governa la sua lingua ». | Dalla | pratica della virtù sembra inferire, che ella abbia appreso |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di questo gran Dottore nella somiglianza con Dio formata | dalla | intelligenza da lui a noi comunicata, sopra la quale non v' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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qualunque cosa operino nella vita, esse sappiano altresì | dalla | bocca vostra come convenga operarlo a utilità del loro |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Dal conoscere che non è nostra cotesta dottrina, nè tolta | dalla | terra, ma che essa è di Cristo e dal cielo discesa, ne |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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intendono di quanto è dentro non deve turbarle. Ma cessando | dalla | inquieta sollecitudine d' intendere alcuna cosa difficile, |
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grandi padri, a considerare continuo quali essi sieno fatti | dalla | redenzione di GESU`, e per quale porta entrati in questa |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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questa bellissima verità dallo scarso numero de' giusti | dalla | creazione insino al diluvio, al tempo del quale la sola |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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la loro propagazione fino che il Verbo si chiamò Abramo | dalla | Caldea, e in tutto il mondo, adoratore degli idoli e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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senza Cristo, alieni dal consorzio d' Israello », cioè | dalla | famiglia prescelta, « e ospiti de' testamenti », perchè |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e i Gentili lasciati a se stessi vi aveva, rappresentata | dalla | parete, che nel tempio di Gerusalemme tenea dal luogo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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le opere della vita. Per mezzo poi della fede ricevuta | dalla | grazia del battesimo si principia in noi, come dice S. |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che le viene dal suo principio, dallo scopo a cui tende, e | dalla | abbondante vita che ne consegue. Dopo avere l' Apostolo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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donazione di Cristo ». Mostra qui la varietà delle membra | dalla | diversa abbondanza di vita che ricevono dal capo. Di qui si |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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schiava la schiavitù , cioè data all' uomo coll' amicizia | dalla | parte d' Iddio la possibilità di salvarsi; possiede Cristo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e forma non aveva ad occhi umani di peculiar società. | Dalla | chiamata di questo popolo doppio vantaggio ne scaturì. Si |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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dalle cerimonie legali, l' aggiungere o il detrarre | dalla | sua legge, il torgli da Dio; ma solo la verificazione delle |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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resa da Mosè cogli Apostoli del Testamento nuovo, che | dalla | propria bocca di Gesù udirono le dottrine. « Ed egli |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Apostolato di cui parliamo in questo consista, nell' avere | dalla | stessa bocca di Dio l' istruzione e l' inviamento. |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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sinchè dura la Chiesa, o sieno questi messi da Dio, o | dalla | Chiesa stessa istituiti. De' primi nell' antico Israello |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che a Dio non sia devota, o dedicata: non tempo, in cui | dalla | unione con Dio ci possiamo dividere. Questo è il precetto |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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particolare oggetto religioso. Commendabili sono queste, se | dalla | Chiesa approvate; ma chi può negare che non per difetto di |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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sè v' ha di buono? No: ma quanto v' ha di cattivo, quanto | dalla | carità viene escluso, il corporeo, il carnale. Le fiamme di |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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» (4), non rigetta veruna di quelle pratiche inventate | dalla | cristiana pietà, che dopo esame maturo buone rinvenga, anzi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che l' hanno per cosa triviale; perchè resa frequente | dalla | profusa generosità del Signore: insomma ogni dì formerà bei |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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struggendo in sè quanto non sia puro amore di Gesù Cristo. | Dalla | quale unione, come dicea, di noi colla vittima sacrosanta, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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per lo poco fervore, e produrrebbero nuove colpe. Perciò, | dalla | frequenza del comunicare in antico, nessuno pretenda di |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e' pare, che le chiese fossero le case de' fedeli. Così | dalla | lettera di Paolo a Filemone veggiamo, che la Chiesa avea |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che sono in chiesa, cade di toccare nel capo seguente. | Dalla | meditazione de' riti e delle cerimonie dalla Chiesa usate |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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capo seguente. Dalla meditazione de' riti e delle cerimonie | dalla | Chiesa usate quali cose e quante non impara il Cristiano! |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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lontani ci conviene essere ne' nostri modi dallo sprezzo, | dalla | non curanza, dalla freddezza verso a nessuno, non che io |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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essere ne' nostri modi dallo sprezzo, dalla non curanza, | dalla | freddezza verso a nessuno, non che io dica dalla |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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curanza, dalla freddezza verso a nessuno, non che io dica | dalla | presunzione, dall' alterigia, e dall' insulto, che sono pur |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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dal loro Sabbato numeravano i giorni, così i Cristiani | dalla | Domenica presero a numerare le loro ferie. E come il |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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fra l' anno sparse le feste della Madonna, rassomigliata | dalla | Chiesa per la sua spirituale bellezza alla luna. Ogni mese |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Pentecoste, insegna con ciò, come il Battesimo ha sua virtù | dalla | morte e risurrezione di Cristo, e come dal Santo Spirito |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di che ci chiama a parte nel possesso. Ciò s' esprime | dalla | Chiesa con quella cerimonia del mettere che fa il Sacerdote |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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rappresentato da Mosè, l' acqua dal mare, lo Spirito | dalla | nube. [...OMISSIS...] E quanto acconcio non è il titolo di |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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celesti, è protetta principalmente dall' umiltà, guernita | dalla | fortezza, esercitata dalla carità. Non si parla di stretta |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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dall' umiltà, guernita dalla fortezza, esercitata | dalla | carità. Non si parla di stretta giustizia a chi crederebbe |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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all' amor proprio, comandate loro all' occasione offerta | dalla | Provvidenza, nelle quali essi stessi veggano, che Iddio |
