Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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L'evoluzione

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Montalenti, Giuseppe 50 occorrenze

da nuove ricerche, da nuovi pensieri, da nuovi trocati. L’influenza di questa teoria sullo sviluppo non solo delle scienze biologiche ma del pensiero

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è necessario accontentarsi di prove indiziali, che possiamo trarre da molti ordini di fatti.

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Per lungo tempo si dubitò se nell’era Archeozoica (da taluni suddivisa in Archeozoica p.d. e Proterozoica) vi fossero tracce sicuramente attribuibili

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Figura 11. Scheletro di Ichthyornis, uccello provvisto di denti del Cretacico del Kansas (da Marsh).

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da due file di larghe placche ossee sporgenti ai lati della schiena e da grandi aculei sulla coda, l’Anchilosauro, corazzato di placche ossee, il

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Figura 16. Scheletro di Stegosauro (da Marsh).

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nello stesso ambiente da altre diverse; colonizzazione di nuovi spazi vitali da parte di forme che si adeguano a nuove esigenze.

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Figura 24. La seconda legge di Mendel (legge della indipendenza) illustrata da un incrocio fra due razze di zucca, con frutto a disco, di color

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Figura 25. Schema per dimostrare come l’eredità mista, o intermedia, riduce la variabilità iniziale del 50% ad ogni generazione. Partendo da otto

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mitosi da questo nucleo iniziale, hanno lo stesso corredo di n cromosomi paterni e n materni.

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Io vidi da tergo mentre passava Iddio sempiterno, onnisciente, onnipotente, e ne fui sbigottito. Raccolsi alcune sue tracce nella creazione, e in

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Tutti questi metodi sono stati usati da numerosi biologi e sono tuttora impiegati come strumento di studio di vari problemi. Da un ventennio circa a

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individui dell’una da quelli dell’altra, o per altri ostacoli, che possono essere rappresentati da catene di monti o da larghi corsi d’acqua, o da zone

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In base a queste considerazioni, possiamo tagliar corto a tutte le controversie sulla definizione di specie, che si sono susseguite da Linneo in poi

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3) che non vi sia migrazione differenziale di uno dei due alleli da o verso popolazioni vicine;

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Figura 29. Percentuale di drosofile che sfarfallano tenendo le larve di vari ceppi caratterizzati da una mutazione in competizione con le normali

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Che molto lavoro sia ancora da compiere per chiarire in ogni aspetto un così complesso e grandioso problema, è cosa ovvia. La scienza è sempre in

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composte ciascuna da tre delle quattro «lettere» elementari.

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più triplette diverse: per esempio la prolina può essere indicata da quattro triplette diverse (che differiscono però soltanto per la base situata in

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il volume in cui D. Rosa (1919) espose la teoria da lui denominata dell’Ologenesi.

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nella selezione artificiale, praticata dall’uomo su poche specie di animali per breve tempo, noi vediamo come, partendo da una stessa specie, bove o

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nuovamente da un bovino selvatico, con l’intento di addomesticarlo e di ricavarne una razza da latte, non si otterrebbe una razza identica all

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, che è un derivato del tessuto muscolare, ed è innervato da nervi provenienti da particolari centri, sviluppatissimi. Quest’organo forti scariche

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In antico si riteneva possibile che da sostanze inorganiche o da sostanze organiche in decomposizione si originassero animali anche di elevata

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anguille, rane, topi, ecc. È ben nota la strana ricetta data da Virgilio nelle Georgiche per procurarsi delle api: uccidere un giovane torello e

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protozoi. L. Pasteur, con lo stesso metodo usato da Spallanzani, dimostrò che anche i batteri si originano da germi piccolissimi, presenti nel pulviscolo

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proteine, le quali, a loro volta, sono i costituenti essenziali del protoplasma) è stata recentemente prevista da H. C. Urey (1932-33) e dimostrata

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formazione degli organismi) che si chiama prebiotico. Il passaggio da questo stadio a quello di protobionti, cioè di aggregati plurimolecolari che abbiano

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Figura 37. Evoluzione degli Hominidae (da G.A. Harrison e J.S. Weiner, 1964).

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Tutti i resti di questi uomini più antichi sono accompagnati da rozzi manufatti di selci scheggiate (armi, raschiatoi) poi da ossa lavorate, nonché

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Figura 41. La figura del Mammut nella grotta di Combarelles (Francia) (da H. Breuil).

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forte e per più di venti anni - fino al 1923 - non le lasciò più studiare da nessuno.

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Nel 1974 una spedizione americana, condotta da D. Johanson, scoperse nel triangolo di Hafar, in Etiopia, resti di un australopiteco a cui fu dato il

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Queste, com’è noto, sono rappresentate nella fauna attuale da poche specie, il Gibbone e il Sinfalango, che da soli costituiscono la sottofamiglia

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Figura 44. Scheletro di Oreophitecus nelle cave di lignite di Baccinello (da J. Hürzeler).

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Cranio di Oreopithecus (da J. Hürzeler).

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, e della preistoria, e si tiene conto delle remote età che si devono esplorare, v’è piuttosto da meravigliarsi di una relativa abbondanza, anziché da

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Figura 46. Capacità craniche di Antopoidi e di Ominidi (in c.c.) (da P. V. Tobias).

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, 2a ed. 1967). L'Origine dell’uomo (solo la prima parte) è stata tradotta da F. Paparo (Editori Riuniti, Roma 1966), e (completa) da M. Migliucci e P

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A. La Vergata, L’evoluzione biologica: da Linneo a Darwin, 1733-1871, Loescher, Torino 1979.

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dire che essendo stati separati, in seguito, da mari immensi o da terre impraticabili, col tempo avranno subito tutti gli effetti d’un clima... e si

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Leonardo da Vinci, 44.

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Da queste considerazioni ad ammettere che alcune forme siano derivate da altre per trasformazioni prodottesi nel corso dei tempi, il passo non è

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avvenne per esempio per la circolazione del sangue, che era stata intuita da molti precursori, ma fu messa in chiara luce da William Harvey (1627), così per

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Il Lamarck molti esempi per provare la validità dei suoi principi. Sentiamone qualcuno.

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Da questa affermazione a dire che l’uomo discende da antenati scimmieschi, il passo è breve. Darwin ne accenna già nell’Origine delle specie, e una

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La prima affermazione, l’esistenza di una evoluzione, non è nuova, come sappiamo. Era stata già formulata da numerosi precursori e poi dal Lamarck

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chiamava l’ignoto autore dell’opera) facevano ricorso ad una tendenza interna al perfezionamento che sarebbe insita negli organismi. Da questo

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Citata da C. Fenizia, Storia dell’evoluzione, Hoepli, Milano 1901.

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Da tutto un intenso lavorio critico e polemico nacquero così alcune teorie sulle cause dell’evoluzione, che si discostano fondamentalmente da quella

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