MORTE DELLA VERGINE: Questo episodio compare nei dipinti attorno al XIII secolo e trae spunto dal racconto della Leggenda aurea di Jacopo da Varagine
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Gli apostoli, rappresentati in basso, seguono l’evento con grande concitazione. Ancora più concitata, nel suo insieme, è la versione fornita dal
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serve a concentrare l’attenzione sull’immagine del Cristo, in scorcio, piombante dal cielo e sulla figura di Paolo caduto in terra.
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, disposta su una piccola altura, appare una figura femminile con le braccia sollevate, pronta ad accogliere un velo che gli viene inviato dal Santo
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Forse, prima di passare alla descrizione dell’iconografia del tema, è bene ricordare brevemente la vicenda della Santa, tratta dal racconto della
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Nonostante il Santo sia stato oggetto di culto sin dal secolo IV in pittura fa la sua prima apparizione in epoca piuttosto tarda, intorno al XTV
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La figura del Santo, stavolta isolata, risalta su un fondo scuro e reca nel volto una smorfia di dolore; i panneggi e i capelli sono mossi dal vento
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Il pittore ci restituisce la sensazione di un’esecuzione in diretta mentre il colpo di spada recide la testa dal collo, producendo la violenta
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il maiale ha un doppio significato: rappresenta il demonio, che il santo ha sconfitto, ma anche l’animale dal quale veniva tratto il lardo con cui si
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San Bernardino da Siena: L’iconografia presenta un santo dal volto scavato, con una tavoletta o un disco dove appare la scritta IHS circondata da
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Santa Barbara: Santa martire raffigurata con una piccola torre, che richiama l’episodio della torre fatta costruire dal padre Dioscoro per tenerla
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testamento in latino fatta dal santo.
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Il tema storico-mitologico ha un repertorio iconografico straordinariamente ricco già in ambito antico, dal quale nel corso dei secoli gli artisti
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pittori a partire dal Rinascimento. Come abbiamo fatto per il tema religioso inizieremo descrivendo le iconografie più semplici per poi passare a quelle
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Non meno originale è l’iconografia delle Nozze di Amore e Psiche, viste dal basso in scorcio, con le mani dei due protagonisti che si congiungono per
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contorcersi dal dolore.
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Massimo Stanzione, pittore influenzato dal Caravaggio, nel suo Orfeo e le Baccanti mostra Orfeo caduto in terra mentre le baccanti stanno per
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, di cui si servì per farla desistere dal suo isolamento. Quando Pomona sembrava coinvolta dal suo discorso Vertumno si trasformò nel bel giovane che
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simmetria, determinando una visione “unita”. In questo caso la lettura va fatta partendo dal generale per scendere poi al particolare.
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A partire dal III secolo si abbandona del tutto l’uso di copiare i greci e nella ritrattistica si delineano nuove forme, tendenti ad accentuare
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Il ritratto di Eleonora col figlio Giovanni, dipinto dal Bronzino, rientra nel primo tipo: qui tutto serve ad evidenziare lo status della donna
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espressivamente uniti dal valore fermo della luce e dall’accordo dei colori particolarmente preziosi.
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usato per rappresentare i potenti, rivela invece una inquietudine superbamente sottolineata dal cielo rossastro sullo sfondo.
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Velasquez, vicino in qualche modo a van Dyck, nella ritrattistica sente il valore del “dialogo” con il riguardante, indipendentemente dal fatto che
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Un esempio ci può essere offerto dal Paesaggio con fuga in Egitto, di Annibale Carracci, conservato nella Galleria Doria Pamphili, a Roma: • i due
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si servivano di più modelli, traendo il meglio da ognuno di essi. Gli spunti per rappresentare la natura andavano ripresi dal vivo e “ordinati”; in
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scenario tutto italiano, dominato dal pittore bergamasco Evaristo Baschenis.
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’arte della liuteria sarebbe limitativo. Infatti dietro questi bellissimi oggetti si cela un significato, derivato dal trattato De Musica di Agostino
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Schema a fonte di luce unica: La fonte di luce è unica e la luce proviene da destra o da sinistra; dal fondo (in questo caso fornisce un effetto di
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dal manganese e dal carbone di legna, e in seguito dal carbone di vite, bruciando l’avorio e dalla corteccia di un albero brasiliano, il cosiddetto
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di vivere. Nell’antica Grecia e a Roma è il colore usato per rappresentare la massima divinità dell’Olimpo, Giove, mentre a partire dal Medioevo è il
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emotivo, che può muoversi più velocemente rimanendo impresso nella retina. Nelle varie epoche il rosso è stato estratto in diversi modi: dal kermess, un
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, derivato dal carbonato di calce; il giallo, il rosso e il verde, derivati da terre; il nero, ottenuto dall’avorio bruciato; il cinabro, ottenuto dal
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conclusione che i due modi dipendono dal rapporto che l’artista ha con il mondo che lo circonda: quando il rapporto è armonico cerca di “imitare” la
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Con Warburg l’interesse si sposta dal dato puramente formale al significato, non a caso è considerato l’ispiratore della moderna “Iconologia”. Il
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Iniziamo il nostro percorso ricordando le iconografie più semplici, prodotte in un periodo di tempo che va dal I-II secolo d.C. al Medioevo.
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In alcuni dipinti la gerarchia simbolica può essere suggerita dal fatto che il trono si eleva su un alto basamento, come nella Pala Magnoli, di
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umano, fa propria la condizione dell’essere che è sessuato e mortale; la mortalità che assume è correlativa alla sessualità, dal momento che è mediante la
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SACRA FAMIGLIA: Questo genere di rappresentazione compare a partire dal XV secolo, dopo che i Gesuiti svilupparono il concetto secondo il quale Gesù
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apprendere dal dipinto di Jean Fouquet, conservato nel Musée Royal des Beaux-Arts di Anversa.
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risalto al fatto che l’evento ebbe luogo in primavera. In seguito i fiori vennero sostituiti dal giglio, simbolo della purezza di Maria.
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colomba dello Spirito Santo. Dal XIII secolo in poi, gli elementi che entrano a far parte della composizione sono fondamentalmente tre: • l’Angelo • la
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Nel secondo caso, come possiamo apprendere dal dipinto l’Annunciazione di Jacques Daret, conservato al Louvre, Maria riceve l’Angelo in una stanza
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Nel Rinascimento il saluto viene espresso in forma di abbraccio, come possiamo apprendere dal quadro del Pontormo nella Pieve di Carmignano (figura
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Come esempio potremmo ricordare la Strage degli innocenti realizzata dal Maestro Fiorentino nella volta del Battistero di Firenze.
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A partire dal XIII secolo lo schema compositivo diviene più complesso: fanno la loro apparizione gli apostoli, mescolati ai soldati e tutti
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Partendo dal gesto violentissimo della Maddalena con le braccia proiettate verso l’alto (molto calzante e poetica la descrizione di Cesare Brandi che
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Tintoretto nella Resurrezione, dipinta per la scuola di San Rocco, mostra il Cristo che ascende in cielo in una esplosione di luce, uscendo dal
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Ci sono naturalmente delle eccezioni, come possiamo apprendere dal Polittico Aver oidi, dipinto da Tiziano, conservato nella Chiesa dei Santi Nazaro
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CENA IN EMMAUS: Questa scena comincia ad essere rappresentata solo a partire dal XII secolo e diviene piuttosto frequente nelle composizioni del XVI
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