da ufficiali di polizia giudiziaria nei casi di cui all'art. 144, dai capi stazione nel caso di cui all'art. 147, dai comandanti di aeromobili o di
Quelli esatti dai cancellieri fanno parte dei proventi di cancelleria.
Le autorità, che ricevono dai commissari di marina o dai comandanti di navi mercantili ovvero dagli ufficiali designati a norma della legge di guerra
Le dichiarazioni fatte da chi richiede la pubblicazione devono essere confermate con giuramento davanti all'ufficiale dello stato civile dai due
bianchi sono pure i recessivi omozigoti ii cc (1/16); mentre i 3/16 in cui è assente I ed è presente C manifestano il colore portato dai livornesi
Pagina 110
equatoriale; 7, divisione dei cromosomi; 8, 10, 9: migrazione dai cromosomi verso i poli del fuso e divisione della cellula in due; 11-12
Pagina 131
figura si chiama il fuso centrale; dai centrioli si irradiano filamenti anche verso la periferia della cellula, costituendo due astrosfere o aster.
Pagina 132
, indipendentemente dai caratteri che può portare lo spermio, che soltanto più tardi entrano in giuoco.
Pagina 146
Le notazioni usate dai varî autori sono diverse. Alcuni usano X e Y anche in questi casi. È preferibile, per evitare confusioni con i casi di
Pagina 155
Molti altri fattori che si comportano in modo analogo a quello «occhi bianchi» sono stati poi trovati dal Morgan e dai suoi collaboratori (Bridges
Pagina 160
femminile eterozigote (farfalle, uccelli). Qui dunque l’eredità è trasmessa dai maschi, che sono più raramente colpiti dal carattere. Uno degli
Pagina 163
Occorre perciò presentare al lettore il celebre moscerino e dir qualche parola sulla sua biologia e sui simboli adottati dai genetisti americani.
Pagina 171
legata al sesso del carattere white eye (occhi bianchi). D’allora in poi la Drosofila divenne l'oggetto di ricerca preferito dai genetisti, e le
Pagina 172
Se si reincrocia la femmina ibrida del secondo incrocio, discendente dai genitori B vg e b Vg con un maschio recessivo, si ha un risultato analogo:
Pagina 179
cromosoma X (che si distingue bene dagli autosomi dai quali è un po’ distanziato durante l’anafase) può, con eguale probabilità, rimanere nell’uovo o andare
Pagina 201
I nomi dati a questi stadi dai diversi autori variano alquanto, per la sinonimia cfr. W. Ludwig (1938).
Pagina 207
due da un cromosoma (paterno) e due dall’altro (materno) si domanda se le diadi sono composte dai due cromatidi gemelli, originati dallo stesso
Pagina 208
Ma vi sono casi che sono stati considerati dai sostenitori dell’eredità intermedia, come prove inconfutabili di questo modo di eredità, e in cui non
Pagina 231
esse stabilire se e quanto i figli possano differire dai genitori e se queste differenze possano andar sommandosi di generazione in generazione in modo
Pagina 24
colorazione che loro è impressa dai geni esistenti nel nucleo dell’ovocite. I geni introdotti
Pagina 240
questa proprietà devono l’esser stati presi dai sistematici a caratterizzare gruppi di ambito sempre maggiore. Se il numero delle gambe dei cavalli, dei
Pagina 245
Le teorie proposte per la interpretazione dei fenomeni ereditarî, dai tempi antichi ai nostri giorni, sono molto numerose, e fanno appello alle più
Pagina 25
. Recentemente, tale carattere ricomparve in Norvegia, e fu studiato dai genetisti, che constatarono trattarsi di un carattere recessivo.