Epistolario ascetico Vol.II -
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che io sola desidero. E sebbene mi par di poter prevedere | dalla | medesima, che l' Istituto della Carità non possa aver luogo |
Epistolario ascetico Vol.II -
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immunità dall' autorità episcopale: immunità approvata | dalla | Chiesa. Non mi è ignoto che i malvagi hanno voluto |
Epistolario ascetico Vol.II -
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e con quanta facilità vengano questi distratti e stolti | dalla | loro santa vocazione. Io accordo pienamente che avendovi un |
Epistolario ascetico Vol.II -
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della sua Diocesi così differenti ed aliene ben sovente | dalla | vita religiosa, mancasse il tempo, le forze, o l' animo da |
Epistolario ascetico Vol.II -
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amando e rispettando tutti i Corpi religiosi approvati | dalla | Chiesa, pretendono talora da essi quello che non possono |
Epistolario ascetico Vol.II -
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una medesima religiosa educazione, hanno tutti bevuto sino | dalla | loro gioventù lo stesso spirito, spirito che viene |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
che l' opposizione venga dalle leggi dello Stato, anzichè | dalla | volontà di V. A.. Se è anche la volontà di V. A. che |
Epistolario ascetico Vol.II -
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quello che vuol S. Paolo che facciamo, tenendoci lontani | dalla | tristezza propria de' gentili, « qui spem non habent », e |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
allo spirito del fanciullo la verità salutare, confortata | dalla | grazia; 2 col fargli contemplare la bellezza di questa |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
la luce poi onnipotente di questa verità non viene che | dalla | divina grazia. Ora, acciocchè venga posta innanzi agli |
Epistolario ascetico Vol.II -
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l' amor de' nostri simili, ecc.. 2 L' utilità che ci viene | dalla | pratica della virtù; per esempio, dalla temperanza la |
Epistolario ascetico Vol.II -
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che ci viene dalla pratica della virtù; per esempio, | dalla | temperanza la salute del corpo, dall' industria la |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
cercando da che dipenda la costanza della virtù, risponde | dalla | purità d' intenzione . Quest' è l' autore del libro dell' « |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
bene afferrato che tutte le cose esteriori non dipendenti | dalla | vostra volontà (sieno per sè buone o cattive) possono |
Epistolario ascetico Vol.II -
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non ha, nè può avere fini secondari: non è inspirato che | dalla | pura carità fraterna. Da molto tempo questa lo fa gemere |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
aver voi perduto di vista, e che può ben essere spregiato | dalla | mondana sapienza; ma spregiato, non diviene che più |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
e a propagare per tutto uno spirito di sedizione e rivolta | dalla | parte dei soggetti contro i loro sovrani ». Voi parimenti |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
la durèe ». A che dunque si riducono le cose decise | dalla | Chiesa coll' Enciclica? Tutto si riduce a dichiarare essere |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
Santa Sede proibisca ai popoli di usare dei mezzi permessi | dalla | legge? Voi adunque esagerate a voi stesso le decisioni |
Epistolario ascetico Vol.II -
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stante dimostrate una nazionalità, che è ben tutt' altro | dalla | cristiana carità, e parlate di finanze, d' industria, di |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
al vostro temperamento, è un puro accidente (disposto però | dalla | Provvidenza). E da un puro accidente volete far dipendere |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
ex operibus , quasi ella venisse da noi, ma ex fide , cioè | dalla | confidenza in Dio misericordioso. Leggevo tempo fa in un |
Epistolario ascetico Vol.II -
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giace in noi stessi una infinita imperfezione (astraendo | dalla | grazia di Cristo); così nell' ordine intellettuale giace in |
Epistolario ascetico Vol.II -
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anime nostre, ha mostrato in sè stesso, massime pendente | dalla | croce: le quali sono l' umiltà, la povertà, l' abnegazione |
Epistolario ascetico Vol.II -
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possibile, ed è quello che, venendoci presentato a fare | dalla | sua Provvidenza, non è scelto a nostro, ma a suo arbitrio. |
Epistolario ascetico Vol.II -
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nel dobbiamo ringraziare; peraltro ciò non ci dee distorre | dalla | confessione, la quale è un atto di profonda umiltà e di |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
intendere le lezioni che ci ha dato Gesù Cristo suo Figlio | dalla | sanguinosa cattedra della Croce. Ci potrebbe anco condurre |
Epistolario ascetico Vol.II -
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firmamento di verità, e nell' esempio dei Santi che furono | dalla | Chiesa canonizzati. Perocchè chi ha questa viva fede, ha lo |
Epistolario ascetico Vol.II -
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perocchè è la propria ragione di chi ubbidisce, illuminata | dalla | grazia di Dio, che persuade al vero ubbidiente essere cosa |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
di presagio lietissimo, è quel superiore appunto datoci | dalla | Provvidenza e dalla misericordia di Dio nella religione |
Epistolario ascetico Vol.II -
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è quel superiore appunto datoci dalla Provvidenza e | dalla | misericordia di Dio nella religione qualunque ei sia; |
Epistolario ascetico Vol.II -
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anche in principio del mondo, e non valse a sostenerlo | dalla | corruzione: la stessa tradizione antichissima della unità |
Epistolario ascetico Vol.II -
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che gli uomini conosceranno quali sieno i suoi discepoli, | dalla | carità che eserciteranno fra di loro. Questa è la vera |
Epistolario ascetico Vol.II -
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noi saperlo? Ce lo fa sapere la voce di Dio che noi udiamo | dalla | bocca del suo Ministro che ha cura dell' anima nostra: |
Epistolario ascetico Vol.II -
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o fautori d' eresia sono state condannate giustissimamente | dalla | Chiesa: io le ho sempre condannate e detestate insieme con |
Epistolario ascetico Vol.II -
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io segua costoro? e voglia esser anch' io un tralcio reciso | dalla | vite, buono da gittarsi solo sul fuoco? Dio mio! l' udir |
Epistolario ascetico Vol.II -
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Ella ritenga sempre, che questa mia persuasione dettatami | dalla | coscienza insieme e dalla cognizione non leggera delle |
Epistolario ascetico Vol.II -
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questa mia persuasione dettatami dalla coscienza insieme e | dalla | cognizione non leggera delle materie nei miei scritti |
Epistolario ascetico Vol.II -
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Iddio, lo invocherà senza posa, praticando i doveri imposti | dalla | santa Chiesa Cattolica, e facendo uso, con viva fede e |
Epistolario ascetico Vol.II -
