dal Commissario, per una tazza di caffè, per un bicchierino di rum, per un mezzo litro di vino, tanto per festeggiare la giornata finita. Andai a
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Ma lo spettacolo eran le terze classi, dove la maggior parte degli emigranti, presi dal mal di mare, giacevano alla rinfusa, buttati a traverso alle
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veliere svedese che veniva probabilmente dal Capo di Buona Speranza, il primo che incontravamo dopo Gibilterra. Per pochi minuti mi biancheggiò agli
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querele femminili eran sostenute dal brontolìo sordo d'una schiena d'uomini, i quali, spassandosela in cuor loro come a uno spettacolo, istigavano
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alla boccaporta del dormitorio femminile, dondolando sulle gambe arcate il suo lungo busto di Patagone. Mi disse poi l'agente di cambio che fin dal
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, diceva, che la noia deriva dal non poter fare a meno che pensare a cose spiacevoli. Dunque, per scacciar la noia, non c'è altro rimedio che di non
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conversazione a voce bassa, accompagnata dal tintinnio delle oliere sospese, e interrotta ogni tanto dal colpo secco con cui un commensale arrestava sulla
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mattina, a colazione, era in vena di chiacchierare, e pieno di buon umore, benchè trasparisse poco dal suo cipiglio di piccolo Ercole dai peli rossi. Per
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scrive deve osservar queste cose. Il toscano s'è ritirato dal combattimento. Il tenore sta in riserva. La signora eseguisce una finta manovra in faccia al
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di guardia gridò dal palco di comando - Un piovasco! Dentro tutti! - Ma appena aveva detto l'ultima parola, che uno scroscio d'acqua violentissimo ci
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mi trovai accanto nel passaggio coperto di destra, dove s'era rifugiata, già fradicia e tremante dal freddo. Le sue prime parole, i primi movimenti
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capi coperti di fazzoletti, di grembiali, di cappelli di carta, di gonnelle arrovesciate, perfin di cestini, per ripararsi dal sole che bruciava, e in
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dal Commissario seppi che la contadina di Mestre era segno d'immensa invidia a tutte le donne incinte di terza, e più alle più avanzate, perchè è
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al presunto "ladro" ch'egli avrebbe dovuto smentire le voci calunniose che correvano sul suo conto a bordo, questi era andato dal comandante a
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stomacare. - Ma fu rasserenato dal brindisi del marsigliese; il quale si levò in piedi, e sporgendo innanzi il busto patagonico, e alzando sopra il capo
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; per venti giorni sono sciolto d'ogni dovere e d'ogni servitù sociale, e certo che nessun dolore mi verrà dal mondo esteriore, perchè non mi può giungere
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redattore capo di un grande giornale, alto impiegato d'un Ministero, direttore d'una Banca, e inviato dal governo a Parigi con un incarico finanziario
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maravigliosi raggi d'una luce come velata, ma di colori vaghissimi, che passarono lentamente per varie sfumature, dal bianco al rosa, al verdechiaro, e
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improvvisamente dal grido d'un passeggiero di terza, sul castello centrale: - Il mare in fuoco!
