Ogni giomo si esercita almeno un'ora al pianoforte. Le restano da riordinare molte schede dei suoi pazienti.
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Chiuso in casa, guaisce da due giorni E come un pianto dirotto. La vicina dice che il padrone s'assenta spesso, di sicuro smercia droga, cambia
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E mia madre contro, attaccata al corpo, violenta che cerca di baciarmi a morte, di trascinarmi sotto. Riemergo nuotando da quel fango e buco nero
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Non prendo sonno, accenni di pressione alta nonostante la seconda pastiglia (notturna, di sicurezza), ma nessuna adrenalina da corse, è stata una
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Ippodromo a Cesena fino a tardi: Gran Premio, diecimila persone, verso la fine un 'oppressione da svenire e prima - appena entrato - il mio disturbo
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infinito, saliti da caverne lontanissime... Un tempo interminabile. Poi la musica, chiara, veloce, poi lontana, svanita... Ancora quel rotolare immenso
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È già il secondo piccione, chissà, sarà stata una moto, è il secondo nei vicoli, sotto la segatura coperto per metà, e all'uscita da scuola nemmeno
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- Un giardino da concimare, annaffiare. Dove sapersi uguale allo sterpo, alla rosa. Nella stagione che muta. Qui la pena è un vorticare di acque. Qui
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, non ai suoni suscitati dalle dita, ma al suono, inudibile, da cui scaturiscono quei suoni.
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Da sempre mi mancano le parole e io ne ho nostalgia. Per questo cucio, cucio, cucio.
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Non so perché ma sento il bisogno di parlarti, a te proprio a te che da anni non dici piu nulla, che nemmeno mi guardi.
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Sono sulla porta di casa. Oltrepassano il cancello. Eccoli camminare nelle folate di novembre fino alla femiata dell'autobus. Da là, senza neppure
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Un sollievo venuto da non so dove ma reale.
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dito rivolto ai sordi che per lui a quel punto eravamo prese a disegnare nell'aria figure ovali quadrate circolari soavemente unite tra loro da una
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Il padrone di casa, un anziano barone, chiede e ottiene aumenti da tutti gli inquilini, eccetto che da lui.
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Racconta che da anni paga la stessa pigione per lo stambugio in cui disegna e dipinge.
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volte, e che potrà essere assalito nel sonno da un hippy ubriaco o da un arabo pazzo.
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Capitava che dai portoni entrasse qualche uccello, soprattutto passeri: volavano disorientati da una parte all'altra del magazzino, tra le scansie
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Da vicino si scoprì trattarsi di un falchetto color grigio chiaro, il becco a uncino non lasciava dubbi sul rapace. Fu gettato tra le erbacce di un
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l'uso del Sud da cui proviene.
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II Solo la descrizione. Due finestre marroni soffocate dall'edera. Un cespuglio di mirto piegato verso sinistra da una raffica di vento. Il cielo
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responsabilità.Da un parente, che torna spesso in paese, M. viene a sapere un poco della storia del ragazzo. A nove anni, lavorando con un muratore, cadde da
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Un rettangolo di cemento, con un Cristo sanguinante sull'altare di marmo screziato. I santi patroni ai due lati, su cattedre minuscole, bassi da
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abbandonarsi all'immaginazione, come da ragazza. Di nuovo può riempirsi di attesa.
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Dietro le siepi dei viali un'infinità di piccole pietre grige tutte delle medesime dimensioni tutte appartenenti a qualcuno da cercare, seguendo come
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A questo punto si sveglia, si calma. Ora sa che il fidanzato, poi suo marito, è morto da dieci anni. E ricorda quando si risvegliava angosciata da
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È triste, il fidanzato lontano non scrive da tanto. Va dalla madre di lui e la trova in cucina a lustrare pentole di rame. Parla con la vecchia, le
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Vengono certo da umori segreti, da attenzioni a minimi segni: passi brevi, desideri inseguiti, attese bestemmiate, rabberciate bellezze. Lacerti di
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Eventi da poco. Notizie prossime, come cartoline di saluti, come telefonate frettolose. Spettacolini per gli intimi, giostre casalinghe.
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settecentesca non resta nulla. Tutto è nuovo, di legno chiaro, da uno dei banchi per inginocchiarsi spuntano un paio di pantofole da casa e poco
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che la luce se ne vada, arriva il vento, prima da te, entrando dalla camera, e poi da me nell'altra stanza. Allora ci mettiamo in piedi con le
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La sola voce altrettanto salda ma priva di parole ti assomiglia e credo che mi avverta, spegne la luce e chiama al posto mio, come una volta ma da
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Per una persona, li ho presi, che da tanti anni e morta eppure ancora forse abita qui e non ci fa compagnia e dei fiori forse non le importa, né del
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Da così tanto tempo ero pieno di senso che tutte le frasi mi prendevano in testa, lasciandomi più solo, non dico tramortito ma piuttosto perplesso
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Gli abitanti della casa che da poco abito non si curano delle ombre dei balconi lungo il marciapiede, vanno e vengono, entrano dal portone che si
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Dopo che ho preparato da mangiare mi riposo e aspetto, fu- mo una sigaretta, cammino per la casa, sbocconcello dalla tavola qualcosa il cui sapore mi
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L'arancione che si vede guardando da dentro le palpebre chiuse se si tiene la faccia contro sole, specialmente in un giorno di maggio, quando il
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con la mano, e perché non ho il coraggio di rispondere al saluto e tanto meno di partire io per primo, visto che poi staremo qui a cercarci camminare da
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I gabbiani stanno sempre nel cielo, che è il loro solo mondo. Quando il vento è più freddo si fanno portare su in alto e si lasciano andare, così da
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In questo libro i nomi possono essere dati arbitrariamente da chi legge, possono essere associati a vecchie foto di visi che colleziono negli anni e
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Lei continua con il marito. Urlano, s'annientano, poi si ritirano in camera da letto dove lei piange. Ne esce ridendo, va ad apparecchiare la tavola
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Ha compiuto da un mese otto anni quando il vicino di casa torna dall' America , dove è stato in manicomio. Un giomo il vicino chiama dall`orto, è
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Guardami. Non puoi. È tutto coperto. Se mi scostassi i capelli vedresti una macchia di alopecia vibrare sotto la lampada, rósa da quello che fa nido
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da pranzo, su cui la moglie posava dolci e bevande. Laureato in Cirenaica, ne faceva fede il diploma in mostra nello studio, una volta gli sfuggì di
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, uno di quei rivoli da niente che poi esplodono in un fiordo interminabile, ali di farfalla capaci di provocare a migliaia di chilometri un tornado.
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l'elegantone le rubò il cagnolino Saltella una cocotte cavalletta Da un marciapiede a un altro tutta verde E scortica le mie midolla il raschio
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stanno presso una finestra come per interrogare il tempo. - Le finestre mettono una luce fredda e grigia, che è vinta da quella rossiccia dell'ampio
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Ho un Virgilio sul mio bruno scrittoio legato in vecchio cuoio, che comperai per memoria di viaggio da un prete di villaggio; costui l'avea trovato
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Ed ella a lui: - Fuggiam da queste bolge alla nostra pendice; sotto il verde e l'azzurro il tempo volge lento e felice. Avrai l'aperto della tua
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Di tutte le notti fu il lungo lavoro, la dea che mi segue da sera a mattin; amica, due chèrubi parlaron fra loro, per fosco, per duro, per dolce
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