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ossa esulteranno: « exultabunt ossa humiliata . Io veggo | dalla | cara vostra, che mi ha rallegrato, come il Signore sta ad |
Epistolario ascetico Vol.II -
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anche nella cara vostra delle cose, che sono ben lontane | dalla | vera sapienza spirituale. Sul detto comune « niuno è buon |
Epistolario ascetico Vol.II -
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dagli esempi di N. S. GESU` Cristo, e sopratutto illuminato | dalla | sua grazia, sa ben conoscere che nel patimento delle |
Epistolario ascetico Vol.II -
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« Iddio castiga quelli che ama ». Questi so e vedo | dalla | sua lettera che sono i sentimenti da cui Ella è penetrata, |
Epistolario ascetico Vol.II -
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che non sanno fare se non le anime strette da ogni parte | dalla | tribolazione, e che giungono al cuore dell' Eterno; Ella |
Epistolario ascetico Vol.II -
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la loro speranza. La Chiesa non ha da sperar altro che | dalla | santità , a cui serve tutto. La parte dell' uomo consiste |
Epistolario ascetico Vol.II -
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bell' ornamento del suo Paradiso. Non lasciamoci ingannare | dalla | carne: il punto della morte è penoso, è vero; ma finalmente |
Epistolario ascetico Vol.II -
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in questo di sè stessi, non dando luogo a giudizi suggeriti | dalla | fantasia, che è la madre dei giudizi temerari; ed è più |
Epistolario ascetico Vol.II -
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la prego, i miei cordiali saluti a' Padri Villoresi e | Dalla | Via, e i miei ossequi al M. R. P. rettore di cotesto |
Epistolario ascetico Vol.II -
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In voi stessi, privi i più d'istruzione e soggiogati tutti | dalla | fatalità d'un lavoro fisico male ordinato, dormono mute |
Doveri dell'uomo -
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preteso diritto divino, in virtù d'un privilegio derivato | dalla | nascita, o in virtù di ricchezza. La libertà dev'essere per |
Doveri dell'uomo -
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ignoto alla filosofia antica, venne studiato di proposito | dalla | moderna psicologia; ma solo nell'ipotesi cartesiana |
Psicologia delle menti associate -
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all'arrivo di Fernando Cortez, soprafatti e atterrati | dalla | cavalleria, tra il tumulto e lo stupore e lo spavento |
Psicologia delle menti associate -
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l'opera d'un'analisi interna e fedele non venga ripresa | dalla | posterità. È per tal modo che nella scienza primitiva li |
Psicologia delle menti associate -
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gli volle con quella affermazione dell'io, disciogliersi | dalla | natura dalla società. a la natura era già passata d'innanzi |
Psicologia delle menti associate -
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con quella affermazione dell'io, disciogliersi dalla natura | dalla | società. a la natura era già passata d'innanzi al suo |
Psicologia delle menti associate -
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scientifica. Quella voce che gli pareva surgere solitaria | dalla | sua coscienza, era la prima parola d'un problema già |
Psicologia delle menti associate -
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per quintine. È manifesto ch'ella deve aver preso le mosse | dalla | primitiva analisi d'una sola mano. sopravivono pur troppo |
Psicologia delle menti associate -
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fedele osservazione in vaga poesia, le moltitudini passano | dalla | miseria del selvaggio alla miseria dello schiavo. Il |
Psicologia delle menti associate -
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più o meno libere e audaci ch'esse avevano recato seco | dalla | madre patria, la potenza dell'analisi si esaltò ad un grado |
Psicologia delle menti associate -
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quello, a cui si devono gl' immensi progressi fatti | dalla | Fisica nei moderni tempi (1). Ora, di tutti questi metodi |
Principio supremo della metodica -
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e se in quelle nazioni nelle quali l' istruzione è guidata | dalla | pubblica autorità, ella si vede procedere d' un andamento |
Principio supremo della metodica -
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o minore di passare da un' idea all' altra, o viceversa | dalla | torpidezza colla quale si movono a questo passaggio; onde i |
Principio supremo della metodica -
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non suppone adunque più un pensiero solo fatto già prima | dalla | mia mente; ma almeno due, due pensieri di distinzioni, uno |
Principio supremo della metodica -
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di fiori, poi che è una pianta. Se poi mi piace condurlo | dalla | generalità all' individualizzazione, io comincerò a dirgli |
Principio supremo della metodica -
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prima di venire a un altro passo, un terzo errore preso | dalla | sua mente. Perocchè prima, che io gli mostrassi la Saffo |
Principio supremo della metodica -
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chiamare) universalissima, quella di cose (di enti ); | dalla | classe universalissima poi di cose scendono a formarsi il |
Principio supremo della metodica -
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e insieme una regola metodica d' insegnamento suggerita | dalla | natura: prima si mostri al fanciullo il fondamento, la |
Principio supremo della metodica -
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intendimento ha un corso nel suo sviluppo prestabilitogli | dalla | natura, ed egli non può andare che facendo quel corso e non |
Principio supremo della metodica -
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tutti osservano quel metodo rigoroso, qual viene richiesto | dalla | natura dell' intendimento, e quelli che trattano le altre |
Principio supremo della metodica -
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oggetto vuol dire altro che ente . Col percepirsi adunque | dalla | mente le sensazioni, esse si trasformano in altrettanti |
Principio supremo della metodica -
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spirito. Qui comincia quell' arte di osservare, che uscendo | dalla | culla del bambino si fa gigante nello spirito di un |
Principio supremo della metodica -
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mia fantasia un' imagine di melagrana, imagine rimastami | dalla | percezione avutane, ma che io non riferisco più alla |
Principio supremo della metodica -
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avesse potuto avere. Il passaggio, che fa l' intendimento | dalla | percezione all' idea specifica7piena7imperfetta, chiamasi |
Principio supremo della metodica -
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Laonde ammettendo questa conghiettura ne verrebbe che fino | dalla | prima infanzia del bambino dovrebbe distinguersi due età |
Principio supremo della metodica -
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un dato stato, a ragion d' esempio in quello di gioia (3): | dalla | naturale benevolenza nasce la simpatia, cioè il comporsi ai |
Principio supremo della metodica -
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nasce la simpatia, cioè il comporsi ai medesimi sentimenti: | dalla | simpatia l' istinto d' imitazione . La simpatia in tal caso |
Principio supremo della metodica -
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si genera la simpatia ; 4 l' istinto d' imitazione nascente | dalla | simpatia; 5 l' istinto e bisogno di agire semplicemente pel |
Principio supremo della metodica -
