presidente. L'onorevole Sormani-Moretti chiede di interrogare il ministro della guerra sull'annunciatosi passaggio dell'ufficio tecnico dal corpo
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presidente. La Presidenza non ha ricevuto nessuna dichiarazione; ma dal momento che il signor ministro fa questa dichiarazione, s'intende che è
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«Art. 1. I boschi dello Stato, compresi nell'unito elenco, sono dichiarati inalienabili e saranno amministrati dal Ministero di agricoltura per mezzo
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approvato dal Ministero di agricoltura sul parere del Consiglio forestale.»
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Desidero perciò di vedere dissipati questi dubbi e dall'onorevole ministro e dal relatore, per sottomettere poi alla Camera le mie conclusioni.
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Il signor ministro d'agricoltura e commercio ha detto che la Commissione nominata di accordo da lui e dal suo onorevole collega delle finanze aveva
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relatore della Commissione. Voleva udire dal primo, se intendesse egli pure di conservare allo Stato, come s'induce abbia voluto il Senato, la foresta di
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Lancia Di Brolo, relatore. Ho l'onore di presentare alla Camera la relazione sul progetto di legge, modificato dal Senato del regno, riguardo al
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Art. 4. II debito di ciascun comune, coll'aggiunta degli interessi scalari del 6 per cento all'anno dal 1° gennaio 1871, sarà ripartito in rate
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presidente. La relazione su questo disegno di legge fu già distribuita sino da ieri; le variazioni introdottevi dal Senato sono di poco momento
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dal suo dovere; invece ha adoperata un'accuratezza esemplare ed efficace per riscuotere.
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nell'articolo 59 della legga è stabilito che deve essere nominato dal sindaco ed approvato dal prefetto; dunque vi sono garanzie sufficienti.
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Mi permetta di fargli osservare che fino dal 1862 si discusse un disegno di legge sulla riscossione delle imposte dirette, in guisa che se un appunto
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l'amministrazione non deve e non può avere riguardo. Dal momento che c'è l'ente imponibile, c'è anche la capacità pel pagamento dell'imposta.
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La divisione dovrà essere deliberata dal Consiglio comunale, ed approvata dal prefetto, sentito il parere della deputazione provinciale e
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«Art. 3. L'esattore comunale o consorziale è retribuito ad aggio dal comune o dal consorzio dei comuni. Si nomina per cinque anni e per concorso ad
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I consorzi, dietro le deliberazioni dei Consigli comunali, sono approvati dal prefetto, sentite le deputazioni provinciali.
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Essi sono rappresentati dal collegio dei sindaci dei comuni associati, sotto la presidenza del sindaco del capoluogo del mandamento o del comune più
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Può anche essere nominato dal Consiglio comunale o dalla rappresentanza consorziale sopra terna proposta dalla Giunta comunale o da una delegazione
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La scelta del modo di nomina e la misura massima dell'aggio sul quale deve aprirsi l'asta o conferirsi l'esattoria sopra terna, sono deliberate dal
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«L'esattore è nominato dal Consiglio comunale o consorziale e retribuito dal comune o dal consorzio.»
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può essere nominato dal Consiglio comunale o dal consorzio sopra terna. In tal caso, perchè il termine di cinque anni?
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L'articolo 3 lo dice già rispettivamente al comune, perchè dispone che l'esattore comunale o consorziale è retribuito dal comune o dal consorzio di
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Voci dal banco della Commissione. No! no!
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«L'esattore comunale o consorziale è nominato e retribuito dal Consiglio comunale o dalla rappresentanza consorziale.»
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«Art. 4. I capitoli normali d'asta sono stabiliti dal ministro delle finanze di concerto con quello dell'interno, sentito il Consiglio di Stato.
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La consegna dei ruoli esecutivi controfirmati dall'agente delle imposte e dal sindaco, e dei quali l'esattore rilascia ricevuta, lo costituisce
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presidente. Pongo dunque ai voti l'articolo 5 coll'aggiunta dell'onorevole Finzi, che è accettata dal Ministero e dalla Commissione, colla riserva di
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Prego la Commissione di dichiarare se consente in questo di partire dal fatto dell'offerta per iscritto.
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«Art. 13. Se il comune od il consorzio non provvedono nel tempo prescritto dal regolamento alla nomina dell'esattore, il prefetto, sentita la
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La rendita pubblica si valuta al corso medio dal semestre precedente al giorno della aggiudicazione, e viene ammessa per nove decimi dei detto valore.»
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di togliere l'indeterminatezza che ci era nell'articolo presentato dal Ministero.
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Pellatis. A me pare che la ragione medesima per la quale si chiama l'esattore a dare il complemento della cauzione, induca a liberarlo dal
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«Art. 22. L'esattore può avere collettori debitamente riconosciuti dal prefetto, i quali, sotto la responsabilità dell'esattore e a suo rischio e
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Dal Comitato centrale nizzardo — Documenti e considerazioni riguardanti i fatti di Nizza dal 1848 al 1870, copie 510;
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Dal dottore Luigi Borroni — Del potere temporale dei Papi e del diritto degli Italiani a costituirsi in nazione, copie 10;
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Dal prefetto di Reggio di Calabria — Primi saggi statistici sulle condizioni amministrative, economiche e morali di quella provincia, una copia.
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navigazione per concessioni dal Governo accordate alla bandiera inglese, copie 300;
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società. Relazioni e considerazioni inerenti al commercio peschereccio, una copia; Dal dottore Cesare Bartolini — Sul riordinamento dei Monti riuniti di
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Questo problema, quale fu proposto dal conte di Cavour nel 1861 e consacrato come norma e indirizzo della politica italiana, ha due termini
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«È fatta facoltà al ministro delle finanze d'accordare ai comuni abbuonati perla riscossione del dazio di consumo dal 1871 al 1875 dilazioni in rate
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Ma, signori, siamo sinceri, è tutt'altra la cagione che gliel'ispira. La diplomazia ha cessati i suoi rapporti politici col Papato dal giorno in cui
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La questione di Roma capitale è stata per la prima volta posta nel mondo diplomatico e politico dal conte di Cavour, e teorizzata in quel famoso
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avrebbero potuto accampare dal punto di vista dei loro intenti speciali.
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tale se il programma di Roma capitale fosse stato dal paese riconosciuto come un patrimonio esclusivo del partito radicale?
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esito ad accettare il partito che ci è proposto dal Ministero, mediante la legge delle guarentigie.
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Ma di questa libertà geloso lo Stato, è ben lungi dal riconoscerne il diritto nella Chiesa, e il motivo è facile a capirsi senza che io mi perda ad
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Notate, o signori, che manca un'altra libertà, la più necessaria e la più giusta, quella del possedere, accordata a tutti dal più infimo al più
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Lo dicono i molti processi intentati in base di questo effrenato diritto contro vescovi ed altri dignitari e sacerdoti in causa dipendente dal loro
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Questa franchezza che muove dal convincimento dell'animo lo onora, ma onora altresì il Parlamento al quale non si potrà imputare di non aver lasciata
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Accademia della crusca
