le mani. Essa rise. Stetti un momento in ascolto, aspettando il rumore d'una ceffata o il rantolo di lei afferrata alla gola. E intesi invece daccapo
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sogno ancora, piglia un andamento ad altalena vertiginoso, trasportandoci senza posa dal mare a casa nostra, e di qui sul mare, e poi daccapo a casa
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picchiare daccapo. E allora quello allargava le braccia, sconsolato, in atto di dire: - Son qui, fate di me quel che volete. - E poi tornava a giurare che
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fino all'altezza dell'opera morta, e svanire ad un tratto, come una minaccia che si risolvesse in ischerzo, e poi daccapo sollevarsi, come per dire una
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