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nell' uomo quella naturale affezione è tosto ritrovata | dalla | volontà, la quale se ne compiace, e vi genera quasi in |
Principio supremo della metodica -
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qui comincia la stima pratica degli oggetti distinta | dalla | percezione verso di essi; mentre nelle volizioni affettive |
Principio supremo della metodica -
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e a perfezionare le sue percezioni. La percezione, che | dalla | natura è stata messa a fondamento di tutta la gran piramide |
Principio supremo della metodica -
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e che da un ordine, e più ancora da un ordine buono posto | dalla | sapienza dell' educatore nelle percezioni del fanciullo, se |
Principio supremo della metodica -
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d' intellezioni. Ora il linguaggio, che il fanciullo ode | dalla | società, fa appunto questo: 1 Muove l' intendimento umano a |
Principio supremo della metodica -
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linguaggio. Un' altra predisposizione al linguaggio posta | dalla | natura nell' uomo si è la simpatia e l' istinto d' |
Principio supremo della metodica -
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il linguaggio che egli sente, e gli vien comunicato | dalla | società (2). Queste intellezioni sono di due maniere. |
Principio supremo della metodica -
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che l' elemento da lui astratto non esista, e sia finto | dalla | sua imaginazione, o non sia quello che costituisce la |
Principio supremo della metodica -
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mente viene mossa dal bisogno d' intendere e viene aiutata | dalla | contemporaneità del suono cane colla presenza de' cani e |
Principio supremo della metodica -
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ed una credenza . - Dico una credenza per distinguerla | dalla | percezione . Quando l' uomo giudica che una cosa esiste, |
Principio supremo della metodica -
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non ricava ancora tutto il frutto, che le verrà appresso, | dalla | regolarità colla quale abbiamo accennato doverglisi |
Principio supremo della metodica -
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interamente, e solo adesso sembra doversi sperare assai | dalla | bellissima invenzione delle scuole infantili. Anco |
Principio supremo della metodica -
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le cose assenti, le invisibili e i concetti venutigli | dalla | sua facoltà d' integrare. Egli è certo che fino da quest' |
Principio supremo della metodica -
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vegetabile dal vederlo piantato in terra, dal color verde, | dalla | forma più comune delle piante, dalla freschezza e umidità |
Principio supremo della metodica -
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dal color verde, dalla forma più comune delle piante, | dalla | freschezza e umidità delle foglie, ecc.: tutto ciò non è il |
Principio supremo della metodica -
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e operare. L' ingiustizia di codesti educatori nasce | dalla | loro ignoranza. Essi si sono fatte delle regole di operare, |
Principio supremo della metodica -
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regola del suo operare è diversa in quanto alla forma | dalla | regola presentatagli dalla natura stessa durante il primo |
Principio supremo della metodica -
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è diversa in quanto alla forma dalla regola presentatagli | dalla | natura stessa durante il primo ordine delle sue |
Principio supremo della metodica -
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secondo quella regola di virtù, che in lui si trova formata | dalla | natura e non secondo un' altra. Il non esigere dal tenero |
Principio supremo della metodica -
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oggetti sensibili, perocchè fu di questi, che sentì dirsi | dalla | madre o dalla nutrice « questo è buono, questo non è buono, |
Principio supremo della metodica -
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perocchè fu di questi, che sentì dirsi dalla madre o | dalla | nutrice « questo è buono, questo non è buono, questo è malo |
Principio supremo della metodica -
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altramente non potrebbe estrarre l' idea del bene | dalla | percezione; ma egli non lo riconosce come soggettivo ; lo |
Principio supremo della metodica -
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esterne delle vesti usurpate, di cui si coprirono fino | dalla | nostra infanzia, si abbellirono, e per così dire |
Principio supremo della metodica -
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e però imparziale, fornita di disinteresse, preceduta | dalla | stima dell' oggetto da lui amato: insomma è quella |
Principio supremo della metodica -
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e però egli se li forma coll' uso del linguaggio che riceve | dalla | società. Egli è vero che chi gli parla da principio non può |
Principio supremo della metodica -
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due potenze. Tuttavia hassi a distinguere l' immoralità | dalla | disposizione alla immoralità: i falsi concetti e le false |
Principio supremo della metodica -
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a riprodurre in sè quegli atteggiamenti stessi che sono | dalla | natura associati a quegli stessi affetti, sia che l' una e |
Principio supremo della metodica -
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allegrezza? Ma non è egli anche il timore un affetto posto | dalla | natura nel seno dell' anima umana? Perchè dunque ve l' ha |
Principio supremo della metodica -
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altre, di cui parleremo in appresso, si appalesano fino | dalla | prima infanzia, nella quale età l' operar sensuale può |
Principio supremo della metodica -
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questa loro relazione diventano giuste ed appetibili anco | dalla | persona morale. Ma quanto non è grande il pericolo che si |
Principio supremo della metodica -
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in corruzione. A tal fine all' onore verso Dio suggerito | dalla | naturale ragione congiunse e contrappose il precetto dell' |
Principio supremo della metodica -
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vien migliorato inserendo in esso l' onore comandato | dalla | legge di Dio: questo determina qual debba essere la qualità |
Principio supremo della metodica -
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di pecore sia grandemente diversa da quella, che riceve | dalla | vista di una pecora, neghiamo al tutto che la diversità |
Principio supremo della metodica -
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delle operazioni che va facendo l' intendimento, quando | dalla | materia datagli da' sensi giunge effettivamente a lavorarsi |
Principio supremo della metodica -
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da parte: può dunque ripetere la stessa operazione e cavar | dalla | frotta, che restagli, un altro soldato: egli può ripetere |
Principio supremo della metodica -
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più ampŒ o più ristretti i principŒ non dipende se non | dalla | maggiore o minore ampiezza che hanno le idee che vengono |
Principio supremo della metodica -
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abbia idea del merito; ma sente la necessità, uscente | dalla | sua natura intelligente e morale, di ammirare e di amare |
Principio supremo della metodica -
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terz' ordine, sieno vere o false, sieno conformi o diformi | dalla | natura delle cose, lo ingannino o lo dirigano rettamente. E |
Principio supremo della metodica -
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dunque delle regole morali, ch' egli si forma, dipende | dalla | composizione che ha preso il suo animo nella precedente |
