mondo organico, e quelli rappresentati dai fossili.
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; sopportati, o tollerati, o più o meno graditi, a seconda dei casi, acquistando abitudini e caratteri particolari, che li fanno oggi nettamente diversi dai
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, indipendentemente dai fossili, e da questa poi poter desumere quanti anni hanno i fossili in essa contenuti.
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che si può dire di possedere oggi un mezzo per stabilire con sufficiente approssimazione la cronologia di alcune rocce indipendentemente dai fossili
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. Cifre, dunque, ben diverse, e più attendibili di quelle postulate un tempo dai geologi. È legittimo supporre che a partire da un’epoca di
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la successione delle ere e dei periodi stabiliti dai geologi. Collazionando i dati, si possono quindi stabilire con una certa approssimazione le
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comparsa, testimoniata dai resti fossili, di numerosissime e varie forme di vita.
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Successivamente hanno origine i primi vertebrati terrestri, gli Anfibi, che derivano con tutta probabilità dai Pesci ossei, e compaiono verso la fine
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scheletro osseo. I primi sono rappresentati nella fauna vivente dai pescicani e dalle razze. I Pesci ossei hanno avuto uno sviluppo molto più ampio nei
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dati dell’anatomia e della paleontologia che abbiamo disponibili. Altri passaggi invece sono ben documentati: così quello dai Pesci ossei agli Anfibi
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piccolissima (fig. 13), il Coritosauro, dai piedi palmati, vivente nei pantani, lo Stegosauro (fig. 16) che era protetto dagli attacchi dei carnivori
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posizione del corpo, che viene mantenuto dai quattro arti sollevato da terra, e, evidentemente, benché non si abbiano prove sicure della sua esistenza
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americano. Erano rappresentati soprattutto dai non-Ruminanti, quali gli attuali maiali, ippopotami, cammelli. I Ruminanti compaiono alla fine dell’Eocene
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del Miocene è Merychippus, sempre con tre dita, ma con dentatura diversa dai suoi predecessori. Questi si nutrivano di foglie; nel genere Merychippus
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ora in America, furono portati, com’è noto, dai colonizzatori europei. Anche alcuni rami emigrati (Hippidion nel Pliocene, Equus nel Pliocene) nell
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Figura 20. Schema della filogenesi dei Canidi e degli Ursidi. I singoli generi sono rappresentati dai crani delle specie più caratteristiche (da
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Non era ben chiaro come la diffusa credenza nella generazione spontanea di alcuni animali dal fango, dai detriti, o da sostanze in decomposizione si
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sperimentazione sui fagiuoli. Per mezzo della autofecondazione, possibile in questa pianta dai fiori ermafroditi, egli costituì delle «linee pure» cioè
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. Infatti, secondo quella, una pianta dai fiori bianchi e una dai fiori rossi dovrebbero dare piante a fiori rosa e tale carattere intermedio dovrebbe
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I cromosomi sono dunque i depositari del patrimonio ereditario, rappresentato dai geni, ciascuno dei quali occupa un posto ben preciso lungo un
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coppie diverse, fenomeni che sono stati ampiamente studiati dai genetisti. Così si spiega come i figli rassomiglino per certi caratteri all’uno, per
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poteva ormai dirsi quasi completa. I caratteri ereditari sono rappresentati dai geni, questi risiedono, in un ordinamento lineare preciso, nei
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conoscenza consiste nella vera «idea» degli oggetti, che si accomunano ai loro simili e si distinguono dai dissimili, per proprie caratteristiche, inscritte
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questa parte si assiste ad un intenso rifiorire di studi sull’evoluzione, su base genetica, com’è documentato fra l’altro dai numerosi libri che si
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Vi sono anche forme che dai sistematici sono considerate come specie, le quali, invece, si rivelano capaci di dare prole feconda. Ciò accade
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mancano esempi, scoperti dai genetisti, di specie che non differiscono per alcun carattere percettibile ai nostri sensi, e sono tuttavia da
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Come piana, sicura, tranquillizzante la visione del naturalista settecentesco appare oggi a noi in questo tormentato Novecento, lancinato dai dubbi
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esempio la nascita dei Vertebrati da qualche gruppo d’invertebrati, o nel seno dei Vertebrati stessi, la formazione degli Uccelli o dei Mammiferi dai
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), citosina (C) e guanina (G). Le due catene elicoidali sono tenute insieme appunto dai legami che connettono l’adenina alla timina e, rispettivamente, la
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flora attuali non differiscono sensibilmente dai resti fossili dei loro antenati più antichi: esempi lo Xifosuro marino del gen. Limulus (cfr. p. 157
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Oggi sappiamo per certo che attualmente nessun organismo, dai batteri in su, nasce per generazione spontanea. È estremamente poco probabile che
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L’ipotesi 2) respinta dai materialisti, e accettata dai creazionisti è sterile dal punto di vista scientifico, perché non è suscettibile di essere
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L’affermazione fu accolta con il massimo scetticismo dai geologi più eminenti, quali A. Brongniart, e una Commissione nominata dalla Académie des
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La tappa più recente è documentata dai resti di scheletri umani e dei manufatti che sono opera dell’uomo.
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antica alla più recente: Günz, Mindel, Riss e Würm (dai nomi di alcune località della Svizzera).
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Altre forme fossili rinvenute in Asia e in Africa, alcune delle quali, a giudicare dai soli resti fossili che si sono trovati (denti e mascelle
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dai diversi autori. Ne ricorderemo soltanto tre, dei quali si è molto parlato anche in opere di divulgazione. Il genere Proconsul, del Miocene inferiore
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suo libro. I devoti sono furiosi e vorrebbero farlo bruciare dai birri. In verità egli contraddice la Genesi in tutto».
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permesso la caduta delle acque, ed ha prodotto la depurazione dell’atmosfera dai venticinque fino ai trentacinque mille anni. Nella terza epoca segui
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. Lewis, 1934) è oggi considerato dai paleoantropologi come il più primitivo rappresentante degli Ominidi, progenitore degli Australopiteci e di Homo
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gradualmente fino alle più elevate manifestazioni della vita spirituale, come è documentato dai dati della preistoria e della storia.
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H. F. Osborn, Dai Greci a Darwin, trad. it., Bocca, Torino 1901.
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Non sarebbe impossibile che... tutti gli animali del mondo nuovo fossero gli stessi di quelli dell’antico, dai quali sarebbero derivati; si potrebbe
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Mia conclusione particolare: la natura, producendo successivamente tutte le specie d’animali e cominciando dai più imperfetti o più semplici, per
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ricordano certamente, se non altro per averne sentito i racconti dai loro maggiori, il clamore delle polemiche, la passione dei contrasti e delle
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compiaceva invece di apprendere nozioni scientifiche direttamente dall’osservazione in natura, o dai colloqui con amici appassionati alle scienze naturali
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il principio di «finalità»; la «teleologia», di cui le scienze fisiche, al contrario delle biologiche, erano riuscite precocemente a liberarsi fin dai
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aveva eseguito ricerche molto apprezzate dai competenti sulla struttura anatomica di vari animali marini - aveva, nel 1860, trentacinque anni, mentre
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E in Italia? Fin dai primi decenni del secolo, Franco Andrea Bonelli, professore di storia naturale all’Università di Torino, aveva introdotto, con
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Così, da una parte le difficoltà intrinseche nel problema, e soprattutto quelle nascenti dal modo con cui il problema veniva affrontato dai biologi
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