Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Penombre

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Praga, Emilio 14 occorrenze

Penombre

, ma non amo la musica di chiesa. Ah per l'uom sventurato appeso ai chiodi, quel rimbombo di lodi al barbaro che in ciel tranquillamente dalla sua gente

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splendor dell'arca, e già all'idolo d'or torna l'umano, e dal vertice sacro il patriarca s'attende invano; s'attende invano dalla musa bianca che

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, questuando il sorriso e la carezza benedicendo i cenci e l'allegrezza... E forse ancora qualche vecchio amico, dalla febbre e l'età fatto pudico, ti getta il

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cretini che vide immoti a' suoi piedi divini!... E sentirai dalla vetusta dea come la forma strangoli l'idea, come al vergine altar della bellezza sorga

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scongiuro, per la madre mia! Chi è là che stappa ?... Dio lo salvi dal Limbo e dalla Trappa! Giù come fiume per allegra valle, giù come treccie per

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mio; non vi inchiodar l'affetto dei bimbi, e la virtù! E la ricchezza, dalla creta evasa, che renderemo all'anima lassù! La ereditai per te, mio

Penombre

! Dalla tua fiala il dubbio sbuffa le sue tempeste; gramo corpuccio viscido, tappato in sempiterno, tu miagoli lo scherno che il Caso all'uom creò

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buoni spiriti qualche preghiera nuova, e il vecchio giogo smova che ceppo al bardo fu... Pregate - il bardo sanguina, ma, se nell'alto sale, dalla

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chioma dalla negra tinta: forse vi intreccia mammole a quest'ora qualche beltà nel gineceo discinta. Ed io che le avea fatto una canzone alla povera

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poeta, e son gelosa! Son gelosa de' tuoi vaghi dolori delle tue belle vendemmie di fiori, sono gelosa della fantasia che ti dilunga dalla soglia mia

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macilento... Lo urtai: la stoffa che lo mascherava si aperse al vento, e, come un filo che trovò la cruna, un raggio uscì dalla sua falda bruna; io gridai

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dalla base San Luca: - son ritornati i barbari? Povera Italia eunuca! A chi scrisse la bibbia guastar l'appartamento... o artisti del trecento

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tremola forse la grande aurora... dalla profonda gora la farfalla uscirà! Musa, quel dì la lapide peserà sul poeta: ma tu, prona al mio tumulo, di serti e

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stesso, né son parole inutili i sibili e i sussurri che van pei campi azzurri. Oh seguitarli in estasi, fra stelle e nebulose; dalla region dei fulmini

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