Angeli e con i dodici apostoli. In basso, a sinistra, gli “eletti”, mentre a terra, perseguitati e divorati dai demoni, sono raffigurati i “dannati”.
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che a destra, dopo il Giudizio, precipitano nel baratro dell’inferno dove vengono afferrate dai demoni.
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simbolo della Chiesa minacciata dagli ebrei e dai pagani.
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In seguito, soprattutto nel Rinascimento, il tema viene rappresentato privilegiando la scena di Susanna al bagno mentre viene spiata dai vecchioni
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Visione lineare: La composizione si manifesta attraverso la linea, ossia attraverso il disegno dai contorni ben evidenziati ed il colore è
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Figlio di Giove e Latona, dio della poesia e della musica ed in seguito dio solare, ha una immagine di giovane sbarbato, con un volto dai tratti
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accanto ad un’incudine e tiene in mano un martello, assistito nello svolgimento del suo lavoro dai ciclopi, giganti che possiedono un solo occhio.
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era una cosa proibita ai comuni mortali, così per punizione Atteone venne trasformato in cervo e sbranato dai suoi stessi cani. Iconograficamente il
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passionalità ed una teatralità sottolineate dal gioco violento e contrastato della luce e dell’ombra. Dai gorghi d’ombra emergono direttamente, con un risalto
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bestia, che fece sorvegliare da Argo, il cane dai cento occhi. Per poter liberare la povera Io Giove dovette ricorrere a Mercurio che travestito da pastore
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). Figura 95 - GUIDO RENI, Atalanta e Ippomene, 1612 circa, Gallerie di Capodimonte, Napoli. Qui l’azione è sottolineata dal movimento descritto dai
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, troviamo Ersilia, l’unica donna sposata, rapita per errore dai soldati (Romolo aveva stabilito che dovevano essere rapite solo donne nubili), e che poi
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negli affreschi del tablinio della casa di Marzio Lucrezio Frontone, a Pompei, con la rappresentazione di edifici dai grandi porticati disposti in un
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, secondo il quale le tonalità musicali percepite dai sensi farebbero riferimento a Dio. Bisogna inoltre ricordare che, dal Medioevo in poi, alla musica
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La sua era una pittura dai toni brillanti, e i suoi fiori hanno una luce interna, non sono cioè soggetti ad una fonte di luce esterna ma sembrano
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Laocoonte di Aghesandro, Atanadoro e Polidoro. Del nudo dei Romani, che derivarono le loro interpretazioni dai modelli greci, abbiamo consistenti
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Nel Seicento il nudo trionfa nelle rappresentazioni mitologiche e in quelle di San Sebastiano trafitto dai dardi dei suoi carnefici, dove alla
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intitolata Vergine autosodomizzata dai corni della propria castità, conservata in una collezione privata, è una tra le più singolari (figura 148). La scena
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contaminazioni cubiste. Gilles Néret in un saggio sull’artista ha reso con poche parole le sensazioni evocate dai suoi nudi: "A guardare le donne di Tamara si
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distanza del colore preso in esame dai due “non colori”, ossia il bianco e il nero (un colore risuona di più se è vicino al bianco e viceversa di meno se
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possiamo verificare nelle Case dai tetti rossi di Camille Pissarro, oppure nel Sentiero dell'Etarché sotto la neve di Alfred Sisley. La pittura di Gauguin
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’occhio umano è sensibile ad esso più di ogni altro colore e questo spiega perché è usato dai pubblicitari e negli avvertimenti relativi alla prevenzione
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colore del Santo della Vergine, regina del paradiso. In natura sono pochi i minerali dai quali si ricava: il turchese, l’azzurite e il lapislazzuli
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La prima rudimentale tecnica pittorica fu quella degli uomini delle caverne, che utilizzavano colori tratti dalle terre e dai cristalli di calcite
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. È un tipo di pittura già in uso presso i Greci, poi ripresa dai Romani. La cera era “cera punica”, ossia cera vergine bollita nell’acqua del mare
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A questi si accompagnano elementi simbolici supplementari, tratti dai Vangeli Apocrifi e dalla Leggenda aurea di Jacopo da Varagine.
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FUGA IN EGITTO: L’iconografia della fuga in Egitto, che viene in qualche modo codificata nel XII secolo trae spunti dal Vangelo di San Matteo e dai
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espressione, come possiamo apprendere dai dipinti di Joachim Patinir e di Albrecht Altdorfer, rispettivamente nel museo del Prado a Madrid e nella Dahlem
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legate ad un’esile colonna mentre riceve i colpi infertigli dai flagellatori, in genere due o tre soldati. Duccio, nella storietta del retro della
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risaltare la Croce. Nicodemo, a destra, è intento a togliere i chiodi dai piedi sanguinanti, mentre, dalla parte opposta, Giuseppe d’Arimatea sostiene il
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