Principio supremo della metodica -
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non alterata dall' arte, non avvelenata dall' ignoranza e | dalla | malizia; perocchè se le stesse regole morali del suo |
Principio supremo della metodica -
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morali del suo operare vengono contraffatte e falsificate | dalla | prima mala forma che prenda l' animo suo, come potrà |
Principio supremo della metodica -
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Questa spontaneità poi non essendo temperata e diretta | dalla | libertà colla quale l' uomo comanda a se stesso, si spiega |
Principio supremo della metodica -
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azione, parte è messa dall' attività dello spirito, parte | dalla | legge d' inerzia, per la quale « ciò che è già in moto si |
Principio supremo della metodica -
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di movimenti ed azioni esterne è spiegata appunto | dalla | sconnessione delle sue idee. Nella seconda età le |
Principio supremo della metodica -
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la parte formale non può essergli aggiunta che dal dovere, | dalla | legge morale. Se nel primo ordine d' intellezioni il |
Principio supremo della metodica -
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può venire al fanciullo se non dall' esperienza; come pure | dalla | sola esperienza gli può venire l' idea che dall' aderire |
Principio supremo della metodica -
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soggetto. L' operare in quant' è morale, prende forma | dalla | concezione e dall' intenzione di chi opera. Se dunque l' |
Principio supremo della metodica -
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ciò che è simile in più oggetti si può appercepire e notare | dalla | mente in due modi, o come una qualità semplice (più |
Principio supremo della metodica -
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Convien dunque che cavi da sè un atto nuovo, non datogli | dalla | natura, ma mosso dalla sua spontaneità suscitata da qualche |
Principio supremo della metodica -
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da sè un atto nuovo, non datogli dalla natura, ma mosso | dalla | sua spontaneità suscitata da qualche bisogno o stimolo: |
Principio supremo della metodica -
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sia uniforme. Questo fatto come pure tanti altri dipendono | dalla | legge generale, « che quanto più lungamente e |
Principio supremo della metodica -
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nell' intelletto del bambino; così non potrebbe l' uomo | dalla | sua malevolenza e durezza di cuore esser reso a credere e |
Principio supremo della metodica -
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rallargate, onde prende lo spirito umano un nuovo corso che | dalla | rozza incredulità lo spinge soavemente di nuovo verso la |
Principio supremo della metodica -
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soavemente di nuovo verso la credulità primitiva data | dalla | natura al bambino, restituita in parte ad esso da una |
Principio supremo della metodica -
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razionali della Germania, i quali escludono francamente | dalla | Bibbia ciò che essi dichiarano impossibile, misurandolo da |
Principio supremo della metodica -
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dirige secondo gli impulsi della natura, egli è determinato | dalla | sua spontaneità; nè può nascere alcun combattimento morale |
Principio supremo della metodica -
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come abbiam veduto, per degli inganni tesi al suo giudizio | dalla | falsità delle persone che lo attorniavano: ma finalmente le |
Principio supremo della metodica -
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degli enti della natura (1), o discordare | dalla | volontà della persona che lo governa. Che cosa nasce |
Principio supremo della metodica -
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apparito. Ecco la prima concezione di un Dio distinto | dalla | natura che si forma nella mente infantile. In questa |
Principio supremo della metodica -
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e svilupparlo; debbono finalmente non solo cavar profitto | dalla | grazia de' sacramenti, ma da quella che possono ottenere al |
Principio supremo della metodica -
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è sì grande, che se per qualsivoglia motivo, sedotto | dalla | tentazione, egli lo pospone ad un altro bene qualsivoglia, |
Principio supremo della metodica -
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qualche grado di fortezza, colla quale l' uomo che si mette | dalla | banda della bontà morale, combatte e vince l' allettamento |
Principio supremo della metodica -
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dall' amore del sapere dedottone e dai vantaggi ritratti | dalla | docilità, bastano a far sì che le volontà degl' istitutori |
Principio supremo della metodica -
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oggetto vietato distacca interamente la sua attenzione | dalla | volontà, che gli è legge, e quasi gliela cuopre per un |
Principio supremo della metodica -
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considerare il linguaggio come lo strumento universale dato | dalla | natura allo sviluppo intellettivo dell' uomo », e però di |
Principio supremo della metodica -
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condurre il fanciullo nostro graduatamente da' pensieri e | dalla | lingua propria d' un ordine inferiore a' pensieri ed alla |
Principio supremo della metodica -
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intellezione superiore. Dico non solo da' pensieri, ma anco | dalla | lingua; perocchè uno stesso pensiero può essere espresso |
Principio supremo della metodica -
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del fanciullo si trovano, dee farlo discendere gradatamente | dalla | massima classificazione che egli ha in mente alle minori, e |
Principio supremo della metodica -
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da parte le altre due maniere d' intellezioni venienti | dalla | forza unitiva dell' animale e dalla forza unitiva dell' |
Principio supremo della metodica -
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intellezioni venienti dalla forza unitiva dell' animale e | dalla | forza unitiva dell' uomo, ma è un dar ordine a queste |
Principio supremo della metodica -
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desidera. Ma questo stesso effetto non si ottiene meramente | dalla | natura abbandonata a se stessa, ma dall' arte. Conviene che |
Principio supremo della metodica -
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l' ordine oggettivo dee essere riconosciuto compiutamente | dalla | volontà, e quant' è più compiutamente, più egli divien |
Principio supremo della metodica -
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a conservatore, a fonte di ogni bontà dee rivocarsi | dalla | mente del fanciullo tutte le cose: ma dee farsi sempre |
Principio supremo della metodica -
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creature, si distingue in Dio stesso l' ottima volontà | dalla | sua natura7intellettiva. La conformazione de' proprŒ |
Principio supremo della metodica -
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di quella: e che si faccia così il fanciullo discendere | dalla | classe massima alle minime delle cose. Ma e quali saranno i |
Principio supremo della metodica -
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si debbono far trovare al fanciullo, anche qui menandolo | dalla | cosa più composta alla meno, per esempio, dal mondo alle |
Principio supremo della metodica -
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di quelle parti che il fanciullo già conosce: per esempio, | dalla | casa si potrà farlo discendere all' idea delle stanze, |
