negativo, dal punto di vista scientifico, a pag. 89.
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le affinità di struttura più o meno strette fra i vari organismi, cioè l’aspetto attuale dell’insieme dei viventi come risulta dal quadro della
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Gli organismi viventi dal Cambrico in poi.
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Ancora nei primi tempi del Paleozoico avviene un fatto importante, che cambierà la faccia della vita sulla terra: alcuni organismi escono dal mare e
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Figura 10. Lo scheletro e l’impronta delle penne di Archaeopteryx lithographica dal calcare di Solenhofen in Baviera (da Zittel).
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È probabile che i Mammiferi si siano sviluppati da un ordine di Rettili, i Terapsidi, che ebbe grandissima diffusione dal Permico (fine dell’era
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Figura 19. La serie paleontologica dei Titanoteri (Mammiferi perissodattili americani). Testa vista di faccia e di profilo. Dal basso in alto
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dal diminuire, è tuttora valida, anzi è venuta acquistando anche maggior valore col progredire degli studi di geologia, di paleontologia, di anatomia e
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semplice procedimento algebrico, dal rapporto fondamentale fenotipico del monoibridismo 3:1.
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indipendentemente dal sesso.
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dal complesso dei geni,
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molta attenzione a questo problema; ma le ragioni sono chiare: se si voleva uscir dal vago e dall’ipotetico, era necessario prima costruire la
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soltanto se si evitano con cura gli accoppiamenti con individui di altra razza. Se in uno stabilimento in cui si allevano diverse razze di cani (dal cane
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Ma non sospettava, il dogmatico naturalista, che le cose che sarebbero state scoperte di li a poco ne avrebbero demolito il sistema dal punto di
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Molti altri esempi si potrebbero portare, alcuni dei quali ormai ben studiati anche dal punto di vista quantitativo. Le ricerche proseguono
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Il primo è il lamarckismo, che nella sua formulazione originaria postulava non soltanto l’ereditarietà dei caratteri acquisiti dal corpo, o soma
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è, come abbiamo detto, la risultante di forze naturali, così come possono esserlo l’erosione prodotta dal vento su di una roccia, o l’alterazione
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. Idee analoghe - non lontane, dunque dalla osservazione già fatta da Aristotele - furono espresse anche dal Robinet (1735- 1820) di Rennes, che le
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L’ipotesi 2) respinta dai materialisti, e accettata dai creazionisti è sterile dal punto di vista scientifico, perché non è suscettibile di essere
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cui ne seguirono poi molti altri, furono considerati dal Boucher come testimonianza del fatto che l’uomo è vissuto accanto ad «animali antidiluviani».
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in italiano dal Gherardini (Milano 1805) e un verboso trattato di patologia intitolato Zoonomia, ovvero Leggi della vita organica che fu tradotto dal
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L'era delle grandi scoperte nel campo degli antenati dell’uomo non è chiusa. Dal 1959 in poi si ebbero nuovi importantissimi ritrovamenti nella gola
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milioni di anni dal presente. Agli Australopiteci sarebbe seguito Homo habilis, che è una forma intermedia fra Australopithecus e Homo erectus. Da
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Che cosa avesse scritto il Buffon nella teoria della terra si può arguire dal seguente riassunto, tratto dalla sua stessa Storia Naturale, nella
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Scrive un cronista contemporaneo: «Il signor Buffon, autore della Storia Naturale, ha la testa sconvolta dal dispiacere che gli dà il successo del
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inondazioni, sovente scacciati da questi stessi asili dal fuoco dei vulcani, tremebondi su d’una terra, che tremava sotto i loro piedi, nudi di spirito e di
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torinese in una serie di volumi, dal 1872 al 1887.
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H. U. Smith, Dal pesce al filosofo, trad. it., Boringhieri, Torino 1961.
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A. I. Oparin, L’origine della vita sulla terra, trad. it. dal russo, Boringhieri, Torino 1956.
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A questa si deve la parte immortale dell’opera lamarckiana. La quale, già accennata fin dal 1802 in una prolusione al suo corso pronunciata il 21
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in un volume dal titolo Philosophie zoologique pubblicato nel 1809.
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suoi contemporanei. Le teorie lamarckiane furono apertamente osteggiate dal Cuvier, che nel frattempo aveva conquistato una grande autorità.
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destato fin dal suo nascere una risonanza enorme. Fra le teorie scientifiche è certamente quella che ha commosso più larga cerchia di pubblico.
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abbagliare ancora una volta dal prestigio imperiale: il secondo impero. La Germania, non ancora unita, va acquistando prestigio politico e soprattutto
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1824, sotto il regno di Carlo X, divenne presidente di sezione del Consiglio di Stato, sempre conservando, beninteso, la cattedra. Fin dal 1820 era
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scetticismo e ben lontano dal credere alla frenologia: quando tornai dal viaggio, appena mi vide si volse alle mie sorelle dicendo: «Guardate, la forma della
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Nei primi anni, dopo il suo ritorno dal viaggio, Darwin frequentò un po’ la società, i circoli scientifici e letterari. Fra le persone eminenti che
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Dal settembre 1854 in poi dedicai tutto il mio tempo all’argomento trasformazione delle specie riordinando un’enorme quantità di note, osservando e
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. Soluzione ch’era già stata vista dal Lamarck e dal filosofo Herbert Spencer, il quale, fin dal 1852 aveva esposto un abbozzo di teoria evoluzionistica
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Il meccanismo invocato dal Darwin per spiegare l’evoluzione è invece sostanzialmente nuovo (benché anche di questo si possano trovare precursori) ed
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La prima affermazione, l’esistenza di una evoluzione, non è nuova, come sappiamo. Era stata già formulata da numerosi precursori e poi dal Lamarck
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Si racconta che una signora della buona società, messa alle strette dal rigore degli argomenti di un evoluzionista, abbia esclamato: «Sarà pur vero
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Ma la sua avversione era determinata soprattutto dal fatto che sia Lamarck sia «Mister Vestiges» (come egli
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era già pronto a ricevere questo corollario dell'Origine delle specie. Del resto già fin dal 1863 il grande apostolo del darwinismo,
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In Francia invece il darwinismo tardò molto a farsi strada. L'Origine delle specie fu tradotta fin dal 1862,
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Una coraggiosa eccezione, in quegli anni, è rappresentata da Filippo De Filippi, nato nel 1814 e professore di zoologia all’Università di Torino dal
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La prima è quella dei «neolamarckisti» sostenuta dallo Haeckel, dal paleontologo americano Cope, e da vari altri. È una teoria che trova molto
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Altri autori invece, come il Lecomte de Noüy, in Francia, pensano ad un’evoluzione finalistica. L’evoluzione sarebbe stata tutta predisposta dal
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espressa dal filosofo francese Bergson.
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di variabilità, e sono subito e totalmente ereditarie, costituiscono la base della variabilità evolutiva invano cercata dal Darwin, dal Weismann e da
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