Dalle volte dei firmamenti alle sabbie dell’oceano, dai culmini dei monti agli squallidi deserti, dal cedro del Libano alla pianta più umile, dal più
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Luigi Mussini, quantunque prediliga lo stile così detto dei Puristi, e sia inspirato dal maestro francese Ingres più che dal tedesco Overbech, non
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Il manierismo spinto, infine, è quel modo di fare che si allontana affatto dal vero e dal bello, che non imita la natura, sia nel comporre, nel
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Ecco, dunque, che solo dal continuo incontro, dal conflitto, ma anche dall’osmosi, tra «naturale» e «artificiale», tra «tecnologico» e «fantastico
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Il passaggio dall’idea al segno, e dal segno all’idea, è una delle peculiarità di molte di queste opere.
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farlo quando si tratta di opere d’un passato o d’un presente già contagiati dal «misfatto del buon gusto». (Come del resto non potevamo farlo ier l
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Ecco, cosi, come, dal rifiuto d’ogni figurazione, dal predominio incontrastato dell’astratto (anzi del «concreto» nelle correnti postcostruttiviste
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Questo sotterfugio introdotto dal Grosse (che aspirava ad una storia dell’arte come una storia naturale) è accettato sostanzialmente dal Garroni che
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connotazione del messaggio in codice non si limita tuttavia al modo di presentare la fotografia, dal testo cioè o dal titolo o dalla didascalia che può
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A partire dal III secolo si abbandona del tutto l’uso di copiare i greci e nella ritrattistica si delineano nuove forme, tendenti ad accentuare
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Il ritratto di Eleonora col figlio Giovanni, dipinto dal Bronzino, rientra nel primo tipo: qui tutto serve ad evidenziare lo status della donna
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Come esempio potremmo ricordare la Strage degli innocenti realizzata dal Maestro Fiorentino nella volta del Battistero di Firenze.
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d'Avignon di Pablo Picasso nel 1906 e procedette con il galoppante sovrapporsi di Futurismo (dal 1909), di molte forme di astrattismo (a incominciare dal
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follia; le nuove immagini offerte dalla fotografia e, poi, dal cinematografo, che hanno sollevato i pittori e gli scultori dalla necessità di
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A partire dal XII secolo il gusto subisce il formidabile passaggio dal bello degli antichi, di cui si conservava un ricordo cristallizzato nell’arte
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adempiendo ai doveri sociali: “la devozione deve essere diversamente praticata dal gentiluomo, dall'artigiano, dal valletto, dal principe, dalla
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L’opera d’arte è distrutta dal tempo.
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Il Bernini parte dal centro, dal punto più sacro della chiesa: inventa il ciborio sotto la cupola; decora i quattro pilastri; passa a definire la
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E questo è anche, del Canova, l’aspetto già quasi romantico: quello che di tanto lo allontana dal David quanto più lo avvicina ad un altro pittore
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Bacon — che per otto anni non dipinse — dopo i primi avvii originali dal 1930 al 1949; quello di mezzo, dal 1950 al 1957; e l’ultimo, che va dal 1957 ad
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’immaginazione, comunque sempre nel moto di una esperienza orientata dal visivo, dal quantitativo, dall’anonimo, dall’artificiale.
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certezza una serie di mutamenti riguardanti l’oggetto stesso; il più semplice dei quali consiste nel prelevare l’oggetto dal suo contesto normale per
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Mi è necessario riprender le mosse dal Francia, di cui ebbi l’onore di ragionarvi nella conferenza precedente.
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Ecco il testo cavato dal Ms. Marciano (Mss. Ital. 5571, f.65).
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geminazione delle polpe, risentirne dapprima la materia d'impressionismo rassodato, poi l'organismo genuino impresso ad esse dal plasticheggiare
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Quando dal calice mobile della natica e dell'anca - poggiate sulla coscia che offre l'affilato declivio di un vomere, e pizzicate nell'alto da una
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obbiezione fondamentale che quella fatta dal Brunelli («L'Arte», 1906, pag. 395) alla storia del Quattrocento catalano condotta dal Sampere y Miguel: «l'A
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Fromentin. Lo dimettiamo un poco dal nostro spirito.
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Siamo, dunque, non molto lungi dal 1593.
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gli affreschi citati e lodati dal Soprani nella Loggia di Sampierdarena, invisibili, almeno per me, i molti quadri citati dal Ratti nei palazzi di
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dal comparire nel Rinascimento sono semmai l'eredità più bella e fantastica del «torpore» medievale e dei quanto mai caldi « freddi principî dell'arte
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Si crederebbe di essere saltati involontariamente dal «sommario» al «lineamento dei valori d'arte senese »; eppure non è così.
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L'Annunciazione (n. 200), creduta di scuola secentesca milanese, è invece una cosetta del Cortona, o dal Cortona.
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Il San Carlo orante della Galleria Colonna è stato restituito da tempo al Borgianni, dal sottoscritto (' L'Arte', gennaio 1914) *
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Questa seconda puntata tratta dell'attività di Paolo Veronese dal 1555, cioè da quando egli prende stabile dimora a Venezia.
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Altre opere del Rustici sono alcune terrecotte per la Villa Salviati, ora Villa Turri, citate anche dal Vasari. Il De Nicola aggiunge infine, in una
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Il passaggio dal 5 al '600 presenta tappe formali intensamente analoghe a quelle che conducono dall'arte imperiale romana all'arte bizantina; e il
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quelle meno artifiziose, e più vere introdotte dal Saraceno, dal Renieri Mabuseo e, in parte, anche dal Vecchia ed altri che per brevità trapasso
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Bencovich noto talvolta come Federighetto di Dalmazia; dal Lattuada trasmutato in Fedrighetti Veronese; aspramente biasimato dal Guarienti; commendato
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488. Cristo esce dal tempio. Raccolta Harris. Mi pareva più probabilmente del Volterrano (come veniva riconosciuto subito dopo anche dal Giglioli).
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855. La congiura di Catilina. Firenze, Casa Martelli. Mi tornava copia dal dipinto delle Gallerie.
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— Nella Santa Cena che dipingeste per S. Giovanni e Paolo, che cosa significa quell’uomo che getta sangue dal naso?
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nel 1495 per la cattedrale di Perugia? La Madonna detta delle bilance, che porta il nome di Leonardo, è attribuita dal Waagen a Marco d’Oggiono, dal
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piglia dal 1842 al 1852, dall'Abele al macilento Sant'Antonino, che sta in una delle nicchie esterne degli Uffizi; la seconda maniera viene dal 1854 sino
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figure dei detenuti è il medesimo dei muri che gli stanno intorno, trattato con uno stile personalissimo, che nasce dal soggetto sgradevole, dal
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R. Certamente. Io penso di discendere senz’altro dal romanticismo tedesco. Ma la linea del romanticismo tedesco, storicamente, è stata interrotta dal
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Astrazione lirica: termine usato soprattutto dal pittore Georges Mathieu e in seguito dal critico Pierre Restany per indicare la pittura “segnica
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americano, e in seguito fu adottato soprattutto da Pollock a partire dal 1946. Consiste nel lasciar sgocciolare i colori o le vernici direttamente sulla tela
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discorrere d’una categoria artistica ben distinta dal consueto informale e come sia lontana, del pari, dal genere d’arte gestuale e segnica che già
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I nomi più importanti erano quelli (che già consideravamo altrove) di Fontana, di Rothko, di Stili, di Newman, i due primi certo assai lontani dal
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