Principio supremo della metodica -
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ma ben anco per tutte le altre avvenire. Cominciamo | dalla | necessità che le parole degli istitutori sieno appieno |
Principio supremo della metodica -
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è un effetto della sua benevolenza. L' abusarne adunque | dalla | parte degli adulti è un atto di turpe ingratitudine. |
Principio supremo della metodica -
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che venendo in questo mondo, riceveranno sortiti loro | dalla | Provvidenza tali educatori! Oltre il danno che i fanciulli |
Principio supremo della metodica -
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di ubbidire, di conformarsi alla volontà altrui, nasce | dalla | credenza che s' è formata in lui che questa volontà sia |
Principio supremo della metodica -
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di giudicare della sua bontà da ragioni intrinseche, cioè | dalla | natura ragionevole o no, giusta o no, delle cose volute e |
Principio supremo della metodica -
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però di cadere, egli usa tutte le industrie per declinare | dalla | prova, per conciliare, se gli vien fatto, i due suoi |
Principio supremo della metodica -
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con sommo avvedimento e con somma prudenza. E cominciando | dalla | voglia d' influire che ha il fanciullo nella volontà de' |
Principio supremo della metodica -
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dare all' animo suo una tempra di durezza e inclinarlo fino | dalla | culla alla tristezza e alla crudeltà, chiudendolo all' |
Principio supremo della metodica -
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del fanciullo giunto al quint' ordine. Egli è costretto | dalla | necessità morale di operare a farsene qualche soluzione: e |
Principio supremo della metodica -
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a quella tenersi. Questa scelta può certamente esser fatta | dalla | natura, mediante la spontaneità, quando non si trattasse |
Principio supremo della metodica -
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nel primo stadio della moralità egli era diretto | dalla | natura, maestra sicura e soave: la sua spontaneità lo |
Principio supremo della metodica -
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e della virtù (1). Questa può nascere ed esser coltivata | dalla | prima infanzia, prima ancora del tempo della lotta; ma dove |
Principio supremo della metodica -
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parole. Osserva M. Necker de Saussure che « « ogni azione, | dalla | quale non risulta immediatamente patimento a nessuno, pare |
Principio supremo della metodica -
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tutta quella immensa ricchezza, che l' imaginativa acquista | dalla | composizione d' imagini, varia all' infinito. Questi |
Principio supremo della metodica -
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una contemplazione tanto più nobile quanto è più segregata | dalla | fredda realità. Egli è l' istinto d' imparare a conoscere |
Principio supremo della metodica -
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lo considera, riguarda sempre una cosa esterna e materiale, | dalla | quale si passa ad una cosa interna ed oggettiva. E quand' |
Principio supremo della metodica -
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sempre però ciò si effettua per questo modo; che egli | dalla | cosa esterna passi prima a contemplare quella, che egli ha |
Principio supremo della metodica -
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un altro mobile tuttavia, e questo è il piacere che ritrae | dalla | realità. Convien riflettere, che l' uomo è un essere reale, |
Principio supremo della metodica -
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a fissarsi nella cosa in se considerata ci stacca | dalla | realità, che le riesce del tutto inutile; la tendenza a |
Principio supremo della metodica -
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non mettendo egli confini a questi, se non è costretto | dalla | necessità dell' esperienza e delle cognizioni in lui |
Principio supremo della metodica -
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alla realità delle sue imaginazioni, non violentato a ciò | dalla | forza reale di esse, nè condotto da un principio |
Principio supremo della metodica -
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mal principio, da un animo che ha cominciato già a torcere | dalla | morale rettitudine. Se si considera attentamente, come si |
Principio supremo della metodica -
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può cominciare prima che l' uomo abbia inteso se stesso. | Dalla | notizia adunque dell' Io comincia la possibilità del vero |
Principio supremo della metodica -
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Fra i vantaggi morali poi, che viene traendo l' uomo | dalla | coscienza di se stesso, si è quello della memoria delle |
Principio supremo della metodica -
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e procurerà di eseguirle fedelmente. - Del resto rilevo | dalla | vostra lettera che non vi manca punto il vero spirito e lo |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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senza essere sacerdote; ma questo cruccio da che mai nasce? | Dalla | passione , che vi esagera, e vi fa vedere il disonore, dove |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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per vostro bene. Il darvi a credere, come rilevo con dolore | dalla | vostra lettera, di non essere amato dai Superiori e di |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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dai Superiori e di essere una spina nei loro occhi, nasce | dalla | stessa radice infetta, la quale vi rende cieco, e prendete |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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questo non dobbiamo già aspettare un' altra rivelazione; 2 | dalla | volontà de' Superiori, che rappresentano Iddio sopra la |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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vos audit, me audit »; 3 dalle circostanze esterne disposte | dalla | divina Provvidenza e interpretate sempre in modo, che il |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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che furono praticati da' santi, per liberarsi il più presto | dalla | tentazione, e non lasciarla dimorare in noi lungamente. E` |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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che ella non ci fosse stata manifestata dal Vangelo, e | dalla | dottrina de' santi e dalla Chiesa. E` un errore il credere |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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stata manifestata dal Vangelo, e dalla dottrina de' santi e | dalla | Chiesa. E` un errore il credere e un atto di superbia e una |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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alle soddisfazioni della natura; ed è una dottrina dettata | dalla | sensualità il pretendere poi di più, che col mortificarsi |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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religiosa. Tale è l' Istituto della Carità approvato | dalla | Chiesa, il quale non mette nessun limite all' azione |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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all' uomo perfezione. [...OMISSIS...] [...OMISSIS...] 1.53 | Dalla | lettura delle lettere, che mi avete indirizzato, ho |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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Istituto che voi avete professato. [...OMISSIS...] 1.53 | Dalla | consolazione che il Signore v' ha dato di gustare nel |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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sentimento istintivo, mi sono limitato a cavarne l' esempio | dalla | vita animale. Ma, come ho detto, c' è un sentimento |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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che, opponendo all' istinto una riflessione illuminata | dalla | fede e gli altri mezzi accennati, l' uomo può vincere per |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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Cristo tutte coteste tentazioni che sorgono spontaneamente | dalla | morbosa natura; ma la riflessione stessa, qualora congiuri |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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ovvero, rimanendo nell' oscurità, ci troviamo agitati | dalla | stessa incertezza. E` meglio dunque dire al Signore: « Io |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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come fratello. E oh le soavissime consolazioni, che sortono | dalla | mano di Dio! Se poi essi portavano il pensiero a Gesù |
