una direzione unica, dall’alto al basso. Francesco di Sales vede nella devozione, più ancora che un legame, una scala che va dalla terra al cielo
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immagini del passato evocate dalla memoria e tramandate dalla storia e quelle formate dall’immaginazione premono su quelle del presente, che i sensi
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dimensione della vita, perché è definita dalla vita vissuta dall’umanità, ma non è più una costruzione razionale disposta dalla provvidenza né la
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è andato avanti e va avanti a casaccio e Dio non lo governa, assiste dall’empireo alle follie degli uomini che trascinano nel tempo le stesse colpe e
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l'armonia della sua pittura derivava dall’accordo a distanza di macchie di colore (“manchas distantes”) e che così arrivava alla “verità” e non solo alla
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funzione statica è indipendente dall’equilibrio dei valori plastici. Ma poiché quegli elementi conservano la configurazione che avevano come componenti di
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ideologico, il contenuto allegorico. Staticamente, la colonna è un sostegno la cui conformazione, dimensione e frequenza erano determinate dall’entità
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nozione comune dello spazio, infatti, non è più dettata da un principio matematico, ma dall’esperienza: lo spazio è la città e la campagna, considerate
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potranno essere utilizzati o no nell’opera finale, ma che conservano un valore autonomo, tanto che spesso vengono riprodotti, proprio come schizzi, dall
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escluderlo dall’aura mitica che avvolge il gruppo della Madonna e del Bambino. Ma, in tutti questi epigoni del Caravaggio, la polemica sociale è
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diversa: da un lato visi indeterminati, che si assomigliano tutti come musi d’animali, dall’altro una caratterizzazione chiara, una perfetta riconoscibilità
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dall’artista a chi guarda, l’intenzionalità tende a orientare la scelta e il riconoscimento dei valori. Poiché, da questo punto di vista empiristico
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dall’autorità all'esperienza, né impone agli uomini la scala massima delle misure celesti; è uno spazio che muove dall'esperienza delle cose e può
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all'agire si prospettano le due grandi vie: della direzione dall'alto e della direzione dall’interno, dell’insegnare e dell’educare. La prima è la via
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guidate dall’immaginazione o, ed è lo stesso, che la tecnica sia guidata dall’arte. Si mobilita l'artigianato, si cerca di dare ad ogni oggetto un carattere
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’epoca è proprio di attenuare l'urto dottrinale, sgombrare le difficoltà provocate dall’intransigenza, rendere possibili il discorso, la comunicazione, la
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un valore, ora tutte le immagini che popolano la nostra mente, siano esse ricevute dal mondo esterno per mezzo dei sensi o prodotte dall
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Il Manierismo nasce con Michelangiolo, e nasce come arte ormai affrancata dall’obbligo dell’imitazione o, più precisamente, come arte che è bensì
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, ma opera in un campo differente, molto più mondano: infatti lo Stato, nella forma che riceve dall’assolutismo monarchico, conserva bensì una gerarchia
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struttura gerarchica che trasmette la sollecitazione dall’alto al basso; ma c’è anche la tendenza opposta, a risalire dal basso la piramide gerarchica, ad
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chi non l’ha avuta. Questo compito missionario, che consiste da un lato nella difesa dei fedeli dal persistente pericolo dell’eresia e dall’altro
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tecnica della persuasione e la persuasione implica un rapporto aperto, bilaterale: se fosse a senso unico, dall’alto al basso, sarebbe prescrizione e per
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quasi realistica di certe parti si accompagna una visione miracolosa, senza che il passaggio dall’una all’altra appaia allo spettatore né ovvio né
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strade di accesso dall’esterno.
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sue direttive rivolte a un decoro non disgiunto dall’utilità. Perciò la “immaginativa", che era la massima qualità dell'artista secondo il teorico
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è certamente un caso che, teologicamente, derivino generalmente dall’arco trionfale classico. Sono anche un segno della distinzione, che sempre più
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di più: ha sentito che un valore monumentale non può nascere dall’immaginazione o dall’ingegno di un singolo e si forma e matura lentamente nella
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L’immaginazione, in grado maggiore o minore, è di tutti; ma è solo l’artista che sa tradurre in immagini visibili le immagini fabbricate dall
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, distinta certamente dallo spazio e dall’architettura della società dei viventi, e più splendida, ma ubbidiente alle stesse leggi prospettiche, alla stessa
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