Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

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Saltini, Guglielmo Enrico 19 occorrenze
  • 1862
  • Le Monnier
  • Firenze
  • critica d'arte
  • UNIFI
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Il conte LUIGI CAMBRAY DIGNY fiorentino (n. 1779, morto 22 febbraio 1843) fu anch’esso della bella scuola. D’ingegno pronto e fatto sicuro dai buoni

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architetto dei regi palazzi, vi conducesse la vita. D’ingegno vigoroso e versatile, e fornito di non comune erudizione, lasciò in carta molte invenzioni

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, peregrinando a Roma e in altre parti d’Italia. Di ritorno alla patria fu ingegnere di ponti e strade e anche si piacque della scenografia; ma ebbe merito

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Maria Del Fiore. Starebbe ai nostri artisti compire il gran monumento d’Arnolfo, di Giotto e del Brunellesco; e se non rimarranno inferiori a sè nel

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statue dell’Arco di porta a San Gallo, opere del Foggini, del Ticciati, del Masoni e d’altri scultori, che si reputavano allora abilissimi, basta a

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può nè deve scordarsi mai d’essere per sua natura monumentale: a noi rimane accennare quali fossero le opere per le quali venne in cosi chiara

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della più vera amicizia. Da lì in poi il Susini non si occupò d’altro che del disegnare e modellare membra umane, e tal volta intieri corpi. Molti Musei

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Lo stato della pittura a mezzo il secolo XVIII era in Toscana, come in ogni altra parte d’Italia, assai lacrimevole. Quando dalle tenebre del medio

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un certo trovato del dipingere con sughi d’erbe sopra panni bianchi a guisa d’arazzo. — Migliore assai fu TOMMASO GHERARDINI (n. 1715, m. 1797

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cabala d’esser posto alla direzione dell’insegnamento di pittura nell’Accademia fiorentina, ciò fu a maggior danno dell’arte. Poco avea disegnato e meno

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giovinetti nei quali parvero riposte le speranze dell’arte toscana. Faceva ammirarsi il primo per aggiustatezza d’ingegno e perseveranza negli studj, il

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VALENTINO BALDI di Pistoja (n. 1744, m. 22 ottobre 1816) fu anch’esso pittore di prospettive e d’ornati, ed ebbe rinomanza nel colorire grottesche

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A Prato poi lavoravano di prospettive GIUSEPPE CASTAGNOLI (n. 1754, m. 1832) stato maestro d’ornati nell’Accademia fiorentina, e autore di un libro

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e studiata composizione; il giuramento dei Sassoni al primo Napoleone dopo la battaglia d’Iena; gli stupendi freschi della sala d’Ercole nella

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Contemporaneo a questi due grandi artisti fu FRANCESCO NENCI d’Anghiari (n. 10 aprile 1781, m. in Siena il 4 marzo 1850). Ammaestrato in Firenze nei

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Ma uno dei meriti più rilevanti del Bezzuoli fu nel dipingere a fresco; e per coloro che hanno veduto di lui Alessandro il Macedone nello studio d

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meritò l’onore di ritrarre di presenza il Granduca Ferdinando III, Napoleone Bonaparte quando era generalissimo, e poi la vedova regina d’Etruria

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Ma l’allievo del Morghen che più sali in fama tra noi, e che oggi è capo di una bella e fiorente scuola d’incisori, è Antonio Perfetti di Firenze (n

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Ma l’uomo d’ingegno vigoroso, che colle fatiche e l’industria seppe emergere dalla oscurità a cui pareva lo avesse condannato la fortuna, fu GASPERO

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La forza del destino

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Piave, Francesco Maria; Schiller, Friedrich; Maffei, Andrea; Ghislanzoni, Antonio 9 occorrenze

Vicinanze d’Hornachuelos.

Villaggio d’Hornachuelos e vicinanze.

Donna Leonora vestita d’un sacco, con irti e sparsi capelli, pallida, sfigurata, esce dalla grotta agitatissima.