Epistolario ascetico Vol.I -
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dunque di dirlo io? e mi vergognerò d' ascoltare la verità | dalla | bocca di quelli eziandio che sanno meno di me? e ricuserò |
Epistolario ascetico Vol.I -
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sant' Agostino gli eretici che, rompendo, fuggono | dalla | rete: e poi veder si possono quei cristiani che, colla |
Epistolario ascetico Vol.I -
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quelli che appunto sono fuori della Chiesa, sono staccati | dalla | vera unità, il declamare eccessivamente contro i tempi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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quella che nasce, si nudrisce, si perfeziona e si santifica | dalla | religione. Oh quanto dovrebbe sentirsi questa verità dai |
Epistolario ascetico Vol.I -
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dai cristiani! Quanto non dovrebbero essere mossi anche | dalla | dolcezza di questo purissimo sentimento a collegarsi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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giovanetti, che raccoglie ne' dì festivi dallo svagamento e | dalla | dissipazione, e li trattiene fra le istruzioni, le |
Epistolario ascetico Vol.I -
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senza dubbio grandissimi, che ci si attraverseranno | dalla | parte e dei cattivi, e degli ignoranti, e dal mondo, e dal |
Epistolario ascetico Vol.I -
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santa Chiesa, principalmente perchè sono latine, e perciò | dalla | maggior parte non intese: ma non mi sembrerebbe però |
Epistolario ascetico Vol.I -
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sviano alquanto, per la umana limitazione, i cristiani | dalla | pubblica, compiuta, ed esterna unione che nasce nella |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e poi di altri Confessori, il primo de' quali a venerarsi | dalla | chiesa fu, se ben mi ricorda, S. Martino di Tours, crebbero |
Epistolario ascetico Vol.I -
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quelle che si tengono in una certa relazione o distanza | dalla | Pasqua, la quale essendo fissata coll' anno lunare, cioè |
Epistolario ascetico Vol.I -
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non le pare che riceverebbe non so quale perfezionamento | dalla | perfettissima instituzione di Gesù Cristo, a cui si |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Quanto mi piace il concetto che ho sentito più volte | dalla | sua bocca, che bisogna avere un cuore grande; che il nostro |
Epistolario ascetico Vol.I -
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con l' ordine della Carità . Questo tutto dipende | dalla | saviezza de' Superiori, ai quali debbono essere portate le |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e le proprie tenere sollecitudini, proviene primieramente | dalla | raccomandazione che ne ha fatta Gesù Cristo con quelle |
Epistolario ascetico Vol.I -
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dei poveri è necessario che sia con parzialità presa | dalla | Congregazione dei Fratelli della Carità, perchè lo spirito |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Ben altro è il sollievo, che pare all' uomo di cavare | dalla | turbolenta agitazione delle esterne cose, la quale lascia |
Epistolario ascetico Vol.I -
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fare bene le operazioni che sono nostre; la virtù in somma, | dalla | quale sola può avvenire all' uomo lode, come di cosa sua; 2 |
Epistolario ascetico Vol.I -
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di sentire il parere, spero che in gran parte provengano | dalla | brevità onde si trovava esposta la idea del progetto che Le |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che vedere il pesce attratto dall' esca, o l' uccello | dalla | pastura. « Confortare » adunque « et esto robustus valde », |
Epistolario ascetico Vol.I -
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a confessare, a fare tutto ciò, a cui siete meno portato | dalla | natura, o meno inclinato dall' abitudine. A me sembra che |
Epistolario ascetico Vol.I -
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incorporati colla Chiesa, ciò che è massimamente richiesto | dalla | particolare indole della instituzione. Intanto dunque che |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e quindi a stabilire nelle costituzioni, che solamente | dalla | prima classe possano cavarsi i superiori della società ed i |
Epistolario ascetico Vol.I -
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nella congregazione a cui appartiene; non si dividerà | dalla | carità di Cristo per cercare i propri interessi, ma |
Epistolario ascetico Vol.I -
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la serva, la quale viene sempre tenuta in soggezione | dalla | padrona. Le instituzioni religiose debbono essere tutte |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Capo. Nè se l' amore dei religiosi viene in parte diviso | dalla | società e dato al gregge di Cristo, verrà per questo la |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Godo che abbiate trovato acconcio il monte di Domodossola; | dalla | descrizione che io ne udii, a me pure sembra così. Desidero |
Epistolario ascetico Vol.I -
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de' cristiani: spirito tranquillo, moderato, veniente | dalla | carità, nella verità del nostro, ma particolarmente del mio |
Epistolario ascetico Vol.I -
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lui. Ella sente un non so quale timore in se medesimo nato | dalla | coscienza della propria debolezza. Ed in vero è ragionevole |
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oro la croce. Ella è ne' medesimi sentimenti come intendo | dalla | cara sua. Ah quanto è grande questo tesoro, quanto è |
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che facessimo in essa unitamente: pregare nel digiuno | dalla | santa Chiesa prescritto, pregare di consenso a tutti i |
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il suo regno di cui Cristo è il Re, quel regno preordinato | dalla | costituzione del mondo, quella Chiesa che deve distendersi |
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immaginazione delle cose soprannaturali che mi accenna e | dalla | sollecitudine di ricercare se sieno da un principio buono o |
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oggetti idonei a darci le soddisfazioni momentanee volute | dalla | nostra natura inferiore. Ah se il nostro tesoro fosse in |
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da sè stesse, dal loro esterno apparato, dal loro numero, | dalla | loro pomposità, in somma da una falsa apparenza che non ci |
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[...OMISSIS...] 1.29 Ringrazio Iddio che, come vedo | dalla | cara vostra, le cose costì seguitano bene. Il Cardinale |
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esattamente, perchè voi veggiate, che noi sappiamo adesso, | dalla | bocca stessa del Vicario di Gesù Cristo, qual norma noi |
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te non finirò », e così proseguì il suo lavoro, liberato | dalla | tentazione. Così dobbiamo fare noi: lavoriamo pure |
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nella tenera età, tutta occupata e quasi istupidita | dalla | folla delle impressioni de' sensi. Intanto non conviene |
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certo d' istituzione di Gesù Cristo, ed il terzo è posto | dalla | Chiesa, sulle traccie del suo Fondatore. Nulla dunque dee |
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carissima. Questi sono i vostri sentimenti, come raccolgo | dalla | cara vostra; e non mi faccio maraviglia se in questa piena |
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che pochi versetti al giorno, ma pensando che vengono fuori | dalla | bocca di Dio, e che si debbono intendere con semplicità, e |
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noi ardente mentre si ascoltano. Questo consiglio mi cade | dalla | penna in contandovi dello star bene del mio corpo, cioè di |
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del sentimento della nostra impotenza. Che se poi ciò nasce | dalla | poca vivezza della nostra fede, anche allora l' esperienza |
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e perfezione e con vera utilità del genere umano, se non | dalla | radice divina del Vangelo. Non è già ch' io ammetta |
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Guai a tutti quelli altresì che si lasciano scandalizzare | dalla | mala consuetudine di quei primi, e si trascinano dietro il |
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contro lo spirito che abbiamo eletto e distruggerebbe fino | dalla | radice quell' Istituto, che la sola misericordia di Dio e |
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del nostro Dio: la fede viva e la longanimità tanto lodata | dalla | Scrittura ne' patriarchi: e quel « sustine Dominum », che è |
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non c' è alcuno che non sia stato qui evidentemente mandato | dalla | Provvidenza. Mi riserbo a voce di contarvi i progressi che |
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probo e savio potesse vedere male simili società desiderate | dalla | Chiesa, promosse ed approvate da' Sommi Pontefici: sicchè è |
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mal grado di tutto questo, e di quel più che taccio, perchè | dalla | loro bontà non sarei creduto, mi trovo impegnato nell' |
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il pontefice. Dove tutto ciò si confermi nei loro cuori | dalla | voce dello Spirito, io comincierò ben volentieri a |
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Monsignor Scavini; giacchè vogliamo pendere intieramente | dalla | sua volontà: non gli scrivano però, ma aspettino di |
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sebbene apparentemente religiosi! No, no, cacciamo | dalla | nostra mente tutto quell' ingombro, cacciamo dal nostro |
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degli uomini non mi ritrarranno mai, coll' aiuto di Dio, | dalla | manifestazione di questi principii, che credo gli unici |
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per addietro, e che conviene riconoscere come spuntati | dalla | parola di Cristo, e con amore cristiano coltivare. Guai, |
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la verga per consolarci, e son ben certo, e il veggo già | dalla | vostra lettera, che dalla meditazione della bontà paterna |
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e son ben certo, e il veggo già dalla vostra lettera, che | dalla | meditazione della bontà paterna di chi percuote voi sapete |
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Provvidenza li voglia nel secolo, come voi, che sento | dalla | lettera vostra in trattato di presto sposarvi: nel che vi |
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preparati. Ora è tempo da pregare assai, e da disporci: voi | dalla | vostra parte, noi dalla nostra. Ma, come dico, soprattutto |
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pregare assai, e da disporci: voi dalla vostra parte, noi | dalla | nostra. Ma, come dico, soprattutto è da farci orazione |
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ma gli venivano portati, e ci volle molta instanza | dalla | parte della Cananea per essere esaudita, dicendo egli: « |
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che gli altri, si è di assumere le opere di carità, offerte | dalla | divina Provvidenza, prudentemente . Ma nell' osservare |
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sacerdoti; e, la Dio mercè, tali che certamente è ancor più | dalla | loro qualità che dal loro numero che si può conoscere |
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mio ritorno da Roma, insistendo sull' indirizzo datomi | dalla | santa memoria di Pio VIII e da Vostra Beatitudine |
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negli uomini. Eh! chi è spoglio di ogni speranza e fiducia | dalla | parte degli uomini, chi non pensa a protezioni umane, ma |
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illusione. E il senso di tanta nostra miseria vien reso | dalla | grazia il veicolo che ci conduce alla cognizione di Dio. |
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dimande del prossimo. Dimanda ancora S. Em.za, come intendo | dalla | sua lettera, qual sarebbe il sistema e modo di agire che |
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mostrar dee i buoni effetti temporali venienti spontanei | dalla | osservanza della legge: « Mirabile cosa, diceva pur bene |
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Colui che non aveva ove reclinare il capo. Ben è vero che | dalla | radice della povertà nasce un frutto contrario alla madre: |
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differenza da reclusorio a reclusorio, il che nasce | dalla | diversità de' loro regolamenti e del primo loro impianto: |
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che il sentimento della nostra compassione sia suscitato | dalla | vista delle miserie de' nostri simili? E` questo sentimento |
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cuore il comando; la cosa è chiara, noi siamo ben lontani | dalla | perfezione, e colle penitenze che facevamo prima, c' |
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che il giovanetto non viene corretto e abbonito, se non | dalla | interna operazione di Dio, che l' aiuta a custodire i |
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che mi hanno fatto essere assente, come sono ancora, | dalla | casa di Trento. Ora sono con voi, la cui lettera mi fu |
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mai definitivamente stabilite, se prima non sono provate | dalla | sperienza e quindi confirmate dalla Santa Sede. Tanto è poi |
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prima non sono provate dalla sperienza e quindi confirmate | dalla | Santa Sede. Tanto è poi vero che quelle regole sono |
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o che io assuma i vostri impegni e che disaggravi voi | dalla | direzione dell' Istituto della Provvidenza, promettendomi |
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facciate alcuna nuova difficoltà a questa vostra promessa, | dalla | quale tanto dipende sia riguardo all' anima vostra, sia |
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parti d'un commune sensorio elle genti incivilite. 11. Così | dalla | vaga, incerta, spesso contradittoria sensazione |
Psicologia delle menti associate -
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