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bocche purpuree della trombe a vento rendevan l'immagine di colossali calici di fiori, attirati dall'America invece che dal sole. I fianchi neri di
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vicenda. Il piroscafo stava per fermarsi. Molti s'affollarono ai parapetti, a guardar giù, senza saper che cosa; altri corsero dal comandante
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sogno ancora, piglia un andamento ad altalena vertiginoso, trasportandoci senza posa dal mare a casa nostra, e di qui sul mare, e poi daccapo a casa
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, impediva il passo. Intanto sul castello di prua, in mezzo al cerchio solito, il vecchio dal gabbano verde faceva un'orazione imprecatoria, agitando
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esposta.... - E fin dal primo giorno aveva trovato nel suo ufficio un bigliettino scarabocchiato col lapis, senza nome; una dichiarazione cieca di
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di andar diritto dal comandante. Salgo su: trovo il comandante fuor della grazia di Dio, che agitava per aria un foglio, interrogando il Commissario
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Per noi di prima le cose si guastarono ancora alla colazione, che fu cattiva, e resa peggiore dal silenzio e dal cipiglio addirittura tragico del
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di calza sfatta dal cassero al salone, e si abbandonavano qua e là pei divani e intorno ai tavolini. Oh l'insopportabile gente! Conoscevo già gli
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era pien di pericoli, e contro il Comando, che non metteva un marinaio di guardia alle scale. II vecchio dal gabbano verde prese a declamare
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il mare azzurro, sotto il cielo limpidissimo, con la prua alta e con le vele gonfie, dorato dal sole, fumante e festoso, che pareva balzato come un
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per coprire il sole; e il mare, di color plumbeo, s'increspava. Ero però tanto lontano, io, dal prevedere il cattivo tempo, che mi divertivo a osservare
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, dominato tutto dal suo furioso amor della vita, eran come facce nuove, voci sconosciute, mosse e sguardi che rivelavano lati dell'anima non prima
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Così, osservando parte per parte il Galileo, e sfogliando i passaporti col Commissario, passai i primi tre giorni, che dal Golfo Leone in là furono
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. Mirabile natura umana! Dal modo d'atteggiarsi delle persone già si vedeva che anche quell'avvenimento della tempesta era convertito a soddisfazione
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conoscenti intorno al da farsi. L'affare più grave era l'iscrizione per lo sbarco, il decidere, cioè, se convenisse di andare o no dal Commissario a farsi
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riserbo sciocco, - che in quel caso era peggio che sciocco, vile - mi trattenne dal dire quelle cose. Essi m'avrebbero ascoltato con stupore, certo
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quell'ora per esser meno osservata, essendo tutta l'attenzione dei passeggieri rivolta all'orizzonte. Dal palco potei seguire con gli occhi tutti suoi
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impressione. Dio mio, è così: mi dovrei vergognare di confessarlo: a poche miglia dal continente americano, io mi scervellavo sopra una sciarada del
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rifaceva le facce delle donne atterrite dalla tempesta, provocando una tempesta d'applausi ; poi scese il saltimbanco capelluto dal castello di prua, con la
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allettati dal movimento dell'aria, si ritirarono.
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quali facevan creder vero che l'emigrazione porti via dal paese i germi di molti delitti. Ma l'oceano essendo tranquillo, e l'aria limpida e fresca
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per sfilare davanti all'impiegato uraguayo che li doveva numerare, e al medico, che avrebbe fatto in disparte le facce sospette. Dal castello centrale
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, pastori dalle lunghe capigliature, contadine calabresi dal busto verde, zampitti, brianzole con le raggere di spille nelle trecce, montanare piemontesi
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Allora, dal primo vaporino arrivato salì sul piroscafo un branco di gente, parenti ed amici dei passeggieri, che si sparpagliarono a prua e a poppa
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povero vicino di camerino, seduto in disparte dal figliuolo e dalla madre, per il quale cominciava una nuova vita di angoscie e di torture. E colsi a volo
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durante l'inverno; e di quei mondatori di riso della bassa Lombardia che per una lira al giorno sudano ore ed ore, sferzati dal sole, con la febbre
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vanitosa. Dal viso e dal discorso s'indovinava l'antico emigrante spiantato, il quale, fatta fortuna, ma rimasto ignorante, crede, ritornando al suo
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E andai a guardarlo anch'io, dall'altra parte, poichè dal giorno della partenza non ci si era ancora mostrato così: tutto a belle onde allegre, che
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che trovano a Brema, prima d'imbarcarsi, vitto, ricovero e bagni, per rimettersi dal viaggio di terra; mentre i nostri dormono sui marciapiedi.
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Scendendo dal castello di prua, mi trovai faccia a faccia col medico: un napoletano, Giovanni Nicotera pretto sputato, ma con gli occhi e i modi d'un
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sete in bastimenti sprovvisti di tutto, o di morir avvelenati dal merluzzo avariato o dall'acqua corrotta. E n'erano morti. E pensavo ai molti altri
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