Pagina 250
rispettivamente 44 e 48 cromosomi, trovò che alla meiosi si formano 23 gemini perfettamente equilibrati, 11 formati dai 22 cromosomi della I. hoogiana, e
Pagina 277
Anche i casi più interessanti di polisomia sono offerti dai vegetali. Alcuni mutanti di Oenothera, come la Oe. lata e la semilata hanno 15 cromosomi
Pagina 280
che differiscano, per caratteri portati dai cromosomi
Pagina 294
ereditarî (Naegeli) e l’antitesi soma-germe e la continuità del plasma germinale (Weismann) furono ripresi e utilizzati dai moderni sperimentatori
Pagina 32
la teoria della distribuzione dei determinanti del Weismann è oggi abbandonata dai più, e si ritiene che i nuclei di tutte le cellule del corpo siano
Pagina 337
conoscenza sta appunto essenzialmente nel collegare fenomeni ignoti a fenomeni noti, e nel costruire così serie di fatti collegati dai rapporti di
Pagina 348
effetto di cause esterne, o interne — e di dar luogo a una filiazione che differisca dai genitori?
Pagina 35
angusto? Questo problema è embriologico e fisiologico ad un tempo, e tuttavia non esorbita dai fini della Genetica.
Pagina 35
Se, tuttavia, l’interpretazione evoluzionistica appare, nelle sue linee generali, pienamente giustificata e sostenuta dai fatti, non è men vero che
Pagina 361
Esamineremo successivamente, dal punto di vista genetico, e con la brevità imposta dai limiti della presente trattazione, le variazioni che possono
Pagina 368
Come fattori esterni di evoluzione rimangono le varie forme di selezione, che sono state studiate dal Darwin e dai suoi successori e specialmente la
Pagina 368
dirsi logicamente impeccabile, non può certo considerarsi soddisfacente alle esigenze della conoscenza razionale. E, del resto, è contraddetta dai dati di
Pagina 370
L’importanza delle mutazioni cromosomiche come fattori di differenziamento specifico è stata messa in evidenza soprattutto dai lavori del Dobzhansky
Pagina 372
Il Dubinin (1934) è riuscito, per mezzo di trasposizioni prodotte dai raggi X, ad ottenere un ceppo di Drosofile con tre sole, anziché quattro
Pagina 373
maggior esattezza e di condurli con maggiore speditezza e minor dispendio, se il genetista può sgombrare il campo dai pregiudizi che ancor oggi sono troppo
Pagina 393
Osborn, E. F. - Dai Greci a Darwin. Torino, Bocca, 1901.
Pagina 400
essere di duplice natura: cause genetiche, cioè l’eredità ricevuta dai genitori, e cause esterne, ambientali.
Pagina 49
Gli individui periscono, ma non prima che abbiano trasmesso ai propri figli il retaggio che hanno ricevuto dai padri e dagli avi. La conservazione e
Pagina 5
poligoni di frequenza delle varie generazioni sono riferiti alla stessa scala e i riproduttori scelti sono indicati dai segni neri. Non appena si
Pagina 51
costanza dei valori trovati dai diversi autori.
Pagina 52
V’è una razza di Primula sinensis, chiamata rubra dai sistematici, che, se la pianta viene tenuta a temperatura normale (sotto ai 30°) mette fiori
Pagina 54
Così, ad esempio delle due varietà di Primula sinensis distinte dai botanici con i nomi di P. s. rubra e P. s. alba, la prima,
Pagina 59
esclusivamente dai fattori esterni. Se questi non entrassero in giuoco, tutti gli individui d’identico genotipo sarebbero identici. I fattori esterni agiscono
Pagina 60
le modificazioni o somazioni, che sono indotte dai fattori esterni, e che non sono trasmissibili ereditariamente.
Pagina 61
Varie altre modificazioni durevoli furono prodotte nel paramecio e in diversi altri Protozoi dalla temperatura, dai sali di calcio, ecc.
Pagina 69
costantemente finché la pianta si riproduce per via vegetativa, ma scompaiono immediatamente alla prima generazione ottenuta dai semi. Si comportano cioè in
Pagina 69
del mendelismo classico, riportiamo quello dell’eredità del colore degli occhi, come risulta dalla tabella compilata dai Davenport sui dati di
Pagina 89