Eccovi due ricette che, ad eccezione della quantità, poco differiscono l’una dall’altra.
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Levate il semolino dall’involto, mettetelo al fuoco in una cazzaruola e senza farlo bollire scioglietegli dentro il rosso d’uovo, versate nel
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minaccia di bombardite, esse siano meno pericolose dei fagiuoli comuni ed eguali a quelli dall’occhio.
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Questa zuppa potete farla nella stessa guisa della zuppa di fagiuoli; però la broda delle lenticchie e dei fagiuoli dall’occhio si presta bene anche
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piselli mezzo cotti e scolati dall’acqua, conditeli con sale e pepe e fate loro suzzare tutto il soffritto; poi versate sugo di pomodoro e l’acqua
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Conti corti e tagliatelle lunghe, dicono i Bolognesi. Fate la sfoglia e tagliatela come quella del N. 44. Cuocetele poco, scolatele bene dall’acqua e
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Scolate bene i maccheroni dall’acqua e conditeli col parmigiano e con questo intingolo, il quale si può rendere anche più grato o con dei pezzetti di
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Per far la salsa verde tritate tutto insieme colla lunetta, capperi spremuti dall’aceto, un’acciuga, poca cipolla e pochissimo aglio. Stiacciate il
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Questa salsa, alquanto ribelle agli stomachi deboli, si usa ordinariamente colla bistecca. Prendete un pizzico di capperi indolciti, strizzateli dall
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Fate un battutino trinciato ben fine con poca cipolla, prezzemolo, qualche foglia di bassilico, presciutto tutto magro e capperi strizzati dall’aceto
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Capperi strizzati dall’aceto, grammi 50.
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Prendete un pugnello di capperi e strizzateli dall’aceto; prendete tante olive indolcite che levando loro il nocciolo riescano in quantità eguale ai
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caldo e aggiungendovi capperi strizzati dall’aceto e alquanto tritati.
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gettatelo in una catinella d’acqua fresca. Quando la pasta sarà riposata, levate il burro dall’acqua, asciugatelo con un pannolino e infarinatelo
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schienali che bollendo assodano: salate l’acqua e aggiungete un pizzico di sale e una presa di pepe quando le ritirate dall’acqua. I granelli tagliateli
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rigonfiati bene friggeteli nel lardo o nell’olio in modo che sieno ricoperti dall’unto e serviteli caldi come fritto o piatto di tramesso il quale
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parte del midollo e salateli non troppo. Dopo un’ora o due da questa preparazione scolateli dall’acquosità che hanno gettata e, senza asciugarli punto
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, quando il composto è diaccio, aggiungete altre due uova lavorando sempre e molto col mestolo finchè sia ben mantecato; e ciò si conosce dall’azione del
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costola, ma prima spalmatele da una parte e dall’altra abbondantemente col detto composto. Quando le avrete chiuse doratele col rosso d’uovo
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salteranno dall’allegrezza se qualche volta la mamma lo darà loro caldo caldo per colazione nell’inverno.
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, dalle ali al codrione, e con un coltellino ben tagliente cominciate a levar dall’interno le ossa delle ali scarnendole bene. Dopo, sempre dall
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distaccate le braciuoline l’una dall’altra, mescolate, lasciatele tirar l’umido indi versate acqua calda e un poco di sugo di pomodoro o conserva. Fate
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, capperi strizzati dall’aceto e un’acciuga, tritando il tutto ben fine. Lasciatelo cosi semplice, oppure aggiungete un rosso d’uovo e un pizzico di
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prosciughi di metà. Allora mettetele da parte asciutte conservandole calde, e in quell’intinto tirate a sapore del cavolo nero già lessato, spremuto dall
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capperi strizzati dall’aceto. Servite il tonno affettato sottilmente, senza scomporlo, con la salsa e con spicchi di limone.
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230. Fagiuolini dall’occhio in erba all’aretina
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Lessate gli spinaci in pochissima acqua o soltanto con quella che sgronda dai medesimi quando li levate dall’acqua fresca dov’erano in molle
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Sbucciateli, tagliateli a tocchetti, salateli e lasciateli stare per qualche ora. Asciugateli dall’umido che hanno buttato, infarinateli e friggeteli
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rosolate da una parte voltatele dall’altra, quindi bagnatele con sugo di carne, legandole con una presa di farina.
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mettetele a bollire con un mazzetto odoroso e dopo cotte e scolate bene dall’acqua, rifatele con un battutino di presciutto grasso e magro, un pezzetto di
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fresca. Levatelo dall’acqua senza spremerlo e pigiatelo in una cazzaruola che porrete al fuoco per fargli far l’acqua, che poi scolerete strizzandolo col
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Nettate i broccoli dalle foglie più dure, lessateli, strizzateli dall’acqua e tagliateli all’ingrosso. Tritate due o tre spicchi d’aglio o lasciateli
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Lessatelo a metà, strizzatelo dall’acqua, tritatelo colla lunetta e mettetelo al fuoco con burro e latte per tirarlo a cottura e salatelo. Quando
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Mandatelo caldo in tavola, non del tutto asciutto dall’acqua in cui è stato cotto, e se desiderate vi faccia miglior figura, copritelo di prezzemolo
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Togliete i ranocchi dall’acqua fresca dove li avrete posti dopo averli tenuti per un momento appena nell’acqua calda se sono stati uccisi d’allora
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cinque o sei minuti e versatelo diaccio sulla lepre. Tolta dall’infusione asciugatela e steccatela tutta col lardatoio con fettine di lardone di qualità
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di una polvere rossa, che viene dall’Inghilterra in boccette di vetro.
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Avvertite che l’uva di Corinto o Sultanina è diversa dall’uva Passolina. Questa è piccola e nera; l’altra è il doppio più grossa, di colore castagno
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1a Operazione potrete farla a tarda sera; tenete la catinella riparata dall’aria e in cucina, se non avete luogo più tiepido nella vostra casa.
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dall’aria e quando quel pane sarà ben lievitato per il che occorreranno, a seconda della stagione, otto o dieci ore, guastatelo e rifatelo più grande
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La parola offella, in questo significato, è del dialetto romagnolo e, se non isbaglio, anche del lombardo e dovrebbe derivare dall’antichissima offa
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la conserva fosse troppo soda rammorbiditela al fuoco con qualche cucchiaiata d’acqua. Sopra la conserva distendete a eguale distanza l’una dall’altra
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pastella; stringete le due parti del ferro insieme, passatelo sopra al fuoco da una parte e dall’altra, levate le sbavature con un coltello ed apritelo
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distaccarla dall’asse, rivoltatela dalla parte opposta. Se poi vi piacesse di darle forme bizzarre procuratevi degli stampini di latta vuoti dalle due parti
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una discreta distanza l’una dall’altra perchè si allargano molto e gonfiano, restando vuote all’interno.
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stiaccia nel ferro da cialde a una debita distanza l’una dall’altra e, voltando di qua e di là il ferro sopra al fornello ardente, levatele quando
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Quando scrissi questo articolo brillava un astro di grande splendore, ora scomparso dall’orizzonte.
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dall’uomo soltanto nella prima metà di questo secolo, eseguisce egli stesso l’operazione e feconda le piante che si coltivano ne’ tepidari; esse
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della Porretta per vedere se imparava qualche cosa dall’abile maestria di cuochi bolognesi; e se è vero quanto egli mi riferì, capitarono là alcuni
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Lesso. Vitella con fagiuolini dall’occhio all’aretina, N. 230. Tramesso. Ciambelline, N. 121.
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