Grande cucina d’una osteria a pian terreno. A sinistra è la porta d’ingresso che dà sulla via; di fronte una finestra ed un credenzone con piatti

Il Padre Guardiano passeggia gravemente leggendo il breviario. – Dalla sinistra entrano molti pezzenti d’ogni età e sesso con rozze scodelle alla

Detti e Fra Melitone, che viene dalla destra, coperto il ventre d’ampio grembiale bianco, ed ajutato da altro laico, porta una grande caldaja a due

Si apre la finestrella della porta, e n’esce la luce d’una lanterna, che riverbera sul volto di Donna Leonora, la quale si arretra spaventata. Fra

È il mattino. Salotto nell’abitazione d’un ufficiale superiore dell’esercito spagnuolo in Italia non lungi da Velletri. Nel fondo sonvi due porte

due finestre; quella a sinistra chiusa, l’altra a destra aperta e praticabile, dalla quale si vede un cielo purissimo, illuminato dalla luna, e cime d

Atti della società italiana di Scienze naturali (seduta del 29 giugno 1862)

412042
Quintino Sella 1 occorrenze
  • 1862
  • Tipografia Bernardoni
  • Milano
  • geologia
  • UNIPIEMONTE
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JAMES D. DANA.»

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VIII Legislatura – Tornata del 20 novembre 1862

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Tecchio 2 occorrenze
  • 1862
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
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presidente. Il deputato D'Ondes-Reggio ha chiesta le parola.

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D'Ondes-Reggio. Signori, quando nessuno si opporrà alle conclusioni dell'ufficio, io non ho che dire; ma qualora ci fossero degli oppositori, mi

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VIII Legislatura – Tornata del 13 gennaio 1862

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Rattazzi 19 occorrenze
  • 1862
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
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, Michelini, Crispi, Valerio, D'Ondes-Reggio e Tonello — Parlano il regio commissario ed i deputali Panattoni, Lanza Giovanni, Di Cavour, relatore, e

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D'altronde mi pare che, facendo diversamente, ne verrebbe un inconveniente, poichè si aprirebbe un conto per tassare cotesti istituti, e bisognerebbe

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più chiara, più limpida la redazione dell'articolo. D'altronde la redazione del progetto si può dire che è la medesima di quella che ora si trova nella

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l'onorevole Crispi abbia alquanto esagerati questi mali. D'altronde osservo che l'uguaglianza dinanzi alla legge è scritta nello Statuto, è un

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presidente. Il deputato D'Ondes-Reggio ha facoltà di parlare.

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presidente. Se la chiusura non è chiesta da dieci deputati, io non posso metterla ai voti. Parli il deputato D'Ondes-Reggio.

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D'Ondes-Reggio. Io combatto quelle erronee massime di diritto pubblico non solo per il presente argomento, ma perchè, e più, possono con effetti

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D'Ondes-Reggio. Signori, i comuni e le provincie sono parte integrale dello Stato; i comuni anzi sono l'origine degli Stati: primamente comune e

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D'Ondes-Reggio. Io ho chiesto di parlare specialmente perchè ho veduto che si vuole stabilire alcuna massima di diritto pubblico, che, secondo me, è

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, Michelini e D'Ondes-Reggio. Quindi io, per non abusare del tempo della Camera, mi limiterò a fare brevissime osservazioni su quanto hanno in ultimo detto

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D'altronde le Provincie, ed in ispecie i comuni, costituendosi per provvedere ai comuni bisogni, originariamente si collettano per la soddisfazione

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Procedendo oltre (ed in ciò intendo pur rispondere in parte all'onorevole deputato D'Ondes-Reggio), diceva il deputato Crispi: voi tassate rendite

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D'Ondes-Reggio. Domando la parola contro la chiusura.

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D'Ondes-Reggio. Io non vorrei si chiudesse tosto la discussione su materia così grave.

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Ora metto ai voti l'emendamento proposto dal deputato D'Ondes-Reggio, il quale vorrebbe che si dicesse: Tutti gli istituti, eccettuati quelli di

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provincie, i comuni, i consorzi, e incominciare l'articolo colle parole: Tutti gl'istituti; e quello del deputato D'Ondes-Reggio, che consiste nel dire

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D'Ondes-Reggio. Parlo contro la chiusura, e dico che, trattandosi di questa questione, si dee permettere che io aggiunga altre osservazioni a quelle

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Il deputato D'Ondes-Reggio ha la parola.

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D'Ondes-Reggio. Vorrei rivolgere domani al ministro di grazia e giustizia alcune parole relativamente all'amministrazione della giustizia